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I.T.I.S “Leonardo Da Vinci”

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Presentazione sul tema: "I.T.I.S “Leonardo Da Vinci”"— Transcript della presentazione:

1 I.T.I.S “Leonardo Da Vinci”
Dies Natalis Solis Invicti ESSERE SMART IE3 A.S. 2013/2014 04/12/13

2 Essere smart: storia di un termine Dai primi villaggi alla smart city
DISCIPLINA Argomento Introduzione ITALIANO Essere smart: storia di un termine STORIA Dai primi villaggi alla smart city CHIMICA La chimica smart MATEMATICA La smart rivoluzione del sistema posizionale FISICA/ INGLESE Reti intelligenti (Smart grids) TECNOLOGIA E DISEGNO Smart grids – Reti intelligenti DIRITTO Telematica e Diritto RELIGIONE Partecipazione attiva per il bene comune

3 Essere Smart Storia di un termine
ITALIANO-STORIA

4 Essere Smart Storia di un termine
Il termine “SMART” è un anglicismo entrato a far parte della nostra lingua italiana Ma cosa significa? Qualcosa di geniale, espansivo, dinamico, connesso, veloce  Qualcosa che in pochi passaggi riesce a risolvere un 'problema'. Il termine “SMART” è un anglicismo entrato a far parte della nostra lingua italiana, con una molteplicità di significati, ma in realtà cosa significa? La prima cosa che viene in mente è una nota marca automobilistica, ma in verità il vocabolo che , come sottolinea il vocabolario Treccani, in inglese ha il significato di« capace», «attivo», «brillante», «alla moda»;in italiano assume il significato di «raffinato, elegante» (una ragazza, una compagnia, giovani smart), anche nella locuzione. smart-set (‹... sèt›), per indicare, spesso ironicamente, un ambiente o un gruppo di persone molto raffinato ed elegante, la cosiddetta «alta società»: un ricevimento riservato allo smart-set della Capitale Smart è, quindi, in seconda analisi qualcosa di geniale, espansivo, dinamico,connesso, veloce, qualcosa che in pochi passaggi riesce risolvere un problema ITALIANO-STORIA

5 Storia di un termine L’espressione essere smart, infatti vuol dire anche adottare una metodologia,che sviluppa connessioni ed elabora percorsi originali, personali ed unici nel proprio genere video ITALIANO-STORIA

6 Espressione che usò per criticare i libri custoditi nelle biblioteche
Qualcuno ha etichettato smart il grande poeta, del secondo ‘500, Tasso per una sua frase: Porto con me tutte le mie cose (Omnia Mea Mecum Porto) Espressione che usò per criticare i libri custoditi nelle biblioteche Qualcuno, addirittura, ha etichettato smart il grande poeta del secondo ‘500 Torquato Tasso ,grazie ad una frase " omnia mea mecum porto" (porto con me tutte le mie cose), espressione che usò criticando i libri custoditi nelle biblioteche. Il poeta, infatti,riteneva che questi fossero pesanti, inutili e non gestibili e sosteneva ,invece,che i libri da tenere in considerazione erano soltanto quelli che si potevano portare con sè, dei libri quindi che potevano circolare, non dei grossi testi chiusi in uno spazio polveroso. ITALIANO-STORIA

7 Smart community Uno spazio dentro il quale la community, stimolata anche dalla credibilità degli attori-promotori dell’iniziativa, può scambiare opinioni, rappresentare problemi e bisogni. La community deve funzionare, a sua volta, come stimolo per ricerche e progetti. Si tratta in concreto di mettere a punto le piattaforme tecnologiche,che consentono le interazioni tra i soggetti interessati Altre espressioni sono però state coniate accanto a questo aggettivo come ad esempio:“Smart community” e “Smart city”. La Smart community è uno spazio dentro il quale la community, stimolata anche dalla credibilità degli attori-promotori dell’iniziativa, può scambiare opinioni, rappresentare problemi e bisogni. La community deve funzionare a sua volta come stimolo per ricerche e progetti. Si tratta in concreto di mettere a punto le piattaforme tecnologiche che consentono le interazioni tra i soggetti interessati. ITALIANO-STORIA

8 Smart City Un ambiente urbano in grado di migliorare la qualità di vita dei cittadini, molto avanzato in diversi campi: Ambiente Tecnologia Logistica Trasporti La Smart city indica, in senso lato, un ambiente urbano in grado di agire attivamente per migliorare la qualità della vita dei propri cittadini. La città intelligente riesce a conciliare e soddisfare le esigenze dei cittadini, delle imprese e delle istituzioni, grazie anche all'impiego diffuso e innovativo delle TIC(,Tecnologie dell’informazione e della comunicazione )in particolare nei campi della comunicazione, della mobilità, dell'ambiente e dell'efficienza energetica. ITALIANO-STORIA

9 Dai primi villaggi alla Smart City
Quando nasce la città storicamente parlando? Il passaggio dai primi villaggi alla città nasce nell'età neolitica I primi villaggi permanenti si svilupparono nella regione del cosiddetto Medio o Vicino Oriente oppure area della Mezzaluna Qui sono nate le prime grandi civiltà , che sono definite “urbane” ma anche “fluviali”, perché sorsero lungo i grandi fiumi come il Nilo, il Giordano, il Tigri e l’Eufrate. Abbiamo parlato di smart city , ma quando, nasce la città storicamente parlando? Il passaggio dai primi villaggi alla città nasce nell'età neolitica. Nascono l'agricoltura, l'allevamento del bestiame, la tessitura di fibre vegetali e la ceramica. L’uomo non ha più la necessità di spostarsi continuamente come facevano i cacciatori preistorici. Le comunità di agricoltori potevano vivere stabilmente in uno stesso luogo. Nacquero così i villaggi permanenti,formati da qualche decina di case e abitati da poche centinaia di persone. I primi villaggi si svilupparono nella regione del cosiddetto Medio o Vicino Oriente, o area della Mezzaluna fertile,comprendente la Mesopotamia, l’Anatolia, la Palestina, la Siria e l’Egitto. Qui sono nate le prime grandi civiltà , che sono definite “urbane”– a motivo dell’importanza che in esse assunse il ruolo della città – ma anche anche “fluviali”, perché sorsero lungo i grandi fiumi come il Nilo, il Giordano, il Tigri e l’Eufrate. ITALIANO-STORIA

10 Dai primi villaggi alla Smart City
Dal 3500 a.C., i Sumeri fondarono le prime città-stato dando inizio alla cosiddetta rivoluzione urbana. Con tale termine, gli storici hanno definito il fenomeno di trasformazione dei grandi villaggi stabili del Neolitico in veri e propri centri urbani, avvenuto nel IV millennio a.C. Dal 3500 a.C. i Sumeri fondarono le prime città-stato: Uruk, Ur, Eridu, Lagash, Larsa, Umma, dando inizio alla cosiddetta rivoluzione urbana. Con tale termine, gli storici hanno definito il fenomeno di trasformazione dei grandi villaggi stabili del Neolitico in veri e propri centri urbani, avvenuto nel IV millennio a.C. ITALIANO-STORIA

11 Dai primi villaggi alla Smart City
Non come semplici ampliamenti dei villaggi del Neolitico Ma una struttura sempre più complessa dei centri abitativi con: una ben precisa organizzazione della società, con differenti ruoli tra uomini e donne, una divisione in classi, una progressiva specializzazione nei diversi settori amministrativi, economici e culturali una direzione sempre più centralizzata delle attività svolte Non bisogna però pensare alle città come semplici ampliamenti dei villaggi del Neolitico; un centro non può essere definito urbano solo per le sue dimensioni o per il gran numero di abitanti, ma deve presentare un’organizzazione sociale strutturata,con una classe dirigente e una suddivisione specializzata del lavoro. Una struttura sempre più complessa dei centri abitativi e, soprattutto, l’aumento demografico determinarono infatti per necessità una ben precisa organizzazione della società, con una differenziazione dei ruoli tra uomini e donne, una divisione in classi, una progressiva specializzazione nei diversi settori amministrativi, economici e culturali e una direzione sempre più centralizzata delle attività svolte. ITALIANO-STORIA

12 Dai primi villaggi alla Smart City
Durante il Rinascimento nacque l’esigenza di dar vita ad una "città ideale“. Fu così che nacque la città di Pienza in Toscana. E’ per lo stesso motivo che attualmente è stato coniato il termine di smart city e, per quanto riguarda il nostro paese, il progetto: Smart city in Italia?Un Rinascimento rivoluzionario Poiché è proprio durante il Rinascimento che la visione delle città ideali trova la sua massima espressione: bellezza, organizzazione sociale, governo illuminato. Le attuali città sono figlie dei cambiamenti sociali,storici, politici ed economici, ma soprattutto oggi città caotiche ed ingestibili. Già durante il Rinascimento nacque l’esigenza di dar vita ad una "città ideale", frutto dell'opera di architetti che in quel periodo ( XV sec. )puntavano a ricondurre il paesaggio urbano all'armonia per mezzo di nuovi principi matematici e razionali., Fu così che nacque la città di Pienza in Toscana. E’ per lo stesso motivo che attualmente è stato coniato il termine di smart city e, per quanto riguarda il nostro paese, il progetto: Smart city in Italia? Un Rinascimento rivoluzionario. Poiché è proprio durante il Rinascimento che la visione delle città ideali trova la sua massima espressione: bellezza, organizzazione sociale, governo illuminato. ITALIANO-STORIA

13 In breve, una città Smart :
E’ una città in cui gli spostamenti sono agevoli Promuove lo sviluppo sostenibile Promuove la propria immagine turistica Offre un ambiente creativo e promuove l’innovazione Ha una visione strategica del proprio futuro. ITALIANO-STORIA

14 La smart city sviluppa vari aspetti smart:
Smart energy: produzione di energia e integrazione delle rinnovabili Smart grid: efficienza energetica Smart building: intesa come efficienza delle infrastrutture ( isolamento, illuminazione, riscaldamento e condizionamento alimentati da energie rinnovabili, gestione integrata degli edifici, nonché degli elettrodomestici) Smart mobility: tema che tocca sia la mobilità elettrica e ibrida che le infrastrutture necessarie alla ricarica e alla gestione intelligente del traffico Smart resource: gestione delle risorse idriche e dei rifiuti ITALIANO-STORIA

15 “Fonti energetiche nell’era delle smart city ”
SCIENZE-CHIMICA

16 L’uomo e le fonti di energia
Quale tipo di energia consumiamo sul pianeta? L’energia è tratta dalle risorse naturali. L’ 80 % di tutta l’energia mondiale proviene da fonti fossili ( petrolio + gas + carbone ) SCIENZE-CHIMICA

17 Fonti energetiche rinnovabili
ENERGIA IDRAULICA ENERGIA GEOTERMICA ENERGIA EOLICA ENERGIA SOLARE BIOMASSE RIFIUTI SCIENZE-CHIMICA

18 Energia idraulica Energia contenuta in una massa d’acqua in movimento.
Richiede: precise disponibilità idriche specifico contesto geografico con opportuni fenomeni meteorologici SCIENZE-CHIMICA

19 Energia Eolica Energia meccanica del vento ottenuta grazie agli AEROGENERATORI: captazione del vento ,tramite pale e trasformazione in energia meccanica o elettrica Fonte energetica inesauribile, gratuita e non inquinante. Limitazioni: irregolarità nell’intensità e direzione dei venti (il livello del vento per produrre energia deve essere > 4,4 m/sec) SCIENZE-CHIMICA

20 Energia solare Nel Mondo
Fonte di energia più diffusa, disponibile ovunque, gratuita, inesauribile, non dà inquinamento ambientale Limitazioni: bassa densità energetica per cui occorrono ampie superfici di raccolta discontinuità (alternanza giorno/ notte, ciclo delle stagioni, condizioni meteorologiche) ; per cui occorrono sistemi di accumulo di energia. Nel Mondo 20 anni fa a Genova la prima centrale solare del mondo con pannelli solari Tetti fotovoltaici : Taranto 35 KW Il più grande impianto in Europa è a Serre (Salerno) con moduli Nel 2018 in California si vorrebbe arrivare a 3000 MW

21 Nel 2001, in una scuola del Sud Africa, la SELF (Solar Electric Light Found), ha installato un impianto fotovoltaico di 2400W, la DELL Computer ha fornito alcuni computer e INFOSAT Telecomunic. ha fornito il collegamento satellitare. New York Times September 2001 la Myeka High School è un sogno tecnologico diventato realtà

22 Biomassa Cellulosa, zuccheri, oli, amido, proteine...
Alcool etilico CH3CH2OH ( fermentazione dei carboidrati) è un buon combustibile liquido Biogas: Ammoniaca, Acido solfidrico, Metano Rifiuti SCIENZE-CHIMICA

23 La brillante (Smart) rivoluzione del sistema posizionale
Matematica La brillante (Smart) rivoluzione del sistema posizionale

24 Basilica di San Francesco di Paola Napoli - Piazza del Plebiscito
Questa è la basilica di San Francesco di Paola in Piazza del Plebiscito a Napoli. Non ci interessa commentarne l’architettura, né la storia. A noi interessa l’iscrizione presente sull’architrave.

25 La data di avvio dei lavori
MDCCCXVI (1816) 1816. È la data della posa della prima pietra, la data di avvio dei lavori per la sua costruzione. Come si può vedere il sistema di numerazione degli antichi Romani è completamente diverso da quello che noi utilizziamo, sia per i simboli utilizzati per rappresentare i numeri, sia per le regole di composizione dei numeri stessi.

26 I ‘numeri’ Romani I = 1 C=100 V=5 D=500 X=10 M=1000 L=50
Con questi sette simboli i Romani riuscirono a comporre qualsiasi numero semplicemente combinandoli tra di loro. Io sono nato i l 25 di giugno del 1961: vediamo come si scriverebbe la mia data di nascita se oggi fosse ancora in uso il sistema di numerazione latino.

27 diciannove/giugno/1998 19/06/1998 XIX/VI/MCMXCVIII
La mia data di Nascita diciannove/giugno/ /06/1998 XIX/VI/MCMXCVIII

28 Elementi fondamentali
Ogni simbolo ha sempre lo stesso valore numerico Non esiste lo zero (0) perché non ve n’è alcun bisogno Senza star qui a dilungarci sulle regole, in verità assai poche, con le quali i nostri illustri antenati erano soliti comporre i numeri, prendiamo spunto per mettere in luce due aspetti fondamentali

29 Un esempio XXX=30 In questo caso, infatti, la ripetizione del simbolo della decina per tre volte consecutive sta a indicare il numero trenta, ottenuto addizionando a se’ stesso sempre lo stesso valore.

30 Sistema di numerazione babilonese
unità decina zero Il sistema di numerazione babilonese è il sistema numerico utilizzato dalle società mesopotamiche e introdotto probabilmente nel Primo Impero babilonese. E’ un sistema sessagesimale in cui però le 60 cifre vengono scritte con un sistema additivo formato da soli tre simboli: il chiodo verticale ( ) rappresenta l'unità; un punzone con la punta diretta a sinistra ( ) rappresenta la decina; due chiodi obliqui ( ) rappresentano una posizione vuota e possono essere assimilati alla cifra 0 del sistema di numerazione arabo. Le civiltà mesopotamiche furono le prime ad intuire sia il principio posizionale sia il numero zero. Lo zero non fa parte di questa tabella in quanto nel sistema babilonese non era considerato come quantità nulla ma veniva utilizzato per indicare una posizione vuota nella successione delle cifre.

31 Sistema di numerazione babilonese
l sistema di numerazione sessagesimale babilonese utilizza le 59 cifre scritte con un sistema additivo elencate in questa tabella:

32 Sistema di numerazione babilonese
19= 40= Con il sistema di numerazione babilonese i numeri inferiori al 60 vengono scritti con un sistema di numerazione additivo, per esempio il numero 19 viene scritto sommando una decina a nove unità e si scrive quindi con un punzone e nove chiodi:

33 Sistema posizionale? 68 = 132 = 7514 =
I numeri superiori al 60 vengono scritti utilizzando un sistema posizionale le cui cifre sono quelle create con il sistema additivo, quindi se indichiamo con a il valore di una cifra nella prima posizione, il suo valore nella n-esima posizione sarà a × 60n-1. Il numero 68 quindi viene visto come: 68 = 1 × × 600 e viene scritto quindi come: 68 = Il numero 132 nel sistema babilonese viene visto come 132 = 2 × × 600 e viene rappresentato nel seguente modo: 132 = Il numero 7514 viene scritto come: 7514 = (7514 = 2 × × × 600)

34 Qualche ambiguità 2 = 61 =

35 Lo «zero» 3604 = Un ulteriore problema del sistema babilonese è caratterizzato dal fatto che le posizioni vuote non possono essere rappresentate e quindi, per esempio, il numero non si capisce se è un 64 oppure un 3604 o anche un A questo problema gli antichi hanno ovviato creando un simbolo che rappresenta una posizione vuota: Il numero 3604, che necessita di una posizione vuota per essere rappresentato sarà scritto come: 3604 =

36 Il sistema di numerazione Indo Arabo
200 ÷ 700 d. C. È tra il 200 e il 700 d.C. che gli Arabi, abili mercanti, vennero in contatto con un sistema di numerazione assai evoluto in uso tra le popolazioni dell’attuale India. Essi se ne appropriarono perché ritenuto vantaggioso nella tenuta della contabilità dei traffici delle merci e nel computo dei flussi finanziari.

37 I numeri Indo Arabi Anche in questo sistema con pochi simboli si riescono a rappresentare tutti i numeri, con una grande differenza rispetto al passato: qui ogni simbolo non possiede più un suo valore intrinseco, ma assume significati diversi in base alla posizione.

38 Leonardo Pisano detto Fibonacci (Pisa 1170-1240 d.C.)
In Italia l’introduzione di tale nuovo sistema di numerazione si deve a Leonardo Pisani detto Fibonacci dalla locuzione latina «filius Bonacci», il figlio di Bonaccio. Nel 1202 pubblicò, e nel 1228 riscrisse (lo fece pubblicare solo dopo la sua morte però, lasciandolo nel suo testamento) il Liber Abbaci, opera in quindici capitoli con la quale introdusse per la prima volta in Europa  le nove cifre, da lui chiamate indiane e il segno 0 che in latino è chiamato zephirus, adattamento dell'arabo sifr, ripreso a sua volta dal termine indiano śūnya, che significa vuoto.  Zephirus in veneziano divenne zevero ed infine comparve l'italiano zero. Per mostrare l'utilità del nuovo sistema egli pose sotto gli occhi del lettore una tabella comparativa di numeri scritti nei due sistemi, romano e indiano. Fibonacci espose così per la prima volta in Europa la numerazione posizionale indiana (adottata poi dagli arabi).

39 Numeri a confronto XXX=30 (sistema di numerazione dei Romani) 555 (sistema di numerazione Indo Arabo) In questo caso possiamo cogliere tutto il significato della differenza tra i due sistemi. Come abbiamo già visto il simbolo X, ripetuto tre volte, sta a significare che si deve addizionare il dieci per tre volte a sé stesso per ottenere il numero 30.

40 Il sistema posizionale
unità centinaia 555 decine In questo caso, invece, la ripetizione per tre volte della cifra 5 attribuisce significato diverso a ognuna di esse. Infatti, leggendo le cifre da destra verso sinistra si ha la situazione qui illustrata. Per questo motivo questo sistema di numerazione è chiamato posizionale, in quanto il significato assunto da ciascuna cifra cambia in base alla posizione che essa occupa all’interno della stringa.

41 Il sistema posizionale
Milioni Migliaia Unità semplici c d u 100 10 1 Le cifre in questo caso sono moltiplicatori: servono, cioè, a moltiplicare la potenza del dieci relativa alla posizione occupata dalla cifra.

42 Il sistema posizionale
10.000 1.000 100 10 1 7 4 2 5 3 70.000 4.000 200 50 74.253

43 Il sistema posizionale
MMVII 2007 La novità ancora più importante è costituita dal fatto che questo nuovo sistema necessita di una cifra che indichi la possibilità di non dover considerare una o più potenze del dieci. Per indicare il numero costituito da due migliaia e sette unità i Romani avrebbero scritto MMVII, avrebbero, cioè, aggiunto sette alle due migliaia. Nel nostro sistema siamo costretti a dover saltare sia le decine che le centinaia e, di conseguenza, dobbiamo utilizzare un simbolo che ci cinsenta ciò. Questo simbolo è lo zero.

44 “Reti intelligenti ” “Smart grids”
FISICA- INGLESE

45 Creating a Smart Grid La creazione di una rete intelligente
Governments and energy suppliers all over the world are building a “smart grid’’ for the future aimed at improving supply system through the use of advanced technology. I governi ed i fornitori di energia di tutto il mondo stanno costruendo una “smart grid’’ con lo scopo futuro di migliorare il sistema di fornitura attraverso l’uso di tecnologie avanzate. FISICA- INGLESE

46 Why do we need a new smart grid?
Perché abbiamo bisogno di una nuova “smart grid’’? To increase efficiency Per incrementare l’efficienza. Demand is increasing La domanda sta crescendo People are using more electrical appliances, expecially electronic equipment and air-conditioners. La gente usa più elettrodomestici, soprattutto apparecchi elettrici e condizionatori. FISICA- INGLESE

47 Electric cars are also expected to rapidly grow in number
Electric cars are also expected to rapidly grow in number. Although appliances are bocoming more energy-efficient, average demand for person for energy is rising, expecially at peak periods of the day when is more expensive to generate electricity. Si suppone che il numero delle auto elettriche stia aumentando. Anche se gli elettrodomestici stanno diventando elettricamente più efficienti, la domanda media di richiesta di energia per persona sta crescendo nelle ore di punta della giornata , quando è più costoso produrre elettricità. FISICA- INGLESE

48 Simply generating even more electricity is not enough; we need to improve the way energy is distribuited and consumed. Generare semplicemente ancora più elettricità non è sufficiente; abbiamo bisogno di migliorare il modo in cui l’energia viene distribuita e consumata. FISICA- INGLESE

49 “Smart Grids” “Reti Intelligenti ”
FISICA- DISEGNO

50 Smart grids L’ampliarsi della generazione dell’energia da fonti rinnovabili e la diffusione di nuovi impianti, grandi e piccoli (anche in ambito domestico), hanno portato a  un cambiamento radicale nella distribuzione dell’energia. FISICA- DISEGNO

51 Smart grids (2) La rete elettrica non è più solo un canale per trasmettere e distribuire energia elettrica dalle grandi centrali ai clienti finali,  ma diventa una “Smart Grid”, ovvero una rete intelligente in grado: di accogliere flussi di energia bidirezionali di fare interagire produttori e consumatori di determinare in anticipo le richieste di consumo e di adattare con flessibilità la produzione e il consumo di energia elettrica FISICA- DISEGNO

52 Smart grids (3) Una rete in grado di comunicare scambiando informazioni sui flussi di energia, gestendo con migliore efficienza i picchi di richiesta, evitando interruzioni di elettricità e riducendo il carico dove è necessario. FISICA- DISEGNO

53 COSSMIC Collaborating Smart Solar-powered Micro-grids
DISEGNO-FISICA

54 Organisations PROVINCIA DI CASERTA ITALY INTERNATIONAL SOLAR ENERGY RESEARCH CENTER KONSTANZ GERMANY UNIVERSITETET I OSLO NORWAY NORGES TEKNISK-NATURVITENSKAPELIGE UNIVERSITET NTNU SECONDA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI BOUKJE.COM CONSULTING BV NETHERLANDS SUNNY SOLARTECHNIK GMBH STADT KONSTANZ FISICA- DISEGNO

55 COSSMIC (1) Il progetto CoSSMic:
mira a sviluppare gli strumenti informatici necessari, per facilitare questo scambio di energie rinnovabili all'interno di un quartiere mostrerà la fattibilità del suo concetto in due aree distinte: Konstanz in Germania e la Provincia di Caserta in Italia FISICA- DISEGNO

56 COSSMIC (2) Per queste zone di prova, che sono piuttosto differenti in termini di popolazione, quantità di luce solare e attrezzatura disponibile, CoSSMic: cercherà un modo per motivare le persone a partecipare all’acquisizione e condivisione di energia rinnovabile nel vicinato proverà dei metodi per guadagnare denaro con questi schemi. FISICA- DISEGNO

57 TELEMATICA E DIRITTO LA FIRMA DIGITALE
DIRITTO ED ECONOMIA

58 LA FIRMA DIGITALE Un'importante applicazione delle nuove tecnologie informatiche (ICT) al Diritto é la Firma Digitale E’ un particolare tipo di firma elettronica, da utilizzare sui documenti digitali E’ basata su un sistema che assicura la certezza dell’individuazione di colui che firma e del testo del documento trasmesso, con l'utilizzo di due chiavi, una pubblica e una privata. Consente, quindi, di scambiare in rete documenti con piena validità legale DIRITTO ED ECONOMIA

59 a seconda del grado di sicurezza da garantire.
Si possono distinguere due tipi di firme: PESANTE LEGGERA a seconda del grado di sicurezza da garantire. La PESANTE, é equiparata alla firma autografa, sia secondo la normativa italiana che quella europea , ma deve avere una serie di requisiti per la sua validità, come ad esempio il fatto di essere creata con mezzi su cui il firmatario può conservare il proprio controllo esclusivo. DIRITTO ED ECONOMIA

60 La LEGGERA può essere usata solo in ambiti ristretti, in cui due o più soggetti si accordano sul valore da darle, per l'accettazione di specifici documenti. Ad esempio all'interno di banche, che offrono ai clienti dei sistemi di sottoscrizione elettronica per il riconoscimento degli ordini . DIRITTO ED ECONOMIA

61 una é segreta (conosciuta solo da colui che firma)
Possono richiedere la firma digitale ad una società di certificazione tutte le persone fisiche La firma funziona sulla base di un sistema "a chiavi asimmetriche" costituite da una serie di caratteri alfanumerici, appositamente generati, di cui: una é segreta (conosciuta solo da colui che firma) l'altra é conoscibile da chiunque e serve per la verifica della provenienza del documento. DIRITTO ED ECONOMIA

62 Partecipazione attiva per il bene comune
RELIGIONE

63 Essere pionieri della pace..
Mantieni i tuoi pensieri positivi Perché i tuoi pensieri diventano parole Mantieni le tue parole positive Perché le tue parole diventano i tuoi comportamenti Mantieni i tuoi comportamenti positivi Perché i tuoi comportamenti diventano le tue abitudini Mantieni le tue abitudini positive Perché le tue abitudini diventano i tuoi valori Mantieni i tuoi valori positivi Perché i tuoi valori diventano il tuo destino. Mahatma Gandhi RELIGIONE

64 Il valore della libertà
“Abbiamo bisogno della libertà per impedire che lo Stato abusi del suo potere e abbiamo bisogno dello Stato per impedire l'abuso della libertà”. Karl Popper RELIGIONE

65 Il valore della libertà
“Quando i governi opprimono e sfruttano, fanno il loro mestiere e chiunque gli affida senza controllo la libertà non ha il diritto di meravigliarsi che la libertà sia immediatamente disonorata. Se la libertà è oggi umiliata o incatenata, non è perché i suoi nemici hanno usato il tradimento, ma perché i suoi amici hanno dato le dimissioni”. Albert Camus RELIGIONE

66 Puoi sempre scegliere!!!! Puoi sempre scegliere se cavalcare l'onda o lasciarti travolgere; Puoi sempre scegliere se reagire negativamente o trasmettere energia positiva; Puoi sempre scegliere se criticare o essere d'esempio; Puoi sempre scegliere se lamentarti o impegnarti; Puoi sempre scegliere se ascoltare col cuore o farti condizionare dalla mente; Puoi sempre scegliere se sorridere o giudicare, Puoi sempre scegliere, se essere gentile o avere ragione. Puoi sempre scegliere che profumo lasciare dietro di te. RELIGIONE

67 Rispetto delle regole comuni
Il bene comune è misura e norma dell’agire individuale, specialmente nel campo dei doveri civili. Solo così, la barca potrà formarsi e navigare verso una rotta condivisa! E questo conduce al riconoscimento decisivo che l’etica ( proprio in quanto necessariamente misurata dal rapporto con l’alterità ) rimanda all’Altro, trascendente e sovrano, ultimo e assoluto, rivolto verso di noi. RELIGIONE

68 Rispetto per le persone
Inno alla Vita (Madre Teresa di Calcutta) La vita è un’opportunità, coglila. La vita è bellezza, ammirala. La vita è beatitudine, assaporala. La vita è un sogno, fanne una realtà. La vita è una sfida, affrontala. La vita è un dovere, compilo. La vita è un gioco, giocalo. La vita è preziosa, conservala. La vita è una ricchezza, conservala. La vita è amore, godine. La vita è un mistero, scoprilo. La vita è promessa, adempila. La vita è tristezza, superala. La vita è un inno, cantalo. La vita è una lotta, vivila. La vita è una gioia, gustala. La vita è una croce, abbracciala. La vita è un’avventura, rischiala. La vita è pace, costruiscila. La vita è felicità, meritala. La vita è vita, difendila. RELIGIONE

69 Aver cura dell’ambiente
Le religioni hanno un ruolo centrale nel formulare visioni del mondo, che orientano gli esseri umani verso il mondo naturale e nell'articolare rituali ed etiche che guidano il loro comportamento. Per giunta, esse possiedono la capacità istituzionale di raggiungere milioni di persone in tutto il mondo. Islam, induismo e cristianesimo rappresentano ciascuna più di un miliardo di persone. RELIGIONE

70 Aver cura dell’ambiente
La dimensione e la complessità dei problemi, che abbiamo di fronte richiedono sforzi collaborativi tra le religioni, e un dialogo con altri ambiti, chiave dell'impresa umana, come la scienza, l'economia e le politiche pubbliche. L'autorità morale e il potere istituzionale che possiedono, fanno sì che si trovino in una posizione privilegiata per contribuire a un cambiamento delle attitudini, delle pratiche e delle politiche sociali, nel rispetto della sostenibilità. RELIGIONE

71 Si ringraziano tutti i professori che hanno partecipato al progetto
si ringrazia soprattutto la preside per averci dato l’opportunità di svolgere questo progetto.

72 Grazie per l’attenzione da parte di tutta la
Auguri e Buon Natale


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