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La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 10/12/1948

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Presentazione sul tema: "La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 10/12/1948"— Transcript della presentazione:

1 La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 10/12/1948
I DIRITTI UMANI La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 10/12/1948 La Convenzione Europea dei Diritti dell’ Uomo e delle Libertà Fondamentali il 04/11/1950

2 Caratteri dei diritti umani
Fondamentali: corrispondono ai bisogni vitali dell’uomo; Universali: appartengono ad ogni individuo in quanto uomo; Inviolabili : nessun essere umano ne può essere privato; Inalienabili: nessuno vi può rinunciare anche volontariamente ;

3 Analogie e differenze tra i diritti umani in ambito ONU e CEDU- Analogie-
Fondamentalmente sono più o meno gli stessi e molti di esse si ritengono già comuni e contenute nei sistemi giuridici delle democrazie pluraliste soprattutto di stampo occidentale. Tra queste si menzionano: Il Preambolo Il diritto alla vita; Il divieto di tortura; Il divieto di schiavitù e dei lavori forzati; Il diritto alla libertà e sicurezza; Il diritto all’equo processo; Principio di nessun crimen sine lege ( nessun reato senza legge che lo preveda), Diritto al rispetto della vita privata e familiare; Liberta di pensiero coscienza e di religione; Libertà di espressione; Libertà di riunione e di associazione; Diritto di sposarsi; Diritto ad un ricorso effettivo ; Divieto di discriminazione; Divieto di abuso dei diritti. La Dichiarazione Universale consta di 30 articoli ; La Convenzione Europea di 18 articoli più alcuni protocolli integrativi. E modificativi fino al 16 protocollo alla data attuale.

4 Analogie e differenze tra i diritti umani in ambito ONU e CEDU- Differenze-
La Dichiarazione non costituisce uno strumento giuridico in senso stretto, non essendo stata approvata sotto forma di trattato, essa però è richiamata da diverse convenzioni internazionali dei diritti umani. La Convenzione Europea dei Diritti Umani costituisce uno strumento giuridico in senso stretto infatti i primi Stati Europei che diedero vita al Trattato istitutivo del Consiglio d’ Europa ( tra cui l’ Italia) si vincolarono nella Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali firmata a Roma il 1950, accettando la limitazione del proprio potere sovrano a favore della assoluta preminenza dell’ordinamento dei diritti umani sul proprio ordinamento giuridico nazionale. Oggi i paesi aderenti a tale convenzioni sono 47 in preminenza Europei facenti parte della UE, ma non si limitano solo questa , infatti ne fanno parte anche la Russia, l’ Ucraina, la Serbia, il Montenegro, la Moldavia, il Liechtenstein, La Macedonia, Bosnia _Erzegovina, Arzebajan, Armenia, Albania, Svizzera Turchia, che non fanno parte della Comunità Europea. A differenza della Dichiarazione la Convenzione non si limita a predisporre un nuovo catalogo di diritti fondamentali a che gli Stati membri si obbligano a garantire, ma ha anche instaurato un sistema di procedura, con organi incaricati, di assicurare il rispetto dei diritti stessi, anche contro lo Stato che violi detti diritti.

5 Corte Europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo
Tra questi è degno di nota, per il tema che ci interessa, l’undicesimo protocollo dell’ 11/05/1993 che ha dato vita alla Corte Europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo ( da non confondersi con la Corte di Giustizia Europea della UE che si occupa di altro e si trova nel Lussemburgo ) entrato in vigore il 01/11/1998 e ratificato dall’ Italia in data 28/08/1997 con la legge n.296. Con tale organo detti diritti e principi non rimangono solo auspicabili e sulla carta , come per esempio quelli dei diritti Universali dell’ ONU, ma vengono rivestiti da una forza cogente che ne fa rispettare la loro applicazione sanzionando le nazioni che ne violino la portata. E’ una svolta epocale perchè chiunque si ritenga leso in un diritto fondamentale come sopra indicato può adire detta Corte internazionale e far condannare lo Stato responsabile ad un congruo risarcimento e sanzioni di vario tipo . .

6 Ricorso alla Corte di Strasburgo
Può adire a detta Corte, tanto uno Stato contro gli altri Stati firmatari del trattato di adesione alla Convenzione Europea dei Diritti dell‘Uomo, quanto una persona fisica o una organizzazione non governativa o un gruppo di privati che sostengono di essere stati vittima di una violazione da parte di uno degli Stati contraenti. Ciò indipendentemente o meno se si è stati soccombenti in un giudizio nell’ordinamento interno oppure se si è subito definitivamente gli effetti del provvedimento negativo da parte dell’autorità pubblica. Anzi la definitività del provvedimento è presupposto spesso indispensabile per poter adire la Corte entro un tempo max di 6 mesi. Attenzione la Corte non è un giudice di Appello del giudice interno, ma si limita a dichiarare che una norma o un sentenza o provvedimento non è compatibile con i Diritti Umani di cui è posta a tutela e poiché la norma sovranazionale prevale su quella interna , tale sentenza ,norma, o provvedimento che sia ne viene limitato negli effetti negativi e lo Stato garante deve risarcire la vittima di tale violazione ed eventualmente abrogare o cambiare la norma incompatibile. Insomma la Corte ha una funzione sussidiaria ed eventuale rispetto al giudice nazionale .   Ciò non toglie che la Corte internazionale può essere sempre adita se ci si ritiene non soddisfatti dal giudice nazionale sulle proprie doglianze, non solo sulla durata eccessiva del processo, ma anche sulla presunta violazione degli altri diritti sopra indicati. Le lingue ufficiali della Corte sono l’ inglese ed il francese ma si può chiedere al Presidente l’autorizzazione a servirsi della propria lingua nazionale. Non si paga alcuna tassa o contributo di sorta , e non è necessario produrre ( a differenza del procedimento davanti giudice nazionale ) gli originali o copie autentiche di documenti , bastando soltanto le fotocopie. Inoltre è ammesso il gratuito patrocinio concesso a richiesta del ricorrente se dispone di mezzi finanziari sufficienti. Molti personaggi famosi hanno fatto ricorso a Strasburgo tra i tanti ricordiamo : Freda e Ventura della strage di Piazza Fontana; Crociani, Tanassi e Lefebvre per lo scandalo Looked, gli imputati nell ‘omicidio Marta Russo, Lucio Gelli ex .P2; ed anche recentemente Silvio Berlusconi per frode fiscale ha presentato ricorso a suddetta Corte , nonchè altri personaggi famosi o sconosciuti o meno che siano. L’indirizzo della Cancelleria della Corte è a F STRASBOURG CEDEX , il sito in cui si possono ottenere ulteriori informazioni che si puo visitare è

7 Tutela dei diritti umani nella UE
Anche se la UE come non ha ufficialmente aderito alla CEDU, ciò non toglie che la tutela dei diritti umani costituiscono un presupposto indispensabile della usa legittimità, ponendo tra i criteri di adesione alla UE l’ obbligo per gli stati richiedenti del rispetto solenne di tali diritti umani. Addirittura con il trattato di Amsterdam il Consiglio della UE in presenza di una violazione grave e persistente di tali diritti potrebbe sospendere alcuni diritti derivanti dal trattato allo Stato membro in questione. Con la carta dei diritti fondamentali della UE ha inglobato , tra gli altri, i diritti umani (CEDU) considerandoli principi generali del diritto comunitario, basilari ad una autentica unione politica, istituendo la cittadinanza europea e creando uno spazio di libertà , sicurezza e giustizia. Infatti qualsiasi cittadino della UE che abbia subito una violazione di tali diritti può decidere di denunciare alla Commissione Europea la violazione grave e persistente a danno dei cittadini della UE , invitandola a d avviare la procedura di infrazione davanti alla Corte di Giustizia della UE .

8 Raffronti tra le due Corti Europee in caso di concorso di tutela dei DU
La Corte di Giustizia della Unione Europea è un organo comunitario, mentre La Corte dei Diritti dell’ Uomo fa capo al Consiglio d’ Europa e quindi è estranea alla UE. La Corte dei Diritti dell’ Uomo ha il compito di garantire la tutela a chi denuncia una violazione dei diritti umani, La Corte di Giustizia della Unione Europea effettua una tutela indiretta degli stessi, dovendo compiere un bilanciamento dei diritti individuali e degli interessi collettivi. La Corte dei Diritti dell’ Uomo prevede un filtro di ricevibilità per mezzo del giudice unico, la Corte di Giustizia della Unione Europea non prevede alcun filtro. La Corte dei Diritti dell’ Uomo predilige la lingua inglese o francese nella procedura giudiziale, Corte di Giustizia della Unione Europea procede in una qualsiasi delle lingue comunitarie a scelta del ricorrente.

9 Alcuni articoli dei diritti umani applicabili al caso Berardi
Art.2 (Cedu) Diritto alla vita :iI diritto alla vita di ogni persona è protetto dalla legge; Ogni individuo ha diritto alla vita ( art.2 carta Ue ) Art. 3 (Cedu ) Divieto di Tortura : Nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamenti inumani e degradanti) art.4carta UE) Art. 1 della Carta dei diritti fondamentali della UE Dignità umana : la dignità umana è inviolabile : essa deve essere rispettata e tutelata; Art. 20 TUFE: Ogni cittadino di uno stato membro della UE è anche cittadino europeo la cittadinanza europea si aggiunge alla cittadinanza dello stato membro; Art 46 della Carta dei diritti fondamentali della UE e art, 20 TUFE : tutela consolare nei paesi terzi verso cittadini UE che non hanno la rappresentanza del proprio paese in tale stato extra UE , ossia la possibilità di adire una rappresentanza di qualsiasi Stato membro alle stesse condizioni dei cittadini di detto Stato. Art. 24 TUFE e 43 e 44 Carta dei diritti fondamentali della UE qualsiasi cittadino europeo può presentare una petizione al parlamento rivolgersi al mediatore Europeo e riceverne risposta. Art.6 CEDU e 47 Carta dei diritti fondamentali della UE : violazione di equo processo e del diritto ad un ricorso effettivo e a un giudice imparziale.

10 Nello Specifico sul caso Berardi
Si possono interpellare i parlamentari italiani che si sono gia occupati per chiedere lo stato della situazione: Bianconi (PD) Movimento 5 stelle, e fratelli d’ italia, e fare pressione sulla Farnesina. Chiedere una intervento dei parlamentari di Latina visto che Berardi è di provenienza di tale città e quindi legato alle problematiche territoriali ed eventualmente una nuova interrogazione parlamentare al ministro degli esteri in carica; Coinvolgere l’ Europa mediante i nostri rappresentanti europei , mediante petizioni e richieste al mediatore; affinchè oltre ad investire La Commissione Europea e l’Alto rappresentante dell’ unione per gli affari esteri Posto che l’ Italia non ha rappresentanza consolare in Guinea Equatoriale , e che l’unico stato europeo ivi rappresentato è quello consolare spagnolo, chiedere alle istituzioni preposte se hanno preso in considerazione la possibilità di adire a tale autorità consolare, sensi della citata normativa europea . E se in caso positivo questa abbia fornito adeguata assistenza legale e consolare al cittadino europeo Berardi. Possibilità e modalità di denuncia all’ onu nei confronti della Guinea Equatoriale per violazione dei diritti umani artt.3 , 5 , e 10 della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.


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