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Comitato settoriale Lunedì, 24 febbraio 2014 Dott.ssa Paola Mambelli Dott. Daniele Calzolari.

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Presentazione sul tema: "Comitato settoriale Lunedì, 24 febbraio 2014 Dott.ssa Paola Mambelli Dott. Daniele Calzolari."— Transcript della presentazione:

1 Comitato settoriale Lunedì, 24 febbraio 2014 Dott.ssa Paola Mambelli Dott. Daniele Calzolari

2 Regola per lo svolgimento degli esami di QUALIFICA in IeFP all’interno del Sistema Regionale Formalizzazione Certificazione Delibera di giunta regionale 739/2013

3 La commissione EPV interno all’istituto referente tecnico- metodologico per l’attività di accerto e valutazione EPV dell’ente di formazione Un Esperto di Area Professionalizzant e/ qualifica (EAPQ) Il Presidente è uno fra questi Il D.S. individua per ogni commissione gli EPV

4 Responsabile di formalizzazione e Certificazione (RFC)-D.S. Compiti:

5 Principi fondamentali su cui si basa il SRFC Sistema Regionale Formalizzazione Certificazione TERZIARIETA’ : L’accertamento conclusivo dei percorsi NON PUO’ essere erogato da chi segue lo studente nei percorsi formativi UNITARIETA’: le procedure, gli esami e le certificazioni devono essere UNITARIE, per tutti i percorsi di qualifica: IeFP, Formazione Professionale, Apprendistato, Lavoro

6 EPV e/o coordinatore di classe registra, in un apposito documento, predisposto dalla scuola, (dossier delle evidenze), gli esiti del percorso dello studente. L’EPV può chiedere anche chiarimenti, o integrazioni in merito alla pertinenza del percorso formativo. Dopo tale analisi l’EPV formula una valutazione, che può essere data anche in collaborazione con un Esperto di Area Professionalizzante, esterno alla scuola Informa lo studente se può accedere o meno all’esame a) a) Le evidenze dello studente (che sono l’esito delle verifiche, realizzate durante il percorso di studi più significative riguardo le conoscenze e capacità in rapporto con gli standard delle qualifiche regionali b) b) Documentazione inerente gli stages c) c) valutazione delle evidenze: atti interni e possono essere consegnati agli studenti con le madalità interne stabilite dalle scuole. EPV e/o coordinatore di classe registra, in un apposito documento, predisposto dalla scuola, (dossier delle evidenze), gli esiti del percorso dello studente. L’EPV può chiedere anche chiarimenti, o integrazioni in merito alla pertinenza del percorso formativo. Dopo tale analisi l’EPV formula una valutazione, che può essere data anche in collaborazione con un Esperto di Area Professionalizzante, esterno alla scuola Informa lo studente se può accedere o meno all’esame a) a) Le evidenze dello studente (che sono l’esito delle verifiche, realizzate durante il percorso di studi più significative riguardo le conoscenze e capacità in rapporto con gli standard delle qualifiche regionali b) b) Documentazione inerente gli stages c) c) valutazione delle evidenze: atti interni e possono essere consegnati agli studenti con le madalità interne stabilite dalle scuole. Produzione delle evidenze

7 Ammissione all’esame Lo studente presenta la domanda all’ente di riferimento L’EPV riporta sul format proposto dalla Regione (documento di valutazione delle evidenze) gli esiti della sua valutazione sul dossier dell’evidenza Gli esiti vengono dati alla Commissione esame dall’EPV della scuola, esterno al consiglio di classe La valutazione degli studenti ai fini dell’ammissione all’esame di qualifica NON è in capo al consiglio di classe

8 Requisiti per l’accesso all’esame Per ogni singola UC lo studente deve raggiungere il 75% delle capacità e conoscenze, oggetto della valutazione Sempre mantenendo la presenza scolastica, secondo la normativa vigente (DPR N.122/09)

9 Struttura dell’esame 1. Prova pratica2. Un colloquio 3. Nell’ambito IeFP sono previste prove-di norma scritte-per valutare le competenze di base (assi culturali)

10 Progettazione prova d’esame, attiene alla Commissione, che stabilisce Le modalità di svolgimento delle prove Gli indicatori e i criteri di valutazione In che modo le prove scritte concorrono alla valutazione complessiva

11 Prova pratica

12 Criteri di valutazione della prova pratica Criteri che riguardano Variabili di prodotto Variabili di processo Livello di prestazione adeguato per la sufficienza Modalità e scale di valutazione Criteri di osservazione e valutazione: Significato univoco, senza ambiguità interpretative Rilevanza evidente, rispetto alle prove

13 Colloquio Individuale, si effettua a completamento e/o a compensazione L’oggetto del colloquio è costituito dal commento e dalle motivazioni di quanto realizzato nella prova pratica Preparazione con definizione di : * durata * materiali Criteri di valutazione, griglie valutative

14 Informazione allo studente al fine di comunicare l’esito delle valutazioni Attività conclusive Si formalizza in un documento la valutazione: VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI Si redigono i verbali dell’operato della Commissione, con le relative motivazioni


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