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Bruxelles, 12.2.2003 COM (2003) 68 definitivo Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo e al Consiglio PIANO D’AZIONE PER UNA MAGGIORE COERENZA.

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Presentazione sul tema: "Bruxelles, 12.2.2003 COM (2003) 68 definitivo Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo e al Consiglio PIANO D’AZIONE PER UNA MAGGIORE COERENZA."— Transcript della presentazione:

1 Bruxelles, 12.2.2003 COM (2003) 68 definitivo Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo e al Consiglio PIANO D’AZIONE PER UNA MAGGIORE COERENZA NEL DIRITTO CONTRATTUALE EUROPEO.

2 Piano d’Azione per una maggiore coerenza del Diritto contrattuale europeo: Introduzione e descrizione del processo in corso Ambiti problematici identificati Approccio proposto Un quadro comune di riferimento Allegati Diritto Privato Europeo – COM (2003) 68 definitivo

3 Diritto privato europeo - COM (2003) 68 definitivo INTRODUZIONE E DESCRIZIONE DEL PROCESSO IN CORSO  COM (2001) 398 definitivoCOM (2001) 398 definitivo  Reazioni delle Istituzioni Europee Reazioni delle Istituzioni Europee  Introduzione alla COM (2003) 68 definitivo

4 Diritto Privato Europeo – COM (2003) 68 definitivo DOVE ERAVAMO RIMASTI? La comunicazione - COM(2001) 398 definitivo - ha avviato un processo di consultazione sul diritto contrattuale europeo comprendente un elenco di 4 opzioni possibili. Dai contributi pervenuti si è registrato un notevole sostegno all’opzione II e III. COM (2001) 398 definitivo

5 Diritto Privato Europeo – COM (2003) 68 definitivo REAZIONI DELLE ISTITUZIONI EUROPEE  15 novembre 2001: “Risoluzione sul riavvicinamento del diritto civile e commerciale degli Stati Membri” del Parlamento Europeo.Risoluzione sul riavvicinamento del diritto civile e commerciale degli Stati Membri  16 novembre 2001: “Relazione sul riavvicinamento delle legislazioni degli Stati Membri in materia civile” del Consiglio.Relazione sul riavvicinamento delle legislazioni degli Stati Membri in materia civile  17 luglio 2002: Parere del Consiglio Economico e Sociale in merito alla “Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento Europeo sul diritto contrattuale europeo”Parere del Consiglio Economico e Sociale

6 Diritto Privato Europeo – COM (2003) 68 definitivo Risoluzione del Parlamento Europeo  Richiesta rivolta alla Commissione di presentare un dettagliato piano d’azione,  Portare avanti l’armonizzazione del diritto contrattuale europeo allo scopo di agevolare le transazioni transfrontaliere nel mercato interno;  Perseguire l’opzione II attraverso la realizzazione di una banca dati in tutte le lingue comunitarie;  Perseguire l’opzione III chiedendo alla Commissione di avanzare proposte legislative per il consolidamento dell’attuale diritto comunitario;  Il Parlamento invita a ricorrere alla base giuridica dell’art 95 del Trattato CE per elaborare sotto forma di regolamento uno Statuto giuridico europeo. PIANO D’AZIONE: documento nel quale la Commissione ha chiesto agli interessati di esprimersi riguardo alle iniziative che dovrebbero essere assunte in sede comunitaria per realizzare una più coerente disciplina europea del contratto

7 Diritto Privato Europeo – COM (2003) 68 definitivo Relazione del Consiglio  Maggiore coerenza e miglioramento dell’acquis comunitario esistente;  Trovare definizioni omogenee per i termini e i concetti generali del diritto comunitario;  Approccio orizzontale dell’armonizzazione

8 Diritto Privato Europeo – COM (2003) 68 definitivo Parere del Consiglio Economico e Sociale  Creare un diritto contrattuale europeo uniforme e generale adottando un atto regolamentare.

9 Diritto Privato Europeo – COM (2003) 68 definitivo AMBITI PROBLEMATICI IDENTIFICATI Le differenze tra i diritti contrattuali nazionali determinano problemi di:  APPLICAZIONE UNIFORMA DELLA NORMATIVA COMUNITARIAAPPLICAZIONE UNIFORMA DELLA NORMATIVA COMUNITARIA  BUON FUNZIONAMENTO DEL MERCATO INTERNO BUON FUNZIONAMENTO DEL MERCATO INTERNO

10 Diritto Privato Europeo – COM (2003) 68 definitivo Ambiti Problematici Identificate APPLICAZIONE UNIFORME DELLA NORMATIVA COMUNITARIA Problematiche riscontrate: 1.Incoerenza nelle diverse normative comunitarie riguardanti la stessa materia; 2.Disomogeneità degli effetti derivanti dall’applicazione di diversi atti di diritto comunitario alle medesime circostanze; 3.Molteplicità degli approcci legislativi all’interno delle stesse normative comunitarie; 4.Astrattezza dei termini; 5.Incoerenze delle normative nazionali di recepimento.

11 Diritto Privato Europeo – COM (2003) 68 definitivo Ambiti Problematici Identificati IMPLICAZIONI PER IL MERCATO INTERNO Problematiche riscontrate DIVERGENZE DEI DIRITTO CONTRATTUALI NAZIONALI EffettoDISINCENTIVI ALLE TRANSAZIONI TRA STATI Soluzioni 1.SCELTA DELLA LEGGE APPLICABILE; 2.CONTRATTI COMPLESSI.

12 Approccio Proposto: Una combinazione di misure normative e NON normative per: 1.Migliorare la qualità dell’acquis comunitario in materia di diritto contrattuale.Migliorare la qualità dell’acquis comunitario in materia di diritto contrattuale. 2.Promuovere l’elaborazione di clausole contrattuali standard valide in tutta l’unione.Promuovere l’elaborazione di clausole contrattuali standard valide in tutta l’unione. 3.Produrre ulteriori riflessioni sull’opportunità di misure non settoriali, quali l’adozione di uno strumento opzionale nel campo del diritto contrattuale europeo.Produrre ulteriori riflessioni sull’opportunità di misure non settoriali, quali l’adozione di uno strumento opzionale nel campo del diritto contrattuale europeo. Diritto Privato Europeo – COM (2003) 68 definitivo

13 Diritto Privato Europeo – COM (2003) 68 definitivo Approccio proposto Per semplificare e migliorare l’ambiente comunitario: Strumenti normativi: regolamenti, direttive e raccomandazioni. Strumenti NON normativi: coregolamentazione, autoregolamentazione, accordi settoriali volontari, metodo del coordinamento aperto, interventi finanziari, campagne di informazione.

14 Diritto Privato Europeo – COM (2003) 68 definitivo Approccio proposto Migliorare la qualità dell’acquis in materia di diritto contrattuale:  Esiste un problema interpretativo legato alle norme di diritto contrattuale comunitario.  Tale problema ostacola il buon funzionamento del mercato interno.  Per migliorare il funzionamento del mercato interno è indispensabile sciogliere il nodo interpretativo con un quadro comune di riferimento.

15 Diritto Privato Europeo – COM (2003) 68 definitivo Approccio proposto Promuovere l’elaborazione di clausole contrattuali standard valide in tutta l’Unione:  Lo sviluppo di condizioni contrattuali standard è rimesso alla volontà degli attori comunitari interessati allo sviluppo di tali pratiche.  La Commissione intende promuovere la definizione di tali clausole e condizioni in due modi: 1.Agevolare lo scambio di informazioni sulle iniziative in merito 2.Offrire orientamenti sull’uso delle condizioni delle clausole standard

16 Diritto Privato Europeo – COM (2003) 68 definitivo Approccio proposto Ulteriori riflessioni sull’opportunità di misure non settoriali, quali l’adozione di uno strumento opzionale nel campo del diritto contrattuale europeo:  Un corpus moderno di regole adatte alla disciplina dei contratti transfrontalieri.  Sostituire il diritto nazionale di una delle parti con tale strumento opzionale quale diritto applicabile snellirebbe le pratiche precontrattuali.  La Commissione intende avviare una riflessione sull’opportunità, sulla forma e sulla base giuridica di tali strumenti.  Il quadro comune di riferimento dovrebbe di norma fungere da base per lo sviluppo del nuovo strumento opzionale.

17 Diritto Privato Europeo – COM (2003) 68 definitivo Common Frame of Reference (CFR) Obiettivi del CFR Materie che il CFR dovrebbe comprendere Aspetti organizzativi

18 Diritto Privato Europeo – COM (2003) 68 definitivo Obiettivi del CFR 1)Definire regole e terminologie comuni; 2)Raggiungere un più alto grado di convergenza tra i diritti contrattuali degli Stati membri dell’Unione e, eventualmente, di determinati paesi terzi; 3)Riflettere sulla necessità di misure non settoriali per risolvere i problemi di incoerenza e astrattezza rilevati nell’ambito del diritto contrattuale europeo.

19 Diritto Privato Europeo – COM (2003) 68 definitivo Le materie che il CFR dovrebbe comprendere  Il diritto contrattuale  Regole generali Fonti essenziali:  Ordinamenti giuridici nazionali vigenti  Giurisprudenza dei tribunali nazionali  Prassi contrattuali consolidate  Acquis comunitario esistente e i relativi strumenti internazionali vincolanti

20 Diritto Privato Europeo – COM (2003) 68 definitivo Aspetti organizzativi  Combinare e coordinare la ricerca  Sesto programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico Strumenti del Sesto Programma Quadro di ricerca e sviluppo tecnologico dell’Unione Europea (2002-2006):  Progetti integrati;  Reti di eccellenza;  Progetti di ricerca specifici;  Azioni di coordinamento;  Azioni di supporto specifiche;  Partecipazione di PMI al programma.

21 Diritto Privato Europeo – COM (2003) 68 definitivo Libro bianco sulla governance europea COM. (2001) 428 Definitivo Governance Obiettivi

22 Diritto Privato Europeo – COM (2003) 68 definitivo Governance Norme, processi e comportamenti che influiscono sul modo in cui le competenze sono esercitate a livello comunitario, soprattutto con riferimento ai principi di apertura, partecipazione, responsabilità, efficacia e coerenza. Questi cinque principi di buona amministrazione rinforzano quelli di sussidiarietà e di proporzionalità.

23 Diritto Privato Europeo – COM (2003) 68 definitivo Obiettivi  Mantenere una grande sicurezza del diritto sul territorio dell’Unione di imminente allargamento.  Consentire un maggiore dinamismo degli operatori economici e sociali.  Rafforzare la credibilità dell’azione della Comunità tra i suoi cittadini.


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