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CONFERENZA STAMPA 02.10.2010 FINALMENTE E’ FINITA LA BELLA STAGIONE.

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Presentazione sul tema: "CONFERENZA STAMPA 02.10.2010 FINALMENTE E’ FINITA LA BELLA STAGIONE."— Transcript della presentazione:

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2 CONFERENZA STAMPA 02.10.2010 FINALMENTE E’ FINITA LA BELLA STAGIONE

3 CONFERENZA STAMPA 02.10.2010 FINALMENTE E’ FINITA LA BELLA STAGIONE Associazione ambientalista onlus

4 L’estate dei servolani

5 segnalazioni dei residenti segnalazioni dei residenti

6 LAVORO PRODOTTO DALL’ASSOCIAZIONE DA MAGGIO AD OGGI 5 MAGGIO SOLLECITO AD ARPA E REGIONE SU ADEMPIMENTI AIA 5 MAGGIO SOLLECITO AD ARPA E REGIONE SU ADEMPIMENTI AIA 14 MAGGIO SEGNALAZIONE ALLA PROCURA SU MALFUNZIONAMENTO COCKERIA 14 MAGGIO SEGNALAZIONE ALLA PROCURA SU MALFUNZIONAMENTO COCKERIA 23 MAGGIO RICHIESTA VALUTAZIONE VIDEOMONITORAGGI SU SEGNALAZIONI 23 MAGGIO RICHIESTA VALUTAZIONE VIDEOMONITORAGGI SU SEGNALAZIONI 28 MAGGIO RISPOSTA PUBBLICA SU DICHIARAZIONI ASSESSORE KOSIC SU 28 MAGGIO RISPOSTA PUBBLICA SU DICHIARAZIONI ASSESSORE KOSIC SU SITUAZIONE SALUTE PUBBLICA A SERVOLA SITUAZIONE SALUTE PUBBLICA A SERVOLA 1 GIUGNO SEGNALAZIONE ALLA PROVINCIA SU SICUREZZA PROGETTO 1 GIUGNO SEGNALAZIONE ALLA PROVINCIA SU SICUREZZA PROGETTO RIGASSIFICATORE RIGASSIFICATORE 3 GIUGNO LETTERA AL SINDACO SU PROVVEDIMENTI ALLA SALUTE PUBBLICA 3 GIUGNO LETTERA AL SINDACO SU PROVVEDIMENTI ALLA SALUTE PUBBLICA 7 GIUGNO OSSERVAZIONI INTEGRATIVE PER RIESAME AIA FERRIERA 7 GIUGNO OSSERVAZIONI INTEGRATIVE PER RIESAME AIA FERRIERA 8 GIUGNO ESPOSTO COMMISSIONE EUROPEA SU INFO FUORVIANTI DA PARTE 8 GIUGNO ESPOSTO COMMISSIONE EUROPEA SU INFO FUORVIANTI DA PARTE DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE SU DATI REGIONE FVG DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE SU DATI REGIONE FVG 26 GIUGNO ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PER INFO FUORVIANTI 26 GIUGNO ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PER INFO FUORVIANTI 3 LUGLIO INTERVENTO PRESSO DIRETTORE PROTEZIONE CIVILE FVG 3 LUGLIO INTERVENTO PRESSO DIRETTORE PROTEZIONE CIVILE FVG 23 LUGLIO INCONTRO CON DIRETTORE GENERALE ARPA 23 LUGLIO INCONTRO CON DIRETTORE GENERALE ARPA 27 LUGLIO SEGNALAZIONE A REGIONE,PREFETTURA,PROCURA DELLA REPUBBLICA E 27 LUGLIO SEGNALAZIONE A REGIONE,PREFETTURA,PROCURA DELLA REPUBBLICA E PROTEZIONE CIVILE DELLA SITUAZIONE CRITICA AMBIENTALE PROTEZIONE CIVILE DELLA SITUAZIONE CRITICA AMBIENTALE 28 LUGLIO SEGNALAZIONE AD ENTI DI GESTIONE E CONTROLLO ANOMALIE AFO 3 28 LUGLIO SEGNALAZIONE AD ENTI DI GESTIONE E CONTROLLO ANOMALIE AFO 3 29 LUGLIO ESPOSTO ALLA PROCURA PER ASSENZA DI PROVVEDIMENTI ALLA SALUTE 29 LUGLIO ESPOSTO ALLA PROCURA PER ASSENZA DI PROVVEDIMENTI ALLA SALUTE 10 SETTEMBRE SEGNALAZIONE A PREFETTO,REGIONE,PROCURA E PROTEZIONE CIVILE SU SUPERAMENTO DATI 10 SETTEMBRE SEGNALAZIONE A PREFETTO,REGIONE,PROCURA E PROTEZIONE CIVILE SU SUPERAMENTO DATI LIMITE PER LA SALUTE UMANA DI BENZO(A)PIRENE LIMITE PER LA SALUTE UMANA DI BENZO(A)PIRENE

7 Ulteriori attività

8 IL GIORNALE DI OGGI, MERCOLEDÌ 22 SETTEMBRE 2010 › TRIESTE Pagina 15 - TriesteStampa questo articolo IL GIORNALE DI OGGI, MERCOLEDÌ 22 SETTEMBRE 2010 › TRIESTE Pagina 15 - TriesteStampa questo articolo IL GIORNALE DI OGGI, MERCOLEDÌ 22 SETTEMBRE 2010Stampa questo articolo IL GIORNALE DI OGGI, MERCOLEDÌ 22 SETTEMBRE 2010Stampa questo articolo Benzoapirene in Ferriera, lavoratori a rischio Secondo i dati dell’Arpa, valori venti volte superiori alla media Benzoapirene in Ferriera, lavoratori a rischio Secondo i dati dell’Arpa, valori venti volte superiori alla media di FURIO BALDASSI Vale tutto e il contrario di tutto. La Ferriera inquina ma non è l’unica. Servola soffre ma non più di altri rioni. L’incidenza dei tumori sulla popolazione incomincia a diventare inquietante, ma non necessariamente nei rioni presi in esame. Non tutte le centraline sono attendibili (di sicuro, pare, non quella di via San Lorenzo in Selva). In un’orgia di dati e numeri, emerge invece un dato che realmente preoccupa: quello sui lavoratori della Ferriera, sottoposti tra i 2009 e il 2010 a dosi di benzoapirene nell’aria che hanno superato di venti volte i valori massimi, mentre anche il benzene è assestato su valori che vanno regolarmente oltre la soglia di sicurezza. La riunione di ieri mattina in seno alla commissione comunale per la Trasparenza, presenti oltre ai referenti municipali anche gli esponenti dell’Arpa e quelli dell’Azienda sanitaria che hanno svolto alcuni rilevamenti nella zona, rilancia dubbi antichi e nuove certezze. La prima: contrariamente a quanto si pensa il potere del Comune nei casi di inquinamento come quello che l’immaginario collettivo abbina all’impianto della Lucchini sono abbastanza ridotti. E assolutamente mirati. «In pratica – ha spiegato per l’amministrazione l’ingegner Caputi – il sindaco può emettere ordinanze per la tutela della salute pubblica solo su un fatto specifico che si è verificato». Come dire: se la Ferriera dovesse diventare un giorno come Fuorigrotta, tra esplosioni e fumi, potrebbe anche ordinarne la chiusura temporanea. Se invece, genericamente, le si imputa di inquinare l’aria, la cosa va verificata volta per volta. Nella fattispecie questo significa, cosa che sta facendo l’Arpa regionale, esaminare ad esempio la relazione fatta dalla Lucchini sugli ”incidenti” che hanno coinvolto gli impianti nei primi sei mesi del 2010 e che sarebbero alla base degli sforamenti. Oppure, cosa già fatta, parametrare quei dati, assolutamente siderali in termini di inquinamento, con quelli del 2009, a impianto funzionante. Ma i malori, gli imbrattamenti, il diffuso timore di patologie da scontare non oggi ma magari tra qualche decennio? La dottoressa Marina Brana dell’Ass n° 1 non ha di certo lasciato spazio ai dubbi. «Lo studio più recente, effettuato nel 2008 assieme all’Arpa e al Centro oncologico sulle percentuali di diossine nell’aria – ha raccontato – non ha evidenziato eccessi di rischio. Per capirsi, non si sono registrati più eccessi nell’area in questione che altrove». Di più: a fronte di un’incidenza dei tumori che è notoriamente maggiore a Trieste rispetto al resto della regione i dati epidemiologici registrano meno casi in quel particolare distretto. E ancora: a fronte di una precisa domanda di Pellarini dei Bandelli boys è stato precisato che effettivamente sulla base di uno studio peraltro datato 2000-2001, le tipologie respiratorie relative ai bambini sono superiori nella zona industriale, ma sembra quasi un dato scontato «e comunque dipende di più dalle polveri sottili, le cosiddette Pm 10», così come lo screening cittadino, ben noto, che mette nella hit parade dei malanni locali i problemi cardiovascolari e quelli, appunto, respiratori. Dopo l’ufficializzazione dei dati, comunque non positivi, si è fatta viva anche l’azienda, intesa come Ferriera. «I dati registrati dal mezzo mobile posizionato in via San Lorenzo in Selva – precisa in una nota – si riferiscono ad un’area completamente “inviluppata” dallo stabilimento siderurgico di Servola e dalle sue pertinenze e che, quindi, utilizzano parametri diversi per definire la qualità dell'aria (quelli attinenti ai luoghi di lavoro). La Lucchini Spa evidenzia comunque che i lavoratori sono dotati delle previste misure di protezione individuale (indumenti e mascherine idonee) e che gli stessi sono costantemente monitorati dal punto di vista sanitario». Vengono anche ricordati i 5 cicli di monitoraggio su 101 dipendenti della cokeria, senza risultati negativi, effettuati con il supporto di medicina del lavoro dell’Azienda Ospedaliera- Universitaria. RIPRODUZIONE RISERVATA di FURIO BALDASSI Vale tutto e il contrario di tutto. La Ferriera inquina ma non è l’unica. Servola soffre ma non più di altri rioni. L’incidenza dei tumori sulla popolazione incomincia a diventare inquietante, ma non necessariamente nei rioni presi in esame. Non tutte le centraline sono attendibili (di sicuro, pare, non quella di via San Lorenzo in Selva). In un’orgia di dati e numeri, emerge invece un dato che realmente preoccupa: quello sui lavoratori della Ferriera, sottoposti tra i 2009 e il 2010 a dosi di benzoapirene nell’aria che hanno superato di venti volte i valori massimi, mentre anche il benzene è assestato su valori che vanno regolarmente oltre la soglia di sicurezza. La riunione di ieri mattina in seno alla commissione comunale per la Trasparenza, presenti oltre ai referenti municipali anche gli esponenti dell’Arpa e quelli dell’Azienda sanitaria che hanno svolto alcuni rilevamenti nella zona, rilancia dubbi antichi e nuove certezze. La prima: contrariamente a quanto si pensa il potere del Comune nei casi di inquinamento come quello che l’immaginario collettivo abbina all’impianto della Lucchini sono abbastanza ridotti. E assolutamente mirati. «In pratica – ha spiegato per l’amministrazione l’ingegner Caputi – il sindaco può emettere ordinanze per la tutela della salute pubblica solo su un fatto specifico che si è verificato». Come dire: se la Ferriera dovesse diventare un giorno come Fuorigrotta, tra esplosioni e fumi, potrebbe anche ordinarne la chiusura temporanea. Se invece, genericamente, le si imputa di inquinare l’aria, la cosa va verificata volta per volta. Nella fattispecie questo significa, cosa che sta facendo l’Arpa regionale, esaminare ad esempio la relazione fatta dalla Lucchini sugli ”incidenti” che hanno coinvolto gli impianti nei primi sei mesi del 2010 e che sarebbero alla base degli sforamenti. Oppure, cosa già fatta, parametrare quei dati, assolutamente siderali in termini di inquinamento, con quelli del 2009, a impianto funzionante. Ma i malori, gli imbrattamenti, il diffuso timore di patologie da scontare non oggi ma magari tra qualche decennio? La dottoressa Marina Brana dell’Ass n° 1 non ha di certo lasciato spazio ai dubbi. «Lo studio più recente, effettuato nel 2008 assieme all’Arpa e al Centro oncologico sulle percentuali di diossine nell’aria – ha raccontato – non ha evidenziato eccessi di rischio. Per capirsi, non si sono registrati più eccessi nell’area in questione che altrove». Di più: a fronte di un’incidenza dei tumori che è notoriamente maggiore a Trieste rispetto al resto della regione i dati epidemiologici registrano meno casi in quel particolare distretto. E ancora: a fronte di una precisa domanda di Pellarini dei Bandelli boys è stato precisato che effettivamente sulla base di uno studio peraltro datato 2000-2001, le tipologie respiratorie relative ai bambini sono superiori nella zona industriale, ma sembra quasi un dato scontato «e comunque dipende di più dalle polveri sottili, le cosiddette Pm 10», così come lo screening cittadino, ben noto, che mette nella hit parade dei malanni locali i problemi cardiovascolari e quelli, appunto, respiratori. Dopo l’ufficializzazione dei dati, comunque non positivi, si è fatta viva anche l’azienda, intesa come Ferriera. «I dati registrati dal mezzo mobile posizionato in via San Lorenzo in Selva – precisa in una nota – si riferiscono ad un’area completamente “inviluppata” dallo stabilimento siderurgico di Servola e dalle sue pertinenze e che, quindi, utilizzano parametri diversi per definire la qualità dell'aria (quelli attinenti ai luoghi di lavoro). La Lucchini Spa evidenzia comunque che i lavoratori sono dotati delle previste misure di protezione individuale (indumenti e mascherine idonee) e che gli stessi sono costantemente monitorati dal punto di vista sanitario». Vengono anche ricordati i 5 cicli di monitoraggio su 101 dipendenti della cokeria, senza risultati negativi, effettuati con il supporto di medicina del lavoro dell’Azienda Ospedaliera- Universitaria. RIPRODUZIONE RISERVATA

9 Ma che fine hanno fatto le PM 10 ?

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14 DATI ARPA S.LORENZO DATI ARPA S.LORENZO

15 Valori PM 10 S. Lorenzo in Selva (ARPA) negli ultimi 3 anni (ug/mc)

16 VEDIAMO IN DETTAGLIO LE QUESTIONI PRINCIPALI INFORMAZIONI INCOMPLETE E FUORVIANTI ALLA COMMISSIONE EUROPEA INFORMAZIONI INCOMPLETE E FUORVIANTI ALLA COMMISSIONE EUROPEA SITUAZIONE FUORI LIMITE DEL BENZO(A)PIRENE e PM 10 SITUAZIONE FUORI LIMITE DEL BENZO(A)PIRENE e PM 10

17 BENZO(A)PIRENE 2010

18 BENZO(A)PIRENE SITUAZIONE benzo(a)pirene

19 Benzene BENZENE : IARC GRUPPO 1 (cancerogeno per gli umani) BENZENE : IARC GRUPPO 1 (cancerogeno per gli umani) ANNO 2010 (dal 1 gennaio al 20 luglio). ANNO 2010 (dal 1 gennaio al 20 luglio). Limite di legge dal 1 gennaio 2010 = 5 ug/mc come media annuale Limite di legge dal 1 gennaio 2010 = 5 ug/mc come media annuale

20 ….le buone intenzioni………

21 ……i risultati……

22 superesperti Quale problema di tenuta dell’impianto? Quale problema di tenuta dell’impianto? Quali rischi per gli operai e residenti? Quali rischi per gli operai e residenti?

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26 … ma di cosa stiamo parlando………..? …… …….in realtà,l’altoforno non esiste più!!!!.in realtà,l’altoforno non esiste più!!!!

27 Esposto a Bruxelles

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29 PIANO QUALITA’ DELL’ARIA -E’ SCOMPARSO IL RIFERIMENTO SPECIFICO ALLA FERRIERA DI SERVOLA E ALLA SITUAZIONE DEL RIONE -E’ SCOMPARSO IL RIFERIMENTO SPECIFICO ALLA FERRIERA DI SERVOLA E ALLA SITUAZIONE DEL RIONE PRESO IN ESAME PREVALENTENMENTE IL TRAFFICO VEICOLARE E L’EFFETTO DEL RISCALDAMENTO DOMESTICO PRESO IN ESAME PREVALENTENMENTE IL TRAFFICO VEICOLARE E L’EFFETTO DEL RISCALDAMENTO DOMESTICO

30 DUE DOMANDE DI RISERVA CHE FINE HANNO FATTO: CHE FINE HANNO FATTO: -RICORSO AL TAR DEL COMUNE DI TRIESTE CONTRO L’AIA (FEBBRAIO 2008) -REVISIONE DELL’AIA DA PARTE DELLA REGIONE FVG

31 RIGASSIFICATORE……?????

32 …….e la nuova centrale da 400 megawatt?????? NOSTRE OSSERVAZIONI NOSTRE OSSERVAZIONI Forma giuridica (srl) con amministratore unico Forma giuridica (srl) con amministratore unico Capitale sociale 100mila euro/investimento 300 ml Capitale sociale 100mila euro/investimento 300 ml Utilizzo di qualsiasi fonte di energia e quindi non specificatamente solo metano? Utilizzo di qualsiasi fonte di energia e quindi non specificatamente solo metano? Inquadramento territoriale non corrispondente Inquadramento territoriale non corrispondente Assenza di valutazione integrata con altre realtà emissive Assenza di valutazione integrata con altre realtà emissive

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