La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

I TRE AMBITI DI RIFERIMENTO

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "I TRE AMBITI DI RIFERIMENTO"— Transcript della presentazione:

1 I TRE AMBITI DI RIFERIMENTO
IL PIANO DI FORMAZIONE SULL’INFORMATICA: le T.I.C il D.M. 100/02 il D.M. 61/03…. I TRE AMBITI DI RIFERIMENTO Le iniziative finalizzate all’introduzione dell’insegnamento della lingua inglese e dell’alfabetizzazione informatica (D.M.61…) Il Piano Nazionale di formazione sulle competenze informatiche e tecnologiche C.M. n. 55/2002 Le iniziative a sostegno delle innovazioni della sperimentazione (D.M. 100 del 18 sett. 2002)

2 IL PIANO DI FORMAZIONE SULLE TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE
Le premesse……… ………………… Il Libro Bianco Il Piano Nazionale di formazione sulle competenze informatiche e tecnologiche C.M. n. 55/2002 L’uso delle nuove tecnologie e di Internet suggerisce ed induce diverse modalità di apprendere ed operare, in diversi ambienti ed attività cognitive: scrivere (wordprocessor) ricercare le informazioni (motori di ricerca, rete) disegnare (editor grafici), organizzare (database e spreadsheet), comunicare ( , ambienti di apprendimento, comunità ed aule virtuali…) USO DELLE TECNOLOGIE Capacità di progettare, organizzare, gestire i processi Conoscenze disciplinari

3 IL PIANO DI FORMAZIONE SULLE TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE
Strumenti Di supporto all’organizzazione e gestione delle attività di docente A supporto della sua attività culturale (reperire materiali, comunicare, collaborare, partecipare a seminari, forum… In grado di supportare, favorire il processo di apprendimento…

4 IL PIANO DI FORMAZIONE SULLE TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE
Livelli di competenza Competenze di base sull’uso del computer (ECDL) Competenze sulla didattica delle tecnologie (apprendimenti collaborativi, in rete,… Competenze informatiche, di governo delle infrastrutture

5 Piani di Studio Personalizati
IL PIANO DI FORMAZIONE SULLE TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE Le iniziative a sostegno delle innovazioni della sperimentazione (D.M. 100 del 18 sett. 2002) Laboratorio di ricerca che consenta di verificare, anche attraverso l’esperienza di un campione di scuole, la validità dei contenuti innovativi, … riferiti in particolare all’apprendimento precoce della lingua inglese e allo sviluppo delle competenze informatiche… Piani di Studio Personalizati Obiettivi formativi Obiettivi specifici di apprendimento

6 IL PIANO DI FORMAZIONE SULLE TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE
Le iniziative a sostegno delle innovazioni della sperimentazione (D.M. 100 del 18 sett. 2002) I RIFERIMENTI CULTURALI (Bertagna) Acquisizione di tutti i tipi di linguaggio e un primo livello di padronanza delle conoscenze e abilità… Conoscenza come continua negoziazione operativa con l’esperienza… I RIFERIMENTI NORMATIVI: D.P.R. 275… Non si parla di sperimentazione ma di innovazioni… La costituzionalizzazione dell’autonomia…(modifiche al Titolo V della Costituzione L’ORGANIZZAZIONE La classe, i laboratori, i gruppi di livello…

7 IL PIANO DI FORMAZIONE SULLE TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE
Le iniziative a sostegno delle innovazioni della sperimentazione (D.M. 100 del 18 sett. 2002) I contributi: Boscarino: i 5 punti… Gli elementi di continuità, di discontinuità… Sperimentazione come innovazione Lo scenario Gli Strumenti disponibili La Flessibilità L’Ologrammaticità Sistema poliarchico, i pericoli… Di governo, di gestione POF Piani St. in. Portfolio

8 IL PIANO DI FORMAZIONE SULLE TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE
MODELLI DI FORMAZIONE INTEGRATA, indire, rai educational, formazione in presenza LA PIATTAFORMA E-LEARNING PUNTOEDU IL QUADRO DI SISTEMA (Responsabile di progetto) INGLESE (tutor di inglese) LE TECNOLOGIE (tutor di informatica)

9 IL PIANO DI FORMAZIONE SULLE TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE
LA PIATTAFORMA E-LEARNING PUNTOEDU I contributi: Biondi Gli obiettivi possono essere raggiunti (mai completamente)… il corso non ha mai fine .., centrali sono le attività non gli oggetti … non tutti imparano le stesse cose…non è una enciclopedia ambulante… è un sistema sociale centrato sullo sviluppo permanente… è un’offerta organizzata di percorsi di apprendimento… Non è un corso di formazione a distanza ma un AMBIENTE DI APPRENDIMENTO Non a contenuti forti, ma secondo un legame debole I nodi problematici … la clessidra, i crediti..gli standard IMS, ISO, ITCI…

10 IL PIANO DI FORMAZIONE SULLE TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE
I contributi: Daniela Nardaci IL TUTOR Tutor: garantisce che vengano raggiunte le mete prefissate tutor come facilitatore mette a disposizione materiali per i corsisti tutor di formazione: figura professionale diversa dal docente interpreta i bisogni formativi dei singoli fornisce risposte efficaci dà assistenza elabora programmi L’etimo: da tutori (reggere, custodire) anglosassone Mentor da Mentore Il tutor… delimita il campo di analisi esplicita gli obiettivi - osserva, custodisce, restituisce aiuta nei metodi più che nei contenuti

11 IL PIANO DI FORMAZIONE SULLE TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE
I contributi: Daniela Nardaci IL TUTOR (ON –LINE) COMPITI E FUNZIONI DIDATTICA TUTORIALE Scarica materiali Sviluppa padronanza comunicativa dà indicazioni informatiche, strutturali interagisce con i corsisti e docenti è animatore di gruppi, forum Funzione organizzativa funzione strutturale funzione orientamento compiti concettuali compiti cognitivi compiti/funzioni lavori di gruppo Flessibilità metodologica in relazione allo stile del docente, alla centralità del corsista Tutor come generalista

12 IL PIANO DI FORMAZIONE SULLE TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE
I contributi: Minnello IL TUTOR ON -LINE LINEE STRATEGICHE DIDATTICA TUTORIALE Costituisce le classi virtuali tiene il registro della classe virtuale fornisce al Direttore del corso situazione crediti ecc. Esperto di metodologia integrata verifica le ricadute didattiche controlla le ipotesi di base gestisce modelli validi per la diffusione di metodologie di formazione in rete coadiuva nella didattica delle discipline usa metodi a mediazione sociale esporta il modello in un dominio esteso

13 IL PIANO DI FORMAZIONE SULLE TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE
I contributi: A. Federico L’OFFERTA FORMATIVA CORSI LABORATORI AREA BAMBINI FORUM

14 IL PIANO DI FORMAZIONE SULLE TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE
I contributi: A. Federico L’OFFERTA FORMATIVA I CORSI (7) 1.Bambini digitali (MIT) Costruire programmi in casa Calvani… Nuove tecnologie per il ritardo mentale Scrivere, giocare, Bambini e computer Costruire giocattoli cibernetici I LABORATORI: Tutoriali dei software Materiali per la didattica prodotti da scuole Studi di casi (esperienze scuole) Collaborare in rete

15 IL PIANO DI FORMAZIONE SULLE TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE
I contributi: A. Federico L’OFFERTA FORMATIVA FORUM Moderati da: Esperti Autori dei corsi ANIAT CHAT COMMUNITY WORKSHOP

16 IL PIANO DI FORMAZIONE SULLE TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE
I contributi: R. Mazzella IL CORSO DI FORMAZIONE Registrazione (dal PUNTOEDU accessibile agli iscritti) esplorazione ambiente di lavoro discussione con i colleghi tutor 24 gennaio 2003 Inizio attività in presenza

17 IL PIANO DI FORMAZIONE SULLE TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE


Scaricare ppt "I TRE AMBITI DI RIFERIMENTO"

Presentazioni simili


Annunci Google