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CONFERENZA DI PIANIFICAZIONE DOCUMENTO PRELIMINARE.

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Presentazione sul tema: "CONFERENZA DI PIANIFICAZIONE DOCUMENTO PRELIMINARE."— Transcript della presentazione:

1 CONFERENZA DI PIANIFICAZIONE DOCUMENTO PRELIMINARE

2 A sviluppo del Quadro conoscitivo, il DP esprime una serie di politiche coordinate per l’intero territorio dei 5 comuni, riguardo a: Valorizzazione ambientale e paesaggisticaValorizzazione ambientale e paesaggistica Gestione del territorio ruraleGestione del territorio rurale Integrazione del sistema delle infrastruttureIntegrazione del sistema delle infrastrutture Sviluppo del sistema produttivoSviluppo del sistema produttivo Sviluppo del sistema insediativoSviluppo del sistema insediativo Esprime inoltre le principali opzioni di assetto e di qualificazione per ciascuno dei maggiori centri urbani

3 Prospettive socio-economiche Popolazione decrescente in particolare nella fascia di età lavorativa, in parte compensata dall’immigrazione Industria e agricoltura: settori tradizionalmente portanti e che resteranno portanti, ma con prospettive occupazionali decrescenti Necessità di operare in uno scenario economico incerto Necessità di diversificare le opportunità economiche: servizi, turismo, tempo libero, valorizzazione ambientale

4 Economia dell’accoglienza Attivare sinergie con realtà turistiche confinanti fornendo un’offerta non alternativa alla costa e alle città d’arte ma con una propria identità differenziata Qualificare il patrimonio storico e naturale e il paesaggio Messa a sistema di beni, di attività radicate nel territorio, di produzioni tipiche Modello di sviluppo integrato Il turismo non sarà il traino primario dell’economia, ma può integrarsi con l’agricoltura, il commercio, i servizi Proporre un “modello locale” di turismo e tempo libero fondato sulle risorse diffuse e sulla buona qualità ambientale

5 Il contributo (parziale) del PSC: una strategia comune per la valorizzazione ambientale e paesaggistica

6 Valorizzazione ambientale e storico-culturale - I principi Da un patrimonio di risorse a una struttura di progetto

7 Il patrimonio delle risorse naturali e seminaturali Aree protette istituite Zone tutelate da PTCP Aree naturali e seminaturali (categorie uds)

8 Il patrimonio storico-culturale Beni storici e storico testimoniali (censimento IBC) Zone tutelate da PTCP

9 Le matrici morfologico-ambientali Individuazione di una rete ecologica territoriale

10 La rete per la fruizione Itinerari di connessione articolati per morfologia Itinerari che attraversano paesaggi differenziati

11 I Progetti di valorizzazione Progetti diversi, sia pubblici che di nuove attività private, guadagnano sinergia stando dentro a sistemi

12 Valorizzazione ambientale e storico-culturale Creazione di “giardini fluviali” Individuazione di spazi aperti che favoriscano le relazioni tra i centri abitati e il fiume Connessioni tra i beni storici presenti nei centri e il sistema di itinerari presenti sull’argine Il Po di Primaro Traghetto Ospital Monacale S.Nicolò

13 Valorizzazione ambientale e storico-culturale Migliarino Riqualificazione dell’affaccio urbano lungo fiume Riqualificazione dell’affaccio urbano lungo fiume Naturalizzazione di bacini di cavaNaturalizzazione di bacini di cava Valorizzazione di complessi edilizi storici Valorizzazione di complessi edilizi storici Servizi alla nautica da diporto Servizi alla nautica da diporto Il Volano a Migliarino

14 Valorizzazione ambientale e storico-culturale Dalle Vallette a un sistema del ‘circondariale’

15 Valorizzazione ambientale e storico-culturale Parco urbano di Argenta: riqualificazione dello spazio urbano lungo fiume realizzazione di un parco urbano che costituisca la transizione tra il centro abitato e il Parco del Delta

16 Valorizzazione ambientale e storico-culturale Valorizzazione di eccellenze storiche Itinerario del Sandolo e Padovetere: Verginese Voghiera e Voghenza Delizia di Belriguardo Aree archeologiche S.Vito

17 Gestione del territorio rurale: Regolazione degli interventi per lo sviluppo delle aziende agricole Regolazione degli interventi di recupero del patrimonio edilizio rurale per usi non agricoli

18 Ai sensi della L.R. 20/2000, il PSC, oltre ad individuare le aree di valore naturale e ambientale, deve articolare il territorio rurale in: -gli ambiti ad alta vocazione produttiva agricola: “le parti del territorio rurale … idonee ad un’attività di produzione di beni-agroalimentari ad alta intensità e concentrazione” -gli ambiti agricoli di rilievo paesaggistico: parti del territorio con più marcati condizionamenti naturali alle produzioni agricole: minore fertilità o lavorabilità dei suoli difficoltà di scolo, ecc. Il territorio rurale_Gli ambiti

19 Il territorio rurale

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28 Il sistema infrastrutturale Il PRIT

29 Schema di assetto strutturale - DP1

30 L’itinerario Molinella-Cona-Ro: la variante di Voghiera

31 L’itinerario Molinella-Portomaggiore-Migliarino: la variante di Consandolo

32 L’itinerario Portomaggiore-Dogato-Copparo: la variante di Rovereto-Medelana

33 Viabilità locale diretta fra S.Giovanni e zona ind. SIPRO

34 Viabilità locale: nuova strada di Anita

35 Stato di attuazione degli ambiti produttivi Circa metà della superficie delle aree produttive è ancora da attuare

36 Il sistema produttivo – strategie e politiche Ridefinizione dell’offerta di aree produttivo in rapporto al quadro economico di contrazione delle risorse e di maggiore competitività: individuazione selettiva delle differenti potenzialità delle attuali aree produttive; Riduzione delle criticità dovute alle interferenze delle attività produttive con le risorse ambientali e con le aree urbane; Promozione dello sviluppo di un numero limitato di ambiti specializzati per attività produttive in grado, per dimensioni, dotazioni tecnologiche e servizi, di competere sul mercato e di attirare nuove imprese; Qualificazione delle principali aree produttive secondo i requisiti delle Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate

37 Il sistema produttivo – le scelte Individuazione di 2 soli ambiti specializzati produttivi effettivamente in grado di svolgere un ruolo sovracomunale, dove indirizzare in via preferenziale le nuove imprese, nonché i maggiori investimenti per la loro dotazione di infrastrutture e servizi, fino ad acquisire le prestazioni e lo status di Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata (APEA) 2 altri ambiti di rilievo locale da sviluppare secondo i requisiti di Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata (APEA)

38 Il sistema produttivo – Politiche per gli ambiti produttivi Ambiti di sviluppo -Ostellato e Argenta ambiti di rilievo sovracomunale (APEA); - Portomaggiore, Voghiera ambiti di rilevo comunale (APEA); - Migliarino ambito per la logistica e la nautica;

39 Ambito produttivo sovracomunale SIPRO: A.P.E.A.

40 Ambito produttivo sovracomunale Argenta: A.P.E.A.

41 Per le altre aree produttive: Conferma e consolidamento delle restanti aree produttive come aree di rilievo comunale, nel loro assetto attuale ovvero, al più, nel loro assetto previsto nei PRG vigenti, a correzione delle pregresse logiche localizzative diffusive. Per gli insediamenti in cui si registrano interferenze con il sistema ambientale: contenimento delle previsioni e/o promozione di trasformazioni verso attività compatibili Individuazione di aree produttive di rilievo locale nelle quali, in caso di dismissione o modifica delle attività in essere, prospettare trasformazioni nella direzione della valorizzazione ambientale; Individuazione delle aree produttive di vecchio impianto interne alle aree urbane nelle quali prospettare la progressiva riconversione in aree a destinazione mista urbana. Il sistema produttivo – obiettivi

42 Sistema insediativo – Politiche PSC Riuso del patrimonio edilizio sparso Riqualificazione urbana, riconversione delle aree produttive di più vecchio impianto, a ridosso delle aree residenziali Moderata densificazione dei tessuti edilizi a bassa densità Rafforzamento dell’armatura urbana del sistema dei servizi, pubblici e privati Concentrazione delle previsioni di urbanizzazione di nuove aree nei centri maggiori dotati di maggiore complessità e di una gamma completa di servizi di base Contenimento della crescita urbana degli altri centri, riferita al soddisfacimento di esigenze locali

43 Sistema insediativo Dimensionamento residenziale 5 comuni La quantificazione del fabbisogno: a partire dalla dinamica demografica (orizz. temporale 15 anni) : tra 700 e 2.000 alloggi a seconda delle ipotesi Il fabbisogno a partire dal trend di crescita del patrimonio edilizio: 1.404 alloggi Il fabbisogno a partire dal volume della attività edilizia: Variazione decennale: +1.303 nuovi alloggi 1.955 alloggi FABBISOGNO VEROSIMILMENTE COMPRESO FRA 1.400 e 2.000 ALLOGGI

44 Sistema insediativo Dimensionamento residenziale 5 comuni Tenendo conto di diversi fattori di incertezza e flessibilità si assume come dimensionamento complessivo il 50% in più della stima di fabbisogno più alta Fabbisogno massimo 2.000 alloggi +50% 3.000 alloggi (comprensivi di tutte le porzioni non ancora attuate dei PRG vigenti che si intenda confermare)

45 Sistema insediativo Articolazione del dimensionamento residenziale nei 5 comuni ComuneQuotaNumero nuovi alloggi Argenta45%1350 Migliarino8%240 Ostellato14%420 Portomaggiore24%720 Voghiera9%270 Totale100%3000

46 Sistema insediativo Articolazione del dimensionamento residenziale nei 5 comuni Arg.Migl.Ost.Port. Vogh.Totale Dimensionamento complessivo: alloggi 13502404207202703000 di cui da Piani attuativi approvati 28010017014035 / 40730 da riqualificazione o addensamento urbano 150 / 250 6040 200 / 260 10 / 15 470 / 620 tramite urbanizzazione di nuove aree: alloggi 800 / 900 180210 340 / 400 220 1650 / 1800

47 Voghiera – struttura urbana

48 Migliarino – struttura urbana

49 Ostellato – struttura urbana

50 Portomaggiore – struttura urbana

51 N Argenta – struttura urbana


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