La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

L’esame parassitologico permette di evidenziare nei campioni fecali: Trofozoiti Cisti ed Oocisti di Protozoi Larve e Uova di Elminti Larve.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "L’esame parassitologico permette di evidenziare nei campioni fecali: Trofozoiti Cisti ed Oocisti di Protozoi Larve e Uova di Elminti Larve."— Transcript della presentazione:

1

2

3

4

5

6

7 L’esame parassitologico permette di evidenziare nei campioni fecali:
Trofozoiti Cisti ed Oocisti di Protozoi Larve e Uova di Elminti Larve di mosca Vermi adulti o Segmenti di essi

8 PROTOZOI I protozoi compongono un sottoregno animale dei Protisti (protozoa, dal greco pròtos ‘primo’e zòon ‘animale), sono organismi unicellulari eucarioti, il cui DNA è contenuto in un nucleo delimitato da membrana, ed eterotrofi, mancano di strutture plastidiche come i cloroplasti. ELMINTI Parassiti pluricellulari con organizzazione cellulare di tipo EUCARIOTA I vermi od elminti sono animali che variano in lunghezza vanno da meno di 1mm a 1m e oltre. Possono presentarsi in due forme diverse: verme immaturo (larva) e verme adulto. Gli elminti patogeni per l’uomo vengono raggruppati in tre classi: vermi tondi (Nematodi), i vermi piatti Cestodi) e i vermi a foglia (Trematodi)

9

10

11 RACCOLTA DEI CAMPIONI Evitare l’assunzione di sostanze interferenti: bario, bismuto, antibiotici e antiparassitari Almeno tre campioni fecali raccolti in giorni alterni Le feci: Devono essere emesse su una superficie asciutta Non devono essere contaminate con urine né tanto meno essere recuperate dal water Vanno, quindi, trasferite in un contenitore di plastica pulito (sono sufficienti pochi grammi) Il contenitore deve essere ben chiuso, etichettato con i dati anagrafici del paziente, la data e l’ora di raccolta ed inviato al laboratorio nel più breve tempo possibile

12 Test di Graham (Scotch test)
La femmina gravida di Enterobius vermicularis, durante le ore notturne, migra fino all'apertura anale dell'ospite, dove depone le uova che aderiscono alla mucosa e alla pelle. Difficilmente le normali tecniche coproparassitologiche permettono di evidenziare tali uova nelle feci (in meno del 5% dei casi), che vanno quindi ricercate a livello della cute perianale. Il prelievo deve essere preferibilmente effettuato al mattino, prima che il paziente defechi e/o si lavi. La tecnica consiste nel tamponare le pliche anali con nastro adesivo trasparente, appoggiato ad una spatola di legno e nell’incollare, quindi, il nastro adesivo su un vetrino portaoggetto.

13

14 RACCOLTA DEI CAMPIONI FECALI
Nel caso in cui non fosse possibile far pervenire rapidamente il campione in laboratorio è consigliabile porre le feci in flaconi contenenti sostanze conservanti: Formalina al 10% (5%), SAF, MIF, PVA Per preservare le diverse forme di eventuali parassiti è raccomandato un rapporto di 1 parte di feci e 3 di fissativo I kit del commercio dispongono di flaconi contenenti il liquido fissativo nei quali viene posta una quantità di feci tale da portare il livello del liquido fino ad una linea di demarcazione posta sull’esterno del contenitore Il campione inviato in fissativo può essere osservato al microscopio direttamente e dopo i processi di concentrazione

15 NEMATODI cilindrici o filiformi 1mm-120cm

16 Principali nematodi parassiti che determinano infezioni autoctone in Italia
*Ascaris lumbricoides *Trichuris trichiura *Ancylostomatidi *Trichostrongilidi *Strongyloides stercoralis Enterobius vermicularis Trichinella *Toxocara spp Anisakidi Dirofilaria ssp * geoelminti

17 Enterobius vermicularis (ossiuro)‏
Diffusione Infezioni più frequenti in bambini in età scolare e prescolare e in condizioni di affollamento Più comune nelle aree temperate rispetto alle tropicali. 

18 Enterobiosi

19 Ossiuri diagnosi

20 Trichuris trichiura (verme a frusta)‏
Geoelminti: nematodi le cui uova o larve necessitano di un periodo più o meno lungo di stazionamento nell’ambiente esterno prima di divenire infettanti Trichuris trichiura (verme a frusta)‏ Al terzo posto come frequenza fra i nematodi parassiti dell’uomo Distribuzione cosmopolita. Più frequente nelle aree tropicali con scarse pratiche igieniche e fra i bambini Si stimano infette circa  800 milioni di persone

21 Trichinella Enterobius Tricho strongili Strongyloides Ancylostomatidi Trichuris Ascaris

22 Trichinella: ciclo e patologia
Trichinella si acquisisce per ingestione di carne cruda con larve le larve si liberano dalle cisti per azione di succhi gastrici e pepsina maturano e si riproducono nell’intestino tenue dell’ospite Tutti i carnivori sono ospiti potenziali. Trichinella è cosmopolita, eccetto per Australia e gran parte delle isole del Pacifico

23 Trichinosi La gravità della malattia è proporzionale al numero di larve ingerite. Maturazione degli adulti giorni. La fase enterica si completa in un mese : dolori addominali, diarrea febbre. Disseminazione delle larve, eosinofilia, ipergammaglobulinemia, innalzamento di IgE e immuno complessi circolanti. Circolazione larve in tutti organi, con potenziali gravi complicazioni Larve sopravvivono e incapsulano solo nei muscoli striati. Incapsulamento dopo 3 settimane p.i., completo dopo tre mesi Calcificazione inizia dopo 6-9 mesi. Difese: macrofagi attivati, linfociti B e T per espulsione adulti. Anticorpi sierici (IgM, IgG, IgA) inibiscono la produzione delle larve.

24 Trichinosi: diagnosi Diagnosi diretta Diagnosi indiretta
Sierologia gold standard per l’uomo (Necessaria diagnosi differenziale da altre infezioni intestinali)‏ Trichinoscopio Digestione Biopsia

25 Protozoi intestinali : flagellati
I flagellati appartengono al phylum Sarcomastigophora, l'organo locomotore è costituito da flagelli che possono essere in numero variabile a seconda della specie. I flagellati di piccole dimensioni passano spesso inosservati quando sono scarsi e, quando è impossibile esaminare il campione subito dopo l'emissione, impedendo di evidenziare la mobilità caratteristica della specie Sono qui elencati i flagellati intestinali che parassitano l'uomo, con i relativi stadi che ne permettono la diagnosi: Giardia intestinalis : trofozoite e cisti; Chilomastix mesnili : trofozoite e cisti; Retortamonas intestinalis :trofozoite e cisti; Enteromonas hominis : trofozoite e cisti; Trichomonas intestinalis :solo trofozoite; Dientamoeba fragilis: solo trofozoite.

26

27

28

29

30 Giardia intestinalis Giardia intestinalis. Colorazione MIF. Due trofozoiti. In quello al centro si osservano i due flagelli caudali.

31

32 Protozoi intestinali : ciliati
Genere Balantidium Tutte le specie di questo genere sono parassiti obbligati. La Balantidiosi è una zoonosi acquisita dall'uomo attraverso l'ingestione di cisti presenti nell'acqua o in alimenti contaminati. Il maiale è il serbatoio naturale dell'infezione ma è possibile anche la trasmissione interumana. La specie che interessa l'uomo è Balantidium coli.

33 Cestodi Taenia solium Taenia saginata Echinococcus granulosus
Hymenolepis nana Diphyllobothrium latum

34 Cestodi Vermi piatti, con corpo nastriforme e segmentato.
La testa “SCOLICE” è dotato di organi adesivi quali uncini e ventose. Il collo ha la funzione di generare le PROGLOTTIDI, quelle più vicine al collo sono giovani e sessualmente immature,quelle successive, mature, contengono organi maschili e femminili ed infine le più distali sono gravide e costituite quasi esclusivamente da diramazioni uterine contenenti uova fecondate. Le proglottidi gravide si staccano e vengono eliminate con le feci o fuoriescono con movimenti propri (taenia saginata)

35 Cestodi L’uomo si comporta
Ospite intermedio : se sviluppa il cisticerco: Echinococco, o più raramente Taenia solium Ospite definitivo : in seguito ad ingestione di carni di maiale o bovino nella cui muscolatura si è sviluppato il cisticerco contenente le forme larvali del parassita(tenia solium /saginata)

36 Taenia saginata e solium

37 Taenia solium

38 Taenia saginata e solium
Il cisticerco arriva nello stomaco dell’uomo e li viene digerito liberando lo scolice che si fissa tramite gli uncini e le ventose , alla parete intestinale dove matura e da luogo al verme adulto in circa 2-3 mesi Il verme di T.solium è lungo 2-7 mt.,circa 1000 proglottidi Il verme di T. saginata è lungo 3-10 mt., proglottidi ognuna delle quali contiene fino a uova

39 Taenia saginata Scolice T. saginata T.solium
4 ventose ventose e doppia corona di uncini

40 Taenia saginata

41 Taenia saginata Proglottide matura con utero ramificato

42 Taenia solium Proglottide matura con utero ramificato

43 Cisticercosi In alcuni casi l’uomo(che si comporta da ospite intermedio) si infesta ingerendo uova embrionate di Tenia solium : tramite alimenti contaminati da feci di maiale(in tal caso ospite definitivo) o tramite autoinfestazione (movimenti antiperistaltici) L’embrione esacanto raggiunto lo stomaco, viene liberato, perfora la parete intestinale, arriva negli organi bersaglio: occhio , sistema nervoso, cute, muscoli

44 Taenia saginata e solium manifestazioni cliniche
Modificazioni dell’appetito Nausea, dolori addominali vaghi Vomito Perdita di peso Stipsi alternata a diarrea Eliminazione di proglottidi mobili (t.saginata) su effetti letterecci, o gruppi di proglottidi immobili (t.solium) nelle feci.

45 Taenia saginata e solium Diagnosi
Esame macroscopico: identificazione di proglottidi Esame microscopico : presenza di uova

46 Cisticercosi diagnosi
Strumentale : Ecografia ,T.A.C Laboratorio : Ricerca anticorpi

47 Cisticercosi neurocisticercosi

48 Cisticercosi Diagnosi di laboratorio: EMOAGGLUTINAZIONE INDIRETTA
E.L.I.S.A. IMMUNOFLUORESCENZA INDIRETTA

49 Hymenolepis nana

50 Hymenolepis nana

51 Hymenolepis nana

52 Diphyllobothrium latum
E’ la specie più lunga, può raggiungere 15 metri di lunghezza, si trova nei carnivori, ma può svilupparsi anche nell'uomo. Come gli altri cestodi, anche D. latum vive nel piccolo intestino degli ospiti definitivi che comprendono gatti, cani, volpi, orsi e altri mammiferi che si cibano di pesci; è colpito anche l’uomo. Il parassita si trova in USA, nella zona dei Grandi Laghi, in alcune aree meridionali del Golfo e nell’Artide. Diversamente dagli altri cestodi già presi in esame, D. latum ha 2 ospiti intermedi.

53 Idatidosi L’idatidosi è una malattia parassitaria che colpisce anche l’uomo (zoonosi) causata dall’impianto nei tessuti della forma larvale della tenia Echinococcus granulosus, il cui ospite definitivo è il cane. La sua larva si sviluppa in forma cistica, di preferenza nel fegato e nel polmone, dando luogo nel tempo a sintomatologia dovuta alla azione compressiva locale e a fenomeni generali di tipo allergico.

54 Idatidosi ciclo biologico

55 Idatidosi Il ciclo biologico dell'Echinococcus granulosus si svolge in natura tra cànidi ed erbivori, soprattutto ruminanti, ma l'uomo è ospite intermedio accidentale poiché tiene accanto a sé cani nutriti con i visceri di ovini e suini invasi da cisti idatidee del parassita.  In Italia il bestiame è frequentemente infestato: alcune statistiche effettuate nei mattatoi di grandi città del centro-sud parlano di percentuali di bovini infetti tra il 10% e il 20% e degli ovini adulti fino al 90%, con punte ancora maggiori in alcune località della Sardegna. Negli ospiti intermedi le cisti possono svilupparsi senza determinare quadri clinici evidenti, per cui nella maggior parte dei casi le infezioni sono rilevabili solo in sede di macellazione. Le regioni più colpite sono la Sardegna, la Sicilia, la Toscana, il Lazio, gli Abruzzi e la Puglia.

56 Idatidosi L’echinococcus è una piccola tenia che trascorre la fase adulta nell’intestino tenue dei cani, mentre la fase larvale si sviluppa nei tessuti degli animali erbivori ed occasionalmente anche dell’uomo.  Il cestode adulto è lungo circa 6 mm, ha uno scolice (testa) di forma globosa con quattro ventose ed un rostro munito di uncini disposti in duplice corona; lo strobilo (il corpo) è generalmente formato da 3 (o 4) proglottidi con apparato genitale ermafrodita. La prima proglottide è immatura, quasi quadrata, ne segue una matura, più lunga (poco più di 1 mm) che larga, l’ultima è la più grande, gravida, di forma ovale allungata (2-3 mm), con circa 600 uova.

57 Idatidosi Echinococcus granulosus

58 Idatidosi Per l’infestazione umana, grande importanza ha il contatto diretto con i cani domestici, i quali possono disseminare le uova in tutti gli ambienti che frequentano, trasportandole tra i peli (in particolare della zona perianale), oppure anche solo leccando l’uomo e i bambini. Altra frequente fonte di infezione è il contagio orofecale attraverso verdure, acqua o altri alimenti inquinati.

59 Idatidosi Le uova ingerite dagli animali che possono fungere da ospiti intermedi (pecore, maiali, cavalli, ecc.) o dall'uomo, schiudono nel duodeno liberando le larve esacante. Queste penetrano nelle pareti intestinali del tenue e raggiungono il circolo portale trasportate dal sangue venoso o il circolo linfatico. Il fegato (per via ematica) ed il polmone (per via linfatica) costituiscono per la migrazione della larva i due principali filtri, e ciò spiega la frequenza della localizzazione epatica (55-70% dei casi), seguita dalla sede polmonare (15-34%). Qualora la larva riesca a superare questi organi, può raggiungere attraverso la circolazione sistemica i muscoli, il rene, la milza, il SNC, il tessuto osseo ed altri organi (in ordine decrescente di frequenza della localizzazione). Le localizzazioni a livello del SNC e del tessuto osseo, pur meno comuni, rappresentano dei casi di particolare gravità.

60 Idatidosi La cisti aumenta progressivamente di volume fino ad assumere, dopo diversi anni (di solito almeno 5), la grandezza di un'arancia o della testa di un neonato; la cisti potrebbe divenire ancora più grande nel caso di localizzazioni in cui la crescita non sia ostacolata, come ad esempio nella cavità addominale. Nel suo interno la cisti contiene il liquido idatideo, limpido e incolore, il cui contenuto deriva in parte dall'ospite e in parte dal parassita (sali minerali, creatinina, lecitina, glicogeno, muco-polisaccaridi e numerose proteine). Il sedimento che si osserva all'interno delle cisti fertili viene comunemente chiamato sabbia idatidea, ed è costituito da scolici liberi e capsule proligere.

61 Sintomatologia e quadro clinico.
Idatidosi Sintomatologia e quadro clinico. L'echinococcosi è una delle parassitosi più gravi delle zone temperate. Lo sviluppo delle cisti è lento e per lungo tempo asintomatico; spesso le infestazioni contratte in età giovanile si rivelano dopo anni, quando il volume delle cisti è tanto aumentato da comprimere organi adiacenti vitali. Lo studio delle curve che confrontano la prevalenza nei cani e nelle pecore con il numero di casi chirurgici nell'uomo mette in evidenza una relazione di latenza temporale media di 5 anni, che quindi può essere definito come una sorta di periodo di incubazione della malattia idatideo nell’uomo. La natura e l'intensità delle manifestazioni cliniche dipendono dal numero di cisti presenti e dalla loro localizzazione ed evoluzione.

62 Idatidosi diagnosi Strumentale : Ecografia
Laboratorio : Ricerca anticorpi Esame microscopico aspirato cistico

63 Idatidosi Ecografia : cisti idatidea

64 Idatidosi L'ecografia rileva una cisti da echinococco con aspetto tipico. La cisti appare ben demarcata, circoscritta, dall'aspetto non infiltrante e solitaria.

65 Idatidosi Diagnosi di laboratorio: EMOAGGLUTINAZIONE INDIRETTA (I.H.A)
E.L.I.S.A. IMMUNOFLUORESCENZA INDIRETTA IMMUNOBLOT

66 (colorazione con Lugol) (colorazione con Lugol)
POLLINE (colorazione con Lugol) SPORA (colorazione con Lugol)

67 POLLINI, ELMENTI VEGETALI e SPORE

68

69 Identificazione 69

70

71


Scaricare ppt "L’esame parassitologico permette di evidenziare nei campioni fecali: Trofozoiti Cisti ed Oocisti di Protozoi Larve e Uova di Elminti Larve."

Presentazioni simili


Annunci Google