La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

I PROCESSI DI DECISIONE

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "I PROCESSI DI DECISIONE"— Transcript della presentazione:

1 I PROCESSI DI DECISIONE
Identificazione di un problema/opportunità Sintesi di possibili soluzioni alternative Scelta e implementazione Molti soggetti coinvolti Razionalità limitata Interdipendenza e meccanismi di interazione

2 Negoziazione e formazione di coalizioni
Instabile Valutazione tecnica Negoziazione e formazione di coalizioni Stabile Procedura autorizzativa Procedura collegiale Individuale Collettiva Tipologia dei problemi Numero di soggetti coinvolti

3 CORPORATE GOVERNANCE I poteri Dimensioni e composizione del CdA
Scelta dei componenti Durata Profilo e selezione del CEO Regole di lavoro e procedure Valutazione Compensi Eventuali sottocomitati e loro disciplina

4 Il processo di decisione
FASE 1 FASE 2 FASE 3 FASE 4 Obiettivi Sistema di misura Implementazione e controllo Valutazione Monitoraggio Progetti/ Alternative

5 Negoziato Il negoziato è un processo in cui due o più controparti cercano una soluzione soddisfacente ad un problema di comune interesse il negoziato costituisce una modalità di regolazione delle dispute estremamente diffusa in una grande varietà di situazioni in particolare, il negoziato costituisce un importante meccanismo di coordinamento fra i diversi soggetti che operano all’interno delle organizzazioni economiche

6 RISOLUZIONE DI CONFLITTI
Un conflitto è una contrapposizione tra due o più soggetti da cui non è possibile uscire unilateralmente Possono essere effettivi o potenziali Dipendono dagli obiettivi Apparente mancanza di soluzioni Feed-back pericolosi Catturare l’energia

7 LO STILE DI DECISIONE DECISIONISTA FLESSIBILE GERARCHICO INTEGRATIVO
Focus Informazione richiesta N.B. Non esiste uno stile migliore in assoluto. I fallimenti dipendono dall’utilizzazione dello stile sbagliato in relazione alla situazione. SISTEMICO

8 MANAGEMENT SCIENCE STRUMENTO DI SUPPORTO
ECCELLENTE PER LA SOLUZIONE DI PROBLEMI CHIARAMENTE FORMULABILI E CON VARIABILI MISURABILI SPESSO EFFICACE PER CARATTERIZZARE LE ALTERNATIVE A VOLTE CAUSA DI FALLIMENTI

9 L’ENCICLOPEDIA BRITANNICA
Nata nel 1768 Famosa per l’efficacia dell’organizzazione di vendita diretta in tutto il mondo Alla fine degli anni ‘80 nascono le enciclopedie su CD Britannica si trincera dietro le sue tradizioni. La prima edizione su CD costa 1200 $ Nel 1999 Britannica va su Internet gratis. Cosa era successo?

10 IL MANAGEMENT DI COALIZIONE
Modello che nasce dalla teoria della razionalità limitata. Le decisioni coinvolgono molti dirigenti. La soluzione è frutto di una coalizione. Si privilegia l’efficacia immediata piuttosto che l’ottimizzazione. Quando i dirigenti non sono in grado di costituire una coalizione intorno ad obiettivi e priorità, le organizzazioni soffrono.

11 LE DECISIONI INCREMENTALI
Enfasi soprattutto sulla sequenza delle attività che portano al riconoscimento di un problema ed alla sua soluzione Le scelte importanti Richiedono tempo Comportano scelte intermedie Incorrono in blocchi e ritorni Producono risultati finali diversi da quanto programmato

12 Interruzione da nuove opzioni
Identificazione Sviluppo Selezione Ricerca/ Controllo Progettazione Giudizio Autorizzazione Diagnosi Riconoscimento Analisi Negoziazione Interruzione esterna Interruzione interna Interruzione da nuove opzioni

13 GILLETTE MACH3 Riconoscimento: maturità del mercato della rasatura (1988) Sviluppo: rasoio a tre lame Selezione: respinte numerose opzioni (interruzione esterna) Selezione: nuova tecnologia, simile a quella per la produzione dei chip Problema: durata troppo lunga (interruzione interna) Selezione: striscia blu Commercializzato nel 1998

14 ANARCHIA ORGANIZZATA Ambiente turbolento Preferenze incerte
Tecnologia instabile Elevato turnover Il processo decisionale non inizia necessariamente con un problema, né termina con una soluzione

15 DECISIONI “ANARCHICHE”
Problemi Soluzioni potenziali Partecipanti Opporunità Forte casualità Dipendenza dalle capacità dei singoli Fallimenti La velocità è più importante del consenso

16 Incerta Processo decisionale incrementale Anarchia organizzata Certa
Approccio razionale/ Scienze manageriali Management di coalizione Certo Incerto Conoscenza della soluzione Consenso sul problema

17 Tassonomia delle negoziazioni
Numero di parti Possibilità di formazione di coalizioni Solidità delle parti Numero di questioni Ripetitività Relazioni con altre possibili negoziazioni Necessità di un accordo Necessità di ratifica Possibili minacce Vincoli Aspetti contrattuali Natura pubblica o privata Comportamenti Intervento di terze parti

18 Getting to yes Il problema Il metodo L’esplorazione degli interessi
L’approccio creativo Il potere I trucchi

19 Mai trattare sulle posizioni
In qualunque negoziato le parti prendono posizione Le posizioni portano al blocco Discutere sulle posizioni diventa una gara tra opposte volontà Peggiora con l’aumentare delle parti Non si risolve con un approccio amichevole

20 Il metodo Un risultato dello “Harvard Negotiation Project” fornisce una alternativa metodologica: Separare le persone dai problemi Focus sugli interessi, non sulle posizioni Generare opzioni Fissare criteri

21 SOFT HARD EFFICACE I PARTECIPANTI SONO AMICI
I PARTECIPANTI SONO NEMICI TUTTI CERCANO SOLUZIONI L’OBIETTIVO E’ L’ACCORDO L’OBIETTIVO E’ LA VITTORIA L’OBIETTIVO è UN RISULTATO VANTAGGIOSO PER TUTTI FARE CONCESSIONI PER MANTENERE LA RELAZIONE CHIEDERE CONCESSIONI PER MANTENERE LA RELAZIONE SEPARARE LE PERSONE DAI PROBLEMI SOFFICE DURO SOFFICE CON LE PERSONE, DURO SUI PROBLEMI FIDUCIA NEGLI ALTRI SFIDUCIA NEGLI ALTRI NON E’ UN PROBLEMA DI FIDUCIA PRONTO A MODIFICARE LE POSIZIONI TRINCERATO NELLE POSIZIONI FOCUS SUGLI INTERESSI, NON SULLE POSIZIONI FARE OFFERTE FARE MINACCE ESPLORARE GLI INTERESSI ACCETTARE PERDITE A FAVORE DELL’ACCORDO CHIEDERE GUADAGNI A FAVORE DELL’ACCORDO INVENTARE OPZIONI VANTAGGIOSE PER TUTTI INSISTERE SULLA NECESSITA’ DI ACCORDO INSISTERE SULLA PROPRIA POSIZIONE INSISTERE SULL’USO DI CRITERI EVITARE UN CONFRONTO DI VOLONTA’ VINCERE UN CONFRONTO DI VOLONTA’ RAGGIUNGERE UN RISULTATO CEDERE ALLE PRESSIONI RESISTERE ALLE PRESSIONI CEDERE AI PRINCIPI ED AL RAGIONAMENTO, NON ALLE PRESSIONI

22 Gli approcci possibili
RESA PROBLEM SOLVING Attenzione ai risultati della controparte (COMPROMESSO) INAZIONE CONTESA Attenzione ai propri risultati

23 Negoziazione distributiva
Suddivisione di un patrimonio Diverse funzioni di utilità Il concetto di “equità” Possibili diverse metodologie di ripartizione Importante capire presupposti e conseguenze Difficoltà di raggiungere un accordo

24 Geometria del negoziato
Surplus del venditore Surplus del compratore Zona di accordo potenziale Contratto Prezzo di riserva del venditore Prezzo di riserva del compratore

25 Due parti – prezzi di riserva noti
Supponiamo s>b; come verrà diviso il surplus? Normalmente una divisione simmetrica è considerata “equa”. Purtroppo, la percezione della simmetria puo’ essere diversa tra le parti. Alcune ragioni che possono determinare l’insistenza di una parte su un risultato asimmetrico: Diverse funzioni di utilità; Numero di soggetti che compongono le parti; Differenze nei costi; Diverso atteggiamento.

26 Negoziazione distributiva
Suddivisione di un patrimonio Diverse funzioni di utilità Possibili diverse metodologie di ripartizione Problema “monodimensionale” Difficoltà di raggiungere un accordo

27 Esempio di percezione asimmetrica
Due soggetti negoziano sulla divisione “equa” di un surplus di 200€. La funzione di utilità del soggetto A è lineare ed è misurabile direttamente dall’ammontare della somma ricevuta x. La funzione di utilità di B è rappresentata dalla curva in figura: y 100 x 200

28 Esempio di percezione asimmetrica
Due soggetti negoziano sulla divisione “equa” di un surplus di 200€. La funzione di utilità del soggetto A è lineare ed è misurabile direttamente dall’ammontare della somma ricevuta x. La funzione di utilità di B è rappresentata dalla curva in figura: y 100 58 x 200 58

29 Divisione equa: un esempio
Eredità da dividere “in parti uguali” tra tre soggetti aventi gli stessi diritti. L’eredità si compone di quattro “beni” che vengono valutati in modo diverso. Rivelazioni non opportunistiche. Problema: individuare una allocazione dei beni con possibili compensazioni monetarie tra i soggetti

30 Divisione equa (Fair division)
Apparentemente semplice Complicato da: Percezioni diverse Differenze nelle funzioni di utilità Componenti emotive Potere negoziale Rivelazioni opportunistiche

31 Le valutazioni VALORE MONETARIO PERCEPITO (IN €) BENI 1 2 3 A 10.000 4.000 7.000 B 2.000 1.000 C 500 1.500 D 800

32 Assegnazione efficiente
SURPLUS (IN €) BENI 1 2 3 A 10.000 B 4.000 C 2.000 D Surplus totale = €

33 ASTA VALORE MONETARIO PERCEPITO (IN €) BENI 1 2 3 A 10.000 4.000 7.000 B 2.000 1.000 C 500 1.500 D 800

34 Prezzi d’acquisto BENI 1 2 3 A 7.000 B 2.000 C 1.500 D 1.000 Ass. 3.833,33 Esborso -3.166,67 2.833,33 333,33 Surplus 6.832,33 4.833,33 6.333,33

35 Il surplus 1 6.000 6.832,33 2 4.833,33 3 6.333,33 Ripartizione
semplice Asta 1 6.000 6.832,33 2 4.833,33 3 6.333,33

36 Il metodo di Steinhaus A 10.000 4.000 7.000 B 2.000 1.000 C 500 1.500
INDIVIDUI 1 2 3 A 10.000 4.000 7.000 B 2.000 1.000 C 500 1.500 D 800 Valutazione 13.300 8.500 14.000 Iniziale 4.433 2.833 4.667 Ass. eff. B, C Eccesso 5.567 -833 1.333 Finale 6.455 4.855 6.689 Ripartizione equa A D B,C + 689

37 Il surplus Ripartizione semplice Asta Steinhaus 1 6.000 6.832,33 6.455 2 4.833,33 4.855 3 6.333,33 6.689

38 Come si tratta il caso di un solo bene indivisibile?
Valutazione soggetto A = 40 Valutazione soggetto B = 100

39 A B Valutazione 40 100 Iniziale 20 50 Assegnazione eff. - Libro Eccesso -20 Finale 50+15 Ripart. equa 35 Libro - 35 Rip. semplice 50 Libro - 50 Asta 20 Libro - 20

40 Random Vincitore Probabilità Surplus atteso A 0,5 20 B 50

41 Random con trattativa Surplus con trattativa Vincitore Probabilità A B
0,5 70 30 B 100 Surplus atteso 35 65

42 Il surplus A 40 50 20 35 B 100 80 65 Valutazione Semplice Asta
Steinhaus Random R. con tratt. A 40 50 20 35 B 100 80 65

43 Uno divide, l’altro sceglie
SURPLUS Divide Sceglie A B A B

44 (200 Euro)

45 Uno divide, l’altro sceglie
SURPLUS Divide Sceglie A B A B 20 80 50

46 Uno divide, l’altro sceglie
Probabilità A B A B 0,5 20 80 50 Valore atteso 35 65

47 Strategie di negoziazione distributiva
Enfasi sulla ripartizione Bargaining mix Strategie: Individuare ed influenzare il punto di resistenza della controparte Gestire le percezioni Ottimizzare i tempi

48 Il ruolo del tempo Fattore cruciale in molti processi di decisione
Impatto psicologico Condizionamento delle scelte Generatore di costi Fonte di potere negoziale Condiziona fortemente i processi sequenziali di decisione

49 Le aste Aste inglesi Aste Yankee Aste olandesi
Aste ad offerta chiusa di primo prezzo Aste ad offerta chiusa di secondo prezzo Aste doppie

50 Un’asta “particolare”
Oggetto all’asta: 1 Euro Regole: Incrementi da 10 centesimi Non sono ammesse collusioni Pagano il vincitore ed il secondo classificato

51 “Escalation games” E’ difficile giustificare i “costi affondati”
Rifiutarsi di negoziare permette alla controparte di acquisire consistenti risultati con poca fatica La decisione di ingaggio deve essere presa con determinazione Non criticare il leader che si ritira saggiamente La parte meno “solida” incoraggia l’escalation dell’altra Evitare di annunciare una strategia definita per impressionare la controparte Per quanto possibile, cercare attivamente la collusione

52 Il metodo Un risultato dello “Harvard Negotiation Project” fornisce una alternativa metodologica: Separare le persone dai problemi Focus sugli interessi, non sulle posizioni Generare opzioni Fissare criteri

53 SEPARARE LE PERSONE DAI PROBLEMI
Anche il negoziatore più duro è una persona Esistono sempre due interessi: nella sostanza e nelle relazioni Importanza delle percezioni: non deduciamo le intenzioni dalle nostre paure Lanciare messaggi Formulare proposte consistenti con i valori Riconoscere emozioni e sentimenti

54 SEPARARE LE PERSONE DAI PROBLEMI (2)
Ascoltare Comunicare Utilizzo di gesti simbolici Sconvolgere le aspettative e cambiare le percezioni Favorire la partecipazione della controparte “Salvare la faccia” Prevenire

55 INTELLIGENZA EMOTIVA L’INTELLIGENZA EMOTIVA SI MANIFESTA CON ABILITA’
EMOZIONALI COGNITIVE COMPORTAMENTALI LEGATE A: ASCOLTO COMPRENSIONE VALUTAZIONE

56 Intelligenza emotiva La relazione tra ragione ed emozioni è estremamente complessa, ma entrambe sono componenti essenziali dei meccanismi mentali. Quando il rapporto diventa squilibrato, da una parte o dall’altra, che si determina un peggioramento delle facoltà complessive di percezione e di decisione.

57 Le abilità componenti dell’intelligenza emotiva
Autoconsapevolezza Controllo delle emozioni Motivazione di se stessi Riconoscimento delle emozioni altrui Gestione delle relazioni

58 Focus sugli interessi, non sulle posizioni
Gli interessi sono spesso più conciliabili Gli interessi motivano le persone Posizioni conflittuali possono nascondere interessi compatibili Interessi diversi rendono possibile la creazione di valore

59 Identificare gli interessi
Analisi delle motivazioni Analisi delle conseguenze sulle controparti Percepire le dimensioni Riflettere e specificare i propri interessi Prima i problemi, poi le soluzioni Guardare avanti, non indietro Trattare con durezza sui problemi, non manifestare aggressività verso le persone

60 Generare opzioni La prima risposta non è quasi mai quella giusta
Cercare soluzioni generatrici di surplus per entrambi Creare le condizioni per rendere più facile l’accettazione della soluzione Separare la generazione di alternative dal giudizio

61 Generare opzioni (conclusioni)
E’ più difficile sotto stress Tendenza naturale a restringere il terreno di negoziazione Prima inventare, poi decidere Variare la portata Variare gli obiettivi Identificare coincidenze e diversificazioni di interesse Rendere facile l’adesione

62 Lunedi 26 gennaio 2004 Conclusione sul metodo Harvard
Dalla strategia alla tattica negoziale Le fasi del processo di negoziazione

63 Il metodo Separare le persone dai problemi
Focus sugli interessi, non sulle posizioni Generare opzioni Fissare criteri

64 FISSARE I CRITERI Accordo basato su criteri, non sulla capacità di pressione Importante soprattutto quando le parti sono numerose Ricondurre le offerte ai principi Definire la propria BATNA Non garantisce il risultato, ma riduce gli inconvenienti della trattativa sulle posizioni

65 L’importanza delle regole Esempio: l’acquisto di un “bene pubblico”
Difficoltà: Percezioni confuse e non omogenee dei benefici Dichiarazioni opportunistiche Aspetti emotivi precedenti e successivi L’analisi tecnica del problema non elimina le diversità, ma può ridurre i conflitti.

66 Tre giochi CdA1: CdA2: CdA3: Regola della media
20, 40, 60, 80, 100 KEuro CdA2: Regola della mediana CdA3: 50, 50, 60, 70, 70 KEuro

67 Le fasi Preparazione Apertura Conduzione Chiusura

68 Preparazione Accertamento delle condizioni Ricognizione
posizioni interessi potere contrattuale opzioni Criteri di supporto Acquisizione dei possibili vantaggi BATNA Scelta dei negoziatori

69 Il potere Deriva da tutti gli strumenti che possono essere utilizzati per influenzare obiettivi, azioni, comportamenti, strategie. Classificazione sommaria: gerarchia relazioni informazioni conoscenze, competenze e abilità emozioni e sentimenti.

70 Preparazione Accertamento delle condizioni Ricognizione
posizioni interessi potere contrattuale opzioni Criteri di supporto Acquisizione dei possibili vantaggi BATNA Scelta dei negoziatori

71 Un esempio La ditta Omnitec fornisce un impianto di refrigerazione alla Supercold, piccola azienda produttrice di gelati semiartigianali. Dopo poche settimane l’impianto si guasta; gli addetti non adeguatamente addestrati non si accorgono dei segnali di allarme. La Supercold chiede 1,6 ME di risarcimento La Omnitec gira la pratica alla Assibon, sua compagnia di assicurazione, da cui è coperta fino a 0,5 ME

72 0,2 200 ME 10 300 ME 400 ME 500 ME 20 850 ME variabili Accordo 750 ME
Prob. Sentenza Costi transaz. 0,2 200 ME 10 300 ME 400 ME 500 ME 20 850 ME variabili 0,8 Prob. di perdere per Assibon Prob. Accordo 750 ME 30 1,0 Giudizio vinto 500 ME 50 0,2 Giudizio perso 850 ME 80 0,8

73 0,2 200 ME 10 300 ME 400 ME 500 ME 850 ME Prob. Sentenza
Costi transaz. 0,2 200 ME 10 300 ME 400 ME 500 ME 850 ME 0,8 Prob. di vincere per Supercold

74 Apertura Offerta iniziale Atteggiamento Programmazione e regole
Tattica esplorativa Vantaggio della prima mossa Atteggiamento Programmazione e regole Segnali espliciti Impliciti Impegno strategico (“commitment”)

75 Conduzione Il ruolo delle concessioni Il Boulwarismo
Aspettative Facilitano l’accettazione Possono essere condizionali Costituiscono un segnale Il Boulwarismo Sfruttare la comunicazione Interrompere quando necessario

76 Conduzione (2) Evitare distorsioni Persuasione Pregiudizi o stereotipi
Effetto alone Percezione selettiva Proiezione Persuasione Ascolto Ripetizione Uso di metafore Sconvolgere le aspettative Fattori umani

77 La chiusura La maledizione del vincitore Tattiche:
Dividere la differenza Ventaglio di ipotesi di soluzione Offerte “esplosive” Offerte “speciali” Chiudere unilateralmente

78 Risposte al negoziato aggressivo
Insistere sui principi Jujitsu negoziale Scavalcare la controparte Ricorso ad una terza parte

79 Jujitsu negoziale Le tre manovre del negoziato aggressivo:
Posizionamento forte Attacco alle idee Attacco personale I rischi della contrapposizione frontale: Stallo Dispersione di energie Può prevalere il peggiore Rottura delle trattative Soluzione insoddisfacente

80 Deflettere l’attacco Non accettare né respingere
Trattare la posizione come una opzione Aggirare la posizione per estrarre gli interessi Discutere le conseguenze Non difendersi ma invitare critiche motivate e consigli “Rifrasare” un attacco personale in un attacco al problema Formulare domande Silenzio

81 Dirty tricks Autorità ambigua Il buono e il cattivo Richieste estreme
Ultimatum Lo spezzatino Intimidazione Snow job Lo spauracchio

82 Il dilemma del negoziatore
Visibilità/Riservatezza Apparire un forte sostenitore degli interessi costituiti Negoziare con efficacia Uscire vincitore

83 Intervento di terze parti
Produce un intervallo di riflessione Ristabilisce le comunicazioni E’ un segnale di disaccordo e in qualche caso di scarsa prestazione Trasferisce una quota del controllo su procedura e risultato a soggetti esterni Quattro livelli: Informale Mediazione Arbitrato Legale

84 Negoziazioni con molte parti
Formazione di coalizioni Gruppi di soggetti interagenti Struttura informale Orientate allo scopo Richiedono azioni e decisioni concertate Molto mobili Richiedono un ruolo di coordinamento Non escludono trattative separate

85 I soggetti coinvolti Le parti negozianti
I portatori di interessi rappresentati Forza del legame Ampiezza della delega I portatori di interessi non rappresentati Gli spettatori Terze parti

86 Intervento di terze parti
Produce un intervallo di riflessione Ristabilisce le comunicazioni E’ un segnale di disaccordo e in qualche caso di scarsa prestazione Trasferisce una quota del controllo su procedura e risultato a soggetti esterni Quattro livelli: Informale Mediazione Arbitrato Legale

87 Il controllo nella risoluzione di conflitti
Negoziazione Mediazione informale Decisioni dei negoziatori Mediazione Decisione amministrativa Decisioni di terzi “privati” Arbitrato Decisione giurisdizionale Decisioni di terzi “legali” Decisione legislativa Azione diretta Decisioni “extralegali” Violenza

88 Quando la terza parte è l’organizzazione:
stili di intervento dei manager Alto Mediazione Intervento inquisitorio Basso Stimolo alla soluzione Intervento antagonista Bassa Elevata Controllo sul processo Controllo sul risultato

89 Sistemi di risoluzione alternativa dei conflitti (RAC)
Numerose organizzazioni utilizzano sistemi RAC di natura diversa: Preventivo Negoziato Facilitato Orientato ai fatti Consultivo Imposto

90 Teoria dell’arbitrato
Schematizzazione semplificata della procedura di “decisione arbitrale a offerta chiusa”: la proposta m è scelta in quanto più vicina al “convincimento” dell’arbitro m a u m, u: proposte delle parti a: convincimento” dell’arbitro

91 Un esempio M (management) e U (sindacato) stanno negoziando sul salario Supponiamo: m= 17 U assume che a sia uniformemente distribuito tra 16 e 20 Determiniamo la proposta ottimale di U

92 0,375 16 17 18 19 20 u Valore atteso 18 0,375 x ,625 x 18 = 17,625 19 0.500 x ,500 x 19 = 18,000 20 0,625 x ,375 x 20 = 18,125 21 0,750 x ,250 x 21 =18

93 E(U(u|m)) (m2 + 1)/2 m m2/2 m 1 u E(U(u|m)) = (u2 + m2 )/ per u < m E(U(u|m)) = (m2 + 1)/2 - (u - 1)2/ per u > m

94 Arbitrato convenzionale: un esempio
1,0 D (0,67; 0,67) Utilità soggetto 2 E (0,75; 0,5) 0,5 F (1,0; 0,0) 0,5 1,0 Utilità soggetto 1

95 Razionale a favore di B Spaghetti alla carbonara Risotto alla milanese
Risotto agli asparagi Linguine al pesto Bucatini all’amatriciana Penne all’arrabbiata Lasagne Spaghetti cacio e pepe Bucatini all’amatriciana Penne all’arrabbiata Lasagne Spaghetti cacio e pepe

96 Razionale a favore di B (segue)
1,0 Utilità soggetto 2 B (0,5; 0,5) 1,0 Utilità soggetto 1

97 Soluzione metà-metà A (0,0; 1,0) B (0,5; 1,0) 1,0 C(0,625; 0,75)
D (0,67; 0,67) Utilità soggetto 2 E (0,75; 0,5) 0,5 G (0,5; 0,5) F (1,0; 0,0) 0,5 1,0 Utilità soggetto 1

98 Soluzione di Raiffa (incrementi bilanciati)
1,0 H (0,6; 0,8) C(0,625; 0,75) D (0,67; 0,67) Utilità soggetto 2 E (0,75; 0,5) 0,5 G (0,5; 0,5) (0,1; 0,1) (0,95; 0,1) F (1,0; 0,0) 0,5 1,0 Utilità soggetto 1


Scaricare ppt "I PROCESSI DI DECISIONE"

Presentazioni simili


Annunci Google