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CORSO DI PREPARAZIONE ALLA PROFESSIONE DI DOTTORE COMMERCIALISTA

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Presentazione sul tema: "CORSO DI PREPARAZIONE ALLA PROFESSIONE DI DOTTORE COMMERCIALISTA"— Transcript della presentazione:

1 CORSO DI PREPARAZIONE ALLA PROFESSIONE DI DOTTORE COMMERCIALISTA
Genova, 25 novembre 2010 ASSEMBLEA GENERALE DEGLI ISCRITTI Sala del Maggior Consiglio del Palazzo Ducale CORSO DI PREPARAZIONE ALLA PROFESSIONE DI DOTTORE COMMERCIALISTA ED ESPERTO CONTABILE ANNO 2011/2012 ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI GENOVA Genova, 12 maggio 2011 Docente: Giuliano Termanini 1

2 Ragioneria Lezione 4 RAGIONERIA GENERALE

3 CASSA COMPETENZA Principio di CASSA e principio di COMPETENZA
Sono concetti molto diversi. CASSA COMPETENZA Il risultato della gestione si trae dalla differenza tra: ENTRATE - USCITE DI DENARO Si applica: CONTABILITA’ PROFESSIONISTI ENTI PUBBLICI AZIENDE EROGAZIONE ASSOCIAZIONI, CONDOMINI, E SIMILI. Il risultato della gestione, prende il nome di REDDITO REDDITO POSITIVO = UTILE REDDITO NEGATIVO = PERDITA E’ la differenza tra RICAVI - COSTI Si applica: IMPRESE DI PRODUZIONE IMPRESE COMMERCIALI IN GENERE

4 Cioè: se c’è la quadratura dei conti
Al termine delle registrazioni, occorre verificare se tutte le partite in DARE bilanciano con quelle dell’AVERE. Cioè: se c’è la quadratura dei conti Lo strumento per fare questo è il BILANCIO di VERIFICA. Si elencano tutti i conti utilizzati e si riportano i totali di tutte le sezioni DARE ed AVERE. Il Bilancio di verifica può essere : Per TOTALI : si computano i totali dare ed avere di ogni conto Per SALDI : si computano solo i saldi dei conti.

5 RICAVI - COSTI +/- QUOTE DI RICAVI +/- QUOTE DI COSTI
La differenza CONTABILE tra RICAVI e COSTI NON E’ ANCORA IL REDDITO. Occorre inserire valorI rettificativi: AGGIUNGERE LA PARTE DI RICAVI CHE NON SI SONO ANCORA MANIFESTATI NUMERARIAMENTE E TOGLIERE I RICAVI GIA’ MANIFESTATI MA DI COMPETENZA DEL FUTURO ESERCIZIO AGGIUNGERE LA PARTE DI COSTI CHE NON SI SONO ANCORA MANIFESTATI NUMERARIAMENTE E TOGLIERE I COSTI GIA’ MANIFESTATI MA DI COMPETENZA DEL FUTURO ESERCIZIO INSERIRE LA DIFFERENZA TRA RIMANENZE INIZIALI E RIMANENZE FINALI RICAVI - COSTI +/- QUOTE DI RICAVI +/- QUOTE DI COSTI +/- DIFFERENZA TRA RIMANENZE

6 La chiusura dei conti e la formazione del Bilancio di esercizio
Per poter formare lo schema di bilancio si deve dapprima procedere alla chiusura dei conti. Le operazioni da compiere per la chiusura dei conti sono: Fare i totali DARE e i totali AVERE di ogni conto. La differenza tra TOTALI DARE e AVERE si denomina ECCEDENZA DARE ( se DARE > AVERE) ed ECCEDENZA AVERE ( se DARE < AVERE) Riportare il valore dell’ECCEDENZA nella sezione del conto in cui i TOTALI sono minori. In questo modo le due sezioni DARE E AVERE PAREGGIANO. Questo importo si denomina SALDO. Questa è una nota DARE AVERE 10 8 10-8 = 2 eccedenza DARE 10 8 2 Saldo 10 10

7 ASSESTAMENTO E RETTIFICA
Supponiamo di NON aver ANCORA proceduto alle scritture contabili di: ASSESTAMENTO E RETTIFICA e di essere già pervenuti al PRIMO BILANCIO DI VERIFICA

8 La classificazione dei conti : Sistema del reddito
Certi Assimilati NUMERARI Presunti Di capitale ECONOMICI Di reddito : di esercizio Di reddito : pluriennali

9 SCRITTURE DI RETTIFICA e ASSESTAMENTO
Sono le scritture necessarie per ricondurre al criterio di competenza tutte le operazioni del periodo. Si classificano, per lo più in: RETTIFICHE DI IMPUTAZIONE : servono a integrare i conti economici quando i fatti avvengono numerariamente nel futuro esercizio ( ratei, fatture da emettere o da ricevere, costi di personale, quote di TFR,ecc.) RETTIFICHE PER STORNI : riguardano storni di costi o di ricavi avvenuti numerariamente nell’esercizio, ma di competenza di quello futuro (risconti) e inserimento nel patrimonio di nuovi elementi o variazioni (costi capitalizzati, variazioni nelle rimanenze) RETTIFICHE DI VALORE DELL’ATTIVO PATRIMONIALE : servono per adeguare i valori secondo l’effettivo utilizzo e realizzo (quote di ammortamento, svalutazioni, ecc.) ACCANTONAMENTI PER RISCHI ED ONERI : servono per rilevare rischi probabili che si potrebbero verificare in un tempo indeterminato e, talora, anche di importo non certo al momento della rilevazione (fondi svalutazione crediti, fondi rischi su cambio, ecc.)

10 Esempio di Bilancio di verifica (semplificato)

11 Sequenza per la chiusura dei conti
Adesso abbiamo tutto a disposizione, e precisamente: I conti aggiornati con le scritture di rettifica e assestamento, dove abbiamo ricavato le ECCEDENZE e i SALDI. Il Bilancio di verifica, che dà la certezza della quadratura dei conti (TOTALE DARE = TOTALE AVERE) Si chiudono per primi i conti economici di reddito: DIVERSI Ricavi di esercizio …………………… C/ECONOMICO a C/ ECONOMICO Costi di esercizio

12 Il Conto Economico assume il seguente aspetto:
Costi di esercizio Ricavi di esercizio UTILE Se Ricavi > Costi PERDITA Se Costi > Ricavi Con le scritture indicate, i Conti Economici di Esercizio sono chiusi, ad eccezione dello stesso c/Economico. N.B. Le scritture relative al riepilogo dei costi dovrebbero comprendere anche la rilevazione delle imposte sul reddito relative al periodo di competenza considerato. L’operazione viene peraltro fatta in due tempi: in questo caso, il Risultato di Esercizio di cui sopra, si considera PROVVISORIO AL LORDO DELLE IMPOSTE.

13 RILEVAZIONE DELL’UTILE o DELLA PERDITA
C/ECONOMICO a UTILE d’ESERCIZIO invece, in caso di PERDITA: PERDITA d’ESERCIZIO

14 Devono ora essere chiusi tutti gli altri conti
STATO PATRIMONIALE a DIVERSI Attività Passività Netto UTILE d’ESERCIZIO Oppure: PERDITA d’ESERCIZIO

15 RIEPILOGHIAMO La sequenza da osservare per la chiusura dei conti è la seguente: Si esegue un bilancio di verifica Si chiudono tutti i conti, facendo la somma di tutte le sezioni DARE e AVERE e riportando i SALDI Si eseguono le scritture di assestamento e rettifica Si esegue un nuovo bilancio di verifica per controllo Si chiudono i COSTI e i RICAVI di ESERCIZIO a C/ECONOMICO Si determina l’UTILE o la PERDITA di esercizio con chiusura del c/Economico Si chiudono tutti i conti a STATO PATRIMONIALE Si chiude il C/UTILE o PERDITA di ESERCIZIO a STATO PATRIMONIALE NB.: Anche i programmi su elaboratore con chiusura automatica effettuano le stesse operazioni, di cui alcune non visibili.

16 Dopo le operazioni di chiusura, i conti accesi a Stato Patrimoniale e a c/Economico si presentano così: STATO PATRIMONIALE ATTIVITA’ PERDITA PASSIVITA’ NETTO UTILE CONTO ECONOMICO COSTI UTILE RICAVI PERDITA

17 La trasposizione dei valori nello schema di Bilancio
A questo punto occorre inserire i valori nello schema di bilancio previsto dal codice civile e dai principi contabili. Ricordiamo i Grandi Raggruppamenti dello Stato Patrimoniale: STATO PATRIMONIALE ATTIVO: Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti, con separata indicazione della parte già richiamata. Immobilizzazioni Attivo circolante Ratei e risconti, con separata indicazione del disaggio sui prestiti

18 STATO PATRIMONIALE PASSIVO Patrimonio netto Fondi per rischi ed oneri
Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato Debiti, con separata indicazione per ciascuna voce degli importi esigibili oltre l’esercizio successivo Ratei e risconti, con separata indicazione dell’aggio sui prestiti N.B. Lo Stato Patrimoniale è a sezioni contrapposte ed a stati comparati.

19 La struttura del C/ECONOMICO è scalare.
+ Valore della produzione - Costi della produzione A – B = Differenza tra valore e costi della produzione +/- Proventi e oneri finanziari +/- Rettifiche di valore di attività finanziarie +/- Proventi e oneri straordinari (A – B +/- C +/- D +/- E) Risultato prima delle imposte + Imposte sul reddito di esercizio = Utile/perdita

20 Ragioneria – Fine Lezione 4 RAGIONERIA GENERALE


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