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MINERVA: il WP3 MINERVA: il WP3 Inventari, scoperta di contenuti digitali, multilinguismo Ministerial NEtwoRk for Valorising Activities in digitisation.

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Presentazione sul tema: "MINERVA: il WP3 MINERVA: il WP3 Inventari, scoperta di contenuti digitali, multilinguismo Ministerial NEtwoRk for Valorising Activities in digitisation."— Transcript della presentazione:

1 MINERVA: il WP3 MINERVA: il WP3 Inventari, scoperta di contenuti digitali, multilinguismo Ministerial NEtwoRk for Valorising Activities in digitisation Giuliana De FrancescoSaint Vincent, 29 aprile 2004

2 Liniziativa e-Europe varata nel dicembre 1999 per incentivare lo sviluppo di Internet e della nuova economia in Europa e permettere a tutti i cittadini di partecipare alla società dell'informazione. Consiglio europeo di Lisbona (marzo 2000): i capi di Stato e di governo dell'Unione si prefiggono l'ambizioso obiettivo di promuovere in Europa un'economia concorrenziale e dinamica basata sullo sviluppo della conoscenza. Il quadro di riferimento di MINERVA: eEurope

3 Consiglio Europeo di Feira (giugno 2000): viene adottato il Piano dazione eEurope 2002, che definisce le misure necessarie per conseguire gli obiettivi di eEurope: 1. Accesso più economico, più rapido e più sicuro ad Internet 2. Investire nelle risorse umane e nella formazione 3. Promuovere l'utilizzo di Internet, e in particolare: d) Contenuti europei digitali per reti globali Gli Stati membri e la Commissione europea vengono invitati a creare congiuntamente un meccanismo di coordinamento per le politiche e i programmi di digitalizzazione.

4 Il quadro di riferimento di MINERVA: Principi di Lund La Commissione europea organizza a Lund (4 aprile 2001) un incontro fra rappresentanti ed esperti degli Stati membri per mettere in atto un meccanismo di coordinamento di politiche e programmi di digitalizzazione negli Stati membri e incentivare i contenuti culturali europei sulle reti globali. A conclusione del meeting di esperti vengono redatti i Principi di Lund, a partire dai quali è stato poi sviluppato il Piano dazione di Lund.

5 Le conoscenze culturali e scientifiche europee formano un patrimonio esclusivo di pubblico valore che riflette la memoria collettiva in perenne evoluzione delle diverse società dEuropa, fornendo una solida piattaforma per lo sviluppo dellindustria europea dei contenuti digitali in una società della conoscen z a di portata sostenibile A questo patrimonio deve essere dato pubblico accesso attraverso la digitalizzazione dei contenuti culturali europei, essenziale anche per sostenere e promuovere la diversità culturale in un ambiente globalizzato. Il quadro di riferimento di MINERVA: Principi di Lund

6 Alcuni ostacoli rischiano però di limitare le possibilità di valorizzazione del potenziale racchiuso nelle risorse culturali digitalizzate: Approccio frammentato delle attività di digitalizzazione. Obsolescenza delle tecnologie e di standard inadeguati. La mancanza di modalità di accesso semplici e universali per tutti i cittadini. Mancanza di strutture e sistemi che consentano l accesso multilingue. I diritti di proprietà intellettuale (DPI). Mancanza di sinergie tra i programmi culturali e quelli basati sulle nuove tecnologie. Necessità di investimenti e di un impegno da parte delle istituzioni. Il quadro di riferimento di MINERVA: Principi di Lund

7 La Commissione Europea ha chiesto agli Stati membri di nominare ufficialmente dei rappresentanti nazionali per la digitalizzazione. Linsieme di tali rappresentanti costituisce il Gruppo dei Rappresentanti Nazionali (NRG - National Representatives Group). Il quadro di riferimento di MINERVA: NRG

8 Il NRG si riunisce ogni 6 mesi, ospite della Presidenza di turno dellUnione. Compiti del NRG: garantire una stretta collaborazione tra i Ministeri e le istituzioni governative e la Commissione Europea; essere portavoce delle politiche e dei programmi nazionali e assicurare la diffusione delle politiche e dei programmi comunitari a livello nazionale e locale; dare visibilità alle iniziative nazionali; promuovere e monitorare lattuazione dei principi di Lund

9 Il quadro di riferimento di MINERVA: NRG In occasione dellultima riunione del NRG (Parma, 19 novembre 2003) è stata approvata la C arta di Parma, documento strategico riprende e sviluppa i Principi di Lund. Il Progress Report del NRG ha lobiettivo di diffondere i risultati del coordinamento di politiche, programmi, progetti di digitalizzazione del patrimonio culturale condotti negli Stati membri.

10 MINERVA MINERVA è lo strumento operativo del NRG. progetto finanziato dalla Commissione Europea nellambito del programma IST (5° PQ) supporta lattuazione del Piano di azione di Lund MINERVA ha costituito una rete dei ministeri della cultura europei. Ne sono membri tutti e 15 gli Stati dellUnione. LItalia coordina il progetto.

11 MINERVA Obiettivi: Discutere, comparare e armonizzare le attività condotte nellambito della digitalizzazione del patrimonio culturale Creare una piattaforma comune europea e sviluppare raccomandazioni e linee guida condivise su digitalizzazione, standard e interoperabilità, accessibilità e conservazione a lungo termine dei contenuti, qualità dei siti web Coordinare i relativi programmi nazionali Allargare la rete (contatti con altri Paesi, organismi internazionali, associazioni, imprese) Cooperare con altri progetti nel settore della digitalizzazione Rendere stabile la rete

12 MINERVA: i WPs WP1 WP7 WP8 Gestione del progetto e coordinamento rete. Impatto strategico e allargamento della rete. Diffusione dei risultati Italia WP2Benchmarking Finlandia WP3Inventari e scoperta di contenuti digitali, multilinguismo Francia WP4Interoperabilità e fornitura di servizi UK WP5Identificazione dei bisogni degli utenti, criteri di qualità per i punti di accesso comuni Belgio WP6 Buone pratiche e centri di competenza Svezia

13 MINERVA: prodotti del WP5 Handbook for quality in cultural Web sites: improving quality for citizens (Draft 1.2 novembre 2003) www.minervaeurope.org/publications/qualitycriteria1_2draft.htm Manuale per la qualità dei siti Web pubblici culturali Edizione italiana (2004) www.minervaeurope.org/publications/qualitycriteria-i.htm Principi per la qualità di un sito web culturale Un sito Web culturale di qualità celebra la diversità culturale europea fornendo l'accesso a tutti i contenuti culturali digitali. Un sito Web di qualità deve essere: trasparente - efficace - mantenuto - accessibile - centrato sull'utente - reattivo - multilingue - interoperabile - gestito – conservato

14 MINERVA: estensione della rete Nominati i NR dei Paesi di nuova accessione. La Presidenza Italiana (secondo semestre 2003) ha chiesto ai rappresentanti NAS presso il CAC di nominare i loro rappresentanti; lazione è andata a buon fine. Avvio del progetto MINERVA Plus (febbraio 2004)

15 MINERVA Plus MINERVA Plus rappresenta lestensione del progetto MINERVA ai Paesi che entrano ufficialmente a far parte dellUnione Europea il 1° maggio 2004, più Russia e Israele. Partner: Austria, Estonia, Germania, Grecia, Irlanda, Israele, Italia, Malta, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Russia, Slovenia, Ungheria.

16 MINERVA Plus WPs: specific topics WPSpecific topicCoordinatore WP3, Inventari e scoperta di contenuti digitali, multilinguismo Thesauri multilingue Ungheria WP4, Interoperabilità e fornitura di servizi Modelli di business per i programmi di digitalizzazione Grecia WP5, Identificazione dei bisogni degli utenti e dei criteri di qualità per i punti di accesso comuni Esigenze delle istituzioni culturali di piccole dimensioni Germania WP6 Buone pratiche e centri di competenza Abbattimento dei costi della digitalizzazione Irlanda

17 Il WP 3 Inventari e scoperta di contenuti digitali, multilinguismo Obiettivi: identificare e condividere esperienze, agevolare lattuazione di azioni comuni rivolte a: messa a punto di inventari di collezioni e progetti di digitalizzazione per dare visibilità e accessibilità ai contenuti scientifici e culturali digitali europei definizione di una infrastruttura tecnica per il recupero dei contenuti e di un set di metadati per la loro descrizione analisi delle possibili soluzioni alle problematiche multilinguistiche proposta di una piattaforma XML e Open source comune a livello europeo per laccesso allinformazione

18 Attività del WP3 Sviluppo di una piattaforma comune per la descrizione delle attività di digitalizzazione. A partire dal modello adottato per il censimento francese dei fondi culturali, è stato sviluppato un modello per la raccolta di dati che si articola in quattro moduli indipendenti e collegati fra loro: Istituzione, Progetto, Collezione digitale, Servizio/Prodotto

19 Attività del WP3 Il modello è stato implementato su una piattaforma open source sviluppata adattando quella alla base del Catalogue des fonds culturels numérisés, e vi è stato sperimentato linserimento dei dati. Prototipo di portale delle collezioni digitali di Italia e Francia, base del sistema che sarà sviluppato da MICHAEL

20 Attività del WP3 Il coordinamento delle politiche di digitalizzazione in Europa condurrà alla realizzazione di servizi comuni di accesso alle risorse culturali per i cittadini europei. La sfida sarà rendere accessibili a livello transnazionale le informazioni raccolte rispettando le diversità culturali e linguistiche dei cittadini europei. Strumenti: descrizione multilingue di collezioni e servizi produzione di risorse multilingue tecnologie del linguaggio e per il recupero translinguistico dellinformazione

21 Il WP 3 ha svolto una indagine preliminare sulle soluzioni attualmente in uso nel campo dellaccesso multilingue alle risorse culturali digitali. Obiettivi: delineare lo stato dellarte della ricerca nel campo del recupero multilingue dellinformazione individuare le soluzioni più idonee a facilitare il raggiungimento Attività del WP3

22 Indagine WP3 - Thesauri Norma di riferimento per lo sviluppo di thesauri multilingue: ISO 5964:1985 Guidelines for the establishment and development of multilingual thesauri (insieme a ISO 2788:1986) 3 Definitions 3.12 multilingual thesaurus: a thesaurus containing terms selected from more than one natural language. It displays not only the interrelationships between terms, but also equivalent terms in each of the languages covered

23 Indagine WP3 - Thesauri E possibile costruire un thesaurus ex novo, traducendo i concetti comuni o una terminologia esistente: HEREIN - European Information Network on Cultural Heritage Policies thesaurus sulle politiche per il patrimonio culturale, in inglese, francese e spagnolo (http://www.european-heritage.net )http://www.european-heritage.net NARCISSE, Network of Art Research Computer Image SystemS in Europe thesaurus multilingue sul restauro di dipinti

24 Creare interoperabilità fra sistemi esistenti rappresenta una grande sfida: fra i concetti può non sussistere una perfetta equivalenza MACS (Multilingual ACcess to Subjects) vuole consentire laccesso multilingue per soggetto al catalogo delle biblioteche partner (SNL, BNF, BL, DDB) stabilendo legami di equivalenza fra i linguaggi di indicizzazione in uso (LCSH, RAMEAU, SWD) Indagine WP3 - Thesauri

25 Indagine WP3 – Thesauri. MACS Il risultato non è una traduzione, né un nuovo thesaurus, ma una mappatura di linguaggi di indicizzazione esistenti e di ampio uso, ciascuno dei quali ha lo stesso rilievo. (http://infolab.kub.nl/prj/macs/).http://infolab.kub.nl/prj/macs/ Adottato dal progetto TEL per la ricerca multilingue (www.europeanlibrary.org)www.europeanlibrary.org

26 Indagine WP3 - Ontologie Un approccio differente prevede ladozione, in luogo delle terminologie, di ontologie. Una ontologia, basandosi su una rappresentazione formale di un dato dominio concettuale, correla i termini ai concetti attraverso definizioni e i concetti fra loro attraverso relazioni. Il progetto Harmonise ha costruito una ontologia sul turismo (www.harmonise.org ).

27 Indagine WP3 - Ontologie Le ontologie possono essere usate non solo in luogo dei thesauri, ma anche per la ricerca full text o di immagini, se si collegano ai concetti locuzioni verbali o immagini. La fraseologia esprime i surrogati lessicali dei concetti.

28 Indagine WP3 - Ricerca full text e impiego del linguaggio naturale Le tecniche di elaborazione del linguaggio (language processing technologies), meno usate nel settore culturale, possono essere di ausilio nella scoperta di contenuti culturali digitali in un ambiente multilingue. Non adoperano sempre gli schemi strutturati di metadati in uso nel settore culturale, ma possono essere utilizzate insieme alle terminologie.

29 Le tecniche di elaborazione del linguaggio consentono: lo sviluppo di interfacce intelligenti per il recupero dellinformazione in linguaggio naturale e in modalità multilingue lanalisi dei testi per traduzione automatica e sunti automatici la generazione multilingue di testi Indagine WP3 - Ricerca full text e impiego del linguaggio naturale

30 Indagine WP3 - Cross Language Information Retrieval Una diversa strategia punta sullo sviluppo di sistemi di recupero translinguistico dellinformazione testuale non strutturata. CLEF - Cross Language Evaluation Forum (http://clef.iei.pi.cnr.it), sostenuto da DELOS, ha constatato, attraverso il confronto dei risultati delle interrogazioni in una lingua rispetto a corpora di documenti in una o più altre lingue, che gli algoritmi sviluppati possono raggiungere il 90% dei risultati ottenibili con una interrogazione monolingue.http://clef.iei.pi.cnr.it

31 Indagine WP3 - Cross Language Information Retrieval Ma: s e lutente non è in grado di ricercare il contenuto in unaltra lingua, non sarà probabilmente neanche in grado di comprendere i risultati della ricerca. La difficoltà non si presenta però per le immagini: il progetto EUROVISION – Multi-lingual image retrieval (http://retrieve.shef.ac.uk/~mark/eurovision/) ha applicato algoritmi per il recupero multilingue dellinformazione non solo alle didascalie, ma allintero set di metadati, considerati nel loro insieme. I risultati raggiungono il 70- 78% della interrogazioni monolingue.http://retrieve.shef.ac.uk/~mark/eurovision/

32 Multilinguismo come principio di qualità Che lutente sia posto in grado di comprendere la risorsa reperita rimane un problema non trascurabile. I principi Minerva per la qualità di un sito Web culturale propongono un livello minimo di accesso multilingue. Almeno una pagina di presentazione, i metadati e una guida al sito Web dovrebbero essere redatti in almeno unaltra lingua diversa da quella principale usata nel sito.

33 Indagine WP3 - Contestualizzazione dei contenuti culturali La mera traduzione non è sufficiente a garantire la fruibilità dello stesso servizio in un Paese diverso: è importante identificare le specificità dei cittadini europei delle diverse nazionalità che svolgono ricerche nei siti Web culturali. Il progetto MUDICU - Multilingual Digital Culture, finanziato dal programma eContent (www.mudicu.org) intende dimostrare come i contenuti multimediali culturali possano essere adattati secondo la lingua scelta dallutente: colori, musica, suoni, icone, simboli, sfondi, immagini fisse e in movimento e anche la distribuzione degli elementi nello spazio vanno contestualizzate.www.mudicu.org

34 MINERVA Plus WP3 – Piano di lavoro Coordinatore: Ungheria Specific topic: Multilingual thesauri Indagine su tesauri, vocabolari controllati e altri strumenti in uso per laccesso multilingue al patrimonio culturale, con particolare riferimento ai tesauri che prevedano fra le lingue una di quelle più diffuse nellUnione (ENG, FRE, SPA, GER, ITA). Piano di lavoro adottato a Firenze il 2 aprile 2004, in occasione della riunione dei coordinatori dei WP di MINERVA e dei corrispondenti WP MINERVA Plus

35 MINERVA Plus WP3 – Attività in corso Questionario sviluppato adeguando alle esigenze dellinchiesta di Minerva quello adottato da Israele per una indagine simile. Messa a punto una prima bozza del questionario, che verrà testata allinterno di due Paesi MINERVA Plus, uno dei quali lUngheria, e quindi raffinata (entro metà maggio 2004) Frattanto gli NRG nominano gli esperti di riferimento che identificheranno il target cui sottoporre la versione definitiva del questionario.

36 MINERVA Plus WP3 – Attività in corso Strategia : sottoporre il questionario a chi per le proprie competenze sia effettivamente in grado di compilarlo. Circolazione del questionario tradotto allinterno dei Paesi membri di MINERVA Plus Raccolta dei dati (entro la terza settimana di giugno 2004) Presentazione della raccolta dati in occasione della riunione NRG a Dublino il 29 giugno.

37 MINERVA Plus WP3 – Attività in corso Costituzione di un comitato editoriale Analisi dei risultati (entro il 10 settembre 2004) Presentazione dei primi risultati in occasione dellincontro NRG allAia il 15 settembre 2004 Redazione di un testo di conclusioni e raccomandazioni Diffusione dei risultati finali nel corso del 2005

38 MICHAEL Il Piano di azione eEurope 2005 mira a incentivare servizi sicuri, e la disponibilità di applicazioni e contenuti su una infrastruttura a larga banda. Il progetto MICHAEL- Multilingual Inventory of Cultural Heritage in Europe, presentato dal MiBAC e finanziato nellambito del programma comunitario eTEN, mira a sviluppare un repertorio trans-europeo del patrimonio culturale di Italia, Francia e Regno Unito. Il repertorio sviluppato sarà pubblicamente accessibile via Internet, utilizzerà una piattaforma Open Source che ne permetterà lestensione anche ad altri Paesi, proponendosi così come il riferimento del settore a livello europeo.

39 MICHAEL e il WP3 MINERVA La piattaforma di MICHAEL riprenderà e svilupperà il prototipo messo a punto dal WP3 di Minerva. MICHAEL inoltre riprenderà la ricerca di Minerva nel campo delle soluzioni per laccesso multilingue affrontando fin dalla fase iniziale il problema della contestualizzazione, poiché i Partner rappresentano tre lingue diverse.

40 I materiali prodotti da MINERVA sono disponibili sul sito: www.minervaeurope.org Contatti: defrancesco@beniculturali.it minerva@beniculturali.it rcaffo@beniculturali.it


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