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Inquinamento e patologie respiratorie

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Presentazione sul tema: "Inquinamento e patologie respiratorie"— Transcript della presentazione:

1 Inquinamento e patologie respiratorie
Antonio Paddeu

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4 Attivazione della via Th2 dall’associazione del DEP con allergeni
Azione dei gas di scarico del diesel

5 1.887 ricoveri per cause respiratorie;
A Torino, Genova, Frosinone, Milano, Napoli, Bologna, Firenze, Palermo e Roma, vivono 8,5 milioni d'Italiani, su un totale di 57. Analisi dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, relativa all'impatto del PM10 sulla salute umana. Nelle otto maggiori città d'Italia, sopracitate, le micidiali polveri provocano ogni anno: 3.472 morti; 1.887 ricoveri per cause respiratorie; 2.710 ricoveri per malattie cardiovascolari; attacchi di bronchite acuta nei bambini; casi di aggravamento dell'asma nei bambini; casi di attacchi d'asma in persone oltre i 15 anni di età

6 PARAMETRI CONSIDERATI RIFERIMENTO LEGISLATIVO DI CONFRONTO
INQUINANTI PARAMETRI CONSIDERATI RIFERIMENTO LEGISLATIVO DI CONFRONTO NO2 NO2 max. ora = valore massimo orario nelle 24 h LIVELLO ATTENZIONE/ALLARME (200/400 µg/m3) CO CO max. ora = valore massimo orario nelle 24 h LIVELLO ATTENZIONE/ALLARME (15/30 mg/m3) O3 O3 max. ora = valore massimo orario nelle 24 h LIVELLO ATTENZIONE/ALLARME (180/360 µg/m3) SO2 SO2 med. giorno = media aritmetica dei valori orari giornalieri LIVELLO ATTENZIONE/ALLARME (125/250 µg/m3) PTS PTS med. giorno = media aritmetica dei valori orari giornalieri LIVELLO ATTENZIONE/ALLARME (150/300 µg/m3) Benzene Benzene = media mobile annuale dei valori giornalieri registrati * OBIETTIVO DI QUALITA’ (10 µg/m3) BaP BaP = media mobile annuale dei valori giornalieri registrati * OBIETTIVO DI QUALITA’ (1 ng/m3) PM10 PM10 = media mobile annuale dei valori giornalieri registrati * OBIETTIVO DI QUALITA’ (40 µg/m3) * Qualora la serie storica dei dati sia inferiore all'anno, viene riportata la media mensile con l'avvertenza che la stessa non è direttamente riferibile all'obiettivo di qualità. UNITA' DI MISURA ng/m3 = nanogrammo (miliardesimo di un grammo) per metro cubo d'aria analizzata µg/m3 = microgrammo (millionesimo di un grammo) per metro cubo d'aria analizzata mg/m3 = milligrammo (millesimo di un grammo) per metro cubo d'aria analizzata RIFERIMENTI LIVELLI DI ATTENZIONE E DI ALLARME: le concentrazioni di inquinanti atmosferici che determinano lo stato di attenzione e di allarme. I livelli di attenzione e allarme sono stati definiti nel DM 15/04/94 per SO2, PTS, NO2, CO, O3. STATO DI ATTENZIONE: situazione di inquinamento atmosferico che, se persistente, determina il rischio che si raggiunga lo stato di allarme. STATO DI ALLARME: situazione di inquinamento atmosferico che può determinare una condizione di rischio ambientale e sanitario. Lo stato di attenzione e di allarme vengono raggiunti quando al termine del ciclo di monitoraggio giornaliero (24 h) si rileva il superamento, per uno o più inquinanti E PER PIù STAZIONI, dei rispettivi livelli di attenzione e di allarme. OBIETTIVI DI QUALITA': per quanto riguarda il benzene, il benzoapirene e i PM10, nel DM 25/11/94 sono stati stabiliti degli obiettivi di qualità, che individuano, per ciascun inquinante, il valore medio annuale di riferimento da raggiungere e rispettare a partire dal 1° gennaio 1999.

7 Particolato 1)Per particolato si intendono tutte le particelle solide o liquide sospese nell'aria, esclusa l'acqua pura, con dimensioni microscopiche. Il PM10 è il particolato atmosferico che ha un diametro uguale o inferiore a 10 µm 2) Il PM2.5 è la frazione più fine del PM10, costituita dalle particelle con diametro uguale o inferiore a 2,5 µm 3) Il diametro delle particelle è considerato il parametro più importante per caratterizzare il comportamento fisico del particolato atmosferico 4) Il PM 2,5 è il particolato più pericoloso per la salute e l'ambiente: questo particolato può rimanere sospeso nell'atmosfera per giorni o settimane. Le particelle maggiori (da 2,5 a 10 µm) rimangono in atmosfera da poche ore a pochi giorni, contribuiscono poco al numero di particelle in sospensione, ma molto al peso totale delle particelle in sospensione. Sono significativamente meno dannose per la salute e l'ambiente 5) Ne consegue che la misura del PM10 (espresso in µg/m3) quale metodo di valutazione dell'inquinamento da particolato fornisce informazioni incomplete: non distingue le particelle grossolane dal pericoloso PM 2,5. Paradossalmente, un elevato valore del PM10 può corrispondere alla presenza di poche particelle del tipo PM 2,5 e molte di dimensioni maggiori: una situazione più accettabile rispetto ad un PM10 di valore inferiore con poche particelle grossolane e molte dal PM 2,5.

8 6) Sono quindi importanti le osservazioni consentite dal microscopio elettronico a scansione: usare questa tecnica vuol dire vedere le particelle, contarle distinguendo le varie famiglie, osservarne l'evoluzione nel tempo in forma, dimensioni e numero, su scala di qualche decina di minuti, studiare la composizione chimica della frazione di maggiori dimensioni del PM10. 7) Il PM 2,5 è una miscela complessa di migliaia di composti chimici e, alcuni di questi sono di estremo interesse a causa della loro tossicità. L'attenzione è rivolta agli idrocarburi aromatici policiclici (PHA) che svolgono un ruolo nello sviluppo del cancro. Alcuni nomi: Fluoranthene, Pyrene, Chrysene, Benz[a]anthracene, Benzo[b]fluoranthene, Benzo[k]fluoranthene, Benzo[a]pyrene, Dibenz[a,h]anthracene. 8) Quale sarebbe il valore del PM10 in natura senza la presenza dell'uomo? Le concentrazioni di PM in atmosfera dipendono sia da sorgenti naturali che antropiche. La concentrazione di fondo di PM è solitamente definita come la distribuzione delle concentrazioni di PM che si osserverebbe in assenza di emissioni antropiche di PM (particelle primarie), e in assenza di emissioni antropiche che precorrono la formazione di PM (particelle secondarie), quali VOC (volatile organic carbons), NOx ed SO2. Come termine di paragone, si pensi che l'intervallo atteso per le concentrazioni naturali di fondo su base annuale varia da 4µg/m3 a 11µg/m3 per il PM10 e da 1µg/m3 a 5µg/m3per il PM2,5 nei luoghi remoti del Nord America.

9 Azioni nei soggetti atopici

10 *L’incremento di mortalità per malattie respiratorie procede parallelamente con l’incremento dell’urbanizzazione. *Esiste correlazione tra inquinamento e mortalità sotto il profilo geografico temporale. *Vi è evidente peggioramento della sintomatologia bronchitica in concomitanza di alti livelli di inquinanti atmosferici. *Il reperto di lesioni enfisematose,al riscontro autoptico,è maggiore in zone più inquinate. CONSIDERAZIONI

11 Asma bronchiale La prevalenza dell’asma bronchiale nei paesi industrializzati è superiore a quella dei paesi in via di sviluppo ed è in costante aumento. Essa è inoltre superiore nelle aree urbane rispetto a quelle rurali. La prevalenza di asma aumenta infine in popolazioni che emigrano da paesi “primitivi” a paesi più progrediti industrialmente. Il danno flogistico degli inquinanti sulla mucosa delle vie aeree facilita la penetrazione di allergeni,incrementando il rischio di sensibilizzazione. Molti inquinanti favoriscono la sintesi delle IgE. Soggetti che vivono vicino a strade molto trafficate presentano valori medi di IgE più elevati. Recentemente è stato evidenziato l’effetto flogogeno sulle vie aeree dopo inalazione di latice liberato dalla gomma dei pneumatici. Autori giapponesi hanno dimostrato maggior frequenza di pollinosi da allergeni di Cryptomeria japonica( cedro) in bambini residenti in città inquinate rispetto a coetanei che vivevano in campagna ove vi è maggiore presenza di questi pollini. E’ verosimile che il degrado ambientale ,specialmente nel Sud Italia,abbia favorito lo sviluppo della parietaria. Sia i pollini di parietaria sia il microparticolato atmosferico,contenente l’allergene principale di questo polline,possono penetrare nelle abitazioni. L’immissione accidentale di allergeni di soia ha determinato l’ospedalizzazione di molti atopici per crisi asmatica.(Napoli 1993)

12 Principali inquinanti dell’aria
VOC (composti organici volatili) (idrocarburi alifatici,aromatici e clorurati,formaldeide et.Derivano da arredi,fotocopiatrici,moquette,stampanti laser,vernici,colle,solventi et.)Sono stati identificati nell’aria indoor più di 900 differenti VOC BENZENE (sicuramente cancerogeno secondo l’OMS) IDROCARBURI AROMATICI POLICICLICI PIOMBO (emesso nell’atmosfera da impianti industriali e dalla combustione di benzine degli autoveicoli) Palladio-Platino-Nichel-Vanadio si trovano nel particolato ambientale. ASBESTO (emesso dal traffico veicolare, dotato di effetto cancerogeno) OZONO: O3 OSSIDI DI ZOLFO: SO2 e SO3 (derivanti dalla combustione di combustibili contenenti zolfo, in ambito domestico e industriale) OSSIDI DI AZOTO: NO e NO2 (derivanti da impianti di combustione e dal traffico autoveicolare) OSSIDO DI CARBONIO: CO (derivante dalla combustione incompleta di carburanti dei motori a scoppio e degli impianti di riscaldamento)

13 PENETRAZIONE DEGLI INQUINANTI A LIVELLO RESPIRATORIO
I gas (CO,NOx,et.) possono giungere direttamente, insieme all’aria inspirata,a livello alveolare,da cui possono eventualmente passare nel sangue. Tuttavia,gas molto solubili in acqua (come la SO2) vengono già assorbiti a livello tracheo-bronchiale, laddove esercitano i loro effetti tossici. Le particelle corpuscolate di maggiori dimensioni si arrestano nel naso-faringe,ove vengono intrappolate nel muco ed espulse. Le particelle di diametro inferiore (< 5 micron) raggiungono gli alveoli.

14 Meccanismi di difesa del polmone dagli inquinanti
Le ciglia,che rivestono tutto l’albero tracheo-bronchiale, determinano il rapido trasporto,insieme al muco, delle particelle corpuscolate verso il naso-faringe, favorendone l’espulsione.Tale sistema di depurazione muco-ciliare può tuttavia essere danneggiato e risultare meno efficiente in diverse circostanze (inalazione di fumo di sigaretta, infezioni virali,et.) Quando le sostanze estranee raggiungono gli alveoli, vengono fagocitate da speciali cellule “spazzino”,dette macrofagi, che le eliminano.

15 Classificazione,in ordine crescente,degli effetti respiratori secondo American Thoracic Society del (ATS,1985) Irritazione oculare,nasale o delle prime vie aeree;(No-So2-particolato) (Jaakkola,1991;Weiland 1994) Infezioni del tratto respiratorio superiore con riduzione delle normali attività quotidiane(assenze lavorative o scolastiche); (inquinamento da particolato-Agabiti 1996) Tosse,catarro,sibili respiratori che richiedono trattamento medico;(O3,NO Ricovero ospedaliero) Riduzione della funzionalità respiratoria; Sintomi associati al declino della funzionalità respiratoria; Attacchi acuti in pazienti con affezioni respiratorie croniche; Infezioni del tratto respiratorio inferiore; Aumento di frequenza di attacchi asmatici;(O3-particolato) Aumento della mortalità per patologie respiratorie;(particolato)

16 Effetti respiratori acuti
Aumento brusco della mortalità in concomitanza con l’emissione di forti quantità di inquinanti in aree ristrette, in situazioni meteo-climatiche avverse. Dicembre Valle della Mosa, Belgio : pz. con bronchite acuta e 63 morti. Autunno Pennsylvania, USA: morti in 4 giorni. Dicembre Londra, (GB): morti in 5 giorni. In tutti questi episodi si rinvennero valori molto alti di SO2 e particelle corpuscolate.

17 Effetti respiratori acuti
Esiste un tipo di inquinamento “estivo”, in cui gli idrocarburi e gli NOx, per opera delle radiazioni solari, producono Ozono. Tale composto, se inalato a concentrazioni dell’ordine di 300 microg/m3, causa tosse, difficoltà respiratoria e dolore durante gli atti del respiro Tale tipo di inquinamento, tipico delle aree ad alta concentrazione di traffico autoveicolare, viene anche detto “smog di Los Angeles” dal nome della città in cui venne per la prima volta descritto.

18 Effetti acuti dell’inquinamento a Milano 1980-1989
Sono stati confrontati i dati relativi alla mortalità ed ai ricoveri ospedalieri nel Comune di Milano con le concentrazioni medie giornaliere dei principali inquinanti urbani (SO2, NOx, particelle sospese), nel corso di un intero decennio. La mortalità ed i ricoveri per malattie respiratorie hanno registrato un incremento intorno al 10 % nei giorni in cui la concentrazione di SO2 era di 100 microg/m3 rispetto a quando risultava 25 microg/m3. Un andamento analogo è avvenuto per la concentrazione di particelle sospese. Si ritiene che l’incremento della mortalità osservato nello studio sia attribuibile ad una anticipazione del decesso in soggetti con stato di salute gravemente compromesso, aggravatisi in modo letale in relazione ad un incremento dei livelli di inquinamento atmosferico. Short term effects of urban air pollution on respiratory health in Milan, M.Vigotti, G.Rossi,L.Bisanti,A.Zanobetti,J. Schwartz

19 Le giornate calde sono associate ad un aumento di mortalità per malattie respiratorie (il rischio cresce in modo esponenziale dopo i 27°C)

20 Studio Italiano sui Disturbi Respiratori nell’Infanzia e l’Ambiente (SIDRIA)
Studio condotto tra Novembre 1994 e Gennaio 1995 nel Nord e Centro Italia. Ha coinvolto oltre bambini tra 6 e 14 anni . Il 10 % circa era affetto da asma bronchiale. Bambini abitanti vicino a strade a traffico intenso e con passaggio di camion molte volte al giorno presentavano una maggior incidenza di asma e bronchite. L’incidenza era inoltre maggiore nei figli di madri fumatrici o che avevano fumato in gravidanza. E’ stata notata una stretta correlazione tra sintomi asmatici e la concentrazione di NO2 nell’ambiente.

21 Tumore polmonare e Inquinamento
Esiste un modesto maggior rischio di cancro polmonare per chi vive in aree urbane rispetto agli abitanti in zone rurali, dell’ordine di 1,5-2volte. ********************************************************************* “Inquinamento atmosferico e carcinoma polmonare a Trieste,Italia” BarboneF,BovenziM,Cavallieri F, et al (Univ of Udine,Italy;Aviano Cancer Ctr,Italy;Univ of Trieste,Italy) Am J Epidemiol 141: ,1995 Risultati: ..all’aumentare del livello di inquinamento atmosferico,aumentava il rischio di carcinoma polmonare di tutti i tipi: ca a piccole ed a grandi cellule per chi abitava nel centro città,adenoca per chi viveva nell’area industriale. Considerazioni: Vi sono alcune decine dei 2800 composti inquinanti primari o secondari dell’atmosfera che possiedono proprietà mutagene e cancerogene. Vi sono sicuri fattori di rischio:fumo,asbesto,radon,IPA,cromo,nickel,arsenico. Esiste una predisposizione individuale. Procancerogenesi T. Danno al DNA Intermedi elettrofili (cancerogeni finali) Enzimi Enzimi Prodotti di detossificazione Fase I Metaboliti non elettrofili Fase II

22 OSSIDI DI AZOTO (NO,NO2) SORGENTI: Processi di combustione derivanti da autoveicoli,impianti di riscaldamento e impianti industriali Il maggior contributo è dato dal traffico autoveicolare e, in ordine decrescente, da diesel pesanti, autovetture a benzina, diesel leggeri e autovetture catalizzate. NO si trasforma in NO2 nell’atmosfera ad opera di processi fotochimici. EFFETTI SULLA SALUTE: Riduzione della funzionalità respiratoria e dei meccanismi di difesa polmonare, più evidenti nei soggetti bronchitici ed asmatici, negli anziani e nei bambini. L’esposizione di breve durata favorisce anche l’insorgenza di fatti infiammatori delle mucose delle vie aeree superiori; l’esposizione protratta facilita le infezioni respiratorie profonde. LIVELLO DI ATTENZIONE: 200 g/m3 (media oraria) LIVELLO DI ALLARME: 400 g/m3 ( media oraria)

23 IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI (IPA) benzo(a)pirene, benzo(a)antracene, benzo(b)fluorantene, dibenzo(a,h,)antracene, indeno(1,2,3-cd)pirene, benzo(j)fluorantene SORGENTI: Autoveicoli, grandi impianti di combustione e di incenerimento. L’efficienza della combustione è di importanza essenziale: quando questa non è ottimale, l’emissione di IPA aumenta in maniera rilevante.Gli IPA sono contenuti nel fumo di sigaretta ed anche in numerosi alimenti in funzione della modalità di cottura. EFFETTI SULLA SALUTE: gli IPA emessi nella atmosfera allo stato gassoso tendono a condensarsi ed adsorbirsi al materiale corpuscolato, riuscendo, mediante inalazione, a penetrare a livello degli alveoli polmonari, ove è documentato il loro effetto pro-cancerogeno. VALORE LIMITE: 200 g/m3 (media di 3 h consec.)

24 MONOSSIDO DI CARBONIO (CO)
SORGENTI: Processi di combustione in carenza di ossigeno, situazione che si verifica in vario grado nei motori a scoppio, negli impianti di riscaldamento e industriali. Un’altra fonte estremamente significativa è rappresentata dal fumo di sigaretta. LIVELLO DI ATTENZIONE: 15 mg/m3 (media oraria) LIVELLO DI ALLARME:30 mg/m3 (media oraria) EFFETTI SULLA SALUTE: Legandosi all’emoglobina del sangue al posto dell’O2, (con un’affinità volte superiore), impedisce il trasporto ai tessuti di quest’ultimo. I suoi effetti sono soprattutto a carico dell’apparato cardiovascolare del sistema nervoso e del feto . Favorisce lo sviluppo di ischemia miocardica aumentando il rischio di malattie cardiovascolari Stern F.B. et al: heart disease mortality among bridge and tunnel officers exposed to carbon monoxide.Am.J.Epidemiol., 1988,128: Forastiere F.et al: mortality among urban policemen in Rome.Am.J.Ind.Med,1994,26:

25 BIOSSIDO DI ZOLFO (SO2) SORGENTI: Uso di combustibili fossili (carbone e derivati del petrolio). Negli ultimi 10 anni si è osservata una netta tendenza alla diminuzione delle emissioni di SO2, attribuibile in maniera determinante alla larga diffusione della metanizzazione SO2 può trasformarsi in anidride solforica (SO3) per ossidazione, grazie a reazioni fotochimiche. EFFETTI SULLA SALUTE: Azione dannosa di tipo irritante sulle mucose delle congiuntive e delle vie respiratorie superiori ed inferiori. Provoca crisi asmatiche, in particolare in soggetti predisposti. LIVELLO DI ATTENZIONE: 125 g/m3(media giornaliera) LIVELLO DI ALLARME: 250 g/m3 (media giornaliera)

26 POLVERI (Particelle Totali Sospese/PTS)
SORGENTI: Originano dai processi di combustione degli impianti termici nonché dal traffico autoveicolare. EFFETTI SULLA SALUTE: L’azione nociva varia in rapporto alle dimensioni delle particelle: quelle con diametro > 30 micron vengono trattenute nella parte alta dell’albero respiratorio ed espulse; quelle con diametro < 3 micron raggiungono gli alveoli polmonari. L’azione nociva è in parte diretta sulla mucosa, in parte è indiretta e conseguente ai gas assorbiti ed a metalli pesanti tossici ed idrocarburi policiclici aromatici adsorbiti alle particelle. LIVELLO DI ATTENZIONE: 150 g/m3 (media giornaliera) LIVELLO DI ALLARME: 300 g/m3 (media giornaliera) Livelli ambientali di PM10 da 30 a 150 µg/m3 sono associati ad incremento di mortalità cardiorespiratoria,delle infezioni e delle flogosi respiratorie,della reattività bronchiale e delle crisi respiratorie acute nei bambini,nonché a una aumentata richiesta di medicine in adulti e bambini con asma e decremento della funzionalità respiratoria nei bambini normali. State of the Art:health effects of outdoor air pollution.Am J Respir Crit Care Med 1996;

27 PIOMBO (LIMITE DI ACCETTABILITA’: 2 g/m3 (media delle conc
PIOMBO (LIMITE DI ACCETTABILITA’: g/m3 (media delle conc. medie/24 h/anno) SORGENTI: Emissioni di gas di scarico di autoveicoli alimentati a benzina addizionata con piombo tetraetile o tetrametile quale antidetonante. E’ inoltre emesso nell’atmosfera da numerosi impianti industriali. EFFETTI SULLA SALUTE: Il Pb viene veicolato direttamente agli alveoli polmonari dalle particelle di circa 1 micron di diametro. Si lega ai globuli rossi e diffonde in tutti i tessuti, tra i quali i più sensibili sono il midollo osseo ed il sistema nervoso periferico (il ben noto saturnismo) ed il sistema nervoso centrale ,particolarmente nei bambini che hanno una diminuita capacità di escrezione del metallo. Sono possibili effetti cardio e cerebrovascolari.

28 OZONO (O3) SORGENTI: Mentre nella stratosfera (tra 15 e 50 Km di altezza) l’O3 svolge un’importantissima funzione protettiva per l’uomo, perché filtra le radiazioni UV, nella troposfera (< 15 Km di altezza) il surplus di ozono, prodotto per effetto delle radiazioni solari,durante la stagione estiva, su alcune sostanze presenti in atmosfera, derivanti dal traffico autoveicolare, entra nella composizione dello “smog fotochimico”. LIVELLO DI ATTENZIONE: 180 g/m3 (media/h) LIVELLO DI ALLARME: 360 g/m3 (media/h) EFFETTI SULLA SALUTE: Azione tossica ed irritante sulle mucose respiratorie e congiuntivali, in virtù delle sue proprietà ossidanti. Nelle esposizioni croniche:cefalea,letargia ed alterazione delle fasi del sonno verosimilmente secondari ai livelli di serotonina. Huitron-Resendiz,1994-Sleep alteration and brain regional changes of serotonin and its metabolite in rats exposed to ozone.Neurosci.Lett,1994,177: “Azione tossica sui G.R. per perossidazione dei lipidi presenti sulle membrane con passaggio dalla forma discoidale alla sferica alterando il normale scambio di ossigeno a livello miocardico.” MorganD.L. et all.:ozone-iniziated changesi in erythrocyte membrane and loss of deformability. Environ.Res.,1988,45:

29 BENZENE (C6H6) SORGENTI: Emissioni dei veicoli a motore e perdite per evaporazione durante la lavorazione, lo stoccaggio e la distribuzione dei prodotti petroliferi. La benzina senza piombo usata in automezzi non catalizzati è fortemente inquinante per l’emissione ambientale di benzene. Il benzene è contenuto in concentrazione abbastanza elevata anche nel fumo di sigaretta. EFFETTI SULLA SALUTE: Penetra nell’organismo soprattutto per inalazione ed è assorbito nel sangue sino al 50%. E’ classificato tra le sostanze di accertata cancerogenicità (leucemia nei lavoratori a rischio). INDICE DI QUALITA’:1O g/m3(media annua oraria)

30 Effetto serra Rottura dei pollini con liberazione dei granuli
Durante le fasi iniziali della pioggia

31 Regole per limitare i danni alla salute
Ridurre le uscite nelle ore di maggior traffico. Scegliere percorsi a minore intensità di traffico. Scegliere percorsi nei parchi e nei giardini. Evitare jogging in zone con intenso traffico. Evitare di portare i bambini più piccoli nelle strade a maggior traffico. Spegnere il motore e chiudere i finestrini in caso di ingorgo stradale. Evitare di svolgere attività fisica intensa nelle ore di massimo soleggiamento estivo. Evitare le uscite nelle ore nei mesi estivi (per i soggetti a rischio).

32 Percentuale fumatori

33 Inquinanti indoor Materiali da costruzione: Radon,asbesto.
Materiali di rivestimento: VOC ( Composti organici volatili),contaminanti biologici,antiparassitari. Materiali di arredo: Formaldeide,VOC, isocianati Materiali isolanti: Fibre minerali (asbesto), VOC Impianti di condizionamento: Batteri, funghi Acqua: Cloro, Radon, VOC Apparecchi per riscaldamento o di combustione: Idrocarburi policiclici,gas(Nox-Sox-CO2-CO-O3) Fumo di tabacco: Idrocarburi policiclici, gas, VOC Apparecchi da ufficio: Polveri, composti organici, inchiostri, O3 Persone,animali,piante: Batteri, funghi, virus, pollini, resine, derivati epidermici, acari

34 Cause fisiche di sick building syndrome
Patologie legate all’ambiente Polmonite da ipersensibilità Febbre da umidificatore Asma e/o rinite allergica Sindromi infettive Legionellosi Febbre di Pontiac Febbre Q Sindromi oculari Dermatiti Sindromi da intossicazione Inadeguata aria esterna % Inadeguata distribuzione dell’aria (rifornimento/eliminazione)50-75% inadeguata filtrazione dell’aria introdotta % Condotti e camere di drenaggio inadeguati % Lavori di riparazione contaminati sui rivestimenti delle condutture % Umidificatori malfunzionanti %

35 Sick building syndrome
Sintomi Percentuale di Frequenza EMICRANIA % IRRITAZIONE OCULARE / LACRIMAZIONE % AFFATICAMENTO / SONNOLENZA % PERCEZIONE DEGLI ODORI % CONGESTIONE NASO SINUSALE % IRRITAZIONI CUTANEE % MAL DI GOLA % SENSO DI INSTABILITA’ % NAUSEA % STARNUTAZIONI % OPPRESSIONE TORACICA % SAPORE STRANO % PALPITAZIONI % PROBLEMI CON LENTI A CONTATTI % EPISTASSI % MINOR CONCENTRAZIONE %

36 Automobili per KM nel mondo.
Austria Belgio Danimarca Finlandia Francia Germania Gran Bretagna Olanda Grecia Spagna Svizzera ITALIA USA ASIA 28.2 27,7 22,5 25,2 24,6 60,2 62,9 43,8 43,1 36,7 42,3 90,2 19,7 17,4 37, ,4 32, ,6 25, ,7 28, ,4 28, ,0 65, ,0 71, ,3 48, ,5 70, ,1 48, ,5 47, ,2 100, ,4 20, ,4 26, ,7 1960 = 5 auto ogni 100 abitanti 1990 = 56 auto ogni 100 abitanti Coefficiente medio di occupazione = 1,2 passeggeri per automobile

37 Automobili per Km di strada.
MILANO = auto per km2 Barcellona = Vienna e Bruxelles = Monaco = Amburgo = ROMA =

38 FUMATORI maschi 33% femmine 17,5% tra 14 e 24 anni 21,3%

39 Fumo e gravidanza Maggior rischio della sindrome della morte improvvisa del neonato(SIDIS) Riduzione della funzionalità respiratoria nei primi anni di vita. Lo studio SIDRIA(studio italiano sui disturbi respiratori nell’infanzia e l’ambiente) attribuisce al fumo dei genitori il 15% dei casi di asma su cento bambini asmatici. Rishio di sviluppare allergie Aborto spontaneo Basso peso alla nascita(fra 60 e 190 gr) Distacco di placenta Placenta previa Emorragie gestionali Malformazioni congenite degli arti Gravidanza extrauterina

40 Il fumo,ogni anno,uccide più americani di alcool, cocaina, eroina, omicidi, suicidi,incidenti stradali,incendi e AIDS insieme. Numero di morti: Fumo Alcool Incidenti AIDS Suicidi Omicidi Cocaina Eroina

41 Fattori di rischio per neoplasia
(the causes of cancer. Oxford University Press,New York)

42 Morti per tumore in LOMBARDIA (1994)
Morti totali: Morti per tumore: (33%) 313 morti per Trend nazionale = 272 per Morti per tumore in ITALIA (1996) : ( maschi— femmine)

43 Con questo inquinamento..
Dottore non riesco a respirare. Che.. culo!!! Con questo inquinamento.. O.S.A.


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