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Chimica ambientale Rita Giovannetti Chimica dell'ambiente

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Presentazione sul tema: "Chimica ambientale Rita Giovannetti Chimica dell'ambiente"— Transcript della presentazione:

1 Chimica ambientale Rita Giovannetti Chimica dell'ambiente
L'attenzione verso l'ambiente ed i suoi problemi ha subito, negli ultimi anni, una crescita senza precedenti. Il merito spetta principalmente ad una rilettura del rapporto uomo-ambiente, che ha favorito un mutato atteggiamento verso le tematiche ambientali ed ha aperto nuove opportunità alla riflessione scientifica. Questa presa di coscienza ha spinto gli scienziati e i governi dei paesi più industrializzati a confrontarsi con lo straordinario sviluppo dell’innovazione tecnologica e con la questione ambientale. Un tema, quello del rapporto uomo-ambiente che è molto antico ma che è anche molto nuovissimo se si guarda ai timori per il degrado ambientale. Chimica dell'ambiente

2 La Scienza ambientale Chimica dell'ambiente
La scienza ambientale può essere definita come lo studio della terra, dell’aria, dell’acqua e degli ambienti viventi egli effetti della tecnologia su di essi. Aria, acqua, terra, vita e tecnologia sono fortemente collegate come mostrato nella figura. Tradizionalmente la scienza ambientale è divisa tra lo studio dell’atmosfera, dell’idrosfera, della geosfera e della biosfera. La Scienza ambientale è, nel suo più ampio significato, l'insieme di interazioni che avvengono tra gli ambienti terrestre, acquatico, vivente e antropologico. Essa include le leggi emanate dai governi e tutte le discipline, come la chimica, la biologia, l'ecologia, la sociologia, che influenzano o descrivono tali interazioni. La scienza ambientale si è evoluta in modo significativo grazie alle ricerche effettuate sui modi e sui luoghi in cui gli organismi viventi compiono i loro cicli vitali. Studiando i fattori ambientali che incidono sugli organismi e sul modo in cui essi interagiscono tra di loro. La tecnologia ha influito sull'ambiente in cui tutti gli esseri umani devono vivere. Perciò la tecnologia potrebbe essere considerata strettamente in funzione di come essa incida sull'ambiente e del modo in cui, usata intelligentemente da persone preparate sulla scienza dell'ambiente, possa aiutare piuttosto che danneggiare la Terra, dalla quale tutti gli esseri viventi dipendono per il loro benessere e la loro esistenza. Chimica dell'ambiente

3 La Scienza ambientale L’atmosfera è il sottile strato di gas che circonda la superficie terrestre. L’idrosfera contiene l’acqua terrestre. La geosfera è composta dalla terra solida, compreso il suolo che sostiene la vita della maggior parte delle piante. Tutti gli esseri viventi della terra compongono la biosfera. L’atmosfera è il sottile strato di gas che circonda la superficie terrestre. Essa, oltre ad assolvere il suo ruolo di riserva di gas, mitiga la temperatura della terra, assorbe l’energia e le dannose radiazioni ultraviolette del sole, trasporta l’energia lontano dalle regioni equatoriali e funge, nel ciclo idrologico, da sentiero per i movimenti in fase vapore dell’acqua. L’idrosfera contiene l’acqua terrestre. Oltre il 97% dell’acqua della terra si trova negli oceani e la maggior parte dell’acqua dolce è sotto forma di ghiaccio. Perciò solo una percentuale relativamente modesta dell’acqua totale sulla terra è realmente coinvolta nei processi terrestri, atmosferici e biologici. Ad esclusone dell’acqua marina, l’acqua che circola nei processi ambientali si trova nell’atmosfera, nel sottosuolo, come acqua di falda, e in torrenti, fiumi, stagni e bacini artificiali come acqua superficiale. La geosfera è composta dalla terra solida, compreso il suolo che sostiene la vita della maggior parte delle piante. La parte della geosfera che è direttamente coinvolta nei processi ambientali attraverso il contatto con l’atmosfera , l’idrosfera e gli organismi viventi è la litosfera che varia in spessore da 50 a 100 Km. La parte più importante della litosfera è il sottile strato esterno chiamato crosta. Tutti gli esseri viventi della terra compongono la biosfera. Questi organismi e gli aspetti dell’ambiente che li riguardano sono chiamati biotici; le altre parti dell’ambiente sono abiotiche. Chimica dell'ambiente

4 Chimica dell’ambiente
La chimica dell’ambiente lo studio delle sorgenti, delle reazioni, del trasporto, degli effetti del destino delle specie chimiche in acqua, suolo e aria degli effetti della tecnologia su di essi. la chimica dell’ambiente: interazioni tra acqua ,aria, terra, vita e tecnologia. La chimica dell’ambiente può essere definita come lo studio delle sorgenti, delle reazioni, del trasporto, degli effetti e del destino delle specie chimiche in acqua, suolo e aria e degli effetti della tecnologia su di essi. Alla luce delle definizioni date sopra è possibile considerare la chimica dell’ambiente dal punto di vista delle interazioni tra acqua ,aria, terra, vita e tecnologia. Una delle maggiori sfide della chimica dell'ambiente è la determinazione della natura e della quantità di specifici inquinanti nell'ambiente. Per questo l'analisi chimica è il primo passo vitale della ricerca in chimica dell'ambiente. Le difficoltà di analisi per molti inquinanti ambientali possono essere impressionanti. Livelli significativi di un inquinante atmosferico possono essere rappresentati da valori inferiori ad un microgrammo per metro cubo di aria. Per molti inquinanti dell'acqua, una parte per milione in peso (praticamente un milligrammo per litro) è un valore molto elevato. Per alcuni inquinanti si hanno dei livelli significativi, dal punto di vista di danno per l'ambiente, anche a concentrazioni di poche parti per trilione. Per questi motivi è ovvio che le analisi chimiche utilizzate per lo studio di alcuni sistemi chimici richiedono limiti di rivelabilità molto bassi. Per consentire alla chimica di dare il massimo contributo per la soluzione dei problemi ambientali, il chimico deve lavorare verso la comprensione della natura, delle reazioni e dei meccanismi di trasporto delle specie chimiche nell'ambiente e in questo la chimica analitica ha la sua parte fondamentale. Chimica dell'ambiente

5 Acqua, aria, suolo, vita, tecnologia
Sostanza di importanza vitale in tutte le parti dell'ambiente. Copre il 70% circa della superficie della Terra. Si trova in tutte le sfere dell'ambiente. E’ parte essenziale di tutti i sistemi viventi ed è il mezzo dal quale la vita si è evoluta e in cui esiste. L'energia e la materia sono trasportate dall'acqua. E’ possibile ora considerare la chimica dell'ambiente dal punto di vista delle interazioni tra acqua, aria, terra, vita e tecnologia L'acqua, è una sostanza di importanza vitale in tutte le parti dell'ambiente. Essa copre il 70% circa della superficie della Terra. Si trova in tutte le sfere dell'ambiente, negli oceani, come vasta riserva di acqua marina, sulle terre emerse, come acqua di superficie nei laghi e nei fiumi, nel sottosuolo, come falde idriche, nell'atmosfera come vapore acqueo e nelle calotte polari come ghiaccio. L'acqua è una parte essenziale di tutti i sistemi viventi ed è il mezzo dal quale la vita si è evoluta e in cui esiste. L'energia e la materia sono trasportate dall'acqua attraverso le varie sfere dell'ambiente. Chimica dell'ambiente

6 Acqua, aria, suolo, vita, tecnologia
L'acqua scioglie i costituenti solubili dei minerali e li trasporta Trasporta il nutrimento per le piante dal suolo all'interno di esse, attraverso le radici. L'energia solare assorbita nell’evaporazione viene trasportata come calore latente e rilasciata sulla terra emersa. Il rilascio del calore latente fornisce l'energia che trasporta il calore dalle regioni equatoriali verso i poli terrestri causando fortissime tempeste. L'acqua scioglie i costituenti solubili dei minerali e li trasporta fino agli oceani o li lascia come depositi minerali ad una certa distanza dalle loro sorgenti; essa trasporta il nutrimento per le piante dal suolo all'interno di esse, attraverso le radici. L'energia solare assorbita nell'evaporazione dell'acqua degli oceani viene trasportata come calore latente e rilasciata sulla terra emersa. Il rilascio del calore latente fornisce l'energia che trasporta il calore dalle regioni equatoriali verso i poli terrestri causando fortissime tempeste. L'acqua è ovviamente un argomento fondamentale nelle scienze ambientali. Chimica dell'ambiente

7 Acqua, aria, suolo, vita, tecnologia
Aria ed atmosfera L'atmosfera è un mantello protettivo che alimenta la vita sulla Terra e la protegge dall'ambiente ostile dello spazio. è la sorgente di biossido di carbonio e di ossigeno fornisce l'azoto per i batteri fissatori come parte fondamentale del ciclo idrologico, trasporta l'acqua dagli oceani alla terra emersa ha una funzione protettiva per la vita, stabilizza la temperatura della Terra ACQUA, ARIA, SUOLO, VITA E TECNOLOGIA Aria ed atmosfera L'atmosfera è un mantello protettivo che alimenta la vita sulla Terra e la protegge dall'ambiente ostile dello spazio. Essa è la sorgente di biossido di carbonio per la fotosintesi delle piante e di ossigeno per la respirazione. Fornisce l'azoto che i batteri fissatori di azoto e le industrie che producono ammo­niaca utilizzano per produrre azoto chimicamente legato, una componente essenziale delle molecole vitali. Come parte fondamentale del ciclo idrologico, l'atmosfera trasporta l'acqua dagli oceani alla terra emersa, agendo così da condensatore in un grande distillatore solare. L'atmo­sfera inoltre ha una funzione protettiva per la vita, perché assorbe le radiazioni ultraviolette più dannose provenienti dal soie e stabilizza la temperatura della Terra. La scienza dell'atmosfera tratta dei movimenti di masse di aria nell'atmosfera, del bilancio termico atmosferico, della composizione chimica e delle reazioni dell'atmosfera. Chimica dell'ambiente

8 Acqua, aria, suolo, vita, tecnologia
II suolo Litosfera: mantello più esterno e dalla crosta è estremamente sottile, se paragonata al diametro terrestre, e varia tra i 5 e i 40 Km di spessore. ACQUA, ARIA, SUOLO, VITA E TECNOLOGIA II suolo La geosfera, o Terra solida è quella parte della Terra sulla quale vivono gli esseri umani e dalla quale essi prendono la maggior parte del loro cibo, dei minerali e dei combustibili. La Terra è divisa in strati che comprendono il nucleo interno, solido e ricco di ferro, il nucleo più esterno, fuso, il mantello e la crosta. La scienza dell'ambiente si interessa principalmente della litosfera, che è costituita dal mantello più esterno e dalla crosta. Quest'ultima è lo strato più esterno della Terra, l'unico accessibile agli esseri umani. Essa è estremamente sottile, se paragonata al diametro terrestre, e varia tra i 5 e i 40 Km di spessore. Chimica dell'ambiente

9 Acqua, aria, suolo, vita, tecnologia
II suolo…. la geologia è la scienza della geosfera: parte minerale della crosta terrestre. l'acqua, coinvolta nella erosione delle rocce e nella formazione dei minerali, l'atmosfera e il clima, che hanno profondi effetti utilizza la chimica per spiegare la natura e il comportamento dei materiali geologici, la fisica per spiegare il loro comportamento meccanico la biologia per spiegare le mutue interazioni tra geosfera e biosfera. ACQUA, ARIA, SUOLO, VITA E TECNOLOGIA II suolo La geologia è la scienza della geosfera. Come tale si riferisce principalmente alla parte minerale della crosta terrestre. Essa, però, deve considerare anche l'acqua, coinvolta nella erosione delle rocce e nella formazione dei minerali, l'atmosfera e il clima, che hanno profondi effetti sulla geosfera e sullo scambio di energia e materia con essa, e i sistemi viventi, che esistono in larga misura sulla geosfera e quindi hanno significativi effetti su di essa. La scienza geologica utilizza la chimica per spiegare la natura e il comportamento dei materiali geologici, la fisica per spiegare il loro comportamento meccanico e la biologia per spiegare le mutue interazioni tra geosfera e biosfera. Chimica dell'ambiente

10 Acqua, aria, suolo, vita, tecnologia
II suolo La tecnologia moderna ha una profonda influenza sulla geosfera. La parte più importante della geosfera, è il suolo Sul suolo crescono le piante e, virtualmente, tutti gli organismi terrestri dipendono da esso per la loro esistenza. La produttività del suolo è fortemente influenzata dalle condizioni ambientali e dagli eventuali inquinanti presenti. ACQUA, ARIA, SUOLO, VITA E TECNOLOGIA Anche la tecnologia moderna, per la capacità ad esempio di spostare massicce quantità di polveri e rocce, ha una profonda influenza sulla geosfera. La parte più importante della geosfera, per la vita sulla Terra, è il suolo, formato dall'azione di erosione disintegrativa dei processi fisici, geochimica e biologici sulle rocce. Sul suolo crescono le piante e, virtualmente, tutti gli organismi terrestri dipendono da esso per la loro esistenza. La produttività del suolo è fortemente influenzata dalle condizioni ambientali e dagli eventuali inquinanti presenti. Chimica dell'ambiente

11 Acqua, aria, suolo, vita, tecnologia
La vita La biologia è la scienza della vita. Essa è basata sulle specie chimiche sintetizzate biologicamente è una componente chiave della scienza e della chimica dell'ambiente. per guardare alla biosfera dal punto di vista delle popolazioni delle diverse specie ACQUA, ARIA, SUOLO, VITA E TECNOLOGIA La vita La biologia è la scienza della vita. Essa è basata sulle specie chimiche sintetizzate biologicamente, molte delle quali esistono come grandi molecole, chiamate macromolecole. In quanto esseri viventi, l'interesse ultimo degli uomini nei confronti del loro ambiente è la sua interazione con la vita. Perciò la biologia è una componente chiave della scienza e della chimica dell'ambiente. Studiare la biologia dal punto di vista delle cellule e delle macromolecole significa considerarla a livello microscopico. All'altro lato della scala, gli scienziati dell'ambiente possono guardare alla biosfera dal punto di vista delle popolazioni delle diverse specie, che interagiscono l'una con l'altra in una comunità biologica. Chimica dell'ambiente

12 Acqua, aria, suolo, vita, tecnologia
La vita l'ecologia è lo studio dei fattori ambientali che influiscono sugli organismi e del modo in cui gli organismi interagiscono con questi fattori e tra di loro. Ecosistema: insieme degli organismi mutuamente interagenti e dell'ambiente in cui vengono scambiati materiali in modo essenzialmente ciclico, possiede componenti fisiche, chimiche e biologiche, insieme a fonti energetiche e percorsi di scambio di energia e materiali. ACQUA, ARIA, SUOLO, VITA E TECNOLOGIA La vita L'ecologia è lo studio dei fattori ambientali che influiscono sugli organismi e del modo in cui gli organismi interagiscono con questi fattori e tra di loro. L'ecologia è la scienza che tratta delle relazioni tra gli organismi viventi e il loro ambiente fisico. E' possibile avvicinarsi all'ecologia dal punto di vista dell'ambiente e delle domande che esso pone agli organismi che vivono in esso o da quello degli organismi e del modo in cui essi si adattano alle loro condizioni ambientali. Un ecosistema consiste nell'insieme degli organismi mutuamente interagenti e dell'ambiente in cui vengono scambiati materiali in modo essenzialmente ciclico. Un ecosistema possiede componenti fisiche, chimiche e biologiche, insieme a fonti energetiche e percorsi di scambio di energia e materiali. L'ambiente in cui vive un particolare organismo è chiamato habitat. Il ruolo di un organismo in un habitat è detto la sua nicchia. La comprensione dell'ecologia è essenziale nelle moderne società industriali, affinché vi sia compatibilità con la salvaguardia ed il miglioramento dell'ambiente. Chimica dell'ambiente

13 Acqua, aria, suolo, vita, tecnologia
La tecnologia La tecnologia tratta dei modi in cui gli uomini lavorano con i materiali e l'energia. usata per benessere e sopravvivenza. è essenziale nello studio della scienza dell'ambiente, a causa della sua enorme influenza su di esso. La sfida è adoperare la tecnologia tenendo conto dell'ambiente ACQUA, ARIA, SUOLO, VITA E TECNOLOGIA La tecnologia La tecnologia tratta dei modi in cui gli uomini lavorano con i materiali e l'energia. Nell'era moderna la tecnologia è, fondamentalmente, il prodotto dell'ingegneria, basata su principi scientifici. Questa scienza riguarda la scoperta, la spiegazione e lo sviluppo di teorie che si riferiscono ai correlati fenomeni naturali che riguardano l'energia, la materia, il tempo e lo spazio. L'ingegneria fornisce programmi e mezzi per raggiungere obiettivi pratici e specifici, basandosi sui principi fondamentali della scienza. La tecnologia utilizza questi programmi per ottenere gli obiettivi desiderati. E' essenziale considerare tecnologia, ingegneria ed attività industriali nello studio della scienza dell'ambiente, a causa della loro enorme influenza su di esso. Gli uomini useranno la tecnologia per procurarsi cibo, difesa e beni di cui hanno bisogno per il loro benessere e la loro sopravvivenza. La sfida è adoperare la tecnologia tenendo conto dell'ambiente e dell'ecologia, in modo da trame reciproco vantaggio, piuttosto che danno. Chimica dell'ambiente

14 Acqua, aria, suolo, vita, tecnologia
La tecnologia La tecnologia, applicata correttamente, può risultare enormemente positiva per la salvaguardia dell'ambiente. La più scontata delle sue applicazioni è il controllo dell'inquinamento dell'acqua e dell'aria nella prevenzione nella formazione degli inquinanti. La tecnologia dovrà essere sempre più utilizzata per sviluppare processi altamente efficienti. ACQUA, ARIA, SUOLO, VITA E TECNOLOGIA La tecnologia, applicata correttamente, può risultare enormemente positiva per la salvaguardia dell'ambiente. La più scontata delle sue applicazioni è il controllo dell'inquinamento dell'acqua e dell'aria. Poiché le misure effettuate alla fine di un processo ("end of pipe") hanno lo scopo di controllare l'inquinamento prodotto nell'aria e nell'acqua, sarebbe meglio utilizzare la tecnologia per il controllo del processo produttivo mentre questo si svolge, in modo da prevenire la formazione degli inquinanti. La tecnologia dovrà essere sempre più utilizzata per sviluppare processi altamente efficienti di conversione di energia, di sfruttamento di risorse energetiche rinnovabili e di conversione di materiali grezzi in prodotti finiti, con la minima generazione di rifiuti pericolosi come sottoprodotti. Nel settore dei trasporti l'applicazione corretta della tecnologia, in aree quali il trasporto su treni ad alta velocità, può aumentare enormemente la rapidità, l'efficienza energetica e la sicurezza dei mezzi per lo spostamento di persone e beni. Chimica dell'ambiente

15 Energia e cicli energetici
I cicli biogeochimici, e virtualmente tutti i processi che avvengono sulla Terra, sono azionati dall'energia proveniente dal sole. Il sole praticamente emette radiazioni come un corpo nero, trasmette energia alla Terra sotto forma di radiazione elettromagnetica L'energia nei sistemi naturali viene trasferita come calore Questi trasferimenti sono governati dalle leggi della termodinamica. ENERGIA E CICLI ENERGETICI I cicli biogeochimici, e virtualmente tutti i processi che avvengono sulla Terra, sono azionati dall'energia proveniente dal sole. Il sole praticamente emette radiazioni come un corpo nero, avendo una temperatura superficiale effettiva di K (temperatura assoluta, in cui le unità sono le stesse della scala Celsius, ma con lo zero allo zero assoluto). Il sole trasmette energia alla Terra sotto forma di radiazione elettromagnetica con un massimo nel flusso di energia intorno ai 500 nanometri, cioè nella regione dello spettro del visibile. Una superficie di un metro quadro perpendicolare alla direzione del flusso solare, alla sommità dell'atmosfera, riceve energia pari a watts, sufficiente, ad esempio, a far funzionare un ferro da stiro; questo è detto flusso solare. L'energia nei sistemi naturali viene trasferita come calore, che è la forma di energia che fluisce tra due corpi come risultato di una differenza di temperatura, oppure come lavoro, che è il trasferimento di energia che non dipende da differenze di temperatura. Questi trasferimenti sono governati dalle leggi della termodinamica. Chimica dell'ambiente

16 Energia e cicli energetici
La prima legge della termodinamica stabilisce che, anche se l'energia può essere trasferita o trasformata, essa viene conservata e non persa. La seconda legge della termodinamica descrive la tendenza al disordine nei sistemi naturali: ogni volta che l'energia viene trasformata, una parte viene dissipata ENERGIA E CICLI ENERGETICI La prima legge della termodinamica stabilisce che, anche se l'energia può essere trasferita o trasformata, essa viene conservata e non persa. L'energia chimica presente nel cibo ingerito, viene trasformata attra­verso processi metabolici in lavoro o calore che possono essere utilizzati dagli organismi, ma globalmente non c'è una perdita o un acquisto netto di energia. La seconda legge della termodinamica descrive la tendenza al disordine nei sistemi naturali. Essa dimostra come ogni volta che l'energia viene trasformata, una parte ne venga dissipata, nel senso che non viene utilizzata come lavoro. Così, per esempio, solo una frazione dell'energia che un organismo ricava dal cibo metabolizzato, può essere convertita in lavoro; il resto è dissipato come calore. Chimica dell'ambiente

17 Energia e cicli energetici
Luce e radiazioni elettromagnetiche L'energia può essere trasportata attraverso lo spazio alla velocità della luce, come radiazione elettromagnetica Le radiazioni elettromagnetiche, in particolare la luce, sono di massima importanza nel considerare l'energia nei sistemi ambientali. ENERGIA E CICLI ENERGETICI Luce e radiazioni elettromagnetiche Le radiazioni elettromagnetiche, in particolare la luce, sono di massima importanza nel considerare l'energia nei sistemi ambientali. Perciò bisogna sottolineare i seguenti punti correlati ad esse: L'energia può essere trasportata attraverso lo spazio alla velocità della luce, e, uguale a 3,00 x 108 metri al secondo (m/s) nel vuoto, come radiazione elettromagnetica, che include luce visibile, radiazioni ultraviolette ed infrarosse, microonde, onde radio, raggi gamma e raggi X. Chimica dell'ambiente

18 Energia e cicli energetici
Luce e radiazioni elettromagnetiche La radiazione elettromagnetica ha un carattere ondulatorio. Le onde si muovono alla velocità della luce, e, ed hanno lunghezza d'onda (λ), ampiezza, e frequenza () caratteristiche. λ =c ENERGIA E CICLI ENERGETICI Luce e radiazioni elettromagnetiche Le radiazioni elettromagnetiche, in particolare la luce, sono di massima importanza nel considerare l'energia nei sistemi ambientali. Perciò bisogna sottolineare i seguenti punti correlati ad esse: L'energia può essere trasportata attraverso lo spazio alla velocità della luce, e, uguale a 3,00 x 108 metri al secondo (m/s) nel vuoto, come radiazione elettromagnetica, che include luce visibile, radiazioni ultraviolette ed infrarosse, microonde, onde radio, raggi gamma e raggi X. Chimica dell'ambiente

19 Energia e cicli energetici
Luce e radiazioni elettromagnetiche le radiazioni elettromagnetiche hanno anche carattere di particelle: l'energia radiante può essere assorbita o emessa solo in pacchetti discreti chiamati quanti o fotoni. L'energia ogni fotone è data da: E = h  dove h è la costante di Planck, 6,63x10-34 Js (joule x secondi). l'energia di un fotone è tanto maggiore quanto maggiore è la frequenza dell'onda ad esso associata (e quanto minore è la lunghezza d'onda). ENERGIA E CICLI ENERGETICI Luce e radiazioni elettromagnetiche Le radiazioni elettromagnetiche, in particolare la luce, sono di massima importanza nel considerare l'energia nei sistemi ambientali. Perciò bisogna sottolineare i seguenti punti correlati ad esse: L'energia può essere trasportata attraverso lo spazio alla velocità della luce, e, uguale a 3,00 x 108 metri al secondo (m/s) nel vuoto, come radiazione elettromagnetica, che include luce visibile, radiazioni ultraviolette ed infrarosse, microonde, onde radio, raggi gamma e raggi X. Chimica dell'ambiente

20 Energia e cicli energetici
Flusso di energia e fotosintesi nei sistemi viventi Mentre i materiali vengono riciclati attraverso gli ecosistemi il flusso di energia utile può essere visto essenzialmente come un processo a senso unico. L'energia solare incidente può essere considerata come energia ad alta forza ENERGIA E CICLI ENERGETICI Flusso di energia e fotosintesi nei sistemi viventi Mentre i materiali vengono riciclati attraverso gli ecosistemi, il flusso di energia utile può essere visto essenzialmente come un processo a senso unico. L'energia solare incidente può essere considerata come energia ad alta forza, perché può far avvenire utili reazioni, la più importante delle quali, nei sistemi viventi, è la fotosintesi. Chimica dell'ambiente

21 Energia e cicli energetici
Flusso di energia e fotosintesi nei sistemi viventi l'energia solare catturata dalle piante verdi stimola la clorofilla, che permette quei processi metabolici che producono i carboidrati da acqua e biossido di carbonio. Assorbimento energia solare Sole Clorofilla energetica Acqua Trasferimento di energia attraverso ATP ad alta energia Biossido di carbonio Sintesi di carboidrati Carboidrati CH2O Ossigeno O2 ENERGIA E CICLI ENERGETICI Come mostrato in Figura 1.3, l'energia solare catturata dalle piante verdi stimola la clorofilla, che permette quei processi metabolici che producono i carboidrati da acqua e biossido di carbonio. Questi carboidrati sono dei magazzini di energia chimica che può essere convertita in calore e lavoro dalle reazioni metaboliche, con l'ossigeno, negli organismi. Alla fine la maggior parte dell'energia è convertita in calore a bassa forza, che eventualmente viene reirradiato da parte della Terra come radiazione infrarossa. Chimica dell'ambiente

22 Impatto umano e inquinamento
L'inquinamento dell'ambiente può essere suddiviso in inquinamento dell'acqua, inquinamento dell'aria ed inquinamento del suolo. Queste tre aree sono tutte collegate tra loro. Per esempio, alcuni gas immessi nell'atmosfera possono essere convertiti in acidi forti attraverso processi chimici atmosferici, quindi ricadere sulla terra come piogge acide ed inquinare l'acqua abbassandone il pH. I rifiuti pericolosi, laddove impropriamente scaricati, possono permeare nell'acqua di falda, che può essere immessa come acqua inquinata nei fiumi. IMPATTO UMANO E INQUINAMENTO Le esigenze di una popolazione in crescita, insieme al desiderio della maggior parte delle persone di uno standard di vita più elevato, hanno portato ad un livello di inquinamento su scala mondiale. L'inquinamento dell'ambiente può essere suddiviso in inquinamento dell'acqua, inquinamento dell'aria ed inquinamento del suolo. Queste tre aree sono tutte collegate tra loro. Per esempio, alcuni gas immessi nell'atmosfera possono essere convertiti in acidi forti attraverso processi chimici atmosferici, quindi ricadere sulla terra come piogge acide ed inquinare l'acqua abbassandone il pH. I rifiuti pericolosi, laddove impropriamente scaricati, possono permeare nell'acqua di falda, che può essere immessa come acqua inquinata nei fiumi. Chimica dell'ambiente

23 Impatto umano e inquinamento
inquinante è quella di una sostanza presente in concentrazione maggiore rispetto a quella naturale, che ha un netto effetto dannoso sull'ambiente Le sostanze contaminanti, che non sono classificate come inquinanti a meno che non abbiano qualche effetto dannoso, comportano delle deviazioni dalla normale composizione dell'ambiente. Ogni inquinante ha origine da una sorgente. La sorgente è particolarmente importante perché generalmente è il luogo più logico per eliminare l'inquinamento. Dopo che un inquinante è stato rilasciato da una sorgente, esso può agire su di un recettore. IMPATTO UMANO E INQUINAMENTO Alcune definizioni riguardo l'inquinamento Una definizione ragionevole di inquinante è quella di una sostanza pre­sente in concentrazione maggiore rispetto a quella naturale, come risultato dell'attività umana, che ha un netto effetto dannoso sull'ambiente o su qualcosa di valore in esso. Le sostanze contaminanti, che non sono classificate come inquinanti a meno che non abbiano qualche effetto dannoso, comportano delle deviazioni dalla normale composizione dell'ambiente. Ogni inquinante ha origine da una sorgente. La sorgente è particolarmente importante perché generalmente è il luogo più logico per eliminare l'inquina­mento. Dopo che un inquinante è stato rilasciato da una sorgente, esso può agire su di un recettore. Chimica dell'ambiente

24 Impatto umano e inquinamento
Il recettore è qualsiasi cosa su cui l'inquinante ha effetto. se l'inquinante ha vita lunga, può essere immagazzinato in un sink (pozzo). un muro di calcare può essere un sink per l'acido solforico proveniente dall'atmosfera, a causa della reazione: CaCO3 + H2SO4 -> CaSO4 + H2O + CO2 IMPATTO UMANO E INQUINAMENTO Alcune definizioni riguardo l'inquinamento Il recettore è qualsiasi cosa su cui l'inquinante ha effetto. Sono recettori gli esseri umani, a cui bruciano gli occhi per colpa degli ossidanti presenti nell'atmosfera. Le piccole trote, che possono morire in acqua, in seguito all'esposizione al dieldrin, sono sempre recettori. Eventualmente, se l'inquinante ha vita lunga, può essere immagazzinato in un sink (pozzo), un deposito a lungo termine, in cui esso resterà per molto tempo, anche se non necessariamente per sempre. Così un muro di calcare può essere un sink per l'acido sol­forico proveniente dall'atmosfera, a causa della reazione: CaCO3 + H2SO4 -> CaSO4 + H2O + CO2 che fissa il solfato come parte della composizione del muro. Chimica dell'ambiente

25 Tecnologia: problemi e soluzioni
La moderna tecnologia ha fornito i mezzi per una massiccia alterazione dell'ambiente e per il suo inquinamento. Tuttavia essa, applicata in modo intelligente ed unitamente ad una buona conoscenza delle problematiche dell'ambiente, può anche fornire i mezzi per trattare i problemi dell'inquinamento e della degradazione dell'ambiente. Nonostante tutti i problemi che comporta, la tecnologia basata sulle solide fondamenta della scienza dell'ambiente può essere efficacemente utilizzata per risolvere i problemi dell'ambiente. TECNOLOGIA: I PROBLEMI CHE PONE E LE SOLUZIONI CHE OFFRE La moderna tecnologia ha fornito i mezzi per una massiccia alterazione dell'ambiente e per il suo inquinamento. Tuttavia essa, applicata in modo intelligente ed unitamente ad una buona conoscenza delle problematiche dell'ambiente, può anche fornire i mezzi per trattare i problemi dell'inquina­mento e della degradazione dell'ambiente. Alcuni dei modi principali in cui la moderna tecnologia ha contribuito all'alterazione dell'ambiente e al suo inquinamento, sono i seguenti: Le abitudini agricole che hanno portato a coltivazioni intensive della terra, prosciugamento delle paludi, irrigazioni di terre aride ed uso di erbicidi ed insetticidi; L'enorme produzione industriale che porta ad un vasto consumo di materiali grezzi e forma grandi quantità di inquinanti atmosferici, idrici e rifiuti pericolosi, come sottoprodotti; L'estrazione e la produzione di minerali ed altri materiali grezzi, con il conseguente inquinamento e la distruzione dell'ambiente; La produzione e l'uso di energia con gli effetti sull'ambiente che includono la distruzione di suolo in seguito a coltivazioni a ciclo aperto previo sbancamento, l'inquinamento idrico in seguito all'immissione di acque saline provenienti dalle industrie petrolifere e l'emissione di inquinanti atmosferici, come il biossido di zolfo, causa di piogge acide; Le moderne abitudini nei trasporti, in particolare su automobile, che comportano la distruzione della superficie del suolo per la costruzione di strade, l'emissione di inquinanti nell'aria e un aumento della domanda di fonti di combustibili fossili. Chimica dell'ambiente

26 Minimizzare l’impatto ambientale
un generico processo di produzione con una accurata progettazione in modo da minimizzare l’impatto ambientale Processi produttivi Prodotti e sottoprodotti utili. Scarichi che possono richiedere trattamenti Mezzi di reazione (acqua, solventi organici) Catalizzatori Reagenti Contaminanti (impurezze) Emissioni atmosferiche Riciclo Sottoprodotti recuperati Acque di scarico Solidi e liquami TECNOLOGIA: I PROBLEMI CHE PONE E LE SOLUZIONI CHE OFFRE Un esempio importante è offerto dalla riorganizzazione dei processi industriali basilari, volta a minimizzare sia il consumo di materiali grezzi e di energia che la produzione di rifiuti. Consideriamo il generico processo di produzione di Figura. Con un'appropriata pianificazione l'accettabilità ambientale di esso può essere enormemente aumentata. In alcuni casi i materiali grezzi e le fonti energetiche possono essere scelti in modo da minimizzare l'impatto ambientale. Se il processo coinvolge la produzione di sostanze chimiche, si potrebbero modificare completamente le reazioni utilizzate, in modo da rendere l'intera operazione ambientalmente accettabile. I materiali grezzi e le acque potrebbero essere riciclati il più possibile. I mezzi tecnologici più facilmente accessibili potrebbero essere impiegati per minimizzare le emissioni gassose, liquide e di rifiuti solidi. Chimica dell'ambiente

27 Minimizzare l’impatto ambientale
Sistemi di controllo computerizzati Uso di materiali che minimizzino i problemi di inquinamento Processi e materiali che consentano il massimo di riciclaggio e minima produzione di sottoprodotti. Trattamento biologico dei rifiuti. Uso di migliori catalizzatori. Minimizzare l’impatto ambientale Vi sono molti modi in cui la tecnologia può essere applicata per minimizzare l'impatto ambientale. Tra questi vi sono i seguenti: L'uso di modernissimi sistemi di controllo computerizzati per raggiungere l'efficienza energetica ottimale, la massima utilizzazione di materiali grezzi e la minima produzione di sottoprodotti inquinanti; L'uso di materiali che minimizzino i problemi di inquinamento; per esempio materiali termoresistenti, che rendono possibile l'uso di alte temperature per processi termici efficienti; L'applicazione di processi e materiali che consentano il massimo riciclaggio di materiali e la minima produzione di sottoprodotti di scarico; per esempio, avanzati processi a membrana per il trattamento delle acque di scarico per riciclare l'acqua; L'applicazione di biotecnologie avanzate, quali il trattamento biologico dei rifiuti; L'uso dei migliori catalizzatori per sintesi efficienti; L'uso dei laser per strumenti di precisione e processi per minimizzare la produzione di rifiuti. Chimica dell'ambiente

28 Cicli della materia Antroposfera Atmosfera Biosfera Geosfera Idrosfera
I cicli della materia spesso basati sui cicli degli elementi, sono della massima importanza per l'ambiente. I cicli biogeochimici globali possono essere trattati dal punto di vista di diversi serbatoi, come gli oceani, i sedimenti e l'atmosfera, collegati tra loro da interfacce, attraverso le quali la materia si muove continuamente. Il moto di un particolare tipo di materia tra due particolari serbatoi può essere reversibile o irreversibile. Il flusso di materia varia enormemente al variare dei componenti della materia, all'interno di uno specifico serbatoio. La Figura mostra un generico ciclo, con le cinque sfere o serbatoi in cui la materia può essere contenuta. L'attività umana ha ora una tale influenza sui cicli della materia che è utile riferirsi alla "antroposfera" come a un serbatoio di materia, insieme alle altre "sfere" dell'ambiente. Prendendo la Figura come modello, è possibile risalire ad ognuno dei noti cicli degli elementi. Ciclo generale che mostra lo scambio di materia tra atmosfera, biosfera, antroposfera, geosfera e idrosfera. Chimica dell'ambiente

29 Cicli della materia Chimica dell'ambiente
Infiltrazione verso acqua sotterranea Acqua sotterranea Massa di neve, ghiaccio I cicli biogeochimici sono, in ultimo, alimentati dall'energia solare e ben regolati e governati dall'energia consumata dagli organismi. In un certo senso, il ciclo idrologico alimentato dall'energia solare (Figura 2.2) si comporta come un nastro trasportatore infinito, in grado di muovere, attraverso gli ecosistemi, i materiali essenziali per la vita. Chimica dell'ambiente

30 Cicli della materia Scambio di materiali tra le possibili sfere dell'ambiente Da A Atmosfera Idrosfera Biosfera Geosfera Antroposfera - H2O 02 H2S, partic. SO2,CO2 {CH20} Soluti minerali Inquinanti delle acque O2, CO2 Nutrienti minerali Fertilizzanti Materiale organico Rifiuti pericolosi O2, N2 Alimenti Minerali Chimica dell'ambiente

31 Cicli endogeni ed esogeni
Cicli endogeni: rocce del sottosuolo di vario tipo Cicli esogeni: sulla superficie della Terra con componenti dell'atmosfera. Sedimenti e suolo: equamente ripartiti tra i due cicli e costituiscono l'interfaccia principale tra essi. Cicli endogeni ed esogeni I cicli della materia si possono suddividere in cicli endogeni, che comprendono principalmente rocce del sottosuolo di vario tipo, e cicli esogeni, che avvengono essenzialmente sulla superficie della Terra ed hanno in genere componenti dell'atmosfera. In generale sedimenti e suolo si possono considerare come equamente ripartiti tra i due cicli e costituiscono l'interfaccia principale tra essi. Chimica dell'ambiente

32 Cicli endogeni ed esogeni
Atmosfera Roccia sedimentaria Roccia Ignea Magma Biosfera Roccia metamorfica Idrosfera Sedimenti Suolo Cicli endogeni ed esogeni I due tipi di cicli sono ampiamente illustrati in Figura. Chimica dell'ambiente

33 Cicli endogeni ed esogeni
Cicli biogeochimici : carbonio, azoto, ossigeno, fosforo e zolfo. cicli esogeni: l'elemento in questione realizza parte del ciclo stesso nell'atmosfera (O2 per l'ossigeno, N2 per l'azoto, CO2 per il carbonio). Altri, in particolare il ciclo del fosforo, non possiedono componenti gassose e sono endogeni. Tutti i cicli di sedimentazione coinvolgono soluzioni saline o soluzioni del suolo che contengono sostanze rilasciate da minerali erosi: si possono depositare come formazioni minerali oppure possono essere assorbite dagli organismi come nutrienti. La maggior parte dei cicli biogeochimici può essere descritta in termini di cicli elementari, in cui sono coinvolti gli elementi nutritivi, come carbonio, azoto, ossigeno, fosforo e zolfo. Molti di questi sono cicli esogeni, in cui l'ele­mento in questione realizza parte del ciclo stesso nell'atmosfera (O2 per l'ossi­geno, N2 per l'azoto, CO2 per il carbonio). Gli altri, in particolare il ciclo del fosforo, non possiedono componenti gassose e sono endogeni. Tutti i cicli di sedimentazione coinvolgono soluzioni saline o soluzioni del suolo che contengono sostanze rilasciate da minerali erosi; queste sostanze si possono depositare come formazioni minerali oppure possono es­sere assorbite dagli organismi come nutrienti. Carbonio, idrogeno, ossigeno, fosforo, azoto, zolfo e tutti gli altri elementi essenziali per la vita, circolano tra l’ambiente fisico e quello vivente degli organismi in quantità e con velocità che sono il prodotto di lunghi periodi di evoluzione e sono tali da fornire stabilità agli ecosistemi e alla biosfera nel suo complesso. Al contrario il flusso di energia attraverso gli ecosistemi è unidirezionale, cosicché ogni ecosistema ha bisogno di una fonte costante di energia “fresca”. Ogni elemento ha il suo ciclo e, questi cicli sono in relazione tra di loro, cosicché se una parte di un ciclo viene disturbata, anche l’attività di altri cicli può risultarne influenzata. Chimica dell'ambiente

34 Cicli Biogeochimici Carbonio, idrogeno, ossigeno, fosforo, azoto, zolfo e tutti gli altri elementi essenziali per la vita: circolano tra l’ambiente fisico e quello vivente degli organismi Il flusso di energia attraverso gli ecosistemi è unidirezionale: ogni ecosistema ha bisogno di una fonte costante di energia “fresca”. Ogni elemento ha il suo ciclo e, questi cicli sono in relazione tra di loro Carbonio, idrogeno, ossigeno, fosforo, azoto, zolfo e tutti gli altri elementi essenziali per la vita, circolano tra l’ambiente fisico e quello vivente degli organismi in quantità e con velocità che sono il prodotto di lunghi periodi di evoluzione e sono tali da fornire stabilità agli ecosistemi e alla biosfera nel suo complesso. Al contrario il flusso di energia attraverso gli ecosistemi è unidirezionale, cosicchè ogni ecosistema ha bisogno di una fonte costante di energia “fresca”. Ogni elemento ha il suo ciclo e, questi cicli sono in relazione tra di loro, cosicché se una parte di un ciclo viene disturbata, anche l’attività di altri cicli può risultarne influenzata. Chimica dell'ambiente

35 Cicli Biogeochimici Nella Biosfera gli elementi chimici passano continuamente dagli esseri viventi all’ambiente fisico e viceversa. Passaggio di elementi da un organismo all’altro: catene alimentari, trasporto nell’ambiente fisico. Nella Biosfera gli elementi chimici passano continuamente dagli esseri viventi all’ambiente fisico e viceversa. Vi è anche un passaggio di elementi da un organismo all’altro attraverso le catene alimentari, e anche trasporto di elementi da una regione all’altra dell’ambiente fisico. Chimica dell'ambiente

36 Cicli Biogeochimici Produttori Consumatori Decompositori
Energia solare Aria Terra Acqua Serbatoi X in forma semplice X in forma complessa La natura ciclica del movimento di un ipotetico elemento X è mostrata in figura che rappresenta un Ciclo biogeochimico semplificato per un ipotetico elemento X e per i suoi composti. Il passaggio dell’elemento X dentro e fuori dell’ambiente fisico (terra, aria, acqua) e dell’ambiente vivente (produttori, consumatori, decompositori) e il suo trasporto all’interno di ciascun ambiente è di solito compiuto da organismi viventi. Le linee tratteggiate indicano cammini alternativi o meno comunemente usati. Gli organismi produttori, e in minor misura i consumatori, assorbono l’elemento X o i suoi composti semplici, direttamente dall’ambiente fisico e sintetizzano i composti X più complessi. La natura ciclica del movimento di un ipotetico elemento X. Le linee tratteggiate indicano cammini alternativi o meno comunemente usati. Chimica dell'ambiente

37 Cicli Biogeochimici Produttori Consumatori Decompositori
Energia solare Aria Terra Acqua Serbatoi X in forma semplice X in forma complessa Per esempio il C della CO2 è assorbito dall’aria da parte delle piante verdi per formate molecole complesse di carboidrati, che più tardi vengono bruciate dagli animali per ottenere energia. Così i carbonio viene incorporato per ottenere molecole complesse come le proteine. I prodotti di scarto degli organismi viventi, e i corpi degli organismi morti, vengono alla fine decomposti da batteri e funghi. Il processo di decomposizione rompe le molecole complesse dell’organismo in molecole più semplici che poi passano in parti nell’ambiente fisico, dove rimangono per periodi variabili di tempo, finchè vengono assorbiti di nuovo dai produttori per ricominciare il ciclo. Tali cicli vengono detti biogeochimici, bio- venendo dalle fasi biotiche o degli organismi viventi del cammino ciclico, geo- riferendosi ai serbatoi ambientali geologici ( atmosfera, idrosfera o litosfera) del ciclo. La natura ciclica del movimento di un ipotetico elemento X. Le linee tratteggiate indicano cammini alternativi o meno comunemente usati. Chimica dell'ambiente

38 Cicli Biogeochimici C’è una stretta interdipendenza dei componenti abiotici (non viventi) e biotici della biosfera. Gli organismi viventi: fanno avvenire maggior parte delle reazioni chimiche che trasformano un elemento essenziale durante il suo ciclo. mediano molte delle reazioni chimiche che così possono avvenire con efficienza. forniscono molti dei cammini di reazione. Gli organismi viventi fanno avvenire la maggior parte delle reazioni chimiche che trasformano un elemento essenziale durante il suo ciclo. Quindi, non solo gli elementi passano dall’ambiente agli organismi viventi e viceversa, ma gli organismi viventi forniscono molti dei cammini di reazione. In realtà molte delle reazioni chimiche che si hanno nei cicli biochimici, possono avvenire con efficienza solo se sono mediate da esseri viventi. Quindi c’è una stretta interdipendenza dei componenti abiotici (non viventi) e biotici della biosfera. Chimica dell'ambiente

39 Cicli Biogeochimici Stabilità: più di un percorso in ogni ciclo
fermate intermedie o cicli contenuti in altri cicli nei percorsi. i percorsi alternativi mantengono il funzionamento stabile di un ciclo e, se un percorso è impedito, il flusso può continuare attraverso altri percorsi. Più percorsi vi sono entro un ciclo, migliori sono le probabilità che non si abbia accumulo o carenza dell’elemento in alcun punto. in un ciclo l’aumento o la diminuzione del moto di un elemento attraverso un cammino è compensato da variazioni di velocità di flusso attraverso altri cammini. Stabilità: In ogni ciclo esiste più di un percorso che un elemento o i suoi composti possono prendere per andare da un punto all’altro del ciclo. Alcuni di questi percorsi possono contenere fermate intermedie o cicli contenuti in altri cicli. I percorsi alternativi sono importanti per mantenere il funzionamento stabile di un ciclo. Per esempio se un percorso è impedito, il flusso dell’elemento può continuare attraverso altri percorsi, per non interrompere il ciclo. Inoltre in un ciclo l’aumento o la diminuzione del moto di un elemento attraverso un cammino è di solo compensato da variazioni di velocità di flusso attraverso altri cammini. Più cammini vi sono entro un ciclo, migliori sono le probabilità che non si abbia accumulo o carenza apprezzabili dell’elemento in alcun punto. Chimica dell'ambiente

40 Cicli Biogeochimici POOL DI RISERVA E POOL DI SCAMBIO
Ciascun ciclo può essere diviso in due compartimenti o "pools“, caratterizzati da vari tassi di scambio fra di loro: pool di riserva, che costituisce il componente più ampio,meno attivo e generalmente non-biologico pool di scambio (pool labile), una porzione più piccola, più attiva ed in rapido movimento tra gli organismi e l'ambiente POOL DI RISERVA E POOL DI SCAMBIO Ciascun ciclo può essere diviso in due compartimenti o "pools“, caratterizzati da vari tassi di scambio fra di loro: pool di riserva, che costituisce il componente più ampio, meno attivo e e generalmente non-biologico pool di scambio (pool labile) una porzione più piccola, più attiva ed in rapido movimento tra gli organismi e l'ambiente. POOL DI RISERVA POOL DI SCAMBIO Chimica dell'ambiente

41 Cicli Biogeochimici In base alla localizzazione del pool di riserva, i cicli biogeochimici vengono distinti in: gassosi, dove il pool di riserva è l'atmosfera o l'idrosfera es: ciclo dell'azoto ciclo dell'acqua ciclo del carbonio sedimentari, dove l'elemento è presente in una riserva localizzata nella litosfera es: ciclo del fosforo ciclo dello zolfo ciclo del ferro In base alla localizzazione del pool di riserva, i cicli biogeochimici vengono distinti in: gassosi, dove il pool di riserva è l'atmosfera o l'idrosfera es: ciclo dell'azoto ciclo dell'acqua ciclo del carbonio sedimentari, dove l'elemento è presente in una riserva localizzata nella litosfera es: ciclo del fosforo ciclo dello zolfo ciclo del ferro Chimica dell'ambiente

42 Cicli Biogeochimici Differenze tra cicli gassosi e sedimentari
I cicli sedimentari: più semplici, meno percorsi diversi sono seriamente danneggiati più facilmente dei cicli gassosi. le sostanze nutrienti tendono a essere meno facilmente disponibili agli organismi viventi di quelle dei cicli gassosi. insufficiente riciclaggio meno bilanciati. Differenze tra cicli gassosi e sedimentari I cicli sedimentari tendono ad essere più semplici e ad avere meno percorsi diversi, o reazioni diverse, tra le parti del ciclo, e pertanto sono seriamente danneggiati più facilmente dei cicli gassosi. Le sostanze nutrienti nei serbatoi sedimentari tendono a essere meno facilmente disponibili agli organismi viventi di quelle dei cicli gassosi. I composti di zolfo e fosforo, ad esempio, una volta sedimentati, non ritornano ai loro cicli con la stessa rapidità con cui ne vengono tolti. Ciò è particolarmente vero nei composti del fosforo, come pure negli elementi metallici che non hanno composti gassosi in natura e che così non vengono riciclati con efficienza. L’insufficiente riciclaggio rende i cicli sedimentari meno perfetti e quindi meno bilanciati. Chimica dell'ambiente

43 Ciclo del carbonio Chimica dell'ambiente CO2 atmosferica
Solubilizzazione e processi chimici C inorganico solubile prevalentemente HCO3- C fissato (CH2O) e C xenobiotico C inorganico insolubile prevalentemente CaCO3 e CaCO3 *MgCO3 C organico fissato: idrocarburi, CxH2x .. Precipitazione chimica e incorporazione del carbonio minerale nelle conchiglie Biodegradazione Fotosintesi Dissoluzione come CO2 disciolta Xenobioti prodotti da materie prime di origine petrolifera Processi biogeochimici Questo ciclo mostra che il carbonio può essere presente come CO2 gassosa atmosferica, costituente una porzione relativamente piccola del carbonio totale ma molto significativa. Parte del carbonio è disciolto nelle acque superficiali e nelle falde sotterranee in forma di HCO3- o di CO2(aq) molecolare. Una grande quantità di carbonio è presente nei minerali, in particolare nei carbonati di calcio e magnesio come CaCO3. La fotosintesi fìssa il carbonio inorganico come carbonio biologico, rappresentato come {CH2O}, che è un costituente delle molecole degli esseri viventi. Un'altra frazione di carbonio è fissata come petrolio e gas naturale, con grosse quantità di kerogene idrocarbonaceo (materiale organico contenuto nell'olio di scisto), carbone e lignite, rappresentati come CxH2x. Processi manifatturieri vengono usati per convertire gli idrocarburi in composti xenobiotici, con gruppi funzionali contenenti alogeni, ossigeno, azoto, fosforo o zolfo. Sebbene questi composti rappresentino una piccola parte del carbonio totale presente nell'ambiente, essi sono particolarmente importanti a causa dei loro effetti chimico tossicologici. Chimica dell'ambiente

44 Ciclo del carbonio il carbonio viene trasferito in sistemi biologici e infine nella geosfera e nell'antroposfera in forma di carbon fossile e di combustibile fossile: attraverso l'energia solare il carbonio organico o biologico, {CH2O}, è contenuto in molecole ricche di energia, che possono reagire con molecole di ossigeno, O2, per riformare il biossido di carbonio e produrre energia: in un organismo ciò può avvenire biochimicamente attraverso la respirazione aerobica, oppure può avvenire attraverso una combustione, come quando viene bruciato del carbone o del combustibile fossile. Un aspetto importante nel ciclo del carbonio è che, attraverso l'energia solare, il carbonio viene trasferito in sistemi biologici e infine nella geosfera e nell'antroposfera in forma di carbon fossile e di combustibile fossile. Il carbonio organico o biologico, {CH2O}, è contenuto in molecole ricche di energia, che possono reagire con molecole di ossigeno, O2, per riformare il biossido di carbonio e produrre energia. In un organismo ciò può avvenire biochimicamente attraverso la respirazione aerobica, oppure può avvenire attraverso una combustione, come quando viene bruciato del carbone o del combustibile fossile. Chimica dell'ambiente

45 Ciclo del carbonio Nel ciclo del carbonio sono fortemente coinvolti microrganismi mediatori in cruciali reazioni biochimiche…. Le alghe fotosintetiche fissano il carbonio predominante in acqua: quando esse consumano CO2 il pH dell'acqua sale, favorendo la precipitazione di CaCO3 e di CaCO3*MgCO3. Il carbonio organico fissato dai microrganismi: viene trasformato da processi biogeochimici in petrolio fossile, kerogene, carbone e lignite. Un aspetto importante nel ciclo del carbonio è che, attraverso l'energia solare, il carbonio viene trasferito in sistemi biologici e infine nella geosfera e nell'antroposfera in forma di carbon fossile e di combustibile fossile. Il carbonio organico o biologico, {CH2O}, è contenuto in molecole ricche di energia, che possono reagire con molecole di ossigeno, O2, per riformare il biossido di carbonio e produrre energia. In un organismo ciò può avvenire biochimicamente attraverso la respirazione aerobica, oppure può avvenire attraverso una combustione, come quando viene bruciato del carbone o del combustibile fossile. Chimica dell'ambiente

46 Ciclo del carbonio Nel ciclo del carbonio sono fortemente coinvolti microrganismi mediatori in cruciali reazioni biochimiche…… Il carbonio organico delle biomasse, del petrolio e delle sorgenti xenobiotiche viene degradato da microrganismi e riportato in atmosfera come CO2. Gli idrocarburi come quelli contenuti nel petrolio grezzo, e alcuni idrocarburi ottenuti per sintesi: vengono degradati da microrganismi. meccanismo importante nell'eliminazione degli idrocarburi inquinanti, come quelli che sono stati immessi accidentalmente in acqua o sul suolo. Un aspetto importante nel ciclo del carbonio è che, attraverso l'energia solare, il carbonio viene trasferito in sistemi biologici e infine nella geosfera e nell'antroposfera in forma di carbon fossile e di combustibile fossile. Il carbonio organico o biologico, {CH2O}, è contenuto in molecole ricche di energia, che possono reagire con molecole di ossigeno, O2, per riformare il biossido di carbonio e produrre energia. In un organismo ciò può avvenire biochimicamente attraverso la respirazione aerobica, oppure può avvenire attraverso una combustione, come quando viene bruciato del carbone o del combustibile fossile. Chimica dell'ambiente

47 Ciclo dell’azoto N2 NO NO2 NH3 NH4+ NO2- NO3-
Scariche elettriche, combustione ad alta temperatura N2 NO Fissazione biologica O2 Batteri denitrificanti Proteine negli organismi fissatori Fissazione industriale NO2 La freccia tratteggiata rappresenta un cammino meno importante. L’importanza di ogni serbatoio e di ogni cammino dipende dal particolare ecosistema considerato. N2O H2O Batteri ni- trificanti Batteri ni- trificanti Organismi in decomposizione NH3 NH4+ NO2- NO3- Sintesi di proteine e amminoacidi Riduzione catalizzata da enzimi in organismi superiori Riduzione catalizzata da enzimi Ciclo dell’azoto Il maggior serbatoio o magazzino di azoto è l’atmosfera, ma questo non significa che l’azoto passi rapidamente dalla fase gassosa alle sue forme combinate negli esseri viventi e viceversa. In realtà l’azoto dell’atmosfera scambia solo lentamente con gli organismi. L’azoto nel terreno e nell’acqua è sotto forma di composti facilmente assimilabili dagli organismi viventi, e sono queste porzioni del ciclo dell’azoto, piuttosto che la porzione atmosferica, che sono interessate nello scambio di azoto tra la maggior parte degli organismi e il loro ambiente. Organismi in decomposizione Proteine vegetali e animali prodotti di rifiuto Chimica dell'ambiente

48 Ciclo dell’azoto Stato di ossidazione Formula Nome +5 +4 +3 +2 +1 -3
-3 N2O5 HNO3 NO3- NO2 HNO2 NO2- NO N2O N2 NH3 NH4+ Pentossido di diazoto Acido nitrico Ione nitrato Diossido di azoto Acido nitroso Ione nitrito Ossido di azoto Ossido nitroso Azoto Ammoniaca Ione ammonio -ammino acidi Ammidi Proteine Forme ossidate Ciclo dell’azoto. I nomi e le formule dei principali composti nel ciclo dell’azoto e di alcuni composti ad essi collegati sono riportati nella tabella. Tali sostanze sono elencate in ordine decrescente di stato di ossidazione dell’azoto. Forme ridotte Chimica dell'ambiente

49 Ciclo dell’azoto serie di reazioni di ossidazione e di riduzione dell’azoto e di alcuni suoi composti. avvengono per azione degli organismi viventi (piante verdi, alghe, batteri, funghi) che forniscono o l’energia per produrre molte reazioni o sostanze che accelerano le reazioni, o entrambi le cose. Il ciclo è pertanto un’interazione intima tra organismi viventi e l’ambiente fisico: il benessere dell’uno dipende dall’altro. In generale, il ciclo dell’azoto consiste in una serie di reazioni di ossidazione e di riduzione dell’azoto e di alcuni suoi composti. Quasi tutte queste reazioni avvengono per azione degli organismi viventi (piante verdi, alghe, batteri, funghi) che forniscono o l’energia per produrre molte reazioni o sostanze che accelerano le reazioni, o entrambi le cose. Il ciclo è pertanto un’interazione intima tra organismi viventi e l’ambiente fisico, il benessere dell’uno dipende dall’altro. Chimica dell'ambiente

50 Ciclo dell’azoto Chimica dell'ambiente
Come mostrato in Figura 2.6, l'azoto è presente in maniera predominante in tutte le sfere dell'ambiente. Chimica dell'ambiente

51 Ciclo dell’azoto Chimica dell’azoto e dei suoi composti
Nel ciclo dell’azoto, l’azoto libero, o elementare, esiste quasi esclusivamente nell’aria: l'atmosfera è infatti costituita per il 78 % in volume di azoto elementare, N2 Certi composti dell’azoto sono localizzati nel terreno e nell’acqua. L'azoto, è un costituente essenziale delle proteine. La molecola N2 è molto stabile, Per rompere una molecola di N2 occorrono 225 kcal di energia: N kcal 2N Ciò avviene quindi attraverso processi altamente energetici, come ad esempio scariche elettriche. Chimica dell’azoto e dei suoi composti Nel ciclo dell’azoto, l’azoto libero, o elementare, esiste quasi esclusivamente nell’aria. L'atmosfera è infatti costituita per il 78 % in volume di azoto elementare, N2, e costituisce un inesauribile serbatoio di questo elemento essenziale. Certi composti dell’azoto sono localizzati nel terreno e nell’acqua dove vengono usati da certi organismi per costruire le proteine del corpo. L'azoto, sebbene sia presente nella biomassa in quantità minore rispetto al carbonio o all'ossigeno, è un costituente essenziale delle proteine. La molecola N2 è molto stabile, cosicché rompere la molecola in atomi, che possano essere incorporati in forme chimiche organiche o inorganiche di azoto, è lo stadio limitante del ciclo dell'azoto. Per rompere una molecola di N2 occorrono 225 kcal di energia: N kcal 2N Ciò avviene quindi attraverso processi altamente energetici, come ad esempio scariche elettriche. Chimica dell'ambiente

52 Ciclo dell’azoto Chimica dell’azoto e dei suoi composti Fissazione
L’azoto molecolare N2non può essere usato direttamente ma viene fissato, da processi biochimici mediati da microrganismi lo trasformano in composti solubili in acqua (NO3-, NH4+ e NH3) e quindi assimilabili dagli organismi attraverso il ciclo biogeochimico mediante l’uso di enzimi per accelerare le reazioni Ciclo dell’azoto Chimica dell’azoto Fissazione L’azoto molecolare non può essere usato direttamente ma viene fissato, da processi biochimici mediati da microrganismi che sono essenziali all’esistenza e alla crescita delle piante e degli animali superiori. Per trasformare l’N2 libero dell’atmosfera in composti solubili in acqua (NO3-, NH4+ e NH3) e quindi assimilabili dagli organismi attraverso il ciclo biogeochimico, gli organismi viventi usano enzimi per accelerare le reazioni e tale processo di trasformazione in composti utilizzabili è chiamato fissazione. Chimica dell'ambiente

53 Ciclo dell’azoto Chimica dell’azoto e dei suoi composti
L’azoto rientra nell’ambiente in parecchi modi la via più ovvia è attraverso la morte degli organismi. I loro corpi vengono decomposti da funghi e batteri: che rilasciano ammoniaca e ioni ammonio i quali poi con un processo chiamato nitrificazione possono essere utilizzati per la formazione di nitrati Ciclo dell’azoto Chimica dell’azoto L’azoto rientra nell’ambiente in parecchi modi. La via più ovvia è attraverso la morte degli organismi. I loro corpi vengono decomposti da funghi e batteri, che rilasciano ammoniaca e ioni ammonio, i quali poi possono essere utilizzati per la formazione di nitrati con un processo chiamato nitrificazione in cui si distinguono i batteri nitrificatori, che trasformano l'ammoniaca in nitriti (NO2-), ed i batteri nitratatori, che, a loro volta, ossidano i nitriti e contribuiscono alla produzione dei nitrati (NO3-). Nel corso della decomposizione avviene la denitrificazione, sempre a opera di batteri (anaerobi eterotrofi) attraverso la quale gli ossidi di N sono ridotti ad azoto molecolare o a biossido di azoto e quindi restituiti all’atmosfera. Grandi quantità di azoto sono fissate sinteticamente, in condizioni di alte temperature ed alta pressione, secondo la seguente reazione: N H2 → 2NH3 Chimica dell'ambiente

54 Ciclo dell’azoto Nella nitrificazione si distinguono
Chimica dell’azoto e dei suoi composti Nella nitrificazione si distinguono i batteri nitrificatori, che trasformano l'ammoniaca in nitriti (NO2-), i batteri nitratatori, che, a loro volta, ossidano i nitriti e contribuiscono alla produzione dei nitrati (NO3-). Ciclo dell’azoto Chimica dell’azoto Nella nitrificazione si distinguono i batteri nitrificatori, che trasformano l'ammoniaca in nitriti (NO2-), ed i batteri nitratatori, che, a loro volta, ossidano i nitriti e contribuiscono alla produzione dei nitrati (NO3-). Chimica dell'ambiente

55 Ciclo dell’azoto Chimica dell’azoto e dei suoi composti
Nel corso della decomposizione avviene la denitrificazione, sempre a opera di batteri (anaerobi eterotrofi) attraverso la quale gli ossidi di N sono ridotti ad azoto molecolare o a biossido di azoto quindi restituiti all’atmosfera. Ciclo dell’azoto Chimica dell’azoto Nel corso della decomposizione avviene la denitrificazione, sempre a opera di batteri (anaerobi eterotrofi) attraverso la quale gli ossidi di N sono ridotti ad azoto molecolare o a biossido di azoto e quindi restituiti all’atmosfera. Grandi quantità di azoto sono fissate sinteticamente, in condizioni di alte temperature ed alta pressione, secondo la seguente reazione: N H2 → 2NH3 Chimica dell'ambiente

56 Ciclo dell’azoto Autoregolazione Il ciclo dell’azoto è auto-regolante:
può mantenere l’equilibrio vi è poco accumulo o impoverimento di azoto nei serbatoi dell’ecosistema. L’unico squilibrio nel bilancio: riguarda la perdita di azoto organico che finisce nei sedimenti marini profondi e inaccessibili. Autoregolazione Il ciclo dell’azoto è auto-regolante e può mantenere l’equilibrio quando piccoli disturbi naturali di breve durata influiscono sul flusso di azoto lungo uno dei cammini. Di conseguenza vi è poco accumulo o impoverimento di azoto nei serbatoi dell’ecosistema. L’unico squilibrio nel bilancio riguarda la perdita di azoto organico che finisce nei sedimenti marini profondi e inaccessibili. Chimica dell'ambiente

57 Ciclo dell’azoto Autoregolazione
I nitrati formati in questi sedimenti per azione batterica: possono nel tempo essere riportati alla superficie della terra per formare depositi concentrati di nitrati. In altri casi, i meccanismi naturali del ciclo sono incapaci di ristabilire l’equilibrio. Autoregolazione I nitrati formati in questi sedimenti per azione batterica possono nel tempo essere riportati alla superficie della terra per formare depositi concentrati di nitrati. In altri casi, i meccanismi naturali del ciclo sono incapaci di ristabilire l’equilibrio. Chimica dell'ambiente

58 Ciclo dell’azoto Autoregolazione
L’attività antropica ha creato disequilibri locali alterando la quantità di ione nitrato negli ecosistemi: sia togliendo nitrati da alcuni ecosistemi che aggiungendo troppi nitrati ad altri ecosistemi con inevitabile cattiva distribuzione e accelerazione di vari percorsi del ciclo Influenzando anche altri cicli. Autoregolazione L’attività antropica ha creato disequilibri locali alterando la quantità di ione nitrato negli ecosistemi: sia togliendo nitrati da alcuni ecosistemi che aggiungendo troppi nitrati ad altri ecosistemi con inevitabile cattiva distribuzione e accelerazione di vari percorsi del ciclo che d’altronde possono influire anche su altri cicli. Chimica dell'ambiente

59 Ciclo dell’azoto Energia nel ciclo dell’azoto
muovendosi nel suo ciclo l’azoto subisce una serie di ossidazioni e riduzioni. la riduzione dell’azoto molecolare e combinato ad altre forme di azoto richiede energia che è fornita direttamente o indirettamente da microrganismi associati nella trasformazione. Inversamente, l’ossidazione dell’azoto combinato libera energia che può essere utilizzata dagli organismi; questo perché reagisce con l’ossigeno molecolare che prende parte alla maggior parte delle reazioni redox. In tali reazioni l’ossigeno molecolare riceve elettroni da un atomo meno elettronegativo come carbonio e azoto ossidandoli. Autoregolazione Energia nel ciclo dell’azoto Man mano che l’azoto si muove attraverso il suo ciclo, subisce una serie di ossidazioni e riduzioni. Nella maggioranza dei casi la riduzione dell’azoto molecolare e combinato ad altre forme di azoto richiede energia che è fornita direttamente o indirettamente da microrganismi associati nella trasformazione. Inversamente, l’ossidazione dell’azoto combinato libera energia che può essere utilizzata dagli organismi; questo perché reagisce con l’ossigeno molecolare che prende parte alla maggior parte delle reazioni redox. In tali reazioni l’ossigeno molecolare riceve elettroni da un atomo meno elettronegativo come carbonio e azoto ossidandoli. Chimica dell'ambiente

60 Ciclo dell’azoto Energia nel ciclo dell’azoto
In tali trasformazioni la perdita di energia come calore è inevitabile quindi, per il funzionamento ininterrotto del ciclo è importante un continuo rifornimento di energia. Mentre l’azoto circola in modo ciclico, l’energia è dissipata come calore che non può essere utilizzato dagli organismi Il flusso di energia è unidirezionale mentre quello dei nutrienti è ciclico. Autoregolazione Energia nel ciclo dell’azoto In tali trasformazioni la perdita di energia come calore è inevitabile quindi, per il funzionamento ininterrotto del ciclo è importante un continuo rifornimento di energia. Mentre l’azoto circola in modo ciclico, l’energia è dissipata come calore che non può essere utilizzato dagli organismi. Il flusso di energia è unidirezionale mentre quello dei nutrienti è ciclico. Chimica dell'ambiente

61 Ciclo dell’ossigeno Chimica dell'ambiente Ciclo dell’ossigeno
Esso comprende l'interscambio dell'ossigeno tra la forma elementare dell'O2 gassoso, contenuto in un enorme serbatoio, l'atmosfera, e l'O chimicamente legato in CO2, H2O e materiale organico. Inoltre è fortemente legato ad altri cicli elementari, in particolare al ciclo del carbonio. L'ossigeno elementare diviene ossigeno chimicamente legato attraverso numerosi processi con energie variabili, in particolare la combustione e i meccanismi metabolici degli organismi. Esso viene rilasciato dalla fotosintesi. Questo elemento si combina prontamente e ossida altre specie, come il carbonio, nella respirazione aerobica, o come carbonio e idrogeno, nella combustione di combustibili fossili come il metano: CH4 + 2O2 → CO2 + 2H2O L'ossigeno elementare ossida anche sostanze inorganiche come il ferro(II) nei minerali: 4FeO + O2 → 2Fe2O3 Un aspetto particolarmente importante del ciclo dell'ossigeno riguarda l'ozono stratosferico, O3. Una concentrazione relativamente piccola di ozono nella stratosfera filtra e non lascia passare radiazioni ultraviolette nell'intervallo di lunghezza d'onda tra 220 nm e 330 nm, proteggendo così la vita sulla Terra dagli effetti altamente dannosi di queste radiazioni. Il ciclo dell'ossigeno si completa quando l'ossigeno elementare ritorna nell'atmosfera. L'unica via importante attraverso la quale ciò avviene è la fotosintesi, mediata dalle piante. Chimica dell'ambiente

62 Ciclo del fosforo Chimica dell'ambiente
II ciclo del fosforo, Figura 2.9, è cruciale perché il fosforo è solitamente il nutriente limitante negli ecosistemi. Non ci sono forme gassose comuni e stabili del fosforo, così il ciclo del fosforo è endogeno. Nella geosfera il fosforo è largamente contenuto in minerali poco solubili, come depositi di idrossiapatite, un sale di calcio, che costituiscono i maggiori serbatoi di fosfato dell'ambiente. Il fosforo solubile proveniente dai minerali di fosfati e da altre fonti, come i fertilizzanti, è utilizzato dalle piante e incorporato negli acidi nucleici, che costituiscono il materiale genetico degli organismi. La mineralizzazione delle biomasse attraverso il decadimento microbico restituisce il fosforo alla soluzione salina, dalla quale può precipitare come minerale. L'antroposfera è un importante serbatoio di fosforo nell'ambiente. Grandi quantità di fosfati sono estratti da minerali per essere utilizzati come fertilizzanti, prodotti chimici industriali e additivi per cibi. Il fosforo è un costituente di molti composti estremamente tossici, specialmente i pesticidi organofosfati e i velenosi gas nervini, usati in campo militare. Chimica dell'ambiente

63 Ciclo dello zolfo Chimica dell'ambiente Ciclo dello zolfo
E' collegato al ciclo dell'ossigeno perché lo zolfo si combina con l'ossigeno per formare il biossido di zolfo gassoso, SO2, un inquinante atmosferico, e lo ione solfato solubile. Tra le specie significative, coinvolte nel ciclo dello zolfo, vi sono il solfuro di idrogeno gassoso, H2S; i solfuri minerali, come il PbS; l'acido solforico, H2SO4, principale costituente delle piogge acide; lo zolfo biologicamente legato nelle proteine solforate. Poiché interessa l'inquinamento, la parte più significativa del ciclo dello zolfo è la presenza dell'inquinante SO2 e dell'H2SO4 nell'atmosfera. Il primo è un gas alquanto tossico, sviluppato nella combustione dei combustibili fossili contenenti zolfo. Il maggior effetto dannoso prodotto dal biossido di zolfo in atmosfera è dovuto alla sua tendenza ad ossidarsi, producendo acido solforico. Questa specie è responsabile delle precipitazioni acide, "piogge acide". Chimica dell'ambiente

64 Riepilogo I cicli del carbonio, zolfo e azoto contengono composti gassosi che permettono agli elementi di circolare attraverso un cammino atmosferico e sono legati tra loro attraverso i cicli dell’ossigeno e dell’acqua. Se è attivo l’uno, sono attivi anche gli altri. Maggiore è il numero di cammini alternativi esistenti nel ciclo biogeochimico di un elemento tra un punto all’altro meglio quel ciclo sarà capace di adattarsi a piccoli disturbi di breve durata, e più perfetto sarà quel ciclo. I cicli gassosi tendono ad essere autoregolanti mentre quelli sedimentari lo sono di meno: a causa della loro natura più semplice e alla loro tendenza a perdere il loro elemento in sedimenti, dove l’elemento è inaccessibile agli organismi e al riciclaggio. I cicli del carbonio, zolfo e azoto contengono composti gassosi che permettono agli elementi di circolare attraverso un cammino atmosferico e sono legati tra loro attraverso i cicli dell’ossigeno e dell’acqua. Se è attivo l’uno, sono attivi anche gli altri. Maggiore è il numero di cammini alternativi esistenti nel ciclo biogeochimico di un elemento tra un punto all’altro, meglio quel ciclo sarà capace di adattarsi a piccoli disturbi di breve durata, e più perfetto sarà quel ciclo. Sotto questo punto di vista i cicli gassosi tendono ad essere autoregolanti mentre quelli sedimentari lo sono di meno a causa della loro natura più semplice e alla loro tendenza a perdere il loro elemento in sedimenti, dove l’elemento è inaccessibile agli organismi e al riciclaggio. Chimica dell'ambiente

65 INQUINAMENTO ATMOSFERICO
ATMOSFERA TERRESTRE INQUINAMENTO ATMOSFERICO Chimica dell'ambiente

66 Chimica dell'ambiente Involucro gassoso del nostro pianeta.
Delicatissimo strato che fa da collettore e distributore dell’energia solare e da ostacolo a quelle reazioni cosmiche che renderebbero inabitabile la superficie terrestre. L'atmosfera è costituita dall'insieme dei gas che circondano la terra ed è suddivisa in varie regioni a seconda dell'altitudine. Fra i suoi vari sistemi di classificazione, il più comune consiste nel prendere come base di riferimento, la temperatura, per cui si fa distinzione tra: Chimica dell'ambiente

67 TROPOSFERA ATMOSFERA Va dal livello del mare fino a 11 km di altitudine a diretto contatto con litosfera e idrosfera. A questo livello avvengono i fenomeni climatici: movimenti orizzontali e verticali delle masse d’aria. Lo strato d’aria a più diretto contatto con la superficie terrestre fino ad 1Km di altezza è caratterizzato da un buon mescolamento dovuto ai moti convettivi. Durante la notte lo spessore è ridotto dalle maggiori condizioni di stabilità dell’aria: la presenza di alcuni contaminanti in prossimità del suolo può essere maggiore durante la notte!! Chimica dell'ambiente

68 STRATOSFERA ATMOSFERA Arriva a 50 km circa
Si verifica un aumento di temperatura che stabilizza il movimento delle particelle di aria verso l’alto e quindi il mescolamento verticale. Il flusso di aria è prevalentemente orizzontale. Poiché non vi è pioggia per pulire l’atmosfera dai contaminanti, questi permangono per tempi molto lunghi e possono spostarsi per grandi distanze. E’ caratterizzata dalla presenza di un sottile strato di ozono responsabile dell’assorbimento della radiazione ultravioletta proveniente dal sole. Chimica dell'ambiente

69 MESOSFERA ATMOSFERA Va da 50 a 85 km circa.
Il gradiente di temperatura si inverte nuovamente. Si hanno rapidi mescolamenti verticali. Chimica dell'ambiente

70 TERMOSFERA ATMOSFERA Va da 85 a 500 km circa.
L’aria è altamente rarefatta. Chimica dell'ambiente

71 ESOSFERA ATMOSFERA Oltre i 500 km di altezza.
Le molecole possono sfuggire all’attrazione gravitazionale e perdersi nello spazio Chimica dell'ambiente

72 COMPOSIZIONE DELL’ATMOSFERA
Chimica dell'ambiente

73 Nell’atmosfera. l'acqua è variabile da 0.1 a 5%,
materiale particellare o polveri. moltissime specie presenti a livelli di concentrazione che vanno da (ppb) fino a poche (ppt) hanno una grossa rilevanza nel determinare le proprietà chimiche, fisiche dell’atmosfera stessa. Chimica dell'ambiente

74 INQUINAMENTO ATMOSFERICO
presenza nell'atmosfera di sostanze che causano un effetto misurabile sull’essere umano, sugli animali, sulla vegetazione o sui diversi materiali. Queste sostanze di solito non sono presenti nella normale composizione dell’aria, oppure lo sono ad un livello di concentrazione inferiore. Gli inquinanti vengono solitamente distinti in due gruppi principali: quelli di origine antropica, cioè prodotti dall’uomo, e quelli naturali. Chimica dell'ambiente

75 INQUINANTI Primari sono gli inquinanti che vengono immessi direttamente nell’ambiente in seguito al processo che li ha prodotti. Secondari sono invece quelle sostanze che si formano dagli inquinanti primari (sia antropogenici che naturali) a seguito di modificazioni di varia natura causate da reazioni che, spesso, coinvolgono l’ossigeno atmosferico e la luce. Chimica dell'ambiente

76 INQUINANTI PRIMARI I principali sono quelli emessi nel corso dei processi di combustione di qualunque natura: il monossido di carbonio, il biossido di carbonio, gli ossidi di azoto (NOx), le polveri, gli idrocarburi incombusti, anidride solforosa. Chimica dell'ambiente

77 TRASFORMAZIONI inquinanti primari
Processi di diffusione, trasporto e deposizione. Processi di trasformazione chimico-fisica che possono portare alla formazione degli inquinanti secondari. Chimica dell'ambiente

78 DISPERSIONE, RIMOZIONE
Dispersione: da fenomeni di diffusione turbolenta di trasporto delle masse d’aria. Rimozione: è determinata dai vari processi di deposizione. Dispersione e rimozione Si è ritenuto che l'atmosfera potesse avere una ricettività illimitata nei prodotti dell'attività umana, rasfotrmandoli in prodotti innocui, senza alterare la sua intrinseca qualità. Nella realtà questo processo di auto disinquinamento avviene, solo parzialmente, * sia perché ogni specie ha un suo tempo di vita medio (cioè un certo tempo di persistenza nell'ambiente), * sia perché per alcune specie si nota un costante incremento nel tempo. processi meteorologici che regolano il comportamento delle masse d’aria nella troposfera. Chimica dell'ambiente


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