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Le politiche di pari opportunità e il mainstreaming di genere nella programmazione dei Fondi strutturali: competenze strategiche e ruoli chiave Seminario.

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Presentazione sul tema: "Le politiche di pari opportunità e il mainstreaming di genere nella programmazione dei Fondi strutturali: competenze strategiche e ruoli chiave Seminario."— Transcript della presentazione:

1 Le politiche di pari opportunità e il mainstreaming di genere nella programmazione dei Fondi strutturali: competenze strategiche e ruoli chiave Seminario referenti Pari Opportunità Regione Siciliana Palermo 5 ottobre ’04 Paola Conti

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3 Il percorso è cominciato a giugno scorso Chi di voi era presente ha usato queste parole chiave per tracciare la mappa di questioni da approfondire La storia di questo percorso

4 Le parole del 7 giugno I incontro

5 le parole di palermo A affermazione del ruolo apprendere come si sostanzia avere risorse

6 le parole di palermo C capire confronto contributo cosa fare per incidere? crescere

7 le parole di palermo E effetti operativi F fare gruppo I Imparare incidere presso i Direttori Siamo state “individuate”

8 le parole di palermo N leggere il contesto P pari opportunità come uno dei temi del carico di lavoro patrimonio condiviso problemi reali

9 le parole di palermo R Ruolo rete S scarto tra norma e quotidianità sterile strumenti operativi

10 le parole di palermo T tradurre nel quotidiano

11 Proviamo a riannodare il filo con l’incontro precedente Del 13 luglio: II incontro

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13 Domanda n° 9 Descriva in maniera sintetica quali sono stati i risultati ottenuti oSensibilizzazione relativa non solo ai soliti concetti, ma al lavoro di gruppo ed alle relative dinamiche rispetto alle quali alcune sembravano molto rigide oSapere individuare obiettivi specifici all'interno di indicatori oConoscenza temi/strumenti p.o.;conoscenza e costruzione rete referenti p.o., tappe costitutive della rete oMetodologia di lavoro, riflessione, condivisione, obiettivi concreti oPositivo confronto e rapporto di fiducia nei gruppi anche con qualche conflitto oFocalizzazione dei contesti in cui si possono analizzare i bisogni delle donne; prima socializzazione agli obiettivi vispo oCollaborazione, chiarezza, affiatamento oLavoro di gruppo per approfondimento di due variabili obiettivi vispo oInterscambio di esperienze oMigliore cementificazione del gruppo, primo approccio al modello vispo

14 Domanda 13 Descriva in maniera sintetica quali sono stati gli aspetti problematici O I ritardi di alcune colleghe e le assenze di altre oNon ho registrato aspetti problematici oIl breve tempo oPoco rispetto delle regole da parte delle partecipanti oContestuali impegni di lavoro oMigliorare le condizioni di vita delle donne anche sotto il profilo del lavoro e la ridistribuzione di cura oLa donna è le sue problematiche donna-madre-donna lavoratrice e il suo tempo da distribuire in tutti i suoi compiti.Non è facile ma gli spazi sono enormi oScarsa disponibilità di tempo per ulteriori approfondimenti oPiù partecipazione

15 Domanda 15 Consigli o Utilizzare sempre modalità didattiche interattive, lasciare spazio al racconto delle esperienze personali ociao oSarebbe opportuno approfondire l'informazione/conoscenza sugli strumenti normativi UE- nazionali-regionali in materia di sostegno politiche po oPiù tempo oSarebbe utile prevedere giornate residenziali ( 2gg) per ottimizzare i risultati e valorizzare la partecipazione oRiproporre la metodologia del lavoro di gruppo per l'approfondimento delle tematiche di volta in volta individuate oProporrei un approfondimento sul concetto di variabile/obiettivo; di valutazione di impatto strategico; di declianazione di un obiettivo in azioni

16 Obiettivi della giornata Cosa vi aspettate da questa giornata?Cosa vi aspettate da questa giornata? Cosa vi proponiamo noi?Cosa vi proponiamo noi? Oggi: III Incontro

17 Proviamo insieme a tracciare un filo rosso che riconnetta le diverse esigenze, obiettivi, suggerimenti, temi, problematiche, strumenti, conoscenze. L’obiettivo principale è trasformare tutto ciò in competenze professionali spendibili

18 Oggi sceglierò dei temi Con il vostro contributo sarete voi a guidarmi nel percorso in cui io vi guiderò

19 “Come” lavoreremo “Come” lavoreremo : "se vuoi comprendere quello che un altro sta dicendo, devi assumere che ha ragione e chiedergli di aiutarti a vedere le cose e gli eventi dalla sua prospettiva."

20 Quando ci muoviamo entro un "sistema semplice" (cornici condivise, stesse premesse date per scontate) l'abitudine di pensiero più adeguata è quella della logica classica, della razionalità analitica e lineare. Ma quando il sistema di cui siamo parte è "complesso" (caratterizzato dalla comunicazione fra cornici diverse), bisogna passare ad un'altra abitudine di pensiero guidata dall'ascolto attivo, interessata alle cornici e premesse implicite, che considera l'osservatore parte integrante del fenomeno osservato, circolarmente e auto-riflessivamente. Infatti….

21 l’Unesco ha sentito la necessità di incaricare Edgard Morin, prestigioso sociologo francese, di “riformulare” le basi di una conoscenza adeguata a permettere a donne ed uomini, di ogni società e cultura, di affrontare meglio la propria vita e quella del pianeta. “I sette saperi necessari all’educazione del futuro”. La consapevolezza dell’illusorietà della conoscenza è il primo passaggio; il recupero di una conoscenza pertinente e capace di ri-conoscere il contesto, il globale, il multidimensionale, il complesso è per Morin il secondo caposaldo. Occorre poi imparare ad affrontare le incertezze, ripensare la condizione umana, l’identità terrestre, l’etica del genere umano, la comprensione tra esseri umani. Il sapere della complessità

22 Essere gruppo e fare rete

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24 il gruppo di lavoro come contesto protettivo e legittimante, dove ci si può dare il permesso di raccontarsi e quindi scoprendo insieme il piacere di narrarsi per condividere assieme ma anche per governare la disomogeneità e per creare una forza collettiva per superare le difficoltà attraverso momenti emotivi ma anche attraverso attività metacognitive aprendo spazi di consapevolezza comprendendo meglio gli stili individuali, come si giocano nel gruppo e nella prassi quotidiana e quali progettualità possono essere maggiormente significative ( il modello narrativo come modello di progettazione Bruner 90, Fleisher Feldman 91, Smorti 94). Il gruppo

25 La rete Siamo noi

26 Occorrono competenze di net-working e….? Proviamo a scoprirlo insieme.. Ma per utilizzarla….

27 Competenze le competenze sono “un saper agire in situazione” frutto della combinazione ottimale da parte del soggetto, di proprie risorse e di risorse dell’ambiente; vengono individuate considerando sia il contesto che la persona.

28 Ricordate che si parla di intelligenza emotiva? E che la si declina in ambiti e in competenze correlate?

29 Brainstorming Brainstorming Il brainstorming, è un metodo per sviluppare soluzioni creative ai problemi. E' stato inventato negli Stati Uniti nella prima metà del secolo scorso da Alex Osborn, fondatore dell'Agenzia Pubblicitaria Batten, Barten, Durstine e Osborn. L'obiettivo originario del brainstorming è la produzione di "possibili soluzioni di un problema specifico", per lo più semplice.

30 Una volta messo a fuoco il problema e fissato un tempo limite per l'incontro, ciascuno esprimerà come soluzione al problema la "prima idea che gli viene in mente", in rapida sequenza e per associazione di idee. Il brainstorming premia soluzioni il più possibile assurde, nella convinzione che più le proposte sono ridicole e più saranno interessanti e utili per individuare alla fine la soluzione migliore.

31 Le decisioni da prendere Le finalità strategiche prioritarie della diffusione e dell’intervento Gli obiettivi specifici, i risultati attesi I target di destinatari : soggetti, strutture, categorie La tipologia di attività e i risultati attesi I compiti, le responsabilità, le competenze I metodi, gli strumenti, i canali Le risorse materiali, i tempi necessari Le azioni di verifica e di monitoraggio

32 Progettiamo un piano d’azione per far funzionare La rete delle referenti di Pari Opportunità

33 Piano d’azione della Rete delle Referenti Di PPOO È un processo (progettuale)

34 Occorrono competenze di progettazione e management e….. Proviamo a scoprirlo insieme..

35 Brainstorming

36 Esercitazione per sviluppare Competenze progettuali

37 progettare

38 Idee VALORI INTUIZIONI metodo desideri bisogni

39 obiettivi Risultati attesi risorse Attività previste verifiche

40 Contrattempi Rapporti di forze alleanze Spinte contrarie Eccetera……

41 Tutto questo tenendo conto dell’ottica di genere, ovvero dei diversi impatti che ogni azione ha su donne e uomini

42 Valorizzare le differenze tra uomini e donne senza penalizzare donne e uomini “Le questioni di genere sono strettamente connesse alle differenze fra ciò che uomini e donne fanno e con il modo in cui i ruoli socialmente definiti, li avvantaggiano o al contrario li danneggiano. Riguardano anche l’accesso alle risorse, all’autonomia e al controllo che risultano da specifici diritti, ruoli, potere o relazioni, responsabilità o aspettative assegnati agli uomini e alle donne”.

43 Concetti e parole della parità Analisi di genere Studio sistematico dei ruoli, delle relazioni e dei processi legati alle diseguaglianze fra uomini e donne nelle varie espressioni (reddito, lavoro, potere ecc.) Prospettiva di genere Un’ottica che, avvalendosi di una piattaforma conoscitiva, ne fa un punto di forza per modificare programmi e strategie politiche non limitandosi ad una mera analisi sui ruoli o sulle professioni più tradizionali normalmente legate all’universo femminile.

44 Risultati ??? Quali ???

45 Dobbiamo conciliare: ruoli personali e ruoli professionali

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47 Come fare ad accreditare tra le priorità dell’agenda Istituzionale il principio di Pari opportunità e mainstreaming di genere?

48 Anche problema di ruolo ? Proviamo a definirlo autorità autorevolezza leadership potere conflitto compiti funzioni risorse ?????????

49 Anche problema di regole? Chi le ha scritte? Chi le scrive? Con voi o senza di voi? Quale è la vostra forza? E la vostra debolezza?

50 Voi siete nominate, non elette! Quindi, non siete rappresentanti di altre donne! E loro come vi vivono? E voi come le vedete?

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52 Vediamo un po’ di dati

53 Donne e uomini nella Regione Dirigenti generali Donne 1(+2 a contratto) Uomini 26 DirigentiDonne 678Uomini 1.805 FunzionariDonne 1.825Uomini 4.566 Altri dipendenti Donne 4.565Uomini 6.808 Dipendenti regione Sicilia per genere e qualifica Dati forniti al Dip. FP

54 Prepariamo il prossimo seminario: 10 e 11 novembre “un laboratorio intensivo” su VISPO applicato al vostro lavoro


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