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L’impresa di rete: nascita, bolle e prospettive

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Presentazione sul tema: "L’impresa di rete: nascita, bolle e prospettive"— Transcript della presentazione:

1 L’impresa di rete: nascita, bolle e prospettive
Antonio Cecchi 28/05/2008

2 L’impresa di rete: nascita, bolle e prospettive
Una (breve) storia di Internet Le reti: i vecchi abiti dell’imperatore L’impresa e la rete, bolle e prospettive

3 Una (breve) storia di Internet
“ I'm frequently surprised, and when I consider the biggest surprises, I'm heartened that they were mostly positive. The Internet, for instance, crawled out of a dark atomic fallout shelter to become the Mardi Gras parade of my generation. It was not a bolt of destructive lightning; it was the sun breaking through the clouds. ” Bruce Sterling - My Final Prediction - Wired Fonte:

4 Una (breve) storia di Internet
Quando nasce? Per alcuni storici Internet nasce nel 1961, quando Leonard Kleinrock al MIT pubblica un paper di ricerca sullo smistamento di pacchetti di segnale in una rete. Altri citano il 1969, quando il Dipartimento della Difesa statunitense commissionò ad ARPA una ricerca per una rete di centri di comunicazione comando e controllo che potesse sopravvivere a un attacco nucleare (ARPANET) Il 1970 è un altro probabile candidato, poiché in quell’anno nasce l’ (la Regina di Inghilterra scriverà la sua prima nel 1976…) e ARPANET passa da esperimento militare a risorsa pubblica. Il termine Internet viene utilizzato per la prima volta nel 1975 (RFC 675) nel documento che definisce il protocollo TCP. Viene inizialmente utilizzato per indicare l'interconnessione tra reti (network in inglese) distinte (ARPAnet e NSFnet inizialmente): in quegli anni convivevano diversi standard di comunicazione, e la loro interconnessione era considerata un importante obiettivo. Dal 1978 al 1980 nascono il primo spam, l’emoticon  e il primo virus .. anni moderni ;) Gli anni dal 1970 al 1990 sono anni di espansione di ARPANET a enti pubblici e di ricerca nel mondo La data più importante per la nascita di Internet per come la conosciamo oggi è tuttavia il 1 gennaio 1983, in cui dal protocollo NCP scritto originariamente da ARPA si passa al Transmission Control Protocol and Internet Protocol (TCP/IP). Nel 1990 il governo degli Stati Uniti legifera la possibilità di sfruttamento commerciale, da parte dell'iniziativa privata di Internet Nel 1991 al CERN Tim Berners-Lee scrive il protocollo HTTP come estensione del TCP/IP, e la rete letteralmente esplode attraverso i siti web. Nel 1993 debutta il primo browser, MOSAIC e Internet diventa il World Wide Web che tutti conosciamo, nel bene e nel male. Fonte:

5 Una (breve) storia di Internet
Perché nasce / per chi nasce: Nel 1958 a seguito del lancio sovietico dello sputnik in america viene fondata l’ARPA (Advanced Research Projects Agency) con lo scopo di riconquistare e mantenere il predominio tecnologico sugli avversari. Il primo progetto di ARPA è lo sviluppo e l’estensione intercontinentale di SAGE, una proto-rete di collegamento dei radar di terra statunitensi. Internet nasce quindi dalle esigenze di intelligence della guerra fredda, per poter collegare a sistema i vari centri di comunicazione comando e controllo che gli USA e i loro alleati hanno nei teatri operativi. Da un lato c’è l’esigenza di avere un unico sistema di funzioni (ad esempio l’early warning radar su scala globale) e dall’altro c’è la necessità di fondare un sistema di comunicazione capace di sopravvivere a catastrofi (MAD) Fonte:

6 Una (breve) storia di Internet
Come funziona? Attraverso un protocollo, un insieme di standard di comunicazione noti come protocollo TCP/IP, che specificano le regole di funzionamento dalle infrastrutture (cavi di rete, potenza delle antenne wireless, hardware di smistamento, reti continentali e dorsali oceaniche di interconnessione ecc..) ai sistemi operativi dei computer (ovvero come il vostro browser converte un indirizzo web in un indirizzo numerico), ai dati trasmessi (con che regole i dati vengono trasmessi dall’indirizzo a voi e viceversa). La cosa fondamentale di uno standard a strati è che garantisce interoperabilità e indipendenza fra gli strati stessi, ovvero per l’utente finale è ininfluente conoscere su quali logiche sono costruiti i cavi purché rispettino le specifiche. I protocolli sono standard di comunicazione che permettono ai computer di parlarsi su una rete. Come l’italiano fornisce una lingua franca compresa da tutti i cittadini a prescindere dai vari dialetti regionali/rurali, un protocollo permette a tutti i diversi tipi di computer collegati a Internet di scambiare informazioni. Fonte:

7 Una (breve) storia di Internet
Una definizione più generale di internet: Internet può essere vista come una rete logica appoggiata a strutture fisiche e collegamenti di vario tipo (fibre ottiche, cavi coassiali, collegamenti satellitari, doppino telefonico, collegamenti su radiofrequenza (WiFi), su ponti radio, su raggi laser e su onde convogliate su condotte elettriche o addirittura idrauliche) che interconnette un agente umano o automatico ad un altro agente tramite qualsiasi tipo di computer oggi o in futuro esistente o immaginabile. altri esempi di reti logiche? Fonte:

8 Le reti: il vecchio abito dell’imperatore
Esempi di reti nella storia: Le reti per la loro natura sono beni pubblici, nessuno tranne lo stato (come espressione di collettività) ha la capacità o l’interesse di sostenerne il costo di produzione, ma tutti i soggetti connessi ne traggono benefici . Le strade consolari e le torri di comunicazione romane (stessa motivazione militare iniziale, cfr. Luttwak – La grande strategia dell’impero romano, Rizzoli 1997) Le rotte commerciali verso oriente e occidente Il telegrafo Acqua\luce\gas\rifiuti… In termini economici le reti esibiscono economie di scala strutturali, lato offerta/produzione e lato domanda/consumo.

9 L’impresa e la rete, bolle e prospettive
Che cos’è l’impresa di rete? L’impresa che opera sulla rete è un monopolista (di nicchia) in divenire che opera attraverso il tentativo di imporre uno standard di uso alla rete. Dal punto di vista economico l’impresa sostiene dei costi nel tentativo di privatizzare una parte (crescente) delle economie di scala della rete (strutturali) su cui opera e quindi di fondarsi come monopolista nel lungo periodo. Questo processo di privatizzazione avviene per mezzo di creazione/imposizione di standard Chiaramente uno standard è tanto più efficiente quanto più è diffuso (pubblico). Altrettanto chiaramente, tanto più uno standard è chiuso (privato) quanto più l’impresa che lo produce è capace di estrarre surplus dai consumatori: more bangs ofr the bucks! (caso limite: obbligo di adozione, RCA, il fatturato dell’industria cresce continuamente all’ aumentare del tempo) Ignorare questa dialettica porta a grandi sventure ;)

10 L’impresa e la rete, bolle e prospettive
La bolla di Internet ( ) NASDAQ(10/03/2000): NASDAQ(26/05/2008): I cattivi maestri: Get large or get lost Growth over profits No news bad news Il motivo del fallimento: ignoranza e soldi non vanno d’accordo (btw: esistono economisti ricchi?) I risultati: Da marzo 2000 a ottobre 2003 sono stati bruciati circa 5 trilioni di dollari (quanti per stampare cd di connessione gratuita a AOL, Tiscali etc? :D ) Fonte:

11 L’impresa e la rete, bolle e prospettive
Cronache del dopo bolla: Fra tutti i vinti, chi ha vinto? Chi è nato? Chi ha perso? Chi non ha perso?

12 L’impresa e la rete, bolle e prospettive
Casi di studio: Skype: è virale; lo usiamo tutti perché tutti lo usiamo (quante volte ho chiamato qualcuno al cellulare con skype? Non bastava qualunque altro instant messenger? :D) Itunes: gli standard parassiti: aac/mp4 (0.99$/canzone) & mp3 (0$/canzone) (quanto vale il vostro ipod? Fare soldi con le scatole è bello per tutti) Youtube: è ancora tempo di bolla, questa volta gli utenti anziché comprare lavorano gratis. L’impresa è tipicamente in vendita per coprire l’indebitamento proattivo, (cfr. Microsoft vs Sony vs Nintendo nel mercato delle console ) Myspace: è ancora tempo di bolla, il modello è quello di skype, ma la sua grandezza è il suo stesso limite, ha costi crescenti e spera che gli effetti strutturali di scala producano abbastanza redditi attraverso l’advertising Emule: open source a contribuzione volontaria (sia in termini di tempo che di denaro) Utorrent: open source a finanziamento privato – fondazione di standard privatizzabili nel lungo periodo Wikipedia, Firefox: open source e open contents finanziata da istituzioni e privati, la forma giuridica è la fondazione

13 L’impresa e la rete, bolle e prospettive
E’ l’interfaccia attraverso cui manipolare internet. I suoi costi fanno venire i calli all’anima. Tuttavia, poiché è proprietaria del sistema dei prezzi su cui la rete funziona (adwords, adsense, etc etc..) per l’utente finale google è la porta al mondo del gratis. Chi paga? Qualcun altro È un modello innovativo? No E’ un modello replicabile? No

14 L’impresa e la rete, bolle e prospettive
Dall’impresa di produzione all’impresa di servizi: Con l’impresa di rete si realizza il ribaltamento completo del paradigma fordista. Cio’ che avviene è il passaggio dalla standardizzazione del lavoro salariato (in questo rendendolo una commodity e abbattendone quindi il prezzo con i fenomeni sociali di cui la storia ha piene le pagine) alla standardizzazione dell’impianto di produzione (wikipedia, youtube) per poter permettere agli utenti di produrre gratis cio’ che sanno. In questo senso l’impresa di rete è un’impresa di servizi Nell’economia i servizi sono processi in cui la produzione e il consumo possono essere solo parzialmente disgiunti. Un buon esempio di servizio è la didattica: la sua qualità dipende sia dalla qualità di chi insegna che da quella di chi impara ;)

15 L’impresa e la rete, bolle e prospettive
E’ il mondo ideale? No! Il problema della proprietà rimane aperto, non esistendo (ancora) precedenti giuridici sulla proprietà di impresa dei contenuti degli utenti. In assenza di decisioni dei tribunali il contratto di licenza d’uso che si accetta ogni qual volta si carica un video su youtube.com è chiaramente vessatorio: Estratto dall’accordo di licenza dell’utente finale di youtube (cfr 6c ) “ For clarity, you retain all of your ownership rights in your User Submissions. However, by submitting User Submissions to YouTube, you hereby grant YouTube a worldwide, non-exclusive, royalty-free, sublicenseable and transferable license to use, reproduce, distribute, prepare derivative works of, display, and perform the User Submissions in connection with the YouTube Website and YouTube's (and its successors' and affiliates') business, including without limitation for promoting and redistributing part or all of the YouTube Website (and derivative works thereof) in any media formats and through any media channels. You also hereby grant each user of the YouTube Website a non-exclusive license to access your User Submissions through the Website, and to use, reproduce, distribute, display and perform such User Submissions as permitted through the functionality of the Website and under these Terms of Service. The above licenses granted by you in User Videos terminate within a commercially reasonable time after you remove or delete your User Videos from the YouTube Service. You understand and agree, however, that YouTube may retain, but not display, distribute, or perform, server copies of User Submissions that have been removed or deleted. The above licenses granted by you in User Comments are perpetual and irrevocable. “

16 L’impresa e la rete, bolle e prospettive
Potrebbe diventarlo? …si! La pirateria nelle reti, storia e significati Contratti a confronto: End User License Agreement (EULA) – Microsoft | for profit | General Purpose License 3 (GPL3) – Linux | not for profit = for profit | Creative Commons License (CC) – Wikimedia | not for profit =/= for profit |

17 Fonte: http://xkcd.com/256/

18 Bonus Track Il grafico del modello Long Tail sottolinea da un lato il minore assortimento dei prodotti (best seller) di  maggiore vendita, e, dall’altro, il maggiore assortimento di prodotti con minore richiesta. Prodotti a bassa richiesta o con ridotti volumi di vendita possono collettivamente occupare una quota di mercato equivalente o superiore a quella dei pochi bestseller o blockbuster, se il punto vendita o il canale di distribuzione sono abbastanza grandi. In un mondo di oggetti il punto di pareggio viene fissato alla fine della parte rossa, dando origine a un equilibrio di tipo Superstar (che succede all’equità?) Fonte: Chris Anderson - La coda lunga. Da un mercato di massa a una massa di mercati 1ª ed. Editore: Codice; 2007 ISBN

19 Bonus Track n.2 Da una parte designer e tecnici stanno offrendoci nuovi metodi di progettare e di produrre oggetti - modi che non hanno equivalenti e precedenti storici e inevitabilmente generano novità sostanziali; dall'altra abbiamo modelli produttivi tradizionali che hanno una lunga storia ma danneggiano il clima, avvelenano la popolazione e fomentano le guerre per le risorse. Fonte: Bruce Sterling - La forma del futuro, 1ª ed. Editore Apogeo; 2006 ISBN:


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