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Il sistema sindacale: principio di pluralità e modelli organizzativi

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Presentazione sul tema: "Il sistema sindacale: principio di pluralità e modelli organizzativi"— Transcript della presentazione:

1 Il sistema sindacale: principio di pluralità e modelli organizzativi
Diritto del lavoro 2004/05 Il sistema sindacale: principio di pluralità e modelli organizzativi Prof. Antonio Lo Faro

2 Il concetto di “pluralismo sindacale”
Il sistema sindacale non è regolato dallo Stato mediante una legge di “inquadramento” della OO.SS. I singoli che danno vita ad una OO.SS. possono farlo liberamente, sulla base di diverse motivazioni professionali, ideali, culturali, politiche, religiose, territoriali

3 Alcuni esempi a livello europeo
Pluralismo su base professionale : Svezia Pluralismo su base religiosa: Olanda Pluralismo di natura “identitaria”: Belgio Pluralismo di natura territoriale con forti venature ideologiche: Spagna

4 Il caso italiano (I) Nel nostro paese, il sindacato si è storicamente organizzato su base ideologica: Cgil (sindacato di ispirazione comunista) UIL (sindacato di ispirazione socialista) CISL (sindacato di ispirazione cattolica) Cisnal (sindacato organico all’ex MSI)

5 Il caso italiano (II) Il processo di “de-ideologizzazione” ha condotto ad un parziale affrancamento dal pluralismo “ideologico”, con conseguente tendenza alla “unitarietà” (quantomeno d’azione) dell’organizzazione sindacale, con il coinvolgimento, oltre che dei tre sindacati tradizionali anche dell’UGL (fusione fra Cisnal e sigle sindacali minori)

6 Il caso italiano (III) Il pluralismo su base professionale, fondato cioè sulla rappresentanza degli interessi: Possono configurarsi due possibili modelli organizzativi: Sindacalismo di mestiere Sindacalismo di industria

7 I due modelli organizzativi
SINDACALISMO DI MESTIERE Aggrega lavoratori sulla base della loro professione Es. Sindacato nel quale si organizzano gli elettricisti, quale che sia l’attività svolta nella impresa presso la quale sono occupati. SINDACALISMO DI INDUSTRIA Aggrega lavoratori sulla base del settore produttivo nel quale operano, a prescindere dalla loro professione Es. Sindacato nel quale si organizzano tutti i dipendenti delle imprese tessili (addetti alla produzione, elettricisti, autisti, contabili)

8 La struttura organizzativa dei sindacati dei lavoratori in ambito nazionale (orizzontale e verticale) La confederazione (Es.: CGIL, CISL, UIL) Struttura (o federazione) nazionale di categoria Struttura regionale intercategoriale Struttura regionale di categoria Struttura territoriale intercategoriale (Cgil: Camere del lavoro; CISL: Unioni sindacali territoriali; UIL: Camere sindacali) Struttura provinciale di categoria Struttura nei luoghi di lavoro R.S.A. – R.S.U.

9 Le forme alternative di organizzazione sindacale
“Interne” ai sindacati confederali: Le strutture di rappresentanza dei lavoratori c.d. “atipici”. Si organizzano su base territoriale, trasversalmente alle categorie di appartenenza e al tipo di rapporto contrattuale, in ragione di comuni interessi (per es. NIDIL-Cgil) “Esterne” ai sindacati confederali: a) Le organizzazioni sindacali autonome organizzate su base inter-professionale (per es. i Cobas, le RdB, altre sigle autonome) b) Le organizzazioni sindacali “di mestiere”, organizzate su base mono-professionale (es. il sindacato dei piloti di volo, il sindacato dei medici etc.)

10 L’organizzazione collettiva degli interessi dei datori di lavoro
Libertà sindacale L’art. 18 della Costituzione: Il sindacalismo datoriale come sindacalismo “di risposta” Libertà associativa

11 L’associazionismo sindacale degli imprenditori
Le principali confederazioni imprenditoriali: Le federazioni di settore: Esempi di federazioni “dentro” Confindustria: Federchimica (Fed. naz. ind. chimica) Federmeccanica (Fed. naz. ind. metalmeccanica) Confindustria Confcommercio Confagricoltura Confapi Confesercenti

12 Soggetti che stipulano i contratti collettivi nazionali
LE STRUTTURE O LE FEDERAZIONI NAZIONALI DI CATEGORIA (dalla parte dei lavoratori) E DI SETTORE (dalla parte degli imprenditori) sono i soggetti firmatari del Contratto collettivo nazionale di lavoro di categoria (CCNL)

13 La struttura della contrattazione collettiva nel settore privato (rinvio) Generale coincidenza tra la struttura organizzativa dei sindacati e la struttura (o i livelli) della contrattazione collettiva Accordi interconfederali Contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) Contratti collettivi di livello decentrato: territoriale : regionale o provinciale aziendale


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