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PubblicatoAdelina Romagnoli Modificato 11 anni fa
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IL SANGUE Tessuto connettivo fluido, rinchiuso in un sistema di canali comunicanti (vasi arteriosi e venosi) Costituito da una parte liquida: plasma e da elementi figurati globuli rossi o eritrociti globuli bianchi o leucociti piastrine o trombociti Il volume di sangue presente in un individuo è circa il 7 - 8% del suo peso
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Composizione del sangue
Acqua Proteine Lipidi Glucosio Aminoacidi Ioni Albumine Globuline Fibrinogeno 45% 55% ~1% plasma globuli rossi globuli bianchi e piastrine Neutrofili Linfociti Monociti Eosinofili Basofili
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Elementi figurati del sangue
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ERITROCITI
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ERITROCITI Sono privi di nucleo e di tutti gli organuli citoplasmatici
Contengono emoglobina Hanno un citoscheletro particolare che permette: di mantenere la forma di essere deformabili Quando diminuisce la loro capacità di entrare nei capillari, vengono distrutti da istiociti della milza
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Classificazione dei leucociti
Granulociti Presentano voluminose inclusioni citoplasmatiche Si dividono in: Neutrofili Eosinofili Basofili Agranulociti Si distinguono: Monociti Linfociti
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Granulociti neutrofili
Diametro µm Caratteristico aspetto plurilobato del nucleo g. polimorfonucleati Citoplasma pieno di granuli contenenti enzimi lisosomiali e sostanze battericide Estremamente mobili (arrivano per primi sul luogo della lesione) Spiccata attività fagocitaria (pus) Vita breve (12 ore o meno)
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Granulociti neutrofili
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Fagocitosi 1 I recettori di membrana (arancio) interagiscono con ligandi sulla superficie del batterio (nero)
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Fagocitosi 2 Il batterio viene progressivamente inglobato da estroflessioni citoplasmatiche (pseudopodi) guidate dal citoscheletro di actina (rosa)...
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Fagocitosi 3 ...e dall’ulteriore legame fra recettori di membrana e ligandi della superficie batterica
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Fagocitosi 4 Il citoplasma si richiude su se stesso inglobando il batterio in una vescicola (fagosoma)
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Fagocitosi 5 I lisosomi si fondono con il fagosoma, riversando enzimi idrolitici al suo interno (fagolisosoma)
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Fagocitosi 6 Al termine del processo, il materiale degradato (corpo residuo) può essere espulso dalla cellule attraverso l’esocitosi
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Granulociti eosinofili
I granuli (specifici, relativamente grandi) si colorano con il colorante acido eosina g. acidofili Nucleo tipicamente bilobato Rimangono in circolo 6-10 ore, poi migrano nel connettivo, dove sopravvivono 8-12 giorni Non si occupano di fagocitare batteri Eliminano complessi antigene-anticorpo formati nel corso di reazioni allergiche Partecipano alla reazione antiparassitaria
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Granulocita eosinofilo
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Granulociti basofili Nucleo ovoidale o bilobato
Granulazioni specifiche dense, molto grandi Producono eparina e istamina (e sono pertanto funzionalmente simili ai mastociti del connettivo) Ruolo determinante nella patogenesi delle reazioni di ipersensibilità immediata
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Granulocita basofilo
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Monociti Più grandi dei granulociti ( µm), nucleo eccentrico, spesso a forma di rene Circolano per 1-4 giorni prima di migrare nel connettivo, dove diventano macrofagi liberi Cellule in grado di fondersi fra loro in una cellula fagocitaria gigante per aggredire particelle di grandi dimensioni Danno origine a osteoclasti e condroclasti Partecipano alla risposta immunitaria “umorale” con la presentazione dell’antigene
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Monocito e linfocito
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Linfociti La maggior parte sono di piccole dimensioni, ( µm) nucleo grande, citoplasma sottile Componenti del sistema di immunità specifica (a differenza degli altri tipi di globuli bianchi) Cellule di lunga vita, non “terminali”, in grado di trasformarsi in linfoblasti e di assumere nuovi programmi funzionali in seguito all’interazione con l’antigene Distinguibili in linfociti T e B in base a markers di superficie
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Linfociti B Linfociti T
Una volta attivati dall’interazione con l’antigene presentato dal macrofago… Si trasformano in plasmacellule e… Producono anticorpi T-helper Coadiuvano i B nella risposta umorale T-citotossici Secernono sostanze che uccidono cellule infette da virus o cellule estranee (per esempio, dopo trapianti)
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Piastrine o trombociti
piccoli elementi corpuscolati del sangue periferico, privi di sostanza nucleare in genere non più di 2-4 µm per mmc vita media: 8-10 giorni prodotte nel midollo osseo per frammentazione del citoplasma di grandi elementi cellulari polinucleati detti megacariociti
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Ruolo delle piastrine nell’emostasi
a contatto con il collagene esposto dalla lesione, le piastrine liberano serotonina e altre sostanze, provocando vasocostrizione le piastrine si agglutinano formando un tappo piastrinico che si ingrossa rapidamente occludendo la soluzione di continuo il tappo piastrinico viene successivamente convertito in coagulo in seguito alla precipitazione di fibrinogeno in fibrina, formando una rete di filamenti che imbriglia piastrine, globuli rossi e altre cellule del sangue
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