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Limpresa cooperativa A cura del docente: Prof. Mario Cassetti.

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Presentazione sul tema: "Limpresa cooperativa A cura del docente: Prof. Mario Cassetti."— Transcript della presentazione:

1 Limpresa cooperativa A cura del docente: Prof. Mario Cassetti

2 2 Le conseguenze sociali della teoria neoclassica La domanda di lavoro dipende inversamente dal saggio di salario w p PME p PMA w0w0 w1w1 w2w2 w3w3 w4w4 w0w0 w1w1 w2w2 w3w3 w4w4 L L w CURVA DI DOMANDA DI LAVORO

3 3 La finzione del mercato del lavoro (rinvio) Il funzionamento del mercato del lavoro viene ad essere assimilato al funzionamento del mercato di una qualsiasi merce Il lavoro, dunque, è assimilato ad una qualsiasi merce, il cui valore (w) viene determinato dallequilibrio tra domanda ed offerta di lavoro. CURVA DI DOMANDA DI LAVORO (D L ) CURVA DI OFFERTA DI LAVORO (S L ) W L W* D L =S L

4 4 La teoria dellimpresa autogestita: Cooperazione contro conflitto. Un diverso contesto istituzionale: imprese autogestite dai lavoratori gestione basata sulla regola democratica della maggioranza distribuzione equa e condivisa del reddito dellimpresa economia di mercato decentralizzata (come nella t. neocl.) solo usufrutto del capitale dellimpresa (gestione senza proprietà) libertà di scelta occupazionale e di assunzione/licenziamento PRINCIPIO OPERATIVO: LA MAX DEL REDDITO PER LAVORATORE E questo il naturale e razionale interesse dei membri dell impresa autogestita « L impresa aumenta l occupazione ogniqualvolta il contributo dell ultimo membro occupato è maggiore del reddito medio, e riduce l occupazione ogniqualvolta il contributo dell ultimo mem- bro occupato è minore del reddito medio»

5 5 Perché lautogestione? Democratizzazione dellattività economica: ovvero costruire la base economica della democrazia politica Tutti i lavoratori e solo i lavoratori sono soci dellimpresa e prendono le decisioni su cosa, come e quanto si deve produrre Capovolgimento del rapporto capitale-lavoro, a favore del lavoro. OBIETTIVI del sistema di imprese autogestite ridurre le crisi di disoccupazione: attraverso riduzione delle ore di lavoro anziché dei posti di lavoro ridurre le crisi di inflazione da conflitto distributivo (spirale salari-prezzi) ridurre i fallimenti delle imprese realizzare una più equa distribuzione del reddito

6 6 Nellautogestione il rapporto capitale-lavoro si capovolge: non è più il capitale che si appropria del valore aggiunto residuo (=valore produzione- costi intermedi- salari), ma è il lavoro che riceve lintero valore aggiunto, dopo aver pagato linteresse sul capitale In termini marxiani: non esiste sfruttamento dei lavoratori cessa lalienazione che nasce dal dominio del capitale sui lavoratori Perché lautogestione?

7 7 Lequilibrio di breve periodo in unimpresa autogestita Assunzioni: Rendimenti decrescenti dei fattori come nellanalisi neo- classica Limpresa coop sceglie un livello di occupazione tale da massimizzare il reddito dimpresa per occupato Analisi grafica del problema:

8 8 Lequilibrio di breve periodo in unimpresa autogestita (I) p PME p PMA q L y L*L* costi fissi x lavoratore Il livello ottimo di occupazione dellimpresa autogestita

9 9 Raffronto con lequilibrio di unimpresa capitalistica (I) Analisi della produzione p PMA p PME y w L Coop L Cap i livelli di occupazione e produzione dellimpr. cooperativa sono mi- nori dei livelli di occupazione e produ- zione dell impr. capitalistica. I due livelli coincidono solo se w=y, il che impli- ca profitto nullo per l impresa capitalistica ! la produttività media è più elevata nell impresa cooperativa

10 10 Raffronto con lequilibrio di unimpresa capitalistica (II) Analisi dei costi Max distanza tra p e CME q coop q cap CMA CMET CME Limpresa capitalisti- ca, per ottenere profitti, deve operare a costi medi superiori al costo medio minimo

11 11 Raffronto con lequilibrio di unimpresa capitalistica (III) Conclusioni. –lequilibrio di BP è identico (uguali livelli di produzione e occupazione) solo se limpresa capitalistica ottiene profitti nulli oppure in presenza, nel lungo periodo, di entrata/uscita di nuove imprese (il che implica ancora profitti nulli). – il livello delloccupazione nellimpresa capitalistica varia inversamente con il livello dei salari (es. + w L ) – nel breve periodo limpresa capitalistica ha un numero di occupati maggiore di quello dellimpresa cooperativa – nel breve periodo limpresa cooperativa è più efficiente dellimpresa capitalistica (minori costi medi).

12 12 Raffronto con lequilibrio di unimpresa capitalistica (III) – nel lungo periodo la posizione di equilibrio è identica per le due tipologie di impresa: produzione al minimo costo medio per entrambe; ma le imprese cooperative raggiungono questa posizione senza che sia necessaria lentrata/uscita di nuove imprese – la libertà di entrata in uneconomia cooperativa, nel lungo periodo, tenderà a livellare i guadagni medi dei lavoratori in tutti i settori

13 13 Raffronto con lequilibrio di unimpresa capitalistica (III) Confronto equilibrio di LP dellimpresa concorrenziale e dellimpresa cooperativa 0 Costi Marginali = Curva di offerta dellimpresa cap. Q P0P0 Q cap. senza entrata Prezzo Costi Medi P1P1 Curva di offerta dellimpresa coop Q cap. con entrata Q coop. senza e con entrata Reddito dellimpresa coop se p=P 0

14 14 Alcune riflessioni sul confronto tra i due tipi di impresa Lavoro degradato a merce. Conflitto tra imprenditore e lavoratore: – imprenditore: min salario e max sforzo produttivo del lavoratore – lavoratore: max salario, equo sforzo produttivo e max soddisfazione e sicurezza sul lavoro il contratto di lavoro regola salario, orario, varie condizioni di lavoro, ma è incompleto: limpegno del lavoratore dipende dallorganizzazione dellimpresa, dal maggiore o minor controllo esercitato sul lavoratore e dalla motivazione del lavoratore stesso problema fondamentale del controllo della forza-lavoro: incentivi (es. premi) e minacce (es. multe e licenziamento). organizzazione in struttura gerarchica rigida IMPRESA CAPITALISTICA

15 15 Scompare il conflitto capitale/lavoro e la distinzione lavoro/forza lavoro Problema dellorganizzazione interna e regolazione dei rapporti tra i lavoratori. Se i lavoratori coinvolti sono eterogenei un controllo diretto da parte dei dipendenti può comportare difficoltà e costi notevoli Licenziamenti: chi decide? Quali lavoratori licenziare? Opinione diffusa è che i lavoratori non hanno convenienza a consentire i licenziamenti. Asimmetria tra decisioni di aumento e di riduzione delloccupazione: riduzione dellorario anziché riduzione di occupati in caso di crisi … Alcune riflessioni sul confronto tra i due tipi di impresa (e rinvio) IMPRESE AUTOGESTITE


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