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IL SETTECENTO IN EUROPA

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Presentazione sul tema: "IL SETTECENTO IN EUROPA"— Transcript della presentazione:

1 IL SETTECENTO IN EUROPA
Prof.ssa Romina Vinci a.s

2 Tutta l’Europa partecipa alle
Un secolo di conflitti Tutta l’Europa partecipa alle Guerre di Successione Polacca Sia la Francia che la Russia vogliono imporre un proprio candidato al trono rimasto vacante. Si conclude con la Pace di Vienna Spagnola agli Asburgo succedono i Borboni con Filippo V. Si conclude con la Pace di Rastatt Austriaca : imperatrice d’Austria è Maria Teresa di Asburgo, che però non viene riconosciuta dal re di Prussia. Si conclude con la Pace di Aquisgrana

3 L’Italia dopo la Pace di Aquisgrana
Regioni sotto dominio straniero Il re d’Austria governava: Ducato di Milano, Ducato di Mantova, Granducato di Modena Savoia: Regno di Sardegna. Lo Stato viene modernizzato con una serie di riforme e nascono le università di Cagliari e Genova. Borbone: Regno di Napoli. Vivace centro culturale ma arretratezza economica

4 Stati indipendenti e autonomi
Repubblica di Venezia. In lento declino economico Stato della Chiesa. In forte caos amministrativo Repubblica di Genova. In lento declino e costretta a vendere la Corsica alla Francia Repubblica di Lucca. Indipendente, con tracce di forme di governo aristocratico medievale

5 Altri conflitti Guerra dei Sette Anni : Austria, Francia e Russia contro Inghilterra e Prussia. Si combatte anche nel continente americano e nelle colonie europee dell’Asia. La guerra si conclude con la vittoria dell’Inghilterra. Che si afferma come maggiore potenza mondiale. Spartizioni della Polonia 1773, 1793, 1795: Polonia scompare come stato indipendente, divisa tra Austria, Prussia e Russia.

6 L’Inghilterra dopo le guerre
Dopo i conflitti era diventata la Principale potenza coloniale d’Europa William Pitt introduce una tassazione proporzionale al reddito (Si pagano le tasse in base a quanto si guadagna) L’espansione commerciale inglese danneggia i tentativi della Francia di espandere i propri domini sul mare

7 La Francia dopo le guerre
Il successore di Luigi XIV sosteneva la teoria monarchica per diritto divino Con la salita al trono di Luigi XVI viene nominato ministro delle finanze Jacques Turgot Stabilisce la libertà di commercio dei grani per favorire la libera concorrenza e migliorare la produzione agricola. Viene accusato di una pessima riforma a causa di un cattivo raccolto l’anno successivo Propone l’abolizione dei privilegi nobiliari Luigi XVI è costretto a licenziarlo per l’opposizione sia dei contadini che dei nobili.

8 La Prussia dopo le Guerre
La Prussia pone le basi per la propria ascesa politica Federico Guglielmo impone una riforma dell’esercito Anche l’amministrazione civile e la società devono avere una disciplina ferrea. Solo con un esercito forte ed efficiente si può costituire la forza di uno stato. Perciò introduce la Coscrizione obbligatoria (i giovani sono costretti ad arruolarsi nell’esercito)

9 La Russia dopo le guerre
La Russia era un paese povero con un’agricoltura arretrata e una popolazione analfabeta Nel 1689 sale al potere lo zar Pietro I il Grande, il quale introduce numerose riforme La politica Conseguì conquiste territoriali nelle regioni del mar Baltico Rafforza il potere centrale Organizza un esercito permanente

10 Tuttavia l’economia rimane di tipo feudale
Incoraggia la formazione di compagni commerciali Promuove la creazione di fabbriche Fonda una nuova capitale, San Pietroburgo, per favorire i commerci con l’Europa Tuttavia l’economia rimane di tipo feudale La cultura: Semplifica i caratteri dell’alfabeto cirillico per favorire l’alfabetizzazione Tenta di creare una scuola primaria, perché tutti imparino a scrivere


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