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PubblicatoAmbrogino Bianco Modificato 11 anni fa
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Presente e futuro della terapia di supporto in oncologia
22 Giugno 2006 Mediterranean School of Oncology Domus Sessoriana P.za S. Croce in Gerusalemme, 10 - Roma Presente e futuro della terapia di supporto in oncologia Il trattamento domiciliare del dolore Dott. Giancarlo Corbelli Ryder Italia Onlus Via del Nuoto 11, Roma
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Fonte dati: Fondazione Floriani
Sede della end of life care Desiderano le cure domiciliari: pazienti 72.2% familiari 75.2% Necessita di ricovero hospice 20% Solo una modesta percentuale di malati oncologici muore presso la propria abitazione Fonte dati: Fondazione Floriani
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Fonte dati: Regione Lazio 2002
Sede della end of life care La convenzione Hospice - regione Lazio prevede 3 assistiti a domicilio per 1 ricoverato in Hospice (7 Hospice per 103 posti letto). Solo il 40%-50% dei pazienti assistiti dai servizi domiciliari degli Hospices, muore presso il proprio domicilio (su decessi totali: 854 casa; 860 hospice; 431 altro). Con l’aggravamento del paziente, viene predisposto il suo ricovero in hospice o in ospedale. Prima dell'attivazione del progetto hospice circa il 30% dei malati moriva a casa. Fonte dati: Regione Lazio 2002
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Qualità dell’assistenza
Uno dei parametri impiegati per valutare l’efficacia dell’assistenza domiciliare, intesa come risposta alle necessità sia medico-infermieristiche che psico-sociali dei pazienti e dei loro nuclei familiari, è la capacità del servizio di portare a termine fino al decesso l’assistenza stessa al domicilio del paziente, evitando i ricoveri incongrui e minimizzando il ricorso a strutture residenziali.
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debolezza effetti collaterali delle cure perdita del ruolo in famiglia malattie non cancerose perdita posizione sociale cancro difficoltà burocratiche perdita del prestigio sul lavoro ORIGINE SOMATICA fallimento delle cure perdita dei guadagni DEPRESSIONE DOLORE TOTALE RABBIA mancanza di visite di amici insonnia ANSIA irreperibilità dei medici stanchezza paura del dolore ritardi diagnostici alterazioni dell'aspetto paura della morte paura dell'ospedale paura del ricovero preoccupazioni per la famiglia problemi finanziari perdita di controllo del proprio corpo incertezza del futuro La mancata considerazione di questi molteplici aspetti è uno dei principali motivi che, soprattutto nelle ultime fasi della malattia, inducono i familiari a ricoverare il paziente vanificando il lavoro dell’équipe.
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Equipe medico-infermieristica operativa 7 giorni su 7, sulle 24 ore.
Organizzazione Equipe multidisciplinare, costituita da medici, infermieri, psicologi, assistenti sociali, fisioterapisti, assistenti domiciliari e volontari. Equipe medico-infermieristica operativa 7 giorni su 7, sulle 24 ore. Ogni componente dell’equipe medico-infermieristica si alterna su tutti i pazienti.
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Organizzazione Un coordinamento centrale contatta ogni mattina tutti i pazienti, distribuisce le visite dei diversi operatori secondo le necessità e diffonde le informazioni pertinenti al personale. Una riunione settimanale, presso la sede operativa, cui partecipa l’intero staff, permette la discussione di tutti i casi.
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Approccio farmacologico
Cosa fare: Preferire la via orale (by mouth) Intervalli di somministrazione prefissati (by the clock) Gradualità dell’intervento (by the ladder) Individualizzare il trattamento Stabilire compliance terapeutica e di obiettivi con pz/famiglia
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Approccio farmacologico
Cosa non fare: Utilizzare 2 o più farmaci della stessa classe Sottodosare i farmaci Superare la dose tetto Utilizzare vie improprie Utilizzare farmaci dei quali non siano noti: - dosaggi - effetti collaterali - tossicità - controindicazioni
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Farmaci utilizzabili per infusione sottocutanea
Aloperidolo Desametazone Fenobarbital Morfina Scopolamina Metoclopramide Eroina Idromorfone Midazolam
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Pompa elastomerica multiday
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Pompa per infusione a batteria
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FASI DELLA MALATTIA INGUARIBILE (K. Ross)
I = RIFIUTO E ISOLAMENTO II = COLLERA III = DEPRESSIONE IV = VENIRE A PATTI V = ACCETTAZIONE
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Conclusione Il cardine delle cure palliative consiste nella continua osservazione del proprio pz. e nella scelta di trattamenti caratterizzati dalla creatività e sensibilità personale più che dalla rigorosa attuazione di principi generali e protocolli predefiniti.
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