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di risposte concrete e a breve

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Presentazione sul tema: "di risposte concrete e a breve"— Transcript della presentazione:

1 di risposte concrete e a breve
Il reddito da pensione e la sua continua perdita di contatto con il costo della vita ha bisogno di risposte concrete e a breve Riprendere il percorso sindacale avviato con l’accordo del 23 luglio 2007 L’impegno dello Spi di Luciano Caon – Segretario nazionale Spi-Cgil Riunione responsabili previdenza e mercato del lavoro anziani delle segreterie regionali e aree metropolitane Giovedì 21 febbraio 2008

2 I redditi da pensione nel 2007
Sono stati oggetto di 5 interventi: Il protocollo d’intesa sul welfare del 23 luglio Il decreto fiscale n. 159 del 1° ottobre 2007 Legge finanziaria per il 2008 La perequazione automatica La fiscalità nazionale – regionale - comunale Gli interventi hanno risposto parzialmente ai problemi posti dalla piattaforma sindacale costruita per un confronto con un governo di legislatura Molti problemi rimangono aperti

3 Il protocollo sul welfare del 23 luglio ci ha permesso di
- Aumentare le “pensioni basse” (e non solo le minime) Estendere la perequazione intera sulla fascia da 3 a 5 volte il T.M. Incrementare fino a 580,00 euro le prestazioni assistenziali Istituire un apposito tavolo di confronto sui redditi da pensione attraverso un decreto del ministro del lavoro Ripristinare le 4 finestre per le pensioni di anzianità con 40 anni di contributi Per compensare una parte di maggior costi: Ha bloccato, per il solo 2008, la perequazione ai pensionati con importo complessivo di pensione superiore a 3.539,72 euro al mese. Se l’importo complessivo di pensione non supera 3.489,12 euro al mese la perequazione è attribuita normalmente; se superiore la perequazione è attribuita parzialmente fino a concorrenza di 3.539,72 euro al mese - Sarà avviata la razionalizzazione degli Enti previdenziali con l’obiettivo di un risparmio di 3,5 miliardi in dieci anni È stato un primo passo nella giusta direzione

4 abbiamo introdotto delle significative novità
Con l’aumento delle “pensioni basse” abbiamo introdotto delle significative novità Sono criteri che aprono percorsi nuovi sul come trattare i redditi da pensione rispetto a: - fisco - età - lavoro dipendente e autonomo - reddito individuale, della coppia e famigliare E’ un intervento strutturale che introduce un nuovo istituto “la somma aggiuntiva” o 14mensilità All’età di 64 anni scatta il diritto che sarà a pieno regime a luglio di quest’anno La somma aggiuntiva è rapportata agli anni e al valore dei contributi versati La 14 mensilità non è soggetta a prelievo fiscale Per determinare il reddito ai fini del diritto si tiene conto del solo reddito complessivo individuale La scelta che si fa è quella di affidare alla leva fiscale il peso prevalente dell’intervento La ragione è quella di evitare di porre a carico del sistema previdenziale e del suo equilibrio interventi la cui risposta va data dalla fiscalità generale e trovata all’interno di un nuovo patto fiscale La leva fiscale, con l’aumento dell’importo netto, hanno il vantaggio di essere trasparenti, semplici da calcolare e offrono una risposta al problema dell’aumento di tutte le pensioni

5 La 14 mensilità per le pensioni basse è stata liquidata
C U UOMINI AVENTI DIRITTO DONNE S O N I PENSIONATI EX LAVORATORI DIPENDENTI PARI AL 61,6% I PENSIONATI EX LAVORATORI AUTONOMI PARI AL 38,4% SONO CIRCA I PENSIONATI AI QUALI E’ STATO RICHIESTO IL RED E SARANNO LIQUIDATI A FEBBRAIO MARZO 2008

6 La situazione precedente
Il protocollo sul welfare e le 4 finestre di uscita per le pensioni di vecchiaia La situazione precedente Applicabile anche dopo il 2007 per chi ha maturato il diritto entro il 2007 nell’Ago (assicurazione generale obbligatoria) e nelle forme sostitutive la pensione decorre dal 1° gennaio del mese successivo a quello nel quale si perfezionano i requisititi e/o si cessa il lavoro nelle forme esclusive (Pubblico Impiego) decorre dal giorno successivo a quello nel quale si perfezionano i requisiti e si cessa il lavoro

7 Segue Il protocollo sul welfare e le 4 finestre di uscita per le pensioni di vecchiaia
La situazione attuale sia per chi ha risolto il rapporto di lavoro (indipendentemente che sia stato autorizzato alla prosecuzione volontaria della contribuzione) o è in mobilità (con la sola eccezione degli ex dipendenti dagli enti creditizi) sia per chi è in attività lavorativa la decorrenza della pensione è subordinata alla “finestra” 1° luglio per chi matura i requisiti entro il 1° trimestre 1° ottobre per chi matura i requisiti entro il 2° trimestre 1° gennaio anno successivo per chi matura i requisiti entro il 3° trimestre 1° aprile anno successivo per chi matura i requisiti entro il 4° trimestre N.B. le finestre per la pensione di vecchiaia non deve essere rispettata per chi ha già maturato il diritto alla pensione di anzianità con l’apertura delle rispettive finestre

8 Il protocollo sul welfare e i lavoratori dipendenti
supera lo scalone e ripristina le 4 finestre di uscita per le pensioni di anzianità con 40 anni di contributi; introduce agevolazioni per il riscatto dei periodi corrispondenti al corso di laurea; facilita la totalizzazione dei contributi che sarà gratuita e consentita per i periodi contributivi di almeno 3 anni (non 6) e conferma la totalizzazione dei periodi di qualsiasi durata in caso di pensione di inabilità o pensione indiretta avvia il percorso per individuare le attività usuranti definendo un beneficio di tre anni di sconto sul requisito anagrafico per la pensione di anzianità (ma non inferiore a 57) sancisce l’impegno da parte del sistema previdenziale pubblico di garantire, nel calcolo contributivo, un tasso di sostituzione al netto della fiscalità NON inferiore al 60% con riferimento all’aliquota prevista per i lavoratori dipendenti prevede il miglioramento della durata e dell’importo degli ammortizzatori sociali con il riconoscimento della contribuzione figurativa piena i coefficienti di trasformazione (per il calcolo della pensione nel sistema contributivo) verranno valutati da una apposita commissione

9 CUMULO DELLE PENSIONI CON I REDDITI DA LAVORO
se liquidate interamente o in parte con il sistema di calcolo retributivo: 1) Le pensioni di anzianità, le pensioni di invalidità e gli assegni di invalidità liquidati sulla base di almeno 40 anni di anzianità contributiva nonché le pensioni di vecchiaia, e le pensioni liquidate con almeno 37 anni di contribuzione a condizione che, alla data di decorrenza della pensione, l’interessato avesse già compiuto il 58° anno di età, sono interamente cumulabili sia con i redditi di lavoro autonomo sia con i redditi di lavoro dipendente. NB: - il pagamento della pensione di invalidità liquidate dall’INPS è sospeso se il reddito di lavoro supera tre volte l’importo corrispondente al trattamento minimo INPS; - l’importo dell’assegno di invalidità è ridotto se il reddito di lavoro supera quattro volte l’importo corrispondente al trattamento minimo INPS.

10 Segue CUMULO DELLE PENSIONI CON I REDDITI DI LAVORO
2) le pensioni di anzianità liquidate sulla base di una anzianità contributiva inferiore a 40 anni sono: totalmente non cumulabili con i redditi di lavoro dipendente; parzialmente cumulabili con i redditi di lavoro autonomo: viene operata una trattenuta pari al 30 per cento della quota di pensione superiore all’importo corrispondente al trattamento minimo INPS ma non superiore al 30 per cento dell’importo del reddito di lavoro autonomo. NB: Quando il titolare della pensione di anzianità compie l’età prevista per il diritto alla pensione di vecchiaia, ai fini del cumulo si applicano le norme stabilite per le pensioni di vecchiaia. NB: Le pensioni di anzianità restano totalmente cumulabili se acquisite quando vigeva la cumulabilità totale.

11 Segue CUMULO DELLE PENSIONI CON I REDDITI DI LAVORO
3) Le pensioni di invalidità e gli assegni di invalidità liquidati sulla base di una anzianità contributiva inferiore a 40 anni sono parzialmente cumulabili sia con i redditi sia di lavoro autonomo sia con i redditi di lavoro dipendente: - con i redditi di lavoro dipendente viene operata una trattenuta pari al 50 per cento della quota di pensione superiore all’importo corrispondente al trattamento minimo INPS, fino a concorrenza del reddito stesso; con i redditi di lavoro autonomo viene operata una trattenuta pari al 30 per cento della quota di pensione superiore all’importo corrispondente al trattamento minimo INPS ma non superiore al 30 per cento dell’importo del reddito di lavoro autonomo (come per le pensioni di anzianità). NB: Quando il titolare dell’assegno di invalidità compie l’età prevista per il diritto alla pensione di vecchiaia, l’assegno di invalidità viene trasformato in pensione di vecchiaia e, ai fini del cumulo, si applicano le norme stabilite per le pensioni di vecchiaia. NB: Il titolare della pensione di invalidità quando compie l’età prevista per il diritto alla pensione di vecchiaia può chiedere la trasformazione di tale pensione in pensione di vecchiaia e, ai fini del cumulo, si applicano le norme stabilite per le pensioni di vecchiaia. NB: Le pensioni e gli assegni di invalidità restano totalmente cumulabili se acquisiti quando vigeva la cumulabilità totale.

12 Segue CUMULO DELLE PENSIONI CON I REDDITI DI LAVORO
Le pensioni di inabilità sono totalmente non cumulabili con i redditi di lavoro di qualsiasi natura e con l’iscrizione in albi professionali B) se liquidate interamente con il sistema di calcolo contributivo: per i pensionati di età inferiore ai 63 anni la pensione di vecchiaia non è cumulabile con redditi di lavoro dipendente nella loro interezza e con quelli di lavoro autonomo nella misura del 50 per cento per la parte eccedente il trattamento minimo e fino a concorrenza con i redditi stessi; per i pensionati di età pari o superiore ai 63 anni la pensione di vecchiaia non è cumulabile con redditi di lavoro dipendente ed autonomo nella misura del 50 per cento per la parte eccedente il trattamento minimo e fino a concorrenza dei redditi stessi; - nulla è detto per le pensioni e gli assegni di invalidità.

13 Segue il protocollo sul welfare e il CUMULO
il memorandum prevedeva il superamento del divieto di cumulo il protocollo ha ribadito il superamento incontri al Ministro del lavoro a novembre 2007 che non hanno portato a nessuna modifica in quanto anche per il cumulo valeva il criterio del reperimento delle risorse il superamento del divieto di cumulo per le entrate dell’INPS segnerebbe un meno 220 milioni netti che andavano reperiti nella finanziaria 2008 si è creata nel tempo una diversificazione di norme determinando il “cumulo d’annata” Il tema va ripreso e necessita di una proposta sindacale che non sia il solo superamento, ma che tenga conto de: le nuove normative previdenziali le politiche per un invecchiamento attivo a partire da un mercato del lavoro degli anziani che vede un tasso di occupazione tra i anni tra i più bassi d’Europa

14 Ma la legge attuativa del protocollo sul welfare
Contiene una cosa non prevista nel verbale di accordo: dal 1° gennaio 2008 il riconoscimento di avvenuta esposizione ad amianto non darà più luogo a maggiorazione contributiva per chi è andato in pensione prima del 1° gennaio 2008 senza essere riuscito ad ottenere il riconoscimento

15 Questa norma è stata abolita per iniziativa di
Con il decreto fiscale e la finanziaria 2008 si è intervenuti per: risolvere il problema creato dalla precedente finanziaria dove il reddito della casa di abitazione sarebbe entrato nel calcolo della detrazione d’imposta riducendo l’importo della detrazione per famigliari a carico e obbligando alla dichiarazione dei redditi nel 2008 anche senza altri redditi Questa norma è stata abolita per iniziativa di SPI INCA CAAF - stabilisce ulteriori detrazioni ICI per abitazione principale e IRPEF per chi vive in affitto CANONE RAI è abolito per gli ultrasettantacinquenni con reddito proprio e del coniuge non superiore a 516,43 euro mensili per 13 mensilità. Cioè per nessuno in quanto tutte queste figure di pensionato hanno una pensione non inferiore a 580,00 mensili

16 Con il decreto fiscale e la finanziaria 2008 si è intervenuti per:
- istituire un BONUS di 150,00 per gli incapienti (imposta redditi 2006 pari a zero) e con reddito 2006 non oltre ,00 euro. Il bonus è maggiorato di altri 150 euro per ogni famigliare a carico. Misura non strutturale e che interviene anche su redditi alti. - Il bonus ha interessato pensionati a fronte di 5 milioni se si fosse tenuto in considerazione il solo reddito da pensione - E’ stato abolito il silenzio assenso per l’iscrizione al fondo credito agevolato INPDAP da parte dei pensionati Scontrino parlante abbiamo chiesto (consulta CAAF e SPI-FNP-UILP) all’Agenzia delle entrate di operare perché per tutto il 2007 sia utilizzata l’autocertificazione del contribuente (così come era previsto fino al )

17 Non è stato inserito in finanziaria
Non sono state stralciate dalla finanziaria L’interpretazione della legge sulla copertura figurativa di periodi fuori dal rapporto di lavoro collegati a maternità che non ne consente il riconoscimento a chi era già in pensione alla data del 27 aprile 2001 L’interpretazione autentica che mantiene fermo a lire dal 1985 l’assegno agli ex combattenti Non è stato inserito in finanziaria Il principio della Sentenza a sezioni riunite della Corte dei conti in base ai quali, trascorso il termini previsto dalla legge 241/90, il trattamento provvisorio di pensione diventa definitivo e non è consentito recuperare eventuali somme erogate indebitamente sul trattamento provvisorio

18 Un meccanismo inadeguato
La perequazione automatica La perequazione automatica Un meccanismo inadeguato interviene in ritardo va reso più aderente alle dinamiche reali dei prezzi L’aliquota di perequazione è determinata con riferimento ai 24 mesi precedenti Riportare lo scatto di perequazione ogni 6 mesi insieme ad un paniere riferito ai redditi medio - bassi potrebbe rendere il meccanismo più aderente all’obiettivo

19 La fiscalità nazionale – regionale – comunale e i redditi da pensione
La Finanziaria 2007 ha operato uno sgravio IRPEF sui redditi medio - bassi I PROVVEDIMENTI: Lo sblocco delle addizionali regionali e comunali che hanno interessato anche le regioni non aventi il deficit sanitario e molti comuni con ricorsi all’aliquota massima: - Regioni 1,4% - Comuni 0,8% Il passaggio dalla deduzione alla detrazione d’imposta per carichi di famiglia ha prodotto un allargamento della base imponibile sulla quale operano le addizionali regioni e comunali L’introduzione dell’acconto per l’addizionale comunale ha generato una situazione per cui nel 2007 (solo per quell’anno) si è pagato il 100% dell’addizionale 2006 e l’acconto del 30% per il 2007 – Totale il 130% Inoltre non c’è stata la rivalutazione dell’assegno al nucleo famigliare per le famiglie senza figli nel 2007. In contemporanea altri provvedimenti in particolare di finanza locale hanno ridotto se non annullato il beneficio La combinazione di tutti o parte di questi elementi hanno ridotto se non annullato il beneficio derivante dai provvedimenti della finanziaria

20 a Roma, Cosa è successo in pratica SINGOLO ULTRA 75 CONIUGE
ULTRA 75 CONIUGE E FIGLIO INABILE La scelta che si fa è quella di affidare alla leva fiscale il peso prevalente dell’intervento La ragione è quella di evitare di porre a carico del sistema previdenziale e del suo equilibrio interventi la cui risposta va data dalla fiscalità generale e trovata all’interno di un nuovo patto fiscale La leva fiscale, con l’aumento dell’importo netto, hanno il vantaggio di essere trasparenti, semplici da calcolare e offrono una risposta al problema dell’aumento di tutte le pensioni

21 a Milano, Cosa è successo in pratica SINGOLO ULTRA 75 CONIUGE
ULTRA 75 CONIUGE E FIGLIO INABILE La scelta che si fa è quella di affidare alla leva fiscale il peso prevalente dell’intervento La ragione è quella di evitare di porre a carico del sistema previdenziale e del suo equilibrio interventi la cui risposta va data dalla fiscalità generale e trovata all’interno di un nuovo patto fiscale La leva fiscale, con l’aumento dell’importo netto, hanno il vantaggio di essere trasparenti, semplici da calcolare e offrono una risposta al problema dell’aumento di tutte le pensioni

22 a Bologna Cosa è successo in pratica SINGOLO ULTRA 75 CONIUGE
ULTRA 75 CONIUGE E FIGLIO INABILE La scelta che si fa è quella di affidare alla leva fiscale il peso prevalente dell’intervento La ragione è quella di evitare di porre a carico del sistema previdenziale e del suo equilibrio interventi la cui risposta va data dalla fiscalità generale e trovata all’interno di un nuovo patto fiscale La leva fiscale, con l’aumento dell’importo netto, hanno il vantaggio di essere trasparenti, semplici da calcolare e offrono una risposta al problema dell’aumento di tutte le pensioni

23 e a Cagliari. Cosa è successo in pratica SINGOLO ULTRA 75 CONIUGE
ULTRA 75 CONIUGE E FIGLIO INABILE La scelta che si fa è quella di affidare alla leva fiscale il peso prevalente dell’intervento La ragione è quella di evitare di porre a carico del sistema previdenziale e del suo equilibrio interventi la cui risposta va data dalla fiscalità generale e trovata all’interno di un nuovo patto fiscale La leva fiscale, con l’aumento dell’importo netto, hanno il vantaggio di essere trasparenti, semplici da calcolare e offrono una risposta al problema dell’aumento di tutte le pensioni

24 tutelare e migliorare i redditi da lavoro e pensione
Le proposte sindacali per dare continuità in coerenza al percorso avviato con l’accordo del 23 luglio 2007 tutelare e migliorare i redditi da lavoro e pensione Tema che stiamo riuscendo ad imporre nel dibattito elettorale sarà il tema con il quale il nuovo governo si dovrà confrontare

25 I problemi aperti e le proposte sindacali dei pensionati
uniformare la NO TAX AREA per i pensionati a quella dei lavoratori dipendenti incrementare il potere d’acquisto delle pensioni oltre i 700,00 euro estendendo la 14 mensilità gradualmente all’intera platea dei pensionati Rendere più aderente alle dinamiche reali dei prezzi e più tempestivo nell’adeguamento il meccanismo che regola la perequazione automatica intervenire per superare l’effetto “vicinanza e scavalcamento” (nel 1991 ad una pensione di anzianità di lire, pari a 350,00 euro, corrispondeva un T.M. con maggiorazione di lire. Nel 2007 la pensione di anzianità è diventata di 530,00 euro mentre il T.M. più l’incremento con le maggiorazioni sociali è pari a 559,91) riconoscimento di un differenziale per le pensioni con decorrenza ante novembre 1992 introdurre l’imposta negativa strutturale per l’incapienza, con l’uso dell’ISEE

26 Segue I problemi aperti e le proposte sindacali
intervenire sulle pensioni indirette e sugli assegni di invalidità o pensioni di invalidità liquidate con il sistema contributivo non integrate al minimo e sulla percentuale di reversibilità in assenza di altri redditi riformare i trattamenti assistenziali legati a 29 tipologie di prestazioni, con l’obiettivo di istituire un reddito minimo vitale evitando l’effetto annegamento attraverso la valorizzazione della quota di pensione acquisita con la contribuzione previdenziale versata eliminare il drenaggio fiscale che erode una quota della perequazione automatica superare il divieto di cumulo con scelte legate al mercato del lavoro degli anziani e all’invecchiamento attivo nell’ambito del TAVOLO sui redditi da pensione attivare un gruppo di lavoro tecnico per risolvere i problemi previdenziali che spesso sfociano nel contenzioso

27 Incrementare il potere d’acquisto delle retribuzioni e delle pensioni
I redditi da lavoro e pensioni e le proposte contenute nella piattaforma CGIL-CISL-UIL Incrementare il potere d’acquisto delle retribuzioni e delle pensioni il fisco ATTRAVERSO: i contratti LA PIATTAFORMA È STATA INVIATA A: Governo Regioni Comuni controparti datoriali le tariffe i prezzi la casa

28 Il centro dell’iniziativa rimane la crescita
le misure nelle Finanziarie 2007 e 2008 a favore del sistema produttivo, insieme all’avvio del risanamento dei conti pubblici, puntano alla crescita Insieme alla crescita va però rimesso al centro delle scelte una maggiore equità che passa attraverso una migliore distribuzione del reddito a favore del lavoro dipendente e dei pensionati

29 e a misure che premino una stabile e
Per questo si rivendica una nuova politica dei redditi che rafforzi la crescita il risanamento insieme ad una politica redistributiva rivolta alle retribuzioni, alle pensioni e alle fasce sociali più esposte e a misure che premino una stabile e BUONA OCCUPAZIONE

30 EFFICACE INTERVENTO FISCALE
Una nuova politica dei redditi attraverso un: EFFICACE INTERVENTO FISCALE Spostare MLD di euro pari all’1% del PIL verso i redditi da lavoro e pensione nel medio periodo con alcune scelte da realizzare a breve (entro giugno 2008) definendo modalità che adeguino le detrazioni all’andamento dell’inflazione

31 LINEARIZZARE LE DETRAZIONI FISCALI
Per il lavoro dipendente: Interessati i ¾ dei lavoratori dipendenti LINEARIZZARE LE DETRAZIONI FISCALI Il guadagno massimo sarebbe di 228 euro in corrispondenza dei euro lordi Il costo sarebbe di 2,2, MLD di euro

32 AUMENTO DELLE DETRAZIONI FISCALI TRA I 15.000 E I 35.000 EURO
Per il lavoro dipendente: Interessati il 50% dei lavoratori dipendenti AUMENTO DELLE DETRAZIONI FISCALI TRA I E I EURO Il guadagno massimo sarebbe di 181 euro in corrispondenza dei euro lordi Il costo sarebbe di 900 milioni di euro

33 la detrazione a quella del lavoro dipendente linearizzata
Per i pensionati premierebbe i due terzi dei pensionati UNIFORMARE la detrazione a quella del lavoro dipendente linearizzata il guadagno massimo si realizzerebbe in corrispondenza di un reddito di euro e sarebbe di 311 euro il costo sarebbe di circa 2,2 MLD di euro

34 Entro giugno questa parte di piattaforma può diventare operativa con il seguente risultato per i pensionati per una pensione di euro netti al mese il risultato sarebbe di circa 311 euro annui per una pensione di euro netti al mese il risultato sarebbe di 180 euro annui si risponde così ai redditi tra 700 e che non hanno avuto nessun beneficio dall’accordo del 23 luglio 2007 e si opera un limitato intervento per i redditi che sono stati sfavoriti dalla cancellazione del secondo modulo fiscale con la finanziaria 2007

35 interessa lavoratori dipendenti autonomi pensionati
In Finanziaria 2009 si propone un primo intervento sulle aliquote fiscali per ridurre la terza aliquota dal 38% al 37% interessa i redditi da a euro il 13% della platea riduce interessa il guadagno si ha al crescere del reddito con 270 euro – massimo - per i redditi oltre i euro il costo è di circa 900 milioni di euro interessa lavoratori dipendenti autonomi pensionati

36 Si richiede che a favore degli
In Finanziaria 2009 Si richiede che a favore degli incapienti ci sia l’imposta negativa quindi un intervento strutturale Gli incapienti avranno un trasferimento monetario sia per detrazioni non godute, sia per la dote fiscale Sarà utilizzato l’ISEE per determinare il livello di reddito

37 IN FINANZIARIA 2009 - Detrazioni e drenaggio fiscale
Le nuove detrazioni e gli altri elementi di calcolo IRPEF dovranno essere adeguati all’andamento dell’inflazione

38 In Finanziaria 2009 “ la dote fiscale”
un unico strumento di intervento per i figli a carico attraverso l’unificazione delle detrazioni e dell’assegno al nucleo famigliare l’intervento si effettua attraverso un bonus corrisposto direttamente in busta paga e per gli incapienti attraverso un assegno comprensivo anche delle detrazioni oggi non godute istituzione di una dote fiscale per i figli da 0 a 18 anni - un primo intervento potrebbe essere la dote per i bambini da 0 a 3 anni – il costo sarebbe di 1 MLD (entro giugno 2008) il costo a regime dell’insieme dell’intervento di dote fiscale è di circa 3,5 MLD lo strumento della dote fiscale modifica alcuni riferimenti e cioè, mentre le detrazioni vengono corrisposte sulla base del reddito individuale, l’assegno di dote fiscale viene erogato in base al reddito familiare

39 RINNOVARE I CCNL NEI TEMPI STABILITI
I salari si aumentano con un efficace intervento fiscale MA ANCHE CONTRATTUALE RINNOVARE I CCNL NEI TEMPI STABILITI DIFFONDERE, generalizzare e rendere esigibile la contrattazione di secondo livello attraverso Il consolidamento e rafforzamento di quello che già è previsto dal protocollo del 23 luglio 2007 con Misure aggiuntive di detassazione e decontribuzione pienamente pensionabile

40 … e che preveda il principio della progressività
Federalismo Fiscale introdurre un sistema che consenta di percepire e distinguere le imposte pagate a livello nazionale e locale un progetto di federalismo fiscale che non preveda nuovi oneri per i contribuenti, che definisca le modalità e i procedimenti che fissano la pressione fiscale complessiva e la sua ripartizione tra i livelli nazionali e locali … e che preveda il principio della progressività da subito si chiede un tavolo con la presenza di tutti i livelli istituzionali per aprire un confronto sul disegno di legge delega del Governo formalizzare un luogo di confronto nazionale con gli Enti locali per concertare le scelte contenute nei bilanci regionali e comunali in rapporto alle addizionali - al lavoro dipendente e pensionati – alle esenzioni per particolari fasce di reddito, all’erogazione dei servizi

41 Politiche fiscali e la casa: in affitto – di proprietà
Rafforzare le detrazioni IRPEF per incentivare i contratti di locazione a canale concordato con benefici per i proprietari e gli inquilini Rafforzare e consolidare le detrazioni per manutenzione – riqualificazione degli edifici per spingere verso il recupero e il risanamento e la messa in sicurezza del patrimonio immobiliare esistente Misure fiscali che favoriscano soggetti privati quali – imprese private cooperative no profit per incrementare l’offerta di alloggi in locazione a canoni bassi Incrementare le detrazioni degli interessi sui mutui per la prima casa oggi del 19% per rispondere anche alle difficoltà derivanti dai tassi di interesse Rendere graduale l’applicazione del nuovo catasto

42 Tariffe prezzi alcune misure
Riduzione dei prezzi finali corrispondenti a benefici ricevuti dal cuneo fiscale per tutte le aziende elettricità – gas – benzina – farmacie – banche – assicurazioni ecc… Tariffe sociali, attraverso ISEE Detrazione fiscale per gli abbonamenti casa-lavoro Neutralizzare gli aumenti delle accise derivanti dal crescere dei prezzi dei prodotti petroliferi Occorre darsi una politica in grado di migliorare la concorrenza e di premiare o sanzionare i comportamenti Occorrono sedi centrali e periferiche di intervento sul costo della vita partecipate dagli attori sociali

43 I pensionati e il Tavolo
Con queste misure – se verranno adottate – i pensionati trovano ulteriori risposte ai problemi posti; questo non esaurisce l’iniziativa sindacale in direzione del recupero del potere d’acquisto di tutte le pensioni avviato con il protocollo del 23 luglio 2007; per questo il “tavolo di confronto” sui redditi da pensione istituito con decreto del Ministro del lavoro dovrà diventare la sede dove dare soluzioni coerenti – anche se graduali – per un concreto rapporto tra pensioni e crescita della ricchezza del Paese

44 Le risorse per sostenere una nuova politica dei redditi
continuare nella direzione del risanamento del debito pubblico (6 MLD di euro al mese per interessi) riqualificare la spesa pubblica, ammodernare le pubbliche amministrazioni ridisegnando il ruolo centrale e periferico con processi di razionalizzazione e accorpamento di enti e istituzioni applicare la tassazione in misura europea alle rendite finanziarie proseguire nella lotta al sommerso e all’evasione, allargando strutturalmente la base imponibile. Gli ultimi dati ISTAT diffusi alcuni giorni fa (si riferiscono al 2005) ci informano che pur a fronte di una tendenza alla riduzione in Italia ci sono circa 3 milioni di lavoratori irregolari

45 Il mestiere dello SPI Difendere il reddito dei pensionati attraverso l’azione collettiva ma anche la tutela individuale Promuovere i diritti previdenziali in generale e con azioni mirate L’informazione sui diritti previdenziali nel privato e nel pubblico Il controllo della pensione e il lavoro comune SPI-INCA Il servizio di tutela fiscale e previdenziale nell’ambito del sistema dei servizi CGIL Il ruolo strategico delle strutture Il supporto che può venire dai mezzi informatici La formazione sindacale condivisa e a supporto dei progetti operativi Il dirigente del SPI e il “contratto del pensionato”


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