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Malattia rara con una mortalità ancora elevata ritardo diagnostico La IAP - come definita dalle recenti LG ESC/ERS, è una malattia rara con una mortalità

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Presentazione sul tema: "Malattia rara con una mortalità ancora elevata ritardo diagnostico La IAP - come definita dalle recenti LG ESC/ERS, è una malattia rara con una mortalità"— Transcript della presentazione:

1 malattia rara con una mortalità ancora elevata ritardo diagnostico La IAP - come definita dalle recenti LG ESC/ERS, è una malattia rara con una mortalità ancora elevata nonostante le nuove terapie. I sintomi specifici (dispnea e affaticabilità) e la sua rarità determinano il ritardo diagnostico che anche oggi è di circa due anni con la maggioranza dei pazienti diagnosticati in fase avanzata di malattia (classe III-IV). Probabilmente la malattia è tuttora sottodiagnosticata. terapia precoce e aggressiva migliora la prognosi dei paziente diffusione capillare della conoscenza della malattia Ormai è ben noto che la terapia precoce e aggressiva migliora la prognosi dei paziente per cui il nostro primo compito deve essere quello di ridurre il ritardo diagnostico e le diagnosi tardive. Per fare questo occorre una diffusione capillare della conoscenza della malattia e dello studio di tali pazienti. farmaci specifici Negli ultimi anni si sono resi disponibili farmaci specifici che hanno portato a un miglioramento della qualità di vita e della sopravvivenza però questi farmaci hanno un elevato costo e spesso una difficile gestione con modalità di somministrazione impegnative che richiedono una notevole esperienza. rete regionale Centri cardiologici ospedalieri interessati Ci sembra interessante proporre una rete regionale per individuare i Centri cardiologici ospedalieri interessati a tale patologia e migliorare liter diagnostico– terapeutico. Abbiamo pertanto preparato un questionario per valutare la realtà della Cardiologia ospedaliera in Toscana. Ipertensione arteriosa polmonare

2 nuove terapie biologiche effetti collaterali cardiaci dei chemioterapici strutturare un percorso assistenziale dedicato. Lintroduzione di nuove terapie biologiche con possibili effetti sul sistema cardio- vascolare assieme ai noti effetti collaterali cardiaci dei chemioterapici (in primis le antracicline) e del trastuzumab, hanno portato ad una crescente richiesta da parte dei Colleghi oncologi di valutazioni cardiologiche ed esami di imaging che, di conseguenza, ci pone di fronte alla necessità di strutturare un percorso assistenziale dedicato. fotografia della realtà toscana attuale dimensionato il problema evidenziarne le criticità potenziare il servizio Questa breve survey vuole essere un primo approccio; è infatti necessario avere una fotografia della realtà toscana attuale sulla quale basarsi per programmare futuri interventi strutturali. Una volta dimensionato il problema ed il suo impatto nelle varie realtà locali sarà possibile evidenziarne le criticità e quindi, ove possibile, potenziare il servizio con una motivata richiesta di nuove risorse. E anche questo un modo per rendere visibile lenorme lavoro svolto in questo delicato ambito che spesso passa sotto silenzio. trattamento attivo Gruppo di lavoro stabile per monitorare levoluzione della Cardio-Oncologia Ti preghiamo di fare riferimento ai pazienti oncologici che ricevono o hanno ricevuto un trattamento attivo per la malattia e di escludere i pazienti in sola terapia di supporto. Infine, è nostra intenzione costituire un Gruppo di lavoro stabile per monitorare levoluzione della Cardio-Oncologia e per condividere esperienze, percorsi e risultati. Cardio-OncologiaCardio-Oncologia

3 solo per patologie acute instabili Le politiche sanitarie toscane attuali, improntate sullattuazione del modello ospedaliero ad intensità di cure, renderanno sempre di più lospedale un luogo di ricovero solo per patologie acute instabili. collaborazione continua tra specialisti ospedalieri ed ambulatoriali sarà cruciale progetti comuni e condivisi sui percorsi assistenziali E probabile ed auspicabile che le risorse risparmiate con la messa in atto del nuovo modello ospedaliero, vengano ridistribuite per la prevenzione e lassistenza territoriale. Per questo motivo, la collaborazione continua tra specialisti ospedalieri ed ambulatoriali sarà cruciale. Ruolo delle Società scientifiche non è quello di pianificare strategie sanitarie e programmi di continuità assistenziale, ma di impostare progetti comuni e condivisi sui percorsi assistenziali ed il controllo del paziente con problematiche cardiologiche. ricerca dellappropriatezza delle prestazioni e lottimizzazione delle risorse disponibili Oltre al miglior trattamento del paziente, lo scopo è quello di fornire allo specialista procedure condivise basate sullevidenza scientifica, considerando le realtà assistenziali locali, ma non vincolate ad esse, per la ricerca dellappropriatezza delle prestazioni e lottimizzazione delle risorse disponibili. Progetto 3A-SCA Procedure di Dimissione Ospedaliera nei Pazienti ricoverati per SCA 2011


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