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Corso formazione di base sui DSA

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Presentazione sul tema: "Corso formazione di base sui DSA"— Transcript della presentazione:

1 Corso formazione di base sui DSA
Modelli evolutivi e cognitivi dei processi di lettura scrittura e calcolo Corso formazione di base sui DSA

2 X X X LE COMPONENTI DI ELABORAZIONE DEL SISTEMA COGNITIVO
SISTEMA COGNITIVO CENTRALE X MODULI X TRASDUTTORI Le componenti di elaborazione del sistema cognitivo (Savelli, 2004).

3 I processi di lettura e scrittura
LA LETTURA E' UN PROCESSO IL CUI SCOPO E' LA COMPRENSIONE DEL TESTO SCRITTO. La comprensione del testo si realizza quando il soggetto riesce a ricostruire una rappresentazione mentale dello scritto. è un processo psicolinguistico: il soggetto infatti costruisce una rappresentazione mentale (la parte psico) che ricava da una serie di elementi linguistici scritti ( la parte – linguistica ).

4 oralizzazione La ricerca del significato è compiuta da ognuno di noi con strategie e modi diversi. Le strategie sono lo strumento del processo di lettura. La lettura ad alta voce ad esempio è una delle strategie che può essere utilizzata per accedere al significato, ma è errato pensare che essa sia l’unica. È importante non confondere: il processo di lettura -> che è un’ attività di ricerca del significato il processo di oralizzazione -> che è un’ attività di trasformazione del testo scritto (segni) in enunciato verbale (suoni). Può infatti succedere di incontrare bambini che oralizzano bene  ma non comprendono il testo; ciò  può  trarre in inganno nello stabilire le reali capacità dell’alunno.

5 I meccanismi del processo di lettura
La lettura è un processo psicolinguistico si realizza attraverso almeno due meccanismi: -  Il meccanismo di anticipazione (meccanismo cognitivo che assolve la parte psico) -  Il meccanismo di decifrazione (meccanismo linguistico che assolve alla parte linguistica).

6 il meccanismo di anticipazione
E’ un meccanismo di previsione attraverso il quale il lettore immagina ciò  che è scritto in un testo prima di decifrarlo interamente. Può  essere effettuato sia su tutto il testo che sulle singole parole e consente di economizzare nel meccanismo di decifrazione. L’anticipazione si basa sugli indici selezionati dal soggetto Gli indici possono essere: - linguistici: sono quelli che si ricavano dal testo; - extra linguistici: sono quelli che non si ricavano dal testo scritto e che tuttavia vi si riferiscono, come le immagini, alle conoscenze preesistenti sull’ argomento. E’ importante tener presente che l’ anticipazione è un meccanismo cognitivo, che non riguarda solo la lettura, ma anche altri processi di comprensione non linguistici. inoltre, all’ interno del processo di lettura, non riguarda una singola fase, ma le investe tutte.

7 Il meccanismo di decifrazione
l’attività con cui il soggetto analizza il segmento scritto nelle unità  che lo compongono. è un meccanismo percettivo, quindi un elemento molto importante che influenza l’apprendimento del meccanismo di decifrazione è dato dalla natura del carattere utilizzato. Il sistema più semplice da decifrare, e che il bambino sceglie spontaneamente prima dell’inizio del processo di oralizzazione, è lo STAMPATO MAIUSCOLO. È importante sapere che entrambi i meccanismi sono presenti nell’attività  di lettura spontanea del bambino non ancora scolarizzato, e perciò  vanno potenziati e valorizzati dall’insegnamento fin  dalle prime fasi.

8 Come allargare il contesto d’anticipazione
Il passaggio dalla lettura di una parola alla lettura di una frase sollecita il meccanismo di anticipazione e l’attività  di coordinazione (vi sono più elementi da considerare) L’attività  di decifrazione non può reggere il peso di tutto il processo, soprattutto nei decifratori lenti, senza sovraccaricare la memoria È importante in questo passaggio accrescere l’ efficienza del meccanismo d’ anticipazione Inoltre il bambino incontra nel testo nuove parole che non hanno una corrispondenza diretta nella realtà: articoli, avverbi, aggettivi, verbi Questo passaggio comporta un importante impegno metalinguistico Queste parti del discorso sono difficili da anticipare ed altrettanto faticoso è assegnare loro un ruolo nella frase scritta.

9 Come introdurre unità linguistiche diverse dalla parola
Gli elementi presenti nell'ambiente rappresentano un passaggio intermedio significativo per introdurre elementi diversi dalla parola. Si possono utilizzare: scatole di cibi o di altri prodotti, inserzioni pubblicitarie, insegne, cartelli stradali. Tutti questi materiali consentono d'introdurre nuovi elementi senza ridurre il grado di anticipabilità e il sostegno degli indici extra linguistici. Gli aggettivi associati ad un cibo, le qualità pubblicizzate di un oggetto, possono essere immaginati o addirittura ricordati dal bambino nel momento in cui comincia la decifrazione della nuova parola. Altra forma di lettura con alti indici contestuali è il fumetto. Il fumetto è più facile da leggere per la sua aderenza al discorso parlato, e per il forte supporto interpretativo offerto dalle immagini.

10 Fasi di acquisizione della lettura/scrittura
La parola viene trattata come un disegno FASE LOGOGRAFICA La parola viene analizzata lettera per lettera FASE ALFABETICA La parola viene analizzata per unità ortografiche FASE ORTOGRAFICA La parola viene trattata come un’unità dotata di significato FASE LESSICALE

11 /m/ /u/ /c/ /a/ mucca m u c c a

12 Cosa evitare Considerare l'apprendimento della lettura come un processo in due tempi in cui operare una dissociazione tra il processo di decodifica (parte - linguistica) e quello di comprensione (parte – psico)

13 Da cosa partire Partire sempre dalle conoscenze del bambino:
Rispettare le conoscenze che il bambino ha già  per assimilarle ad un percorso in cui insegnargli a passare da un ‘utilizzazione quasi esclusiva di indici extra-linguistici ad un uso prevalente degli indici linguistici, attraverso un progressivo inserimento di questi ultimi nel processo di anticipazione . Se si accetta l’attività  spontanea del bambino si può notare come in tale processo si mescolino strategie d’anticipazione e di decifrazione. Partendo da ciò si è indotti ad assumere un ruolo diverso a seconda delle strategie mostrate dai singoli alunni.

14 Se il bambino presenta un utilizzo eccessivo degli indici linguistici, l’insegnante lo solleciterà  a considerare i corrispondenti grafemici (meccanismo della decifrazione). Viceversa nel caso in cui il bambino si attenga esclusivamente alle strategie di decifrazione, senza riuscire a riconoscere la parola, l’insegnante cercherà  di stimolare il processo di anticipazione ad esempio attraverso il mascheramento di parte della parola unito alla sollecitazione a fare delle ipotesi considerando altri elementi (ad esempio le immagini).  

15 ABILITA’ DI SCRITTURA Analisi visiva Organizzazione percettiva
COMP. VISUO- PERCETTIVE Organizzazione percettiva Monitoraggio visuo-percettivo MEMORIA Rappresentazione Rappresentazione COMP. ESECUTIVO- MOTORIE Programmazione motoria Verbale e Visiva / Cinestetica Tracciatura Monitoraggio cinestetico ATTENZIONE Analisi fonologica COMP. LINGUISTICHE Codifica fonologica Codifica ortografica Codifica meta-linguistica

16 Competenze neuropsicologiche
Visiva , con revisione del testo durante la fase di traduzione scritta ATTENZIONE Simultanea , per la revisione di quanto scritto per la valutazione, rispetto a quanto pianificato e pianificazione della parte del testo mancante a breve termine contiene le conoscenze recuperate dalla memoria a lungo termine durante la fase di progettazione, traduzione e revisione del testo MEMORIA a lungo termine con le conoscenza dell’argomento su cui si va a scrivere, del pubblico e del progetto di testo

17 STRATEGIE DI SCRITTURA
Competenze linguistiche Generazione del testo a livello verbale utilizzando il patrimonio lessicale, morfo-sintattico e di conoscenza delle specifiche convenzioni degli atti linguistici (orali e scritti) Competenze cognitive e metacognitive conoscenza dell’argomento scelta del contenuto conoscenza del tipo di compito conoscenza delle procedure del compito

18 Il processo di scrittura richiede:
il passaggio da schemi orali aperti a schemi scritti chiusi la pianificazione dei nodi di contenuto e della loro forma linguistica la capacità di revisione durante e dopo il processo di scrittura la traduzione del codice orale nel codice scritto

19 L’apprendimento della scrittura
Inizia dalla trascrizione E’ da subito influenzato dai processi di controllo del significato

20 Comprensione del testo
Impegna tre componenti: memoria (raccoglie,organizza,ricostruisce) Intelletto (interpreta) emozioni (inducono a riconoscersi nel testo)

21 inferenze Sono la sostanza di cui è fatta la comprensione del testo
Collegano le conoscenze linguistiche Alle conoscenze sul mondo Comprendere significa costruirsi un modello mentale della situazione di cui tratta il testo

22 esempio Disegna un cerchio Mettici questi numeri: 12,9, 6, 3.
Mettici due frecce: una lunga che va verso il 12 e una corta che va verso il 3. Collega le frecce tra loro

23 disegno

24 Credenze sulla matematica
In matematica influisce maggiormente l’abilità innata e la conoscenza delle regole È frequente aspettarsi di memorizzare e applicare ciò che si è imparato meccanicamente Si svolge individualmente La matematica imparata a scuola serve a poco nella vita reale

25 Credenze relative ai problemi matematici
La difficoltà nel risolvere un problema è dovuta alla grandezza e alla quantità di numeri presenti L’operazione che porta alla soluzione è indicata da una parola chiave che si trova nell’ultima domanda Bisogna applicare l’ultima regola che è stata spiegata in classe

26 Risoluzione dei problemi
COMPRENSIONE (quanti sono, meno di, più di) RAPPRESENTAZIONE CATEGORIZZAZIONE MEMORIA PIANIFICAZIONE SVOLGIMENTO MONITORAGGIO ED AUTOVALUTAZIONE

27 Il processo di risoluzione dei problemi
NON E’ INNATO NON SI AUTOMATIZZA NON ESISTE IL DISTURBO SPECIFICO DI PROBLEM SOLVING

28 BUTTERWORTH (1999) “ LA NATURA FORNISCE UN NUCLEO DI CAPACITA’ PER
CLASSIFICARE PICCOLI INSIEMI DI OGGETTI NEI TERMINI DELLA LORO NUMEROSITA’….PER CAPACITA’ PIU’ AVANZATE ABBIAMO BISOGNO DELL’ISTRUZIONE, OSSIA DI ACQUISIRE STRUMENTI CONCETTUALI FORNITI DALLA CULTURA IN CUI VIVIAMO”. PRE- VERBALI PRE-SIMBOLICHE INNATI SIMBOLICO VERBALI ACQUISITI

29 INTELLIGENZA NUMERICA
ABILITA’ DI CALCOLO       INTELLIGENZA NUMERICA: “INTELLIGERE ATTRAVERSO LA QUANTITÀ” CAPACITÀ INNATA DOMINIO SPECIFICA HA SOLO BISOGNO DEL POTENZIAMENTO CORRETTO DELL’ISTRUZIONE (Lucangeli, Poli & Molin, 2003)

30 Contare: livelli di sviluppo
Sequenza numerica come cantilena Sequenza numerica come successione di parole staccate tra loro Associazione corretta tra i passi successivi del contare e oggetti che vengono contati Il numero associato all’ultimo oggetto contato indica la quantità totale

31 Addizione: livelli di sviluppo
La somma finale si ottiene contando le unità del primo numero e poi quelle del secondo Si considera il primo numero come già contato e si prosegue contando le unità del secondo Si sommano direttamente i due numeri, già conosciuti nella loro quantità

32 Evoluzione dell’intelligenza numerica
0-2 ANNI: CONOSCENZA NUMERICA PRE-VERBALE DI TIPO QUANTITATIVO 2-4 ANNI: SVILUPPO DELLE ABILITÀ DI CONTEGGIO 3-6 ANNI: SVILUPPO DELLE ABILITÀ DI LETTURA E SCRITTURA DEL NUMERO PRIME FASI APPRENDIMENTO SCOLASTICO: SVILUPPO DEI MECCANISMI DI CALCOLO

33 O-2 anni competenza numerica preverbale
IL BAMBINO, FIN DAI PRIMI GIORNI DI VITA: E’ SENSIBILE ALLA QUANTITA’ ED E’ CAPACE DI DIFFERENZIARE GLI INSIEMI IN BASE ALLA NUMEROSITA’ DEGLI ELEMENTI CONTENUTI. (Antell & Keating, 1983) 5-6 MESI POSSIEDE ASPETTATIVE ARITMETICHE BASATE SUL CONCETTO DI NUMEROSITA’ (Starkey, Spelke & Gelman, 1990); RIESCE A COMPIERE SEMPLICI OPERAZIONI DI TIPO ADDITIVO (1+1) E SOTTRATTIVO (1-1) (Wynn, 1992).

34 PRIME FASI DI APPRENDIMENTO SCOLASTICO
DALL’ INTEGRAZIONE DI MECCANISMI PREVERBALI DI RICONOSCIMENTO QUANTITATIVO CON I RELATIVI SISTEMI DI CONTEGGIO, LETTURA E SCRITTURA DEI NUMERI. MECCANISMI DI CALCOLO E DI MANIPOLAZIONE NUMERICA

35 I MECCANISMI DELL’ABILITA’ DI CALCOLO
“La rappresentazione mentale della conoscenza numerica, oltre ad essere indipendente da altri sistemi cognitivi, e’ strutturata in tre moduli a loro volta distinti funzionalmente” (McCloskey, 1985).

36 Programma l’intelligenza numerica
Percorso di potenziamento dell’intelligenza numerica Didattica metacognitiva Percorsi dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria


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