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Mettere in luce le diseguaglianze e il potere

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Presentazione sul tema: "Mettere in luce le diseguaglianze e il potere"— Transcript della presentazione:

1 Mettere in luce le diseguaglianze e il potere
Caso decisionale: il programma MPA alla Southeastern State University (il prezzo dell’amissione) Mettere in luce le diseguaglianze e il potere Ignazia Bartholini, Corso di Sociologia

2 La storia Alex Quill, dopo aver insegnato in una prestigiosa università del nord-est, prestava da circa otto anni, servizio alla Southeastern State University ricoprendo il ruolo di direttore del programma MPA (master nella pubblica amministrazione). Il corso era, malgrado il suo impegno, considerato di serie B, perché prevedeva contatti con l’amministrazione statale. Quill, tuttavia, aveva fama di essere un docente esigente, un ricercatore competente e un risoluto direttore dell’MPA. Quella mattina il rettore gli aveva chiesto di conferire immediatamente sulle valutazioni di un candidato che aveva totalizzato un punteggio inferiore a quello richiesto per l’ammissione all’MPA. Basso era il voto riportato negli studi fatti in precedenza. Come richiesto, lo studente aveva due lettere di presentazioni, una delle quali dal direttore atletico dell’università. Era inoltre, ma questo Quill lo avrebbe appreso dal rettore, il figlio del maggiore finanziatore del dipartimento di atletica dell’università, e il rettore sperava di coinvolgerlo in altri finanziamenti. Ignazia Bartholini, Corso di Sociologia

3 Le connessioni e gli interessi
Le persone vivono le situazioni con interessi differenti e con punti di vista diversi. Alex Quill è il direttore dell’MPA ma non ne è il proprietario. Deve fronteggiarsi con i suoi superiori per l’allocazione delle risorse. E’ un membro nuovo dell’università ed è considerato un outsiders dai suoi colleghi. Fa parte di quella cultura meritocratica che assegna grande valore alle qualità e all’impegno. E’ suo interesse realizzare un programma MPA di eccellenza, caratterizzato da integrità accademica, e di mantenere l’autonomia gestionale e scientifica. L’ammissione di Brenda Neville contrasterebbe con le connessioni sociali e la cultura in cui è situato. Ignazia Bartholini, Corso di Sociologia

4 Le connessioni e gli interessi
Sid Neville (il padre) fa parte di un mondo diverso, è un uomo d’affari di successo, un laureato di quell’uni- versità, un padre che elargisce fondi alla stessa. Sembrerebbe aver proposto uno scambio: l’ammissione di Brenda in cambio di una copiosa donazione all’MPA. Georg Stern è il rettore e il capo di Quill. I suoi interessi consistono nell’avanzamento di carriera derivato dallo sviluppo dell’università che dirige, anche compiacendo i suoi possibili benefattori. Desidera cambiare le regole per consentire l’ammissione di Brenda, senza imporre nulla, ma convincendo Quill che è suo interesse provvedere a tale ammissione. E’ quindi in gioco un autentico conflitto di potere. Ignazia Bartholini, Corso di Sociologia

5 Il potere e gli interessi
Il potere, ossia la capacità di realizzare i propri interessi a dispetto della resistenza di altri, raramente è distribuito in modo uguale. Si basa sul controllo delle risorse e sull’opportunità di entrarne in possesso. Il controllo sulle risorse, al pari del controllo sull’accesso alle risorse – le opportunità – previene che altri possano realizzare i propri interessi. Per comprendere il potere, è necessario fare riferimento alla stratificazione sociale, il processo attraverso il quale le risorse e le opportunità vengono collocate tra i diversi attori sociali. Tre stratificazioni hanno particolare importanza nella costruzione delle relazioni sociali: la classe sociale, la razza o l’etnia, il sesso. Ignazia Bartholini, Corso di Sociologia

6 La CLASSE SOCIALE La classe sociale oltre ad essere determinata dal reddito, dipende dal controllo su altri tre tipi di risorse: la proprietà, l’autorità, la competenza. Nella maggior parte delle società le proprietà sono distribuite in modo diseguale. La capacità di prendere decisioni e di controllare chi svolge determinati compiti individua l’autorità. I manager decidono chi assumere e chi licenziare. I quadri intermedi (supervisors) dirigono, monitorano e valutano i loro diretti subordinati. Le competenze (skills) occupazionali hanno importanti implicazioni sociali. Maggiore è la competenza posseduta, più alto il potere contrattuale e l’autonomia del soggetto. Ignazia Bartholini, Corso di Sociologia

7 La RAZZA E L’ETNIA Per razza si intende una categoria di persone che condividono una caratteristica biologica trasmessa e considerata socialmente significativa dai membri di una società. La razza, malgrado sia contraddistinta da caratteristiche biologiche, è in realtà una costruzione sociale. L’etnia corrisponde a una categoria di persone che condividono una tradizione culturale. I gruppi etnici si distinguono per i loro simboli, per le loro narrazioni e per le loro visioni del mondo. Razza ed etnia sono tratti ascritti che non possono mutare. Sono spesso intrecciate fra di loro, poiché i gruppi razziali che vengono tenuti separati sviluppano una propria cultura. Distinguono spesso le minoranze dalle maggioranze. Ignazia Bartholini, Corso di Sociologia

8 RELaZIONI RAzzIALI ED ETNICHE
Il potere esercitato dalle maggioranze sulle minoranze ha sviluppato le forme estreme del genocidio, dell’espulsione, dello schiavismo e della segregazione. Il genocidio indica lo sterminio intenzionale di un macro-gruppo e costituisce una forma estrema di dominio. L’espulsione indica una rimozione forzata. La schiavitù indica la proprietà di una categoria di persone da parte di un’altra. La segregazione indica la separazione fisica e sociale di categorie di persone. E’ de iure – stabilita dalla legge; de facto – prodotta da norme non scritte che producono separazione e isolamento. Ignazia Bartholini, Corso di Sociologia

9 PREGIUDIZIO E DISCRIMINAZIONE
Con il termine pregiudizio ci si riferisce all’atteggiamento di simpatia o di insofferenza per un’intera categoria di persone. La sua espressione più estrema è il razzismo, secondo cui alcune categorie razziali o etniche sono biologicamente inferiori. Con il termine discriminazione si indicano le azioni e le pratiche dei membri di un gruppo maggioritario o dominante su un gruppo minoritario o dominato. Può essere di tipo istituzionale diretto e quindi realizzato su basi organizzative, o istituzionale indiretto, riferibile a pratiche che, anche se non suffragate dalle leggi, hanno un impatto negativo. Gli individui che nutrono pregiudizi sono naturalmente portati a discriminare. Ignazia Bartholini, Corso di Sociologia

10 SESSO E GENERE La divisione sessuale del lavoro – che è una delle forme di discriminazione - non si limita a distribuire i compiti sulla base del sesso, ma ad allocare diritti, responsabilità ed autorità. Il patriarcato, ad. es., individua un sistema nel quale gli uomini controllano i processi decisionali e può assumere forme diverse come, ad esempio, la dottrina delle sfere separate, secondo cui dovrebbe esserci una separazione tra la sfera lavorativa, prerogativa degli uomini, e quella familiare, ad appannaggio delle donne. Il genere è un sistema classificatorio socialmente costruito, che esalta le differenze tra gli uomini e le donne. Il gendering produce i ruoli di genere – insiemi di comportamenti, attività e tratti collegati socialmente a ciascun sesso. Il suo stereotipo estremo è il sessismo, la credenza secondo cui gli uomini sono superiori alle donne. Ignazia Bartholini, Corso di Sociologia

11 APPLICAZIONI DEL CASO Il caso di Alex Quill è soprattutto un caso di classi sociali. Egli non è un proprietario, né un finanziatore dell’università che, oltretutto, non dirige. Il fatto che il rettore metta in discussione la sua decisione, dimostra quanto egli possa essere condizionato. Pur non essendo un semplice impiegato, è subordinato al rettore che ha a cuore il placet dei finanziatori. Anche se le diseguaglianze razziali e sessuali non risultano in primo piano nel caso in questione, è da rilevare che tutti gli attori centrali sono uomini. La razza oltre al sesso ha un valore fondamentale. Si possono identificare tre processi attraverso i quali si creano le diseguaglianze: quello delle “giuste ricompense”, della “chiusura sociale” e dello “sfruttamento”. E sono rilevabili varie teorie sulla discriminazione. Ignazia Bartholini, Corso di Sociologia

12 GIUSTE RICOMPENSE Una delle teorie sulle giuste ricompense è quella relativa al capitale umano, secondo cui la formazione scolastica e le capacità sono positivamente associate alle retribuzioni. Esso viene accumulato dagli individui che fanno investimenti su se stessi. Andare a scuola, seguire dei corsi di formazione e sviluppare delle competenze sono modi con i quali gli individui capitalizzano. Tuttavia, un attore razionale investirà sull’istruzione se le retribuzioni che otterrà saranno maggiori dei costi sostenuti. E’ questa una teoria acquisitiva, che si basa cioè sul capitale che viene acquisito dagli attori. Ignazia Bartholini, Corso di Sociologia

13 SFRUTTAMENTO Le diseguaglianze sono spesso generate dalla chiusura (esclusione) sociale, che limita gli accessi a risorse e opportunità a favore di una classe sociale, che si fornisce di specifiche credenziali (abilità). La teoria dello sfruttamento individua il processo attraverso il quale alcuni attori sociali si avvantaggiano a causa del fatto che altri attori sociali diventano svantaggiati. L’idea di base è che le persone, attraverso le loro attività produttive, siano in grado di produrre più di quello che consumano, possano cioè produrre un surplus di cui però si avvantaggiano i proprietari. E’ necessario quindi capire come il surplus viene prodotto e come risulta distribuito. Ignazia Bartholini, Corso di Sociologia

14 Teoria della discriminazione
Si è in presenza di una discriminazione, quando distribuzioni diseguali di risorse e di opportunità, basate su caratteristiche ascritte come sesso e razza, generano conseguenze negative sui membri di una minoranza. La discriminazione si manifesta in situazioni specifiche: quella tradizionale è il paternalismo, secondo cui i bambini e le donne sono inferiori; quella del capro espiatorio, che vede soggetti, oggetto di pregiudizio, incolpati ingiustamente; quella della colonizzazione interna, basata su una discriminazione sistematica, con la quale i membri di una maggioranza conquistata o sottomessa sono controllati economicamente e politicamente da una minoranza. Una volta era individuabile pure nel sistema delle caste, nel quale non c’era mobilità sociale. Ignazia Bartholini, Corso di Sociologia

15 Teoria della discriminazione
Un altro tipo di discriminazione è quella strutturale (Wilson), che può realizzarsi in una diseguaglianza razziale con una conseguente discrepanza spaziale tra la localizzazione dei luoghi di lavoro e quella delle zone residenziali delle minoranze. Può accadere che si pratichi una discriminazione statistica, con cui si valuta un individuo sulla base di caratteristiche credute tipiche del gruppo a cui appartiene. Secondo questa teoria le donne sono spesso svantaggiate. Le diseguaglianze razziali ed etniche possono essere determinate anche da un’incompleta assimilazione per la volontà delle minoranze di mantenere le loro tradizioni o perché le maggioranze bloccano l’integrazione con pratiche discriminatorie agite nei posti di lavoro e a scuola. Ignazia Bartholini, Corso di Sociologia

16 MAPPA dell’analisi sociologica
Utilizzate la seguente guida per individuare chi detiene il potere e per determinare come e perché le risorse e le ricompense sono distribuite in modo diseguale: Interessi e potere: chi sono gli attori centrali della situazione? Quali i loro interessi? Qual è la loro posizione sul caso? Chi ha il potere? Ordina gli attori centrali secondo il loro grado di potere individuandone gli indizi. Cogliere le classi sociali Quali strumenti di produzione sono presenti? Come descriveresti la struttura di classe presente nella situazione? Chi sono i capitalisti, i manager, gli esperti? Quali posizioni consideri come contraddittorie? Ignazia Bartholini, Corso di Sociologia

17 MAPPA dell’analisi sociologica
Guardare alla razza e all’etnia Quali categorie di persone sono minoranza e quali gruppi maggioranza? Vi sono indizi di discriminazione? Considerare il sesso e il genere Nella situazione è all’opera il gendering? Quali tratti vengono enfatizzati? Teorie della diseguaglianza Quali beni apprezzati – risorse, ricompense, opportunità – vengono distribuite? I beni di valore sono distribuiti al fine di indurre le persone ad impegnarsi in un’azione che altrimenti non avrebbero intrapreso? Nella situazione sono importanti le credenziali? Che cosa non possono fare le persone senza credenziali? Nella situazione vi sono persone svantaggiate per il solo fatto che altre si avvantaggiano ingiustamente? Ignazia Bartholini, Corso di Sociologia

18 MAPPA dell’analisi sociologica
Teorie della discriminazione - Nel compiere delle scelte, le persone della minoranza devono tener conto di elementi che la maggioranza può non considerare? Quali sono? Le persone esprimono punti di vista sessisti o razzisti? In che modo? Per quali motivi alcune persone vengono designate come capri espiatori? Chi sono i capri espiatori? La marginalizzazione è il risultato di pratiche escludenti da parte di maggioranze dominanti? Se sì, quali sono i privilegi che i membri della maggioranza tentano di assicurarsi mantenendo il proprio vantaggio attraverso l’esclusione. In quale modo, e attraverso quali strategie, la maggioranza esclude la minoranza? Ignazia Bartholini, Corso di Sociologia


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