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Émile Durkheim: Le Conseguenze Sociali del Capitalismo

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Presentazione sul tema: "Émile Durkheim: Le Conseguenze Sociali del Capitalismo"— Transcript della presentazione:

1 Émile Durkheim: Le Conseguenze Sociali del Capitalismo

2 Chi era Émile Durkheim? Émile Durkheim nacque in Francia in Si impegna per far riconoscere la sociologia come disciplina autonoma. Nella sua tesi di dottorato La Divisione del Lavoro Sociale cerca tra altro di stabilire quale fosse il terreno della sociologia come scienza sociale autonoma, come nello suo studio Le Regole della Metodo Sociologico.

3 Il Programma Scientifico di Durkheim I
Cerca di costruire una sociologia scientifica, nel senso che tenta di formulare leggi generali dello sviluppo della società moderna. Si concentra sulle conseguenze sociali del capitalismo moderno occidentale, in cui il mercato è l’istituzione dominante in regolare l’economia.

4 Il Programma Scientifico di Durkheim II
3. a. le circostanze e le cause della ‘questione sociale’; b. Le fonti della disorganizzazione sociale.

5 Durkheim e il problema dell’ordine sociale I
Durkheim è più influenzato dal positivismo rispetto a Weber, quindi: Studia la società coi metodi delle scienze naturali per capire le leggi generali dei processi sociali. Studia le istituzioni e i fatti sociali, e la loro influenza sugli attori sociali, con l’obiettivo di creare una ‘scienza della morale’ che aiuti a ricostruire un’ordine sociale basato sulla solidarietà.

6 Durkheim e il problema dell’ordine sociale II
Durkheim vede l’economia neo-classica come scienza basata sull’utilitarismo individualistico e come scienza a-storica: ‘In altre parole, le leggi generali dell’economia sarebbero esattamente uguale anche se non ci fossero mai esistiti nazioni o stati nel mondo; suppongono soltanto la presenza di individui che scambiano prodotti fra di loro.’

7 Durkheim e il problema dell’ordine sociale III
Gli utilitaristi non studiano l’influenza delle istituzioni sociali sul comportamento degli attori sociali perchè pensano che: 1. I rapporti sociali abbiano un carattere contrattuale, e 2. Le istituzioni nascano da un contratto sociale fra individui motivati dall’interesse personale.

8 Durkheim e il problema dell’ordine sociale IV
Durkheim critica gli utilitaristi in due punti: Non si può dedurre la società dall’individuo. L’esistenza di norme contrattuali non significa ‘contrattualizzazione’ della vita sociale: l’ordine sociale si regge anche su usi, costumi, e norme morali.

9 La società tradizionale vs. La società moderna
Società tradizionale – Gemeinschaft Parentela, Vicinanza, Amicizia Usi Baratto Tradizione Abitudine Inerzia Religione Uomo come Uomo Sociale Proprietà comunale Società moderna – Gesellschaft Anonimità delle relazioni Contratto Scambio per denaro Innovazione Novità Progresso Laico Individualismo Proprietà privata

10 La Divisione del Lavoro I
►L’economia neoclassica suppone che l’individuo agisce sul base del calcolo razionale delle proprie interessi. ►Una conseguenza significativa di questa supposizione è che la divisione del lavoro che caratterizza la società moderna e capitalista è una conseguenza di comportamenti razionali e scelte individuali.

11 La Divisione del Lavoro II
► la ricerca del proprio benessere dell’individuo tramite la specializzazione lavorativa porta al benessere collettivo e perciò a una integrazione sociale: “The greatest happiness for the greatest number…”

12 La Divisione del Lavoro III
Secondo Durkheim, l’integrazione sociale o la solidarietà nelle società moderna non è basata semplicemente su relazioni contrattuali fra individui ma presuppone una dedicazione morale generale. ► Senza una moralità condivisa su un piano generale i rapporti contrattuali non possono esistere.

13 Le Forme di Solidarietà I
Durkheim fa una distinzione fra: La solidarietà che caratterizza la società tradizionale: ‘la solidarietà meccanica’, e quella che caratterizza la società moderna, capitalista: ‘la solidarietà organica’.

14 Le Forme di Solidarietà II
Nelle società moderne esiste una convivenza più intensa ma allo stesso tempo un individualismo che da più autonomia agli individui. ► Esiste comunque una forma di solidarietà, una solidarietà organica, che è basata sui ruoli diversi degli individui che nel loro insieme costituiscono la società (come se facessero parte di un’organismo unico).

15 Le Conseguenze Sociali della Divisione del Lavoro I
La divisione del lavoro porta con se tensioni e conflitti che sono la conseguenza di due tipi di fenomeni: 1. La divisione del lavoro cresce più rapidamente rispetto a nuove forme di solidarietà generale e regole istituzionali. Così si crea una situazione di anomia. 2. Le regole istituzionali ci sono, ma non corrispondono più alla realtà. La divisione del lavoro assume un carattere coercitivo.

16 Le Conseguenze Sociali della Divisione del Lavoro II
1. Anomia: ► Le crisi economiche. ► Rapporti tra capitale e lavoro. 2. La divisione del lavoro assume un carattere coercitivo: ► nell’assegnazione dei singoli individui ai ruoli specializzati. ►Le ricompense da assegnare ai compiti divisi.

17 Come Affrontare Le Conseguenze Sociali del Capitalismo?
1. Quali sono i rimedi che Durkheim vede come risposta alla destabilizzazione nel sistema capitalista? 2. Qual’è il rapporto fra il socialismo di Durkheim e quello di Marx?


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