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La catalogazione semantica

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Presentazione sul tema: "La catalogazione semantica"— Transcript della presentazione:

1 La catalogazione semantica
Classificazione Decimale Dewey (CDD)

2 CLASSIFICARE significa raggruppare insieme alcune cose o idee simili fra loro per certi aspetti, separandole da altre. La CLASSIFICAZIONE fornisce un sistema per organizzare un universo di cose, siano esse oggetti, concetti o registrazioni. Un altro scopo della classificazione in biblioteca è quello pratico di disporre i libri sugli scaffali o le schede in catalogo. La NOTAZIONE è un sistema di simboli che una classificazione usa per rappresentare le classi. Nella Classificazione Decimale Dewey (CDD) la notazione è espressa in NUMERI ARABI. La notazione offre insieme il significato unico ed esclusivo della classe e la sua relazione con le altre classi. Permette a chi cerca di trovare una specifica cosa dentro la classe cui la cosa appartiene e vicino alle classi connesse. Es.: 370 Educazione 372 Educazione elementare Organizzazione e attività dell’educazione elementare

3 La CDD fu ideata da Melvil Dewey (bibliotecario americano) e pubblicata per la prima volta nel La prima edizione contava 44 pagine: 14 preliminari e finali, 12 di sommari e tavole, 18 d’indice analitico. Da allora sono seguite 22 edizioni integrali e 14 edizioni ridotte; in italiano esistono però solo: - la 21. ed. integrale - la 20. ed. integrale - l’11. ed. ridotta - la 12. ed. ridotta - la 14. ed. ridotta basata sulla 22. ed. La 12. edizione ridotta è una sintesi della 20. edizione integrale. L’edizione ridotta è adatta a biblioteche generali fino a volumi. La CDD è il sistema di classificazione bibliotecaria più usato al mondo. L’adoperano 135 paesi ed è stato tradotto in più di 30 lingue.

4 La struttura concettuale della CDD
Nella CDD le classi fondamentali sono organizzate secondo le tradizionali discipline accademiche. Ogni classe è segnalata da una notazione di 3 cifre. 000 GENERALITA’ 100 FILOSOFIA E PSICOLOGIA 200 RELIGIONE 300 SCIENZE SOCIALI 400 LINGUAGGIO 500 SCIENZE NATURALI E MATEMATICA 600 TECNOLOGIA (SCIENZE APPLICATE) 700 LE ARTI 800 LETTERATURA E RETORICA 900 GEOGRAFIA E STORIA

5 Ciascuna delle 10 classi si divide a sua volta in 10 divisioni anch’esse numerate da 0 a 9, e ogni divisione si divide in 10 sezioni, ancora numerate da 0 a 9. Normalmente però il termine “classe” viene usato in senso generale per qualsiasi notazione della gerarchia. 300 SCIENZE SOCIALI (divisioni) 310 STATISTICA GENERALE 320 SCIENZA POLITICA 330 ECONOMIA 340 DIRITTO 330 Economia (sezioni) 331 Economia del lavoro 332 Economia finanziaria 333 Economia della terra ed energia

6 La più evidenti conseguenze di questa struttura sono: a) un soggetto può trovare posto in più numeri della stessa classe o essere ospitato all’interno di più classi Es.: Donne Aspetti sociali Assistenza sociale Biografia Psicologia Salute

7 a) b) la CDD è un sistema gerarchico potenzialmente estendibile all’infinito, che va dal generale al particolare. Es.: 300 Scienze sociali 330 Economia 333 Economia della terra Risorse naturali ed energia Terreni rurali Corollario: ciò che è valido per l’intero è valido per tutte le sue parti.

8 Caratteristiche della notazione
a) a) ogni numero deve essere composto da almeno tre cifre. Es.: 340 DIRITTO NO 34 DIRITTO b) b) un punto va sempre collocato dopo la terza cifra, qualora se ne debbano aggiungere altre. Es.:

9 a) dopo il punto le cifre possono essere meno di tre; ma la notazione non deve mai terminare con uno zero. Es.: 300 SI’ NO b) se le cifre sono più di sei, dopo la sesta cifra non va ripetuto il punto. c) la notazione della CDD è mnemonica Es.: Filosofia italiana contemporanea 195 Lingua italiana 450 Letteratura italiana 850 Storia d’Italia 945 N.b.: nella CDD l’Italia è sempre indicata con il numero 5, ma 5 non significa sempre Italia

10 La CDD, sia integrale che ridotta, è costituita dalle seguenti parti principali: 1) TAVOLE: la conoscenza organizzata, da 000 a 999; 2) TAVOLE AUSILIARIE: si tratta di sette tavole nell’edizione integrale e di quattro nell’edizione ridotta che contengono notazioni che si possono aggiungere ai numeri di classe per ottenere maggiore specificità; questi numeri non si usano MAI da soli; 3) INDICE RELATIVO: elenco alfabetico dei soggetti, con le discipline in cui essi sono trattati; 4) MANUALE: guida per classificare in punti difficili.

11 Le TAVOLE (anche quelle ausiliarie) della CDD sono così strutturate: a) VOCI: sono composte di un numero CDD nella colonna dei numeri e un’intestazione che descrive la classe rappresentata dal numero; b) NOTE: sono di 4 tipi: - note che descrivono ciò che si trova nella classe; - note d’inclusione (note che individuano soggetti nei posti in piedi), cioè note su soggetti che non hanno ancora un loro numero perché non esiste sufficiente garanzia bibliografica; - note su ciò che si trova in altre classi; - note che spiegano cambiamenti e irregolarità nelle tavole.

12 Tavole ausiliarie Le TAVOLE AUSILIARIE della CDD 21. ed. sono: - tavola 1: SUDDIVISIONI STANDARD - tavola 2: AREE GEOGRAFICHE E PERSONE - tavola 3: SUDDIVISIONI PER LE SINGOLE LETTERATURE, PER LE SPECIFICHE FORME LETTERARI - tavola 4: SUDDIVISIONI DELLE SINGOLE LINGUE - tavola 5: GRUPPI RAZZIALI, ETNICI, NAZIONALI - tavola 6: LINGUE - tavola 7: GRUPPI DI PERSONE. Nella CDD 12. ed. ridotta sono presenti solo le prime 4 tavole.

13 Per quanto riguarda l’uso dei numeri delle tavole ausiliarie occorre ricordare che: - questi numeri non si usano MAI da soli; - le suddivisioni standard (tavola 1) si possono aggiungere a qualsiasi numero delle tavole salvo che non esista una specifica istruzione contraria; MA - le suddivisioni standard NON si possono aggiungere ai soggetti elencati nelle note d’inclusione; - le suddivisioni standard NON si possono cumulare, salvo che non sia espressamente consentito in determinati punti; per decidere quale suddivisione applicare quando vi sono più numeri possibili occorre consultare la tavola di precedenza;

14 - i numeri previsti per le aree geografiche si possono sommare direttamente ai numeri delle tavole quando esiste un’istruzione specifica che indica di fare in questo modo; altrimenti si possono aggiungere attraverso lo 09 della tavola 1; - i numeri della tavola 3 si usano SOLO per completare le notazioni della classe 800; - i numeri della tavola 4 si usano SOLO per completare le notazioni della classe 400; - i numeri della tavola 5 si possono adoperare sia direttamente quando così indicato sia mediante l’interposizione della notazione 089 dalla tavola 1; -  i numeri della tavola 6 si possono usare solo quando è precisato nelle tavole o nelle tavole ausiliarie; - i numeri della tavola 7 si possono adoperare sia direttamente quando così indicato sia attraverso lo 024 della tavola 1.

15 Come si classifica COME SI CLASSIFICA 1) analisi concettuale del documento 2) individuazione della disciplina 3) individuazione del numero direttamente nelle tavole o attraverso l’uso dell’indice relativo 4) controllo delle note e delle eventuali istruzioni del manuale per l’utilizzo dei numeri 5) aggiunta dei numeri delle tavole ausiliarie, se consentito.

16 ATTENZIONE alla seguenti indicazioni: 1) classificare l’opera che tratta due soggetti interrelati con il soggetto su cui si esercita l’azione. Es.: un’analisi dell’influsso di Petrarca su Leopardi si classifica con Leopardi; 2) classificare l’opera che tratta due soggetti con il soggetto trattato più ampiamente; 3) se due soggetti sono trattati con la stessa ampiezza e l’uno non serve per presentare o spiegare l’altro, classificare l’opera con il soggetto che nelle tavole viene prima. Per es., un’opera storica che tratti allo stesso modo la storia della Francia (944) e dell’Italia (945), si classifica in 944; 4) classificare l’opera su tre o più soggetti, che siano tutti suddivisioni di un soggetto più largo, nel più vicino dei numeri più alti che li includa tutti. Per es., una storia del Portogallo (946.9) della Svezia (948.5) e della Grecia (949.5) si classifica con la storia d’Europa (940); 5) se il libro tratta più discipline, usare, se possibile, il numero interdisciplinare.

17 Come costruire i numeri
Esempio: Soggetto: Ricostruzione storica della vicenda Aldo Moro: Classe 45 Italia Periodo 092 Tav. 1 (Suddivisioni standard) (vedere le fotocopie)

18 Soggetto: Storia dell’agricoltura in Lombardia nel XX secolo: 630
Soggetto: Storia dell’agricoltura in Lombardia nel XX secolo: Classe 3 Divisione 0.9 Tav. 1 (Suddivisioni standard) 452 Tav. 2 (Aree geografiche e persone) 0904 Tav. 1 (Suddivisioni standard)

19 Come si costruiscono i numeri per la letteratura
I numeri per la letteratura si costruiscono utilizzando le tavole principali e la Tavola ausiliaria 3, che si compone di 3 parti. La tav. ausiliaria 3 si divide in: 1) Tav. 3A: numeri per indicare le opere di o su autori singoli 2) Tav. 3B: numeri per indicare le opere di o su più autori 3) Tav. 3C: Notazioni da aggiungere perlopiù ai numeri della tav. 3B (ma questi numeri si possono aggiungere secondo le istruzioni anche in altri punti delle tavole)

20 Relativamente alle singole opere di un autore lo schema di costruzione dei numeri (ordine di citazione) è il seguente: CLASSE + LINGUA + FORMA + PERIODO Es.: il romanzo di un autore italiano vissuto nella seconda metà del Novecento avrà, per la CDD 21. ed., il numero: Classe Lingua Forma Periodo

21 Come si costruiscono i numeri della geografia (910-919)
CLASSE E DIVISIONE 91 + Tav. 2 Es.: Guida naturalistica alle oasi del WWF (CDD 21.ED.) Classe Tav. 2 Aspetti particolari

22 Come si costruiscono i numeri della storia (930-990)
CLASSE + TAV. 2 + PERIODO (che si trova normalmente indicato nelle tavole principali) Es.: Storia della Spagna franchista (CDD 21. ED.)   Classe Luogo Periodo

23 Come si costruiscono i numeri per la linguistica
CLASSE DIVISIONE PER LA LINGUA + Tav. 4 Es.: Dizionario della lingua francese (CDD 21. ED.) Classe Lingua Tav. 4

24 Classificazione e collocazione
La Classificazione decimale Dewey è una notazione espressiva del contenuto del documento, un numero dunque che serve per indicizzare ovvero per raggruppare tutti i documenti che trattano di un certo argomento separandoli dagli altri. Nella gran parte delle biblioteche a scaffale aperto il numero Dewey è utilizzato anche per la collocazione a scaffale aperto dei documenti posseduti. L’utilizzo del numero Dewey per la collocazione offre il vantaggio di poter disporre le pubblicazioni sugli scaffali in modo significativo, ovvero tenendo insieme i documenti che trattano del medesimo argomento, mostrando i legami fra questi e argomenti immediatamente più ampi e più specifici. Inoltre permette all’utente di orientarsi facilmente e in modo autonomo fra gli scaffali specialmente se aiutato da una segnaletica adeguata.

25 La collocazione per numero Dewey, dovendo tenere insieme i documenti di diverso formato in base all’argomento, richiede molto spazio e necessita di spostamenti piuttosto frequenti in quanto esige di fare posto in mezzo ad altre pubblicazioni. Peraltro questi spostamenti si rivelano spesso assai utili perché gli utenti “scoprono” pubblicazioni che non avevano notato in precedenza. Il numero Dewey utilizzato per la collocazione e riportato sull’etichetta applicata al dorso del libro, del kit, del dvd, ecc. non deve essere necessariamente completo, visto che i numeri Dewey che individuano argomenti molto specifici di solito sono assai lunghi. Il centro catalografico di Vicenza taglia la CDD alla 4. cifra dopo il punto se il numero è costituito da più di 7 cifre. Questo perché le biblioteche della provincia considerano 7 cifre un codice sufficiente ad ottenere un ordine dei documenti sugli scaffali sia logico sia pratico da utilizzare ai fini del riordino.

26 La catalogazione semantica
Indicizzazione per soggetto

27 INDICIZZARE un documento significa indicarne il contenuto dal punto di vista del soggetto, di ciò di cui parla, dare del documento una descrizione da indice, cioè una descrizione molto breve del suo soggetto (D. Maltese, Elementi di indicizzazione per soggetto). INDICIZZARE significa attribuire ai documenti una rappresentazione contratta, più o meno strutturata, che permetta una esplorazione selettiva non praticabile sui documenti stessi (A. Petrucciani, La valutazione dei sistemi di ricerca documentaria).

28 Un documento può essere esaminato da due punti di vista fondamentali: a) come entità FISICA b) come entità CONCETTUALE Per descrivere l’aspetto fisico del documento si utilizzano norme che indicano quali parti dello stesso devono essere considerate importanti in fase di analisi (es. l’autore e il titolo riportati sul frontespizio, l’altezza, le illustrazioni, ecc.) Anche per determinare il contenuto concettuale si utilizzano particolari tecniche di analisi: il risultato dovrà essere espresso attraverso un linguaggio normalizzato.

29 Un record bibliografico inserito nel catalogo secondo le norme internazionali e nazionali deve rispondere almeno a queste domande: a) possiede la biblioteca una determinata opera di un determinato autore? b) quante opere di un determinato autore sono presenti in questa biblioteca? c) quante edizioni e/o traduzioni di una determinata opera possiede questa biblioteca? Il/I soggetto/i e la Classificazione decimale Dewey rispondono alla domanda: - quali e quante opere su un determinato argomento/soggetto possiede questa biblioteca? Danno quindi accesso al contenuto del documento.

30 IL CATALOGO ALFABETICO PER SOGGETTI E IL CATALOGO SISTEMATICO COSTRUITO CON LA CDD SONO ENTRAMBI CATALOGHI SEMANTICI CHE INDICIZZANO IL CONTENUTO DEL DOCUMENTO. Qual è la differenza fra i due cataloghi? “… consultare un catalogo alfabetico per soggetti equivale ad essere paracadutati al buio, senza poter vedere il paesaggio circostante, su una località piccola o grande della quale abbiamo fornito il nome; consultare un catalogo classificato equivale ad imboccare un’autostrada, poi una strada statale, poi una provinciale, fino a raggiungere la località, grande o piccola, desiderata” (A. Serrai, Del catalogo alfabetico per soggetti).

31 Per determinare il contenuto del documento occorre procedere con l’analisi concettuale. L’ANALISI CONCETTUALE consiste nella lettura di punti chiave del documento, al fine di individuarne il contenuto di informazione. L’indicizzatore deve operare una lettura tecnico sintetica basata su alcuni punti chiave: - il titolo e i complementi del titolo - le presentazioni editoriali, i sommari presenti in copertina, risvolti di copertina, fogli di guardia, ecc. - l’introduzione, la prefazione e le intestazioni dei capitoli - l’indice, il sommario - i grafici, le illustrazioni - la collana - le finalità dell’autore e l’ambito della sua attività culturale. Ovviamente non è sempre necessario esaminare tutti i punti indicati dal momento che a volte già il titolo può essere così esplicito da rivelare il contenuto del documento. Questo è particolarmente vero per i testi scientifici e tecnici.

32 L’esame dei punti chiave permette di individuare i concetti più significativi del documento. Innanzitutto va individuato l’argomento cioè il concetto specifico per cui il documento ha la sua ragione di essere; poi vanno cercati eventuali concetti accessori quali: - azioni o processi di cui l’argomento è soggetto passivo o che lo influenzano - metodo cioè metodologia di studio o di indagine applicata all’argomento - luogo, l’ambito spaziale in cui l’argomento è collocato - tempo, l’ambito temporale in cui l’argomento è collocato - forma, il modo di presentare il documento - disciplina, il contesto disciplinare nel quale l’argomento è trattato (particolarmente importante per la CDD)

33 ANALISI CONCETTUALE DEL DOCUMENTO ARGOMENTO/I DEL DOCUMENTO LINGUAGGIO DI INDICIZZAZIONE STRINGA DI SOGGETTO

34 Per la costruzione delle stringhe di soggetto abbiamo bisogno: LESSICO = elenco dei termini funzionale al controllo terminologico e al controllo della forma fonetico-grafica = SOGGETTARIO SINTASSI = determinazione dell’ordine di citazione dei termini = istruzioni per la costruzione delle stringhe presenti nel Soggettario CONTENUTO SEMANTICO = significato dei termini all’interno del codice usato ovvero del Soggettario

35 STRUMENTI DISPONIBILI PER LA SOGGETTAZIONE
1)     Soggettario a cura della BNCF (Biblioteca nazionale centrale di Firenze), pubblicato nel 1956; 2)     Liste di aggiornamento e Voci di soggetto , a cura della BNCF; 3)     Liste nuovi soggetti e nuove suddivisione introdotte dalla BNI (Bibliografia nazionale italiana), che si possono vedere sui fascicoli mensili BNI Monografie; 4)     CD-ROM BNI: schede bibliografiche della BNI (periodico trimestrale). A partire dalle liste di nuovi soggetti la BNCF applica la struttura sindetica tipica dei tesauri, sulla base della norma ISO 2788.

36 LA SOGGETTAZIONE studia il procedimento di estrazione di uno o più concetti da un documento e ne organizza la formulazione attraverso l’uso del Soggettario. IL SOGGETTARIO è un vocabolario di termini controllati di cui il catalogatore si deve necessariamente servire per formulare il soggetto. IL CATALOGO ALFABETICO PER SOGGETTI contiene, ordinate alfabeticamente le voci a soggetto dei documenti soggettabili della biblioteca alla quale si riferisce. NON VENGONO SOGGETTATE: - le opere di fantasia (ad es. romanzi, poesie, ecc.) - le enciclopedie generali - i periodici non specialistici - i testi religiosi (es. la Bibbia, il Corano, ecc.) - le opere anteriori al i classici non di letteratura

37 Il Soggettario è un dizionario di termini controllati e alfabeticamente susseguentesi: per ogni termine prevede specifiche suddivisioni e i termini sono tra loro semanticamente collegati da una fitta rete di richiami e rinvii. Nell’ultima parte del Soggettario si trovano le Appendici contenenti 3 elenchi separati di suddivisioni: APPENDICE I: SUDDIVISIONI DI SOGGETTI GEOGRAFICI Elenca suddivisioni da utilizzare solo per i soggetti geografici (nazioni, stati, città) APPENDICE II: SUDDIVISIONI DEI SOGGETTI BIOGRAFICI Elenca suddivisioni da usare solo per i soggetti biografici (nomi di persone) APPENDICE III: SUDDIVISIONI FORMALI Elenca suddivisioni che si possono impiegare con qualsiasi soggetto

38 Gli AGGIORNAMENTI sono organizzati in due parti: la prima contiene le nuove voci principali, la seconda tutte le nuove suddivisioni generiche, geografiche e formali in un’unica lista. Per utilizzare queste suddivisioni è necessario verificare in relazione a quale voce principale sono attestate. GLI AGGIORNAMENTI sono organizzati in tre parti: Voci principali, Suddivisioni, Indice inverso delle voci. Questi aggiornamenti recepiscono, per quanto possibile, la norma ISO 2788 sulla costruzione dei tesauri monolingua. Dal 2002 è in corso la revisione sistematica del Soggettario di Firenze al fine di ottenere un autentico tesauro al quale sarà aggiunto un apparato di norme per la sintassi del soggetto. Ecco la presentazione del progetto (ormai completato) che appare sul sito della Nazionale di Firenze:

39 Il progetto Il progetto La Biblioteca nazionale centrale di Firenze nel 1956 pubblicò il Soggettario per i cataloghi delle biblioteche italiane, e negli anni successivi i suoi aggiornamenti. Il Soggettario necessitava di un'approfondita revisione per adeguarsi agli standard internazionali in materia di indicizzazione, e per adattarsi da un punto di vista linguistico all'evoluzione della cultura e dei prodotti editoriali. Lo studio di fattibilità L'iniziativa della BNCF di promuovere il rinnovamento del Soggettario è iniziata con uno Studio di fattibilità affidato ad un gruppo di consulenti. Grazie anche a incontri, seminari e alla collaborazione di studiosi e tecnici di indicizzazione per soggetto sia italiani che stranieri, lo studio ha indicato scelte tecniche e scientifiche. Si è concluso nel 2002 con un Progetto preliminare organizzato per fasi di intervento, previsioni di risorse finanziarie e umane. E' stato pubblicato nel 2002 con il titolo Per un nuovo Soggettario. Per informazioni, sul progetto e lo studio, aggiornate al 2003:

40 La realizzazione del Nuovo soggettario Dal 2004 al 2006 un Gruppo di lavoro coordinato dal Settore "Indicizzazione per soggetto e classificazione" della Bibliografia nazionale italiana (BNI) ha realizzato due componenti fondamentali del linguaggio: le Norme (per il controllo del vocabolario e la costruzione delle stringhe di soggetto) e il Prototipo del Thesaurus multidisciplinare in formato elettronico, allestito secondo standard internazionali e consultabile sul web. Il Thesaurus sarà in continuo ampliamento. Il lavoro interessa chi opera nel mondo delle biblioteche e coloro che presso archivi, musei, mediateche, centri di documentazione, si occupano di indicizzazione semantica di documenti cartacei e digitali. Dal gennaio 2007 sono disponibili i seguenti prodotti e servizi: 1. Guida al sistema italiano di indicizzazione per soggetto in volume e in formato pdf 2. Prototipo del Thesaurus, consultabile sul web, contenente al momento termini 3. Archivio digitale del vecchio Soggettario (1956) e degli aggiornamenti ( ). Il Nuovo soggettario è pubblicato dall'Editrice Bibliografica; l'interfaccia di consultazione del Thesaurus è stata progettata da Edigeo. Il lavoro proseguirà sviluppando altre fasi del progetto.

41 Stato dell’arte a fine 2008: è stato pubblicato nel 2006 il
Stato dell’arte a fine 2008: è stato pubblicato nel 2006 il *Nuovo soggettario : guida al sistema italiano di indicizzazione per soggetto : prototipo del Thesaurus / Biblioteca nazionale centrale di Firenze. - Milano : Bibliografica, ©2006 (stampa 2007) p. ; 25 cm + 1 CD-ROM. ((Il CD-ROM contiene la chiave di accesso alla banca dati on line. - In testa al front.: Ministero per i beni e le attività culturali, Direzione generale per i beni librari e gli istituti culturali. La banca dati consente la visibilità in linea sia del Nuovo Thesaurus che dei termini del vecchio Soggettario. Mano a mano che se ne presenta la necessità la BNCF introduce nel nuovo vocabolario i termini utili alla soggettazione effettuando un controllo sul Soggettario e sulle precedenti liste di aggiornamento così da decidere anche se accogliere i termini precedenti, se cambiarli o abbandonarli totalmente. Per questi due ultimi casi viene fornita una nota storica che dà conto del cambiamento.

42 Assai più complesso si presenta il lavoro da fare sulla sintassi che cambia quasi completamente la metodologia applicata nel vecchio Soggettario. Il Nuovo Soggettario infatti accoglie la logica di costruzione delle stringhe proposta dal GRIS (Gruppo di ricerca sull’inidicizzazione per soggetto, AIB) che si base sui ruoli sintattici dei termini. In questo momento solo la BNCF e poche altre biblioteche stanno sperimentando il Nuovo Soggettario. Il Polo SBN veneto comincerà ad utilizzare questo strumento dopo il corso di aggiornamento che si terrà a Vicenza a febbraio 2009.

43 La struttura del vecchio Soggettario
 La sequenza strettamente alfabetica delle voci nel Soggettario è supportata da una ferrea struttura semantica (rete) per cui i termini risultano tra loro collegati. Tale rete è costituita da Richiami, Rinvii e Note di orientamento. I RICHIAMI sono graficamente simboleggiati nel Soggettario da due ** (asterischi) e dalla sigla v.a. (che corrisponde all’espressione vedi anche) e hanno il compito di richiamare voci con significato affine o anche opposto. La loro caratteristica è la reciprocità. I RINVII si usano per rinviare da una voce non accettata ad una voce accettata. La loro caratteristica è l’univocità. Graficamente sono contraddistinti nel Soggettario da un * (asterisco) che segnala un termine non accettato e da un v. (vedi) che indica il termine accettato. LE NOTE DI ORIENTAMENTO hanno il compito di definire l’ambito semantico del termine e l’accezione con la quale viene impiegato.

44 I termini ammessi nel Soggettario possono essere:
1)  termini semplici, cioè costituiti da una sola parola 2) termini composti, cioè costituiti da un sostantivo e da una o più differenze (per es.: Libertà politica; Legnami da costruzione; …) 3) locuzioni: nel Soggettario si incontrano diverse locuzioni (= espressioni entrate nell’uso comune: Ignoranza della legge; Non belligeranza; Non violenza; …) 4) termini con espressione parentetica (= posta tra parentesi): l’espressione posta tra parentesi è necessaria per disambiguare il descrittore. Per es.: Gru (Meccanica) 5)    termini con la congiunzione coordinativa “e”; possono indicare: - il rapporto di opposizione o di influenza reciproca fra due termini (es.: Famiglia e scuola) - un’elencazione di concetti (es.: Penne e piume)

45 6)   termini esemplificativi: dopo il focus e la prima differenza, il Soggettario indica altre differenze, in ordine alfabetico, che esemplificano la possibilità di costruire descrittori simili al primo. Es.: Disegni fiorentini (francesi, ecc.) 7)    nomi propri: -   di persone -   di luoghi -  di avvenimenti, a volte seguiti da data; per es.: Guerra mondiale -  titoli di opere: solo se l’opera letteraria è anonima; quando è necessario segnalare l’opera di un autore, il titolo è un completamento della voce principale costituita dal nome dell’autore; -   istituzioni o enti

46 SINTASSI DEL SOGGETTO Il primo termine della voce di soggetto viene chiamato Voce principale; essa può essere sola o seguita da termini che hanno il compito di specificare l’ambito semantico e che sono detti Suddivisioni. LE SUDDIVISIONI, qualora se ne dovesse usare più di una, devono essere citate secondo il seguente ordine: -         suddivisione generica, espressione che ha il compito di specificare la voce principale. In alcuni casi è possibile usare più suddivisioni generiche; la seconda avrà il compito di specificare il concetto anticipato dalla prima; -         suddivisione di luogo, specificazione geografica -         suddivisione di tempo, specificazione cronologica -         suddivisione formale, specifica la forma di presentazione degli argomenti del documento, es. Antologie, Diari e memorie, Descrizioni e viaggi, … Quando necessario è possibile aggiungere alla suddivisione formale una suddivisione di luogo e di tempo, fermo restando che esse si andranno a riferire concettualmente solo alla suddivisione formale.

47 Fanciulli – Alimentazione – Italia – Sec. 18. – Saggi – Francia – Sec
Fanciulli – Alimentazione – Italia – Sec. 18. – Saggi – Francia – Sec. 20. FANCIULLI = Voce principale ALIMENTAZIONE = Suddivisione generica ITALIA = Suddivisione di luogo SEC. 18. = Suddivisione cronologica SAGGI = Suddivisione formale FRANCIA = Suddivisione di luogo riferita alla suddivisione formale SEC. 20. = Suddivisione cronologica riferita alla suddivisione formale Questa frase di soggetto indicizza un documento che raccoglie i contributi di vari autori francesi del 20. secolo sull’alimentazione dei fanciulli in Italia nel 18. secolo

48 La struttura del Nuovo Soggettario: il vocabolario
Il Nuovo Soggettario struttura il vocabolario dei termini secondo la norma ISO 2788/1986 per la costruzione dei Thesauri monolingua che prevede fra i termini le seguenti relazioni: TT: top term (termine di testa) BT : broader term (termine più generale) NT: narrower term (termine più specifico) RT: related term (termine correlato/associato) UF: use for (rinvio da termine non preferito a quello preferito) USE: rinvio al termine preferito

49 Note che accompagnano i termini del vocabolario: SN: scope note (nota d’ambito: individua l’ambito semantico di applicazione del termine) DEF: nota di definizione; usata di solito per termini di ambito scientifico o tecnico che possono essere di difficile comprensione HN: historical note (nota storica: individua i repertori, il vocabolario d’indicizzazione o la classificazione da cui il termine è stato estratto o su cui è stato controllato) Esempio di struttura dei termini nel Nuovo Soggettario: Catalogazione bibliografica TT Attività BT Catalogazione NT Catalogazione bibliografica centralizzata NT Catalogazione descrittiva NT Catalogazione semantica

50 Esempio di struttura dei termini nel Nuovo Soggettario:
Catalogazione bibliografica TT Attività BT Catalogazione NT Catalogazione bibliografica centralizzata NT Catalogazione descrittiva NT Catalogazione semantica RT Bibliografia Biblioteconomia Cataloghi bibliografici Pubblicazioni

51 La struttura del Nuovo Soggettario: la sintassi
Come detto, la sintassi del Nuovo Soggettario è piuttosto complessa. Conviene fare qualche esempio: Soggettario: 1. Mutamento sociale Economia mondiale – Aspetti sociali Nuovo Soggettario Mutamento sociale – Effetti della globalizzazione 1. Adozione – Aspetti psicologici Bambini adottati – Psicologia (n.b.: il termine Bambini sostituisce Fanciulli)

52 CARATTERISTICHE DEL SOGGETTO ESAUSTIVITA’: il soggetto deve rappresentare completamente l’argomento del libro; se un documento tratta più argomenti si costruiranno più soggetti: UNIFORMITA’ : un determinato argomento è sempre indicato dal medesimo soggetto: SPECIFICITA’ : il grado di specificità è determinato dal tipo di utenza, dall’ampiezza del catalogo e del tipo di raccolta.


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