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Le novità della Relazione sulla gestione

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Presentazione sul tema: "Le novità della Relazione sulla gestione"— Transcript della presentazione:

1 Le novità della Relazione sulla gestione
dott. Luca Bilancini

2 Relazione sulla gestione
NOVITÀ DEL DLGS. 32/2007 (DIR. 51/2003/CE) Viene modificato l’art c.c., con un ampliamento delle informa-zioni contenute nel documento. La relazione deve, infatti, contenere: un’analisi fedele, equilibrata ed esauriente della situazione della società e dell’andamento e del risultato della gestione; una descrizione dei principali rischi ed incertezze ai quali la società è esposta. Le novità si applicano ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il , e cioè: ai bilanci 2008, per i soggetti “solari”; ai bilanci degli esercizi , per i soggetti la cui chiusura dell’esercizio avviene al 30 giugno.

3 Relazione sulla gestione (segue)
SITUAZIONE SOCIETÀ E ANDAMENTO GESTIONE L’art co. 1 c.c. prevede che la relazione contenga “un’analisi fedele, equilibrata ed esauriente della situazione della società e dell’andamento e del risultato della gestione”. Al fine di potere meglio eseguire questa analisi e per giustificare le considerazioni esposte nella relazione è opportuno calcolare alcuni indicatori, dopo aver proceduto ad una rielaborazione dello Stato patrimoniale e del Conto economico. Il primo “step” consiste nella riclassificazione del Conto economico, così da “scomporre” il risultato ottenuto. Altrettanto importante e opportuna è la riclassificazione dello Stato patrimoniale (ad esempio secondo il criterio “finanziario”)

4 Relazione sulla gestione (segue)
ESEMPIO DI RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE SP finanziario (a fonti e impieghi) Immobilizzazioni (I) Immateriali Patrimonio netto (N) Capitale perma-nente (P) Capitale proprio (N) Materiali Finanziarie Passività consolidate Capitale di terzi (T) Attivo circolante (C) Magazzino Liquidità differite Passività correnti Capitale corrente Liquidità immediate Capitale investito (K) Capitale acquisito (K)

5 Relazione sulla gestione (segue)
ESEMPIO DI RICLASSIFICAZIONE DEL CONTO ECONOMICO C/E della produzione effettuata Valore della produzione - Spese materie prime = Valore aggiunto Spese lavoro dipendente MOL o EBITDA Ammortamenti e accantonamenti EBIT +/- Reddito gestione atipica Reddito gestione finanziaria Reddito corrente Reddito gestione straordinaria Reddito ante imposte - I Reddito netto (RN)

6 Relazione sulla gestione (segue)
ESEMPIO DI RICLASSIFICAZIONE DEL CONTO ECONOMICO C/E della produzione venduta Ricavi netti - Costo del venduto = Utile lordo industriale Spese commerciali Spese R&S Costi amministrativi EBIT +/- Reddito gestione atipica Reddito gestione finanziaria Reddito corrente Reddito gestione straordinaria Reddito ante imposte - I Reddito netto (RN)

7 Relazione sulla gestione (segue)
INDICATORI FINANZIARI Il “nuovo” art co. 2 c.c. prevede l’obbligo di dare conto, nella Relazione sulla gestione, degli “indicatori di risultato finanziari”. La scelta dei dati da indicare dipende dalla tipologia di attività esercitata e dalla loro significatività. Gli indici di cui sopra devono essere adeguatamente commentati, per l’anno in corso e per quello precedente. Devono, inoltre, essere forniti i principali indicatori di risultato non finanziari, se significativi.

8 Relazione sulla gestione (segue)
INDICATORI DI STRUTTURA FINANZIARIA Principali indicatori di struttura: peso delle immobilizzazioni (I/K); peso del capitale circolante (C/K); peso del capitale proprio (indipendenza finanziaria) (N/K); peso del capitale di terzi (T/K).

9 Relazione sulla gestione (segue)
INDICATORI DI SITUAZIONE FINANZIARIA Principali indicatori di situazione finanziaria: capitale circolante netto o indice di disponibilità (current ratio): attivo circolante meno o diviso passivo corrente margine di tesoreria o indice di liquidità (quick ratio): liquidità differite e immediate meno o diviso passivo corrente indice di copertura finanziaria delle immobilizzazioni: P diviso I margine di struttura o indice di autocopertura del capitale fisso: N meno o diviso I

10 Relazione sulla gestione (segue)
LETTURA DEGLI INDICATORI DI SITUAZIONE FINANZIARIA CAPITALE CIRCOLANTE NETTO o INDICE DI DISPONIBILITÀ (current ratio): attivo circolante meno o diviso passivo corrente. Consente di verificare l’equilibrio della società nel soddisfare gli impegni finanziari di breve periodo. Per essere soddisfacente deve dare valori abbondantemente maggiori di zero, se calcolato come margine (CCN) o superiori (il più possibile) ad uno, se calcolato come indice (current ratio)

11 Relazione sulla gestione (segue)
LETTURA DEGLI INDICATORI DI SITUAZIONE FINANZIARIA MARGINE DI TESORERIA o INDICE DI LIQUIDITÀ (quick ratio): liquidità differite e immediate meno o diviso passivo corrente. Consente di verificare l’attitudine dell’impresa a soddisfare gli impegni finanziari di breve periodo, senza tener conto delle disponibilità di magazzino. Per essere soddisfacente deve dare valori: maggiori di zero, se calcolato come margine (CCN) o superiori ad uno, se calcolato come indice (quick ratio)

12 Relazione sulla gestione (segue)
LETTURA DEGLI INDICATORI DI SITUAZIONE FINANZIARIA INDICE DI COPERTURA FINANZIARIA DELLE IMMOBILIZZAZIONI (P diviso I) Segnala la capacità dell’impresa di finanziare le proprie attività immobilizzate con capitale a medio lungo termine (ivi comprendendo il capitale proprio) Deve fornire valori superiori all’unità; in caso contrario la società si troverebbe ad avere immobilizzazioni finanziate con capitale a breve termine

13 Relazione sulla gestione (segue)
LETTURA DEGLI INDICATORI DI SITUAZIONE FINANZIARIA MARGINE DI STRUTTURA o INDICE DI AUTOCOPERTURA DEL CAPITALE FISSO (N meno o diviso I) Indica la capacità dell’impresa di finanziare le proprie immobilizzazioni con il solo apporto del capitale proprio. Se maggiore o uguale ad 1, rappresenta un valore soddisfacente in quanto esprime, oltre a grande equilibrio finanziario, una notevole indipendenza finanziaria.

14 Relazione sulla gestione (segue)
INDICATORI FINANZIARI DI REDDITIVITÀ I principali indicatori di situazione economica possono così sintetizzarsi: ROI, return on investments (EBIT/K) ROE, return on equity, ante e post imposte (RN/N) ROS, return on sales (EBIT/vendite)

15 Relazione sulla gestione (segue)
LETTURA DEGLI INDICATORI FINANZIARI DI REDDITIVITÀ ROI, return on investments (EBIT/K) Segnala la redditività operativa del capitale investito dell’azienda, la sua capacità di generare risultati apprezzabili dal proprio “core business”. Può considerarsi soddisfacente se esprime valori superiori al tasso rappresentativo del costo medio del denaro. Può variare in relazione alla attività in cui opera l’azienda.

16 Relazione sulla gestione (segue)
LETTURA DEGLI INDICATORI FINANZIARI DI REDDITIVITÀ ROE, return on equity, ante e post imposte (RN/N) Esprime la redditività del capitale che i soci hanno investito in azienda. Va rapportato, come il ROI, al costo medio del denaro. Misura la convenienza per i soci ad investire nella propria società, rispetto alla scelta di impieghi alternativi.

17 Relazione sulla gestione (segue)
LETTURA DEGLI INDICATORI FINANZIARI DI REDDITIVITÀ ROS, return on sales (EBIT/vendite) Segnala la redditività delle vendite, ed esprime altresì la percentuale dei ricavi che ancora residua dopo la copertura dei costi operativi

18 Relazione sulla gestione (segue)
DESCRIZIONE DEI RISCHI E DELLE INCERTEZZE Il “nuovo” art co. 1 c.c. prevede altresì l’obbligo di fornire una “descrizione dei principali rischi e incertezze cui la società è esposta”. Rischi che potrebbero essere evidenziati sono ad esempio: i rischi di mercato (concorrenza, prezzi, domanda e offerta…) i rischi legati a tecniche produttive i rischi di perdita del personale qualificato

19 Relazione sulla gestione (segue)
DESCRIZIONE DEI RISCHI E DELLE INCERTEZZE Esempi di incertezze che potrebbero invece essere evidenziate sono quelle legate ad alcune poste del bilancio quali: il fondo svalutazione crediti il valore (congruo) delle partecipazioni la consistenza del magazzino Altri esempi potrebbero invece derivare dall’analisi della continuità aziendale e quindi potrebbero riguardare: lo stato degli affidamenti le cause civili o tributarie di rilevante entità

20 Relazione sulla gestione (segue)
INFORMAZIONI SU AMBIENTE E PERSONALE Ricordiamo infine che, tra gli indicatori non finanziari da indicare nella Relazione sulla gestione, sono obbligatori quelli su ambiente e personale. Le informazioni sull’ambiente dovrebbero assumere rilievo nei soli casi di società soggette al rispetto di determinate normative in materia ecologica ed ambientale. Relativamente al personale, gli indicatori potrebbero ad esempio riguardare: il tasso di turnover dei dipendenti le ore di assenza per malattia e infortuni le ore impiegate per la formazione


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