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Advisor MASTER Corso Avanzato Relatore: Ing. Piero Maggi

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Presentazione sul tema: "Advisor MASTER Corso Avanzato Relatore: Ing. Piero Maggi"— Transcript della presentazione:

1 Advisor MASTER Corso Avanzato Relatore: Ing. Piero Maggi

2 Argomenti principali Programmazione avanzata Database zone …..
Integrazione ATS / DVMRe Creazione / Gestione Mappe Telegestione Combinatore integrato Impostazioni modem in Titan Diagnostica Conclusione Eventuali domande e/o chiarimenti

3 Programmazione avanzata
Condizione evento varco e Controllo uscita Inibizione zone Programmatore di tessere Fascia oraria Inserimento/disinserimento automatico Restrizioni del gruppo allarme Evento all'uscita Fascia oraria a seguire uscita Programma logica macro Collegamenti aree Aree Caveau Database zona

4 Condizione evento varco e Controllo Uscita
Gestione dell’apertura del varco assegnato alla stazione di inserimento: Condizione evento varco Controllo uscita tempo sblocco serratura caratteristiche utente per il controllo accessi Gestione dell’inserimento e del disinserimento dell’impianto di allarme: funzione tripla tessera

5 Condizione evento varco
La condizione evento varco è attivata quando un utente abilitato inserisce un codice valido (o avvicina la tessera). Con questa condizione è possibile attivare un’uscita per pilotare ad esempio, la serratura di una porta.

6 Condizione evento varco - Esempio
Quando un’utente digita il codice seguito da Enter, attiverà la condizione evento 100 L’uscita 88 verrà attivata dalla condizione evento 100 La condizione evento 100 resta attiva per il tempo impostato nel menù dei Tempi, “Tempo di sblocco serratura porta”

7 Condizione evento varco - Esempio
Quando un’utente digita il codice seguito da Enter, attiverà la condizione evento 100 L’uscita 88 verrà attivata dalla condizione evento 100 La condizione evento 100 resta attiva per il tempo impostato nel menù dei Tempi, “Tempo di sblocco serratura porta”

8 Controllo uscita Se una stazione di inserimento è dotata di un’uscita a bordo l’attivazione di questa uscita viene gestita attraverso il valore inserito nel campo controllo uscita.

9 Numerazione controllo uscita
Il Numero uscita è predefinito e non modificabile. L’uscita può essere sia hardware o fittizia Controllo uscita Numero uscita 1 17 129 2 9 18 137 3 19 145 4 25 20 153 5 33 21 161 6 41 22 169 7 49 23 177 8 57 24 185 65 193 10 73 26 201 11 81 27 209 12 89 28 217 13 97 29 225 14 105 30 233 15 113 31 241 16 121 32 249

10 Come si attiva l’uscita a bordo delle Ras
Uscita (anche) fittizia Quando la RAS vede cambiare di stato l’uscita 249, attiverà l’uscita a bordo

11 Esempi attivazione RAS 1 RAS 2 RAS 3
Controllo uscita 32 RAS 2 Controllo uscita 32 RAS 3 Controllo uscita 32 Attivando solo l’uscita 249 è possibile attivare tutte le uscite a bordo delle 3 RAS

12 Esempi attivazione RAS 1 RAS 2 RAS 3
Controllo uscita 32 RAS 2 Controllo uscita 32 RAS 3 Controllo uscita 32 Attivando solo l’uscita 249 è possibile attivare tutte le uscite a bordo delle 3 RAS

13 Tempo di sblocco serratura
Questo parametro rappresenta il tempo di sblocco delle serrature attivate dalle condizioni evento varco delle prime 16 porte del sistema

14 Caratteristiche utente
Il gruppo varchi permette di stabilire quando è possibile transitare in un varco… …e deve essere assegnato all’utente che deve compiere funzioni di controllo accessi

15 Funzione tripla tessera
Avvicinando 1 volta la tessera ad impianto inserito si disinserisce l’impianto e si sblocca la porta. Avvicinando 3 volte la tessera ad impianto disinserito si sblocca la porta e si inserisce l’impianto. + L’utente deve essere abilitato alla gestione del controllo accessi mediante il gruppo varchi e alla gestione dell’impianto di allarme mediante il gruppo allarme.

16 Inibizione zone Funzione base del controllo accessi che permette di escludere temporaneamente una zona quando una uscita si attiva. E’ possibile dare un preavviso prima del termine dell’inibizione. La funzione può essere operativa ad impianto inserito o ad impianto disinserito. L’attivazione della zona durante l’inibizione può essere memorizzata dalla centrale Programma di inibizione

17 Parametri Inibizione zone
Ogni programma d’inibizione è assegnato ad una RAS; il Numero Inibizione deve corrispondere al numero della stazione di inserimento (RAS 1=inibizione 1, RAS2=inibizione 2,ecc.) L’inibizione di una zona sarà operativa solamente se il “Comando apertura varco” è abilitato Il tempo di inibizione può essere: da 1 a 127 secondi o da 1 a 127 minuti (128+N)

18 Esempio Inibizione Nel momento che si richiede l’apertura del varco dalla RAS 1,deve essere inibito il contatto sul varco (zona28, Tipo zona 24h) per non generare l’allarme. RAS 1 Codice attiva Cond. evento varco 100 Cond. evento 100 attiva uscita 249 Programma inibizione 1 Uscita 249 da monitorare Vede cambio di stato uscita 249 Avvia inibizione zona 28 Inibizione contatto (zona 28) Uscita sblocca il varco tramite il Controllo Uscita 32

19 Programmatore di tessere
Specificare a quale porta COM viene collegato il programmatore di tessere ATS1621 Selezionare poi il menù GESTIONE e accedere alla sezione PROGRAMMATORE DI TESSERE. Qui selezionare il menù IMPOSTAZIONI Aritechnico N.83

20 Setup programmatore Attivare il programmatore e, se necessario, impostare le Password. Passare al menù… …Definire l’intervallo dei codici di sistema e la password di sicurezza tessera. (max ) Creare le tessere per gli utenti o per l’impostazione dei lettori

21 Tessere per gli utenti Selezionare l’utente a cui creare la tessera.
Portarsi alla sezione Emissione tessera Porre una tessera vergine sul programmatore Cliccare sul pulsante scrivi Creare le tessere di impostazione per tastiere o lettori

22 Tessere impostazione ATS1190
Specificare l’indirizzo del lettore e il tipo di protocollo. Se il lettore è connesso a un ATS1105 o si utilizza una tastiera con lettore incorporato, non deve essere impostato nessun indirizzo. Porre una tessera vergine sul programmatore Cliccare sul pulsante scrivi .Avvicinare la tessera al lettore ATS1190 o alla tastiera da indirizzare

23 Contatore Utilizzando il programmatore di tessere ATS1621, è possibile assegnare dei crediti ad una tessera, che saranno scalati ogni volta che la tessera sarà passata su un lettore ATS1190/1192. L’utente ha a disposizione fino a 4 “conti correnti” da cui saranno scalati i crediti; per ogni lettore è stabilito quanti crediti scalare per ogni transazione e da quale conto. Tramite la gestione dei crediti è possibile utilizzare i lettori di prossimità ATS1190/1192 in modalità stand-alone e gestire l’uscita open collector a bordo del lettore senza dove essere connesso al bus della centrale ATS. L’utilizzo dei crediti non è possibile su centrali che utilizzano la modalità Soft IUM per la gestione delle tessere; in questo caso resta sempre possibile la migrazione dalla modalità Soft IUM alla modalità “con programmatore”. È possibile attraverso questa funzione verificare quando un determinato numero di utenti sono presenti in una delle regioni del sistema. Il sistema può utilizzare questa informazione per compiere una azione. Esempio: in un parcheggio è possibile bloccare l’accesso delle auto quando tutte le piazzole sono occupate. USCITA INGRESSO PARCHEGGIO

24 Intelligent user module IUM
Il DGP1250 è dotato dell’espansione di memoria standard ATS MB SOSTITUENDO LA MEMORIA STANDARD CON UNO IUM Aumentano il numero di utenti o tessere gestibili con codici PIN e nomi dedicati. Aumentano il numero di gruppi allarme, gruppi varco e gruppi piano. Aumentano il numero di eventi di allarme e di controllo accessi memorizzabili. Aumenta la velocità di verifica e controllo dei codici e delle tessere utilizzati per la gestione del controllo accessi (500 ms). Possono essere utilizzati formati di tessera diversi. I dati di riconoscimento di un tessera possono essere letti e associati al profilo di un utente (nessun codice di sistema necessario). ATS1831 Espansione di memoria IUM 4 MB ATS1832 Espansione di memoria IUM 8 MB DISPOSITIVI CHE POSSONO UTILIZZARE LE ESPANSIONI DI MEMORIA

25 CONFIGURAZIONE DI MEMORIA
Espansioni con IUM ATS2010 NESSUNA ESPANSIONE ATS1830 ATS1831 ATS1832 ATS3010 ATS4010 ATS1250 la centrale e i DGP1250 presenti nello stesso sistema devono avere la stessa CONFIGURAZIONE DI MEMORIA che determina il numero di utenti gestibili oltre ad altre caratteristiche

26 Caratteristiche delle IUM
Parametri Base ATS1830 ATS1831 ATS1832 Codici Nomi Utente Gruppi Allarmi Gruppi varchi Memoria allarmi Memoria Accessi Tessere 50 128 10 100 11466* 200** 255 1000 11466 17873 65535 *Gli utenti da 1 a 1000 hanno i codici liberamente programmabili mentre dall’utente 1001 il codice PIN viene generato automaticamente dal SW TITAN, è di 4 cifre e può essere utilizzato solo per la gestione delle funzioni di controllo accessi (tessera + PIN). ** I nomi utenti scaricati nella memoria del sistema. Il SW TITAN consente comunque di associare un nome ad ognuno degli utenti definibili nel sistema. Come installare le IUM

27 Come installare le IUM ATS1830 EPROM FLASH RAM/IUM ATS1831 1 O ATS1832
Disalimentare il dispositivo Rimuovere la memoria già presente Inserire la nuova IUM prestando attenzione ai riferimenti Portare a default il dispositivo attraverso il ponticello KILL Riprogrammare il sistema Lettura parametri delle tessere

28 Lettura caratteristica tessera 1
Avvicinando una tessera ad uno dei lettori connessi al sistema la IUM ne legge le caratteristiche distintive Cliccando con il tasto destro è possibile copiare queste caratteristiche per associarle ad uno degli utenti di sistema

29 Fascia oraria Le fasce orarie hardware sono 24
Ogni fascia è costituita da 4 sottofasce Cancellare i giorni per le sottofasce non usate. Creazione festività

30 Festività Si possono definire 24 festività Scegliendole dal calendario
pluriennale

31 Inserimento / disinserimento automatico
Menù che permette la gestione del programmatore orario. La funzionalità si basa sull’abbinamento tra una fascia oraria e un gruppo allarme. GRUPPO ALLARMI Fasce Orarie Il gruppo allarme definisce il tipo di inserimento La fascia oraria stabilisce gli orari Auto Inserimento / Disinserimento

32 Tipo di Inserimento automatico
Il gruppo allarme determina quali aree e.. ..come vengono gestite

33 Orari e giorni La fascia oraria permette di definire:
L’ora di disinserimento = Ora inizio L’ora di inserimento = Ora fine I giorni di funzionalità del programmatore orario Il rispetto delle festività da parte del programmatore

34 Programma d’inserimento disinserimento
Possibile definire 16 programmi per l’abbinamento di gruppi allarme alle fasce orarie Aritechnico N.86

35 Restrizioni gruppo allarme
Programmi presenti nella centrale utilizzati per la gestione di funzioni particolari: La riaccensione automatica di un area Il posticipo dell’inserimento automatico

36 Riaccensione automatica
Stabilire per quali aree applicare la funzione… ..e dopo quanto tempo reinserire le aree Assegnare la restrizione Agli utenti interessati

37 Posticipo inserimento automatico
Stabilire per quali aree applicare il posticipo…. ..la durata del posticipo e del preavviso… Assegnare la restrizione

38 Assegnazione della restrizione
La restrizione deve essere assegnata: - Al gruppo allarme che gestisce l’inserimento automatico - Al gruppo allarme assegnato all’utente che opera il posticipo - Al gruppo allarme assegnato alla stazione di inserimento da cui si compie il posticipo. Digitando il codice seguito dal tasto [OFF] durante il tempo di preavviso si attiva il posticipo. Programmare il gruppo allarme assegnato all’utente in questo modo.

39 Utente con posticipo L’utente, normalmente, tramite il gruppo allarmi 33 può gestire l’impianto completamente. Quando diventa valida la fascia oraria 1 (normalmente quella usata per l’autoinserimento), il suo gruppo allarmi diventa quello alternativo 32. Il gruppo allarme 32 ha la Restrizione 1 abilitata e questo permette all’utente durante il tempo di preavviso dell’inserimento di eseguire il posticipo dell’inserimento Quando diventa valida la Fascia Oraria 1 Il gruppo allarmi valido dell’utente diventa quello Alternativo Nel Gruppo allarmi alternativo sarà abilitata la restrizione

40 Evento all’uscita Le uscite presenti nel sistema sono liberamente programmabili Assegnare la condizione evento ad una uscita determina la sua funzionalità. Ci sono altri parametri che determinano la funzionalità dell’uscita: la funzione invertita, la fascia oraria… Un’altra funzione disponibile per le uscite è il testo uscita per set e reset

41 I parametri che determinano l’attivazione di un uscita
Attivazione uscite N Numero Uscita S Stato Invertita Condizione Evento Inattiva Durante F.O. Fascia Oraria s Legata A Fascia Oraria? Attivata da condizione evento? Stato alto Stato basso I parametri che determinano l’attivazione di un uscita

42 Evento all’uscita Si possono definire più fattori che interagiscono con l’uscita impostando le varie opzioni

43 da parte dell’operatore mediante il menù comandi.
Testo per set e reset Grazie a questi testi si può segnalare meglio l’attivazione e disattivazione delle uscite da parte dell’operatore mediante il menù comandi. VALE SOLO SE L’USCITA NON HA CONDIZIONE EVENTO ASSOCIATA E VIENE GESTITA SOLO DALL’OPERATORE.

44 Vengono definite FASCE ORARIE SOFTWARE
E’ possibile definire delle fasce orarie che divengono valide e si mantengono tali fino a quando particolari condizioni sono presenti nel sistema. Vengono definite FASCE ORARIE SOFTWARE Le F.O. Software dalla N.26 alla N.41sono legate allo stato di uscite presenti nel sistema. Le F.O. Software dalla N.42 alla N.63 sono legate ai tasti funzione presenti sulle stazioni di inserimento (RAS).

45 F.O. che segue uscita Questa funzione permette di attivare una fascia oraria (sw) tramite il cambio di stato di un’uscita La condizione evento 67 attiva l’uscita 6 ( potrebbe anche essere un’uscita fittizia ) La Fascia oraria 26 è valida quando l’uscita assegnata è attiva La Fascia oraria 26 può essere assegnata ad esempio a gruppi allarme, gruppi varchi, ecc…

46 Tasti funzione delle RAS
F.O. 42 F.O. 43 F.O. 44 F.O. 45 RAS 2 F.O. 46 F.O. 47 F.O. 48 F.O. 49 RAS 3 F.O. 50 F.O. 51 F.O. 52 F.O. 53 RAS 4 F.O. 54 F.O. 55 F.O. 56 F.O. 57 RAS 5 F.O. 58 F.O. 59 F.O. 60 F.O. 61 Premendo il tasto per più di 2 secondi F1 F2 – F4 RAS 1-16 F.O. 62 F.O. 63 Esempi Aritechnico N.89

47 Esempi uso tasti funzione
Esempio Premendo il tasto F1 inserisco le aree 1, 3 e 5: programma di inserimento con fascia oraria software corrispondente e gruppo allarme per specificare il solo inserimento delle aree 1,3 e 5.

48 La fascia oraria che attiva questo programma di
Utilizzo del tasto F1 Premendo il tasto F1 sulla tastiera 1 attivo il programma di inserimento creato La fascia oraria che attiva questo programma di Autoinserimento è gestita dal tasto funzione della tastiera e non da un Timer orario Tasto F1 Ras 1

49 Programma logica macro
I programmi collegano tra loro attraverso degli operatori logici (or, and..) condizioni evento e uscite. Lo scopo è quello di Attivare in determinati casi condizioni evento o zone. in base a quanto specificato nella Funzione di uscita. esempio1 esempio2 esempio 3

50 Macro con fasce orarie software
Premendo il tasto F2 (Fascia oraria 43) sulla RAS 1 accendo il condizionatore Premendo il tasto F3 (Fascia oraria 44) sulla RAS 1 spengo il condizionatore La commutazione viene attivata dalla funzione di uscita “Agganciato”, che muove l’uscita tramite la condizione 66

51 Macro per interblocco porte
25= condizione evento varco RAS1 RAS1 27= condizione evento ZONA 3 26= condizione evento ZONA 2 ZONA 2 ZONA 3 28= condizione evento per USCITA Con questa macro otteniamo lo sblocco di una porta da parte di un utente solamente se le altre due porte dello stesso locale sono chiuse. La porta della RAS1 viene sbloccata solo se le altre due porte sono chiuse (condizione NOT= Stato “vero” quando la porta NON è aperta).

52 Macro per segnalazione ritardata
C.E. All. inserito A1= 99 C.E. All. inserito A2= 100 C.E. All. inserito A3= 25 C.E. All. inserito A4= 32 Area 2 Area 3 Area 1 Area 4 C.E. 101 pilota l’uscita Che attiva la sirena Se dopo 20 secondi è ancora presente l’allarme di una delle aree viene attivata una sirena specifica tramite la condizione evento 101

53 Collegamenti aree A3 A1 A2 A4 A5 A6 Quando le aree dalla 1 alla 5 sono tutte inserite la centrale inserisce l’area 6. Al disinserimento di una delle aree da 1 a 5 la centrale disinserisce l’area 6.

54 Aree caveau Area 3 Area 4 Area 1 Area 5 Area 2 Quando tutte e 3 le aree numero 3, 4 e 5 sono inserite la centrale attiva una restrizione ….. …allo scadere della durata della restrizione di gruppo allarme vengono inserite anche le aree 1 e 2. Impostazioni necessarie

55 Impostazioni per gestione aree caveau
NO “Disabilita inserimento restrizioni” Creare i due collegamenti di area e La restrizione gruppo allarme Assegnare la restrizione al gruppo allarme degli utenti che utilizzano questa funzione

56 Il combinatore per la telegestione
Impostazione da tastiera dei parametri per la connessione.

57 Impostazione parametri da tastiera
Dobbiamo entrare in modalità di programmazione, quindi: Digitare * seguito da ENTER 00 : / 01 / 2000 Codice: 0-Esci, ENTER-giù, *-Su 0-Esci, Menu: Digitare 19 seguito da ENTER 19. Menù Installatore 0-Esci, Menu: Digitare 29 seguito da ENTER NO - Abilita up/download… * Varia 0-oltre Premere * seguito da ENTER Premere * seguito da ENTER NO – Up/download remoto… * Varia 0-oltre NO - Disinserimento remoto.. * Varia 0-oltre Premere * seguito da ENTER Premere * seguito da ENTER. Poi ENTER fino a che non compare … NO – Up/download se inserito * Varia 0-oltre Inserire il codice 0001 Premere ENTER due volte e poi CLEAR… Codice impianto: Codice:

58 Modem in Titan Attivazione Telegestine Riferimenti Connessione
Attivazione comunicazione Gestione dati Upload Download Lettura e modifica di un parametro Aritechnico N.91

59 Riferimenti Connessione
Scegliere la porta Com del P.C. a cui si è collegato il modem. Impostare la velocità a 300 Baud per la comunicazione con il combinatore integrato di centrale. Scegliere il tipo di connessione (Chiamata multipla,Richiamata) e il numero di telefono. Scegliere la stringa di inizializzazione del modem.

60 Riferimenti Connessione
DURATA CHIAMATA (Ringing time): TITAN si collega alla centrale e gestisce il numero immesso in questo menù come il numero di secondi che deve attendere affinché la centrale risponda alla chiamata oppure il numero di secondi che deve attendere prima di disconnettersi se il valore di 'Numero di chiamate' è maggiore di 1. (Numero di squilli): Il numero immesso in questo menù viene gestito come il numero di squilli trascorso il quale TITAN risponde alla chiamata in arrivo quando è impostata la Risposta automatica.

61 Attivazione comunicazione
Dal menù File , Apri/Sistema abilitare “Sistema attivo” e salvare. Verrà attivata la finestra Controllo Riferimenti Connessione dove verrà visualizzato lo stato d’avanzamento della connessione.

62 Upload dati dalla centrale
Quando la connessione è stabilita si possono prelevare i dati dalla centrale Il SW TITAN chiede conferma

63 Download dati alla centrale
Quando la connessione è stabilita si possono inviare i dati alla centrale Il SW TITAN chiede conferma

64 Lettura e modifica di un parametro
È possibile prelevare o inviare i dati singolarmente o a blocchi è possibile modificare un singolo parametro stando in linea

65 Diagnostica Permette la verifica di una serie di parametri che consentono di valutare, remotamente, la funzionalità dell’impianto, e il suo utilizzo da parte dell’utente finale. Elenco dei controlli svolti L’installatore deve impostare: I Parametri che regolano la sessione di diagnostica Avviare la procedura di diagnostica Verificarne i risultati

66 PRESENTAZIONE RISULTATO
Elenco controlli 1 RIF VERIFICA DESCRIZIONE PRESENTAZIONE RISULTATO 1C Verifica che la memoria eventi di sistema è operativa Genera degli eventi casuali che vengono scritti in memoria. Viene poi controllato che risultino come ci si aspettava ND 2P Verifica della correttezza di data e ora del sistema Ottiene e compara il valore di data e ora della centrale con quelli del Computer. Verifica se la differenza supera il minuto Elenca i valori di centrale e di P.C. 2A Verifica se il sistema è stato inserito Ottiene l’ultima data di inserimento per ogni area configurata (che ha zone assegnate). Verifica se l’ultimo inserimento è avvenuto entro il numero di giorni stabilito Elenco delle aree che non rispondono al criterio 2G Verifica se il sistema è stato disinserito Ottiene l’ultima data di disinserimento per ogni area configurata (che ha zone assegnate). Verifica se l’ultimo disinserimento è avvenuto entro il numero di giorni stabilito Elenco delle aree che non rispondono al criterio 2K Verifica se tutte le stazioni di inserimento remote sono collegate Ottiene lo stato di ogni stazione di inserimento remota presente nel sistema. Verifica se tutte le stazioni di inserimento remote sono correttamente interrogate Elenco delle stazioni di inserimento remote che sono off-line 2L Verifica se tutti i DGP sono collegati Ottiene lo stato di ogni DGP presente nel sistema. Verifica se tutti i DGP sono correttamente interrogati Elenco dei DGP che sono off-line seguito

67 PRESENTAZIONE RISULTATO
Elenco controlli 2 RIF VERIFICA DESCRIZIONE PRESENTAZIONE RISULTATO 2R Verifica che tutte le connessioni siano all’interno dei valori specificati Ottiene il valore di ogni ingresso presente nel sistema. Confronta se questo valore è entro il range specificato Elenco degli ingressi che sono al di fuori del range specificato 2M Verifica delle zone in Soak test Ottiene lo stato di ogni zona nel sistema e verifica quali zone sono in Soak test Elenco delle zone in Soak Test 2N Verifica delle zone zone escluse Sulla base dei risultati del controllo 2M determina quali zono sono escluse Elenco delle zone escluse 3D Verifica dell’antimascheramento dei rivelatori di movimento Sulla base dei risultati del controllo 2M verifica quali zone definite come “rivelatori antimascheramento” sono in stato di aperto Elenco delle zone che rispondono ai requisiti Verifica dei sensori utilizzati frequentemente Questo controllo riguarda le zone che hanno come tipo di test “test sensore attivato spesso”. Controlla quali zone non sono state attivate nelle 6 ore precedenti all’ultimo inserimento. Elenco delle zone che non rispondono ai requisiti 7A Verifica dei valori di tensione e corrente del sistema Ottiene i valori di tensione e corrente della centrale e dei DGP collegati. Verifica che questi valori siano entro il range definito Elenco dei dispositivi i cui valori di corrente e tensione non rientrano nei range specificati seguito

68 PRESENTAZIONE RISULTATO
Elenco controlli 3 RIF VERIFICA DESCRIZIONE PRESENTAZIONE RISULTATO 5A Verifica delle uscite sirena Invia un comando alla centrale che attiva le uscite sirena per qualche secondo ND 5B Verifica dell’uscita Flash Invia un comando alla centrale che attiva l’uscita Flash per qualche secondo 6A Verifica dell’invio eventi Invia un comando alla centrale che attiva il combinatore per inviare ai ricevitori un determinato evento 1A Verifica che i dispositivi collegati incontrino le specifiche attuali Verifica che tutti i DGP e le RAS abbiano delle versioni di firmware ufficiali Elenco dei dispositivi che non hanno una versione ufficiale o riconoscibile

69 Parametri diagnostica remota
Impostare i parametri secondo le proprie esigenze di verifica Avviare la sessione

70 Avvio della sessione di diagnostica
Il sommario dei risultati consente di valutare i dati ottenuti dalla centrale globalmente o nel dettaglio

71 Risultati sessione diagnostica
Vengono elencate tutte le verifiche compiute durante la sessione Per le verifiche che non sono state superate vengono indicati in dettaglio i motivi

72 Database zona Esclusione zone
Reset tecnico dopo allarme e manomissione Soak test delle zone Test dell’impianto Funzioni disponibili per l’operatore di Titan: istruzioni ulteriori per l’operatore evidenza degli allarmi nella memoria eventi

73 Esclusione zona E’ possibile escludere le zone:
solo per l’allarme (la manomissione resta attiva) per l’allarme e la manomissione (opzione generale per tutte le zone) Temporaneamente (reinserimento automatico ) Permanentemente E’ possibile specificare mediante il gruppo allarme quali utenti possono mantenere le zone escluse permanentemente.

74 Reset tecnico La funzione può essere abilitata
per le zone: Allarme / Manomissione L’utente non può inserire l’area del sistema a cui appartiene la zona fin quando non viene eseguito il reset tecnico. per gli eventi di sistema: Allarme / Manomissione Un utente non può inserire il sistema di allarme in nessun’area se prima non viene eseguito il reset tecnico. La funzione può essere compiuta localmente La funzione può essere compiuta remotamente

75 Reset tecnico locale Il tecnico entra in programmazione e seleziona il menù 51 “reimpostazione tecnica” e conferma premendo il tasto [MENU*] oppure Viene attivata una zona programmata come tipo 65 “reset tecnico” che deve essere assegnata alle aree di cui vogliamo gestire il reset tecnico Viene inserito dall’utente un codice di reset tecnico Seguito da [ENTER]. Il codice è ottenuto con il SW EngReset partendo dal codice numerico comparso a tastiera.

76 Reset tecnico remoto Il tecnico utilizzando il SW TITAN si collega alla centrale. Ottiene dalla centrale il numerico necessario per generare, mediante il SW EngReset, il valore da inserire per ripristinare la centrale. Inserendo questo valore si ripristina la centrale. L’operazione si compie attraverso il menù “reset del tecnico” presente nella sezione “comandi” del SW TITAN

77 Soak test delle zone La funzione consente di specificare un periodo di verifica della funzionalità della zona. Al termine di questo periodo se la zona non ha generato allarmi viene automaticamente riattivata nel sistema. Se invece durante questo periodo genera un allarme la centrale memorizza questa condizione e il periodo di verifica viene rigenerato. L’indicazione di soak test è evidenziata a tastiera

78 Test dell’impianto E’ possibile richiedere di verificare la funzionalità delle zone al momento dell’inserimento: Test all’inserimento dell’impianto E’ possibile verificare ad impianto disinserito la funzionalità delle zone: Test ad impianto disinserito E’ possibile verificare lo stato di una zona: Test singola zona [MENU’ 12]

79 Test dell’impianto all’inserimento
Al momento dell’inserimento viene richiesto di compiere una verifica di funzionalità delle zone programmate per avere questa funzione. E’ possibile eventualmente considerare le zone già attivate durante il periodo di disinserimento come già verificate. Il test può essere interrotto in ogni momento e si può procedere ugualmente all’inserimento. Per la verifica dei risultati: menù utente 6 “report dei test” menù utente 5 “memoria eventi”

80 Test dell’impianto durante il disinserimento
Le zone possono essere controllate durante il disinserimento per avere un’indicazione della loro funzionalità senza generare allarmi. Ad esempio: pulsanti antirapina, rivelatori microfonici Per l’attivazione del test: menù utente 13 “avvia test impianto disinserito” Per la verifica dei risultati: menù utente 6 “report dei test”

81 Funzioni per l’operatore
Istruzioni ulteriori per l’operatore: Vengono introdotte creando i file di aiuto (.txt) che possono essere associati anche a più zone. Queste istruzioni compaiono al momento dell’acquisizione allarme da parte dell’operatore. Evidenza degli allarmi nella memoria eventi: posso scegliere il colore con cui vengono rappresentati in memoria gli eventi di una zona.

82 File di aiuto I File di aiuto consentono di associare alle zone delle informazioni supplementari per l’operatore Le informazioni sono consultabili durante l’acquisizione allarmi o durante la verifica della memoria eventi in TITAN Gli operatori possono elaborare anche una loro risposta che viene memorizzata da TITAN insieme all’evento

83 Evidenza nella memoria eventi
Evidenza nella memoria eventi Scelgo il colore con cui indicare gli eventi in memoria. La funzione non è retroattiva.

84 Integrazione Centrale/DVMRe
Integrazione Centrale/DVMRe Le centrali Advisor Master (3010/4010/4510), dalla versione , hanno la possibilità di gestire i multiplexer DVMRe tramite l’uscita stampante del modulo ATS1801 DVMRe ATS1801 RS232 Aritechnico N.97 ATSxx10

85 Integrazione Centrale/DVMRe Requisiti e compatibilità
Integrazione Centrale/DVMRe Requisiti e compatibilità REQUISITI N.1 Multiplexer con Registratore Digitale Integrato DVRMe ( o SDVR-P) N.1 Centrale Advisor Master (3010/4010/4510) con sua tastiera di controllo N.1 Software TITAN per programmazione da PC (fortemente consigliato) N.1 ATS1801 modulo computer/stampante COMPATIBILITA’ TVCC -DVMRe-CT Ver o superiore -DVMRe-EZT Ver o superiore -SDVR-P Ver o superiore Centrale -ATS NO -ATS3010 Ver o superiore -ATS4010 Ver o superiore -ATS4510 Ver o superiore Software -TITAN Ver o superiore

86 Integrazione Centrale/DVMRe 2
Integrazione Centrale/DVMRe 2 Le funzioni disponibili sono: Invio degli allarmi da parte della centrale ATS agli ingressi ( fino a 16) del multiplexer Sincronizzazione della data e dell’ora Inserzione testo degli eventi di centrale ATS sul multiplexer Emulazione comandi del multiplexer e riproduzione eventi in memoria centrale ATS Ricevimento degli allarmi per motion detection sulla centrale ATS

87 Integrazione Centrale Invio Allarmi
Integrazione Centrale Invio Allarmi Invio degli allarmi dalla centrale ATS agli ingressi ( fino a 16) del multiplexer Questo menù permette di correlare gli ingressi di allarme del DVMRe alle uscite della centrale ATS. Quando l’uscita della centrale ATS verrà attivata, l’ingresso del DVMRe associato in tabella verrà allarmato. In questo modo si può evitare di cablare fisicamente gli ingressi di allarme del DVMRe perchè le attivazioni vengono inviate tramite la connessione seriale avendo quindi una maggiore flessibilità e risparmio. Centrale ATS Ingresso di Allarme 1 Segue uscita XX Zona in allarme Attiva uscita XX Ricordiamo che sui multiplexer DVMRe è possibile attivare sino a 16 ingressi di allarme (a seconda del modello) e che ogni allarme puo essere associato nel menù del DVMRe per eseguire le sue funzioni Macro. Multiplexer Attivazione Ingresso 1 del multiplexer

88 Integrazione Centrale Sincronizzazione data e ora
Integrazione Centrale Sincronizzazione data e ora Sincronizzazione della data e dell’ora Questa funzione permette che l’ora della centrale ATS e del DVMRe siano sincronizzate. Ogni 60 secondi circa la centrale ATS va ad impostare l’ora sul DVMRe. Quando si eseguono ricerche cronologiche è infatti importante che l’ora è la data siano identici per evitare di avere delle visualizzazioni errate. E’ consigliabile che questa opzione sia sempre abilitata

89 Integrazione Centrale Inserzione testo sul DVMRe
Integrazione Centrale Inserzione testo sul DVMRe Inserzione testo sul DVMRe Questa opzione associa automaticamente il testo degli eventi della centrale ATS (Uscita Stampante) alle immagini della telecamera 1 del DVMRe sfruttando le funzioni d’inserzione testo del multiplexer.

90 DVMRe Ricerca e riproduzione eventi1
DVMRe Ricerca e riproduzione eventi1 ATSxx10 Questa funzione permette all’utente che consulta la memoria eventi, di rivedere automaticamente sul monitor del DVMRe le immagini delle telecamere relative all’evento selezionato, semplicemente scorrendo la memoria eventi della centrale ATS. Accesso accordato a Varco 1 Utente 1 L’utente quindi si posizionerà sull’evento desiderato e sull’uscita multischermo del DVMRe verranno riprodotte automaticamente le immagini relative a quell’evento.

91 ATSxx10 Accesso accordato a Varco 2 Utente 23

92 Emulazione comandi DVMRe
Emulazione comandi DVMRe Premendo a questo punto il tasto 8 sulla RAS della centrale ATS l’utente avrà la possibilità di inviare dei comandi base al DVMRe dalla RAS stessa, in modo da gestire al meglio le immagini che sta rivedendo. E’ possibile inoltre emulare il pannello frontale del DVMRe dal menù installatore dell’ATS (menu 19 > 53) o premendo nuovamente il tasto 8 sulla RAS della centrale ATS.

93 Attivazione allarmi sulla centrale tramite motion detection
Attivazione allarmi sulla centrale tramite motion detection ATSxx10 Questa funzione permette di utilizzare la funzione motion detection del DVMRe per attivare gli ingressi della centrale ATS. Attiva ingresso tramite submacro del DVMRe Allarme Ingresso violato

94 Attivazione allarmi sulla centrale tramite motion detection
Attivazione allarmi sulla centrale tramite motion detection E’ disponibile esclusivamente con il modello DVMRe-CT e utilizza le funzioni submacro, per ogni ingresso video occorre utilizzare 2 submacro. Ogni DVMRe a tante submacro quanti sono i propri ingressi video. (es modello a 16 ingressi ha 16 submacro)

95 Creazione e gestione delle Mappe
Creazione e gestione delle Mappe In TITAN si ha la possibilità di creare mappe grafiche che permettono successivamente d’interagire con la centrale, anche durante sessioni di telegestione. Le mappe utilizzate devono essere in formato .BMP e devono risiedere nella directory Titan / Bin / Images. La dimensione dipende dalle dimensioni del monitor e dalla risoluzione impostata.

96 Importazione di una mappa
Importazione di una mappa Selezionare Aggiungi-modifica mappe dal menù Gestione Cliccare su Nuovo e scegliere il file desiderato. Premere Open per confermare.

97 Assegnare le icone 1 Cliccare su Salva per abilitare la barra delle icone. Cliccando ora sulle icone relative alle zone, aree,ecc.., sarà possibile assegnare un’icona ad un punto scelto

98 Assegnare le icone 2 Cliccando sull’icona scelta si aprirà una finesta che racchiude tutte le informazioni specifiche. Nel caso di Zone, cliccando sulla zona da assegnare verrà creata l’icona che sarà possibile posizionare (trascinandola) sulla mappa

99 Collegamenti mappe Aggiungendo un’altra mappa è possibile creare un collegamento tra più mappe. Cliccare sull’icona “Mondo” e scegliere quale mappa associare al collegamento. Il riferimento sarà evidenziato dall’icona “Mondo”

100 Gestione impianto tramite la mappa
Gestione impianto tramite la mappa Dopo aver salvato le mappe è possibile tramite il menù Gestione / Visualizza mappe agire sulla centrale selezionando l’icona e premendo il tasto destro del mouse. Si aprirà una finestra con i comandi eseguibili.

101 Gestione degli allarmi
Gestione degli allarmi Tramite il menù File / Preferenze utente è possibile stabilire la gestione da parte del TITAN delle mappe.

102 Gestione degli allarmi
Gestione degli allarmi In caso d’allarme si avrà la visualizzazione della zona in allarme con relativa descrizione.

103 FINE CORSO


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