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Rischio vulcanico1 LICEO SCIENTIFICO STATALE LEONARDO da VINCI di FIRENZE CORSO SPERIMENTALE F DOCENTE Prof. Enrico Campolmi RISCHIO VULCANICO.

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1 rischio vulcanico1 LICEO SCIENTIFICO STATALE LEONARDO da VINCI di FIRENZE CORSO SPERIMENTALE F DOCENTE Prof. Enrico Campolmi RISCHIO VULCANICO

2 rischio vulcanico2 IL RISCHIO VULCANICO I gas vulcanici, nel corso della storia geologica della Terra, hanno contribuito in modo determinante alla composizione dellodierna atmosfera e dellodierna idrosfera. Lave e piroclasti hanno esteso le terre emerse e contribuito alla fertilità delle aree intorno al vulcano. Anche per questo le zone vulcaniche sono sovente molto popolate. Alle eruzioni sono però anche associate grandi tragedie.

3 rischio vulcanico3 DeathsVolcanoWhenMajor Cause of Death 92,000Tambora, Indonesia1815Starvation 36,417Krakatau, Indonesia1883Tsunami 29,025Mt. Pelee, Martinique1902Ash flows 25,000Ruiz, Colombia1985Mudflows 14,300Unzen, Japan1792Volcano collapse, tsunami 9,350Laki, Iceland1783Starvation 5,110Kelut, Indonesia1919Mudflows 4,011Galunggung, Indonesia1882Mudflows 3,500Vesuvius, Italy1631Mudflows, lava flows 3,360Vesuvius, Italy79Ash flows and falls 2,957Papandayan, Indonesia1772Ash flows 2,942Lamington, Papua N.G.1951Ash flows 2,000El Chichon, Mexico1982Ash flows 1,680Soufriere, St Vincent1902Ash flows 1,475Oshima, Japan1741Tsunami 1,377Asama, Japan1783Ash flows, mudflows 1,335Taal, Philippines1911Ash flows 1,200Mayon, Philippines1814Mudflows 1,184Agung, Indonesia1963Ash flows 1,000Cotopaxi, Ecuador1877Mudflows 800Pinatubo, Philippines1991Roof collapses and disease 700Komagatake, Japan1640Tsunami 700Ruiz, Colombia1845Mudflows 500Hibok-Hibok, Philippines1951Ash flows

4 rischio vulcanico4 RISCHIO = PROBABILITA DELLERUZIONE X DANNO Il rischio è quindi una funzione che dipende molto dal tipo di attività vulcanica in relazione al danno che può causare Intorno al vulcano si possono individuare zone a differente rischio in relazione sia al raggio di azione dei fenomeni vulcanici, che alla distribuzione degli insediamenti Gli effetti di una eruzione sono tanto più disastrosi quanto maggiore è la densità umana nellarea del vulcano e quanto più esplosivo è il fenomeno Un vulcano posto in unarea desertica farà sempre danni limitati; le colate di uneruzione effusiva, pur distruggendo edifici e campi, consentiranno alla popolazione di mettersi in salvo Pertanto la situazione peggiore è quella di un vulcano esplosivo inserito in un contesto urbano

5 rischio vulcanico5 In altri casi il rischio per le persone si riduce solo con labbandono (temporaneo o permanente) del territorio o almeno col drastico cambio della sua destinazione duso (ad es. da abitativo/industriale ad agricolo/turistico). In alcuni casi il rischio per le infrastrutture (strade, ferrovie, acquedotti ecc.) e le proprietà (case, industrie ecc), può essere mitigato da unopportuna progettazione e da accortezze ingegneristiche. Il rischio vulcanico è infatti principalmente legato alla presenza di insediamenti urbani in prossimità del vulcano, il quale, del resto, era al suo posto ben prima dellarrivo delluomo. La possibilità di evacuare preventivamente vaste aree intensamente popolate richiede la possibilità di prevedere leruzione con sufficiente anticipo, cosa attualmente possibile con un monitoraggio adeguato Vediamo dunque quali sono i principali rischi associati ad una eruzione Si deve tuttavia anche rilevare che gli eventi vulcanici pongono comunque meno problemi di altre cosiddette catastrofi (frane, alluvioni, terremoti ecc.), più frequenti, più estese e meno prevedibili.

6 rischio vulcanico6 Materiali da ricaduta (blocchi, bombe, lapilli e ceneri) La distribuzione al suolo di questi materiali dipende dalle loro dimensioni, dai venti e dalla distanza dal vulcano. Distruzione di territori coltivati coperti da spessori di cenere >30 cm; collasso di strutture per carico di cenere >20 cm In zone vicine al cratere il pericolo maggiore deriva dallimpatto dei blocchi e dagli incendi dovuti a bombe incandescenti. A distanza maggiore la ricaduta di piroclasti comporta:

7 rischio vulcanico7 Danni alle vie respiratorie, intossicazione di animali Ostruzione delle vie di collegamento, della rete idrica e della rete elettrica Se la colonna eruttiva trasporta nella stratosfera volumi notevoli di polveri, si possono avere effetti sul clima a scala globale. Ad esempio, dopo leruzione del Tambora (1816) si ebbe unestate fredda, con danni enormi allagricoltura

8 rischio vulcanico8 Flussi piroclastici e base surge: Pur manifestando alcune differenze in base alla densità ed alle dimensioni del materiale trasportato, queste valanghe di fuoco distruggono tutto ciò che incontrano In alcuni casi i flussi più piccoli possono essere influenzate dalla morfologia del suolo (pendenze e contropendenze, valli ecc.), per cui si possono individuare zone a diverso rischio

9 rischio vulcanico9 Lahar: tali misture di acqua e detriti rocciosi di ogni dimensione si riversano lungo il sistema di drenaggio superficiale dei vulcani. Possono percorrere distanze di oltre cento chilometri, avanzando anche a 60 Km lora. Sono improvvisi, possono formarsi anche a causa di piccoli eventi eruttivi ed anche a distanza di anni da una eruzione (frane di detrito vulcanico Sarno 1998) Quando hanno molta energia cinetica sono in grado di erodere il substrato e sradicare grossi blocchi di roccia, alberi, case e ponti trascinandoli a valle.

10 rischio vulcanico10 Anche quando perdono energia sono in grado di seppellire sotto metri di fango ampie aree. Statisticamente sono il fenomeno vulcanico che ha causato il maggior numero di vittime. Essendo influenzati dalla morfologia del suolo, si possono individuare zone a diverso rischio

11 rischio vulcanico11 Colate laviche: anche se non costituiscono un pericolo diretto per gli esseri viventi, sono tuttavia in grado di distruggere tutto ciò che incontrano. Nessun manufatto può arginare o trattenere una colata lavica il cui leffetto distruttivo è quello di una ruspa che avanzi lentamente. Il calore produce anche lincendio di ogni tipo di materiale combustibile. Non è possibile rimuovere il materiale lavico finché è caldo e, data la sua durezza, una volta raffreddato, in genere è molto costoso ripristinare nello stesso luogo le strutture o le attività obliterate.

12 rischio vulcanico12 Tsunami: effetto secondario, ma da non trascurare, di eruzioni in ambiente costiero o insulare, dovuto a frane o collassi delledificio vulcanico oppure allingresso in mare di flussi piroclastici. Santorini (1500 - 1400 a.C.): il collasso delledificio vulcanico provocò un grosso tsunami che è stato associato al crollo della civiltà minoica cretese. Al collasso di Santorini è legato anche il mito di Atlantide Krakatoa, (Indonesia 1883): il collasso delledificio vulcanico provocò unonda di tsunami alta fino a 30 metri che devastò le coste circostanti, uccidendo decine di migliaia d persone.

13 rischio vulcanico13 Stromboli 2002, una frana sul fianco del vulcano innesca un piccolo tsunami locale. Nei mesi successivi si è temuto che il franamento di una porzione consistente delledificio vulcanico potesse provocare uno tsunami distruttivo. In basso le simulazioni dei tempi di arrivo dellonda.

14 rischio vulcanico14 Sismi vulcanici: la risalita del magma provoca generalmente terremoti superficiali, con ipocentro al di sotto del vulcano. Larea di risentimento è molto limitata e la magnitudo non supera 5. In alcuni casi tuttavia lintensità può essere localmente rovinosa. Casamicciola (Ischia) 1883, sisma causato dal monte Epomeo, vulcano quiescente Effetti indiretti: carestie dovute alla perdita dei raccolti e degli animali dallevamento, epidemie legate al degrado delle condizioni igieniche Specialmente nei paesi più poveri tali effetti possono provocare un numero rilevante di vittime

15 rischio vulcanico15 LA PREVISIONE DELLE ERUZIONI Per studiare lattività di un vulcano (effusiva, esplosiva) si deve ricostruire la sua storia eruttiva, a partire dallanalisi (mappatura, datazione ecc.) dei materiali accumulati intorno al suo edificio (colate, depositi piroclastici ecc.) Per i vulcani esplosivi più lungo è lintervallo tra una eruzione e la successiva, più il magma si differenzia nella camera magmatica e più esplosiva sarà la prossima eruzione. Dalla tipologia e dalla distribuzione dei depositi vulcanici è possibile anche tracciare mappe dei rischi Tale distribuzione è infatti controllata dal tipo di prodotto, dallenergia delleruzione e dalla morfologia del terreno

16 rischio vulcanico16 Deformazione del suolo: la risalita del magma e/o laumento della pressione allinterno della camera magmatica possono causare deformazioni misurabili del vulcano Sismicità: il magma risale allinterno della crosta dilatando le frattura e provocando sismi superficiali con ipocentro al di sotto del vulcano Le eruzioni vengono preannunciate da una serie di fenomeni precursori legati alla lenta risalita del magma verso la superficie Allavvicinarsi delleruzione i sismi diventano sempre più superficiali e sempre più frequenti

17 rischio vulcanico17 Aumento del calore: il magma è molto più caldo delle rocce circostanti e risalendo al di sotto del vulcano provoca un aumento della temperatura di tutto ledificio vulcanico e dei fluidi in esso contenuti Cambiamento della composizione chimica dei gas: i gas portati dal nuovo magma in risalita hanno composizione diversa da quelli generalmente emessi dalle fumarole nei periodi di quiescenza del vulcano Aumento del flusso dei fluidi: il magma porta con se nuovi fluidi che fanno aumentare la portata delle fumarole fumarola

18 rischio vulcanico18 Precursory data Time Laccelerazione nel corso del tempo dellintensità dei fenomeni precursori indica lavvicinarsi delleruzione Ciò consente di definire previsioni successive sempre più accurate Su tali basi si possono fissare più livelli di allerta della popolazione e delle autorità, finalizzati agli interventi di protezione civile, mano a mano che leruzione diviene più probabile e più prossima


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