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Manuela Peruzzi Spisal ulss 20 Verona

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Presentazione sul tema: "Manuela Peruzzi Spisal ulss 20 Verona"— Transcript della presentazione:

1 Manuela Peruzzi Spisal ulss 20 Verona
30 giugno Relazione dei servizi Pianificazione dei servizi Manuela Peruzzi Spisal ulss 20 Verona

2 caratteristiche produttive del territorio
Nella provincia di Verona, al 2007 attive imprese (dati Infocamere) popolazione lavorativa complessiva unità (dati ISTAT) Il 95% sono piccole medie imprese.

3 Imprese attive 2007: ripartizione percentuale per aggregazioni di attività

4 Forza lavoro 2007: ripartizione percentuale occupati per aggregazioni di attività

5 Caratteristiche produttive
Frammentazione delle imprese con dispersione delle attività Catena di appalti e diversificazione dei nuclei di decisione Mutamenti dei modelli organizzativi di impresa Picchi di produzione Perdita di centralità del lavoro subordinato e aumento del lavoro a tempo determinato Rischi supplementari Improvvisazione Aumento del carico di lavoro Dilatazione dell’orario Vuoti di responsabilità Meno specializzazione della manodopera.

6 Salute e lavoro in provincia di Verona
Trend in calo degli infortuni ma Verona rimane la provincia con il maggior numero di infortuni del Veneto Calano meno gli infortuni gravi gravissimi e mortali, le cause si ripetono Vi sono settori, con maggior prevalenza: edilizia, agricoltura, trasporti… Si aggiungono nuovi rischi le malattie professionali assumono nuove caratteristiche e l’ aumento dei tumori professionali per pregresse esposizioni

7 La pianificazione delle attività LEA (DPCM 2001) DI PREVENZIONE
Delibera regionale (D.G.R. n del ) assegna ai Direttori Generali il raggiungimento di obiettivi di attività previsti per gli SPISAL nel DPCM PATTO STATO REGIONI. vigilanza nel 2,5% delle aziende nel 2009 e 5% nel nei comparti ed ai problemi di maggiore rilevanza epidemiologica sportello informativo (telefonico, via internet, su appuntamento) di assistenza alle imprese, lavoratori, associazioni, DGR 99/ ) Indagini per infortuni gravi, gravissimi e mortali e malattie professionali sorveglianza sanitaria negli ex esposti ad amianto interventi di infor-formazione per datori di lavoro delle piccole imprese, rappresentanti dei lavoratori e lavoratori stranieri.

8 Standard delle attività di prevenzione
I NUOVI STANDARD DI ATTIVITA’ PER LA VIGILANZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO – Patto per la sicurezza sul lavoro – DPCM : ITALIA controlli nel 2009 VENETO VERONA 50% degli interventi in : edilizia agricoltura aziende con priorità di rischio infortunistico

9 Interventi di prevenzione
Interventi di prevenzione effettuati nel 2008 in rapporto agli obiettivi del DPCM Interventi di prevenzione ULSS 20 ULSS 21 ULSS 22 TOTALI Numero Aziende di tutti i comparti oggetto di intervento 930 350 545 1825 Obiettivi DPCM (5% PAT) 1710 585 1088 3383 Differenza - 780 - 235 - 543 - 1558

10 Livello di copertura rispetto ai LEA assegnati
vigilanza complessiva di tutte le aziende 53% vigilanza cantieri / notifiche pervenute % indagini per infortuni mortali % gravissimi 100 % gravi % indagini per malattie professionali % sportello informativo % visite per ex esposti ad amianto % In-formazione %

11 il personale degli spisal della provincia di Verona
NUMERO Medici 11 Chimici e Biologi 4 Ingegneri 2 Tecnici della prevenzione 23 Totali UPG 40 Interventi di prevenzione (3.383) 88/UPG Ass. sanitari e Infermieri 8 Amministrativi Altri (Psicologo, Sociologo) Totali 54

12 ULSS N° OPERATORI TOTALI N° ADDETTI INDUSTRIA SERVIZI N.ADDETTI GLOBALI: INDUSTRIA, SERVIZI AGRICOLTURA PER PROVINCIA RAPPORTO OPERATORI/ADDETTI INDUSTRIA E SERVIZI X OPERATORI /ADDETTI GLOBALI X PER U.L. SERVIZI, INDUSTRIA OPERATORI /U.L. X 1 10 45567 Belluno 72.254 21 14 10184 9.8 2 5 22727 22 5008 9.9 3 7 59492 Vicenza 11 15 13900 5.0 4 65829 13166 7.5 72020 19 12584 11.1 6 16 109021 23916 6.6 12 73448 Treviso 13 16260 7.3 8 84011 19095 9 139798 29982 4.6 60011 Venezia 17243 6.3 26 139093 17 22739 11.4 63396 15436 11.3 32638 30 9206 10.8 85063 Padova 18693 10.1 24 152161 32396 7.4 46084 13456 10.4 18 48509 Rovigo 73.220 37 33 13374 13.4 19068 31 5891 20 23 191160 Verona 34020 6.7 44587 29 11695 82046 21758 7.8 TOTALE 301 360010 8.3

13 FINALITA’: RIDUZIONE DEGLI INFORTUNI MORTALI E GRAVI
Il TESTO UNICO il D. LGS. 81/2008 Riordino e coordinamento delle normative preesistenti in materia di sicurezza e salute sul lavoro FINALITA’: RIDUZIONE DEGLI INFORTUNI MORTALI E GRAVI Potenziamento della prevenzione Estensione del campo di applicazione Contrasto del lavoro nero irregolare Ampliamento della formazione Inasprimento del sistema sanzionatorio Comitati di coordinamento nazionale, regionale, provinciale.

14 Il coordinamento art. 7 del D. Lgs. 81/2008
ORGANISMO PROVINCIALE COORDINATO DAL DIRETTORE GENERALE ATTRAVERSO IL RESPONSABILE SPISAL SPISAL, VVFF, INAIL, Direzione provinciale del Lavoro, ISPESL predisporre programmi di intervento, tenendo conto delle priorità individuate a livello provinciale, garantire azioni di coordinamento delle attività di vigilanza, controllo, formazione, informazione, assistenza alle imprese.

15 L’esperienza operazione cantieri sicuri
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Direzione Provinciale del Lavoro di Verona

16

17 VIGILANZA COORDINATA SPISAL POLIZIA MUNICIPALE NEI CANTIERI

18 ATTO DI IMPEGNO SICUREZZA IN AGRICOLTURA
SPISAL, DPL, INPS, INAIL, CCIAA, FAI-CISL, FLAI-CGIL, UILA-UIL, Federazione Provinciale Coldiretti Verona, Cia Verona, Confagricoltura, Ente Bilaterale dell’Agricoltura Veronese Per: assistenza, infor-formazione di tutti i soggetti; Controlli coordinati degli enti pubblici. a

19

20 PROTOCOLLO DI INTESA CON VIGILI DEL FUOCO 2007
Per Individuare criteri uniformi per l’interpretazione e l’applicazione della normativa di sicurezza antincendio negli ambienti di lavoro; Uniformare le procedure di verifiche ispettive;

21 COME INDIRIZZARE LA PREVENZIONE
Controllo mirato con attenzione su settori, rischi, condizioni di lavoro, imprese a maggior rischio di infortunio e di salute attraverso un sistema di sorveglianza epidemiologica (fussi inail) Selezione dei cantieri con priorità di rischio di infortunio grave e mortale, attraverso il controllo a vista del 100% dei cantieri edili notificati con mappatura del territorio. Assistenza e supporto prevalente alle piccole e medie aziende a maggior rischio di infortunio Semplificazione delle procedure di vigilanza mirate su obiettivi sensibili di rischio

22 COME RAGGIUNGERE QUESTI OBIETTIVI
Consolidamento Sinergie di vigilanza integrata tra enti della prevenzione, SPISAL, DPL, Inps, Inail, Polizia Municipale e altre Forze dell’Ordine nei cantieri e in agricoltura. rete della prevenzione con le parti sociali (OO.SS. e Ass. Imprenditoriali), gli organismi bilaterali. Per concludere: L’obiettivo da raggiungere è di un’azione di vigilanza ed assistenza in grado di conciliare la grave situazione economica con la tutela della salute.

23 CHE COS’E’ LA SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO ?


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