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GLI STUDI DI SETTORE a cura di: LORENZO PEGORIN.

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1 GLI STUDI DI SETTORE a cura di: LORENZO PEGORIN

2 STUDI DI SETTORE NOVITA’ D.L. 185/2008 E PROSPETTIVE FUTURE

3 D.L. 185/2008: MODIFICHE AGLI STUDI DI SETTORE
MOLTO RUMORE PER NULLA. Non hanno trovato spazio gli emendamenti finalizzati a sterilizzare l’utilizzo degli studi di settore per il periodo d’imposta 2008. INTERVENTI SUGLI DI SETTORE: Introduzione dei correttivi “anti crisi”; Probabile allargamento dell’intervallo di confidenza; Definizione agevolata invito al contraddittorio. LE PROSPETTIVE FUTURE IN TEMA STUDI DI SETTORE: Elaborazione su base territoriale con criterio “graduale” già a partire dal periodo d’imposta 2009 da completarsi entro il 2013.

4 APPLICAZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
Gli studi di settore: un vero e proprio problema tecnico? Da strumento di approccio per le piccole realtà a strumento di accertamento di massa (progressivo abbattimento dei blocchi per gli ordinari: regola del due su tre, contabilità inattendibile) Applicazione ormai pressochè generalizzata a tutti i contribuenti: imprese e professionisti

5 IL POPOLO DELLA “PARTITA IVA”
5,4 MILIONI SOGGETTI DOTATI DI PARTITA IVA 15 % ESERCENTI ARTI E PROFESSIONI 10% IMPRESE AGRICOLE 1% ENTI NON COMMERCIALI 74% IMPRESE COMMERCIALI 44% VOLUME D’AFFARI < DI € 14% VdA TRA I € E € 32% VdA TRA € E € 5% VdA TRA € E 1 ML DI € 4% VdA DA 1 ML A 5 ML DI € 1% VdA > DI 5 ML DI €

6 Fonte: Il Sole 24 Ore

7 APPLICAZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
Effetti della crisi economica. Necessità di un intervento massiccio al fine di ridurre il ricavo/ compenso stimato da Ge.ri.co.. La vera scommessa sarà quella di individuare dei correttivi che siano in grado di cogliere studio per studio e caso per caso l’effetto della crisi. L’esperienza del passato, correttivi non sempre molto efficaci, in quanto poco incisivi sulla funzione ricavo (es. area TAC)

8 L’ESPERIENZA DEI CORRETTIVI
Il correttivo contabile + conosciuto è quello degli apprendisti, elemento che va ridurre l’apporto in termini di funzione ricavo della singola variabile contabile relativa al costo del personale (rigo F19). Nell’ambito dei correttivi sono stati poi predisposti: correttivi di tipo congiunturale (es. Area Tac). correttivi di tipo specifico (es. autotrasporti). Ulteriore suddivisione: Correttivi automatici. Correttivi non automatici.

9 ELABORAZIONE CORRETTIVI PERIODO D’ IMPOSTA 2008
Nel percorso che porta all’elaborazione dei correttivi anti crisi l’articolo 8 D.l. 185/2008 prevede che gli studi di settore possano essere integrati con decreto del ministeriale previo parere della commissione degli esperti. Introduzione correttivi congiunturali sulla base delle informazioni: Contabilità nazionale Istituti ed enti specializzati Osservatori regionali Questionari Sose Tempistica di predisposizione dei correttivi: 31 marzo 2009.

10 RAPPRESENTATIVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
Necessità degli studi di settore di mantenere quella rappresentatività (presunta!!!) che li contraddistingue. Ad oggi senza i “ritocchi” anti crisi gli studi di settore sono l’espressione di dati contabili riferibili ben che vada al periodo d’imposta 2006. Necessità di adeguamento del tutto alla data odierna. Soluzioni: Integrazione dei dati di Ge.ri.co. con i correttivi contabili Allargamento dell’intervallo di confidenza

11 FUNZIONALITA’ DEI CORRETTIVI CONTABILI
Per essere funzionali i correttivi di Ge.ri.co dovranno ridurre l’apporto di quelle variabili cosiddette di “stock” ossia quegli elementi contabili il cui peso non muta a seconda dell’andamento economico. Esempio variabili: i beni strumentali; il costo del personale tipicamente rigidi nel breve periodo e difficilmente riallocabili. La rigidità di tali elementi se non corretta stima al rialzo la funzione ricavo in maniera anomala rispetto all’andamento reale del fatturato dell’impresa.

12 UN ESEMPIO PRATICO: DALLA CONTABILITA' ALLO STUDIO DI SETTORE

13 INTERVALLO DI CONFIDENZA
Si definisce intervallo di confidenza il range di valori che stanno fra il ricavo minimo e quello puntuale. In proposito nelle note tecniche e metodologiche si chiarisce che: “l’intervallo di confidenza è una misura della precisione della stima del ricavo di riferimento puntuale e ha una probabilità del 99,99% di comprendere il valore dell’effettivo ricavo del contribuente”. Secondo tale impostazione si potrebbe concludere che qualora il contribuente arrivi a dichiarare un ricavo compreso nell’intervallo di confidenza non debba considerarsi assoggettabile ad accertamento sulla base delle risultanze degli studi di settore atteso che in base alle istruzioni impartite con la nota tecnica e metodologica si ha il 99% di probabilità che i ricavi congrui del contribuente si collochino all’interno del predetto intervallo. Tale posizione è stata recentemente suffragata anche dalla prassi ministeriale nella circ. 23 gennaio 2008 n. 5/E.

14 ENTITA’ DELLO SCOSTAMENTO
LA CIRCOLARE 31/E AFFERMA CHE GLI SCOSTAMENTI DI SCARSA RILEVANZA, IN TERMINI ASSOLUTI O PERCENTUALI, NON SONO IDONEI A CONFIGURARE LE “GRAVI INCONGRUENZE” RICHIESTE DALL’ART. 62 SEXIES D.L. 331/93, MA POTRANNO ESSERE CONSIDERATI SOLTANTO COME ELEMENTI DA UTILIZZARE UNITAMENTE AD ALTRI ELEMENTI DISPONIBILI O ACQUISIBILI CON GLI ORDINARI POTERI ISTRUTTORI

15 SOGLIA DI CONGRUITA’ VERSIONE “ORIGINARIA”
IL CONTRIBUENTE DOVEVA RISULTARE CONGRUO RISPETTO AL RICAVO PUNTUALE DETERMINATO ATTRAVERSO L’ANALISI DI CONGRUITA’ ED AI MAGGIORI RICAVI DERIVANTI DALLA ANALISI DELLA NORMALITA’ ECONOMICA IN RELAZIONE AI DIVERSI INDICATORI Circolare 31/E del (paragrafo 2.3.2)

16 CI AVEVANO FATTO CREDERE INTERVALLO CONFIDENZA
GRAFICAMENTE CI AVEVANO FATTO CREDERE CHE L’OBIETTIVO FOSSE SEMPRE IL PUNTUALE PUNTUALE VECCHIO GERICO INTERVALLO CONFIDENZA MINIMO AMMISSIBILE

17 QUESTIONARI SOSE Possibili applicazioni.
Contributo nell’elaborazione dei nuovi correttivi Difesa del contribuente A tal fine la SOSE (società per gli studi di settore S.p.a.) ha provveduto a pubblicare degli appositi questionari resi disponibili on line per la compilazione a partire dal 5 febbraio 2009 il cui termine ultimo per l’invio scade al 5 marzo 2009.

18 QUESTIONARI SOSE I questionari , sono suddivisi per macrocategorie (manifatture, commercio, servizi e professionisti) e richiedono l’indicazione di alcuni dati espressivi della crisi in atto. Il questionario si compone di sei sezioni: Dati del compilatore; Dati del contribuente; Dati di conto economico; Informazioni di tipo finanziario; Altre informazioni; Possibili interventi previsti per il 2009.

19 QUESTIONARIO SOSE: DATI GENERALI
I primi due punti del questionario sono uguali per le quattro macrocategorie individuate. Nei due riquadri vengono richieste notizie ed informazioni di carattere generale quali l’indicazione: del compilatore qualora lo stesso sia diverso dal contribuente (associazioni di categoria o professionisti); il codice dello studio di settore di appartenenza nel periodo d’imposta 2007; il cluster di appartenenza (prevalente nel caso in cui lo stesso non sia unico) registrato nel periodo d’imposta 2007 (quale “gruppo omogeneo” del contribuente all’interno dello studio di settore di appartenenza); il codice fiscale o partita iva (dato facoltativo in quanto il questionario può essere inviato in forma anonima); il comune di appartenenza l’indicazione se trattasi di società o ditta individuale

20 QUESTIONARIO SOSE: DATI ECONOMICI

21 QUESTIONARIO SOSE: DATI ECONOMICI
I dati economici richiesti ricalcano sostanzialmente il modello ministeriale per la compilazione dei dati rilevanti ai fini degli studi di settore, riportando quegli elementi che risultano poi fondamentali nel calcolo del ricavo stimato dal software Ge.ri.co. L’intento è pertanto chiaro e condivisibile: focalizzare l’attenzione sugli elementi di costo che associati a determinati coefficienti segnalati dalla nota metodologica, portano alla definizione della funzione ricavo. Riflessione sugli elementi fondamentali che determinano la funzione ricavo.

22 QUESTIONARIO SOSE: INFORMAZIONI DI TIPO FINANZIARIO

23 QUESTIONARIO SOSE: INFORMAZIONI DI TIPO FINANZIARIO
I dati finanziari riguardano principalmente la tempistica media di incasso e di pagamento dei crediti e debiti (rigo M01 e M02), con richiesta specifica se tale tempistica media è stata ridotta, mantenuta stabile, o si è incrementata nel periodo d’imposta 2008. Nel rigo M03, riservato alle imprese che hanno effettuato richieste di nuovi fidi e/o finanziamenti nel 2008, si rileva l’eventuale difficoltà delle imprese all’accesso al credito. Nel rigo M04 si richiede invece, espressa in forma percentuale, l’incidenza dell’ammontare degli affidamenti revocati, in rapporto con il totale degli affidamenti originari. Nel rigo M05 viene misurata la difficoltà dell’impresa ad incassare i propri crediti commerciali; il questionario richiede l’indicazione dei crediti insoluti alla data del e a quella del

24 QUESTIONARIO SOSE: ALTRE INFORMAZIONI (N)
Il riquadro relativo alle altre informazioni si presenta diverso nei quattro macrosettori individuati. Gli unici elementi che ricorrono nei tre macrosettori servizi, commercio, manifatture, riguardano i righi N03, N04; NO5, dove va indicato: espresso sotto forma di percentuale, l’eventuale ricorso agli ammortizzatori sociali nel periodo d’imposta 2007 indicando i giorni di utilizzo rispetto al monte giorni lavorati; espresso in termini di giornate lavorative, l’eventuale ricorso a giorni di chiusura straordinaria totale dell’attività con l’utilizzo forzato di ferie e permessi; espresso sotto forma di variazione percentuale, la differenza fra le rimanenze finali di magazzino registrate alla data del e al

25 QUESTIONARIO SOSE: ALTRE INFORMAZIONI (N)
COMMERCIO Per ciò attiene agli altri elementi specificatamente rilevati in relazione ai quattro macrosettori va detto che nel modello riguardante il settore del commercio, in aggiunta a quanto sopra riportato va indicato al rigo N06 l’incidenza percentuale dei ricavi conseguiti con le vendite di fine stagione, promozionali ed in stock sul totale delle vendite con riferimento alle due annualità.

26 QUESTIONARIO SOSE: ALTRE INFORMAZIONI (N)
SERVIZI Per il comparto dei servizi gli ulteriori righi richiesti riguardano due specifiche categorie economiche: il volume delle vendite intermediate, espresso come variazione percentuale fra il periodo d’imposta 2007 e il 2008, riguardante gli agenti di commercio Consumi di carburante, espressi in termini percentuali quali variazioni di quantità fra il periodo d’imposta 2007 e il 2008, riguardante l’attività degli autotrasportatori

27 QUESTIONARIO SOSE: ALTRE INFORMAZIONI (N)
MANIFATTURE Per ciò che attiene al settore delle manifatture il questionario richiede inoltre: Rigo N01 l’indicazione della contrazione (riduzione e/o revoca), espressa in forma percentuale, degli ordini ricevuti nel periodo d’imposta 2008 sul monte ordine totali dell’anno. Rigo N02 la variazione percentuale del numero di KWH consumato nel corso del 2008 rispetto al periodo 2007. Sul punto va detto che tale dato è stato tenuto spesso in considerazione da Ge.ri.co nell’elaborazione dei correttivi contabili relativi ad alcuni studi di settore del settore manufatturiero (vedasi ad esempio studi TD09A – TD09B, TD21U – TD26U – TD33U), per cui si desume che possa essere considerato importante anche per l’elaborazione dei correttivi anticrisi relativi al periodo d’imposta 2008.

28 QUESTIONARIO SOSE: POSSIBILI CORRETTIVI
Visti gli effetti repentini e variegati della crisi nei bilanci delle imprese, si avverte l’esigenza di conoscere in modo agevole la misura e l’effetto dei correttivi elaborati dal singolo studio di settore; Necessità di capire se, nel caso specifico, il singolo correttivo introdotto, è in grado di cogliere puntualmente la specifica realtà aziendale oggetto di misurazione. Ciò al fine di valutare se nel caso di specie il singolo correttivo contabile introdotto è in grado di fotografare concretamente la singola realtà aziendale o professionale

29 QUESTIONARI E DIFESA DEL CONTRIBUENTE
Al di là del naturale compito dei questionari SOSE nell’attività di monitoraggio della crisi al fine di elaborare quei correttivi contabili di ausilio nella riduzione del risultato stimato da Ge.ri.co. gli stessi questionari potrebbero avere una efficace funzione di difesa del contribuente. Questionario quale fonte di dati al fine di precostituirsi quelle prove necessarie da sviluppare nell’eventuale contraddittorio con l’ufficio. Visto da questa angolatura il questionario fornisce infatti quegli elementi utili su cui concentrare la difesa del contribuente in periodi di crisi

30 QUESTIONARI E DIFESA DEL CONTRIBUENTE
Sul punto si specifica che, in ipotesi di non congruità, è buona regola che la difesa del contribuente da accertamento fondato sugli studi di settore inizi fin da subito. Pertanto fin già dal momento della compilazione del modello da allegare ad Unico, vanno precostituite e conservate tutte le prove documentali idonee a giustificare lo scostamento da Ge.ri.co. vista la difficoltà di ricostruire e soprattutto documentare a distanza di tempo, le valide ragioni da esporre in sede di contraddittorio con l’ufficio.

31 QUESTIONARIO SOSE: DIFESA DEL CONTRIBUENTE
Esempio: Impresa che fa commercio al dettaglio. Ipotesi: Ricavi relativi al periodo d’imposta 2008 determinati per una parte rilevante, da vendite promozionali di fine stagione od in stock. Se il contribuente non dovesse sentirsi adeguatamente rappresentato dai correttivi introdotti da Ge.ri.co, dovrà conservare tutti quegli elementi idonei a documentare tali circostanze in modo da giustificare l’andamento delle vendite nel periodo considerato in relazione al proprio costo del venduto.

32 STUDI DI SETTORE: FORZA PROBATORIA CONFERMATA
Il decreto anti crisi non ha portato modifiche al valore probatorio degli studi di settore. Una modifica forse non necessaria??? Un passo indietro. Circolare numero 5/E del 23 gennaio 2008.

33 ACCERTAMENTO DA STUDI DI SETTORE
L’accertamento da studi di settore assume la seguente connotazione. Fonte normativa La norma di cui all’articolo 62 bis decreto legge 331/1993 rimanda ai singoli decreti ministeriali di approvazione degli studi (fonte secondaria) senza fornire alcuna indicazione di quali siano gli elementi essenziali (linee guida) sulla base dei quali vengono costruiti gli studi di settore.

34 ACCERTAMENTO DA STUDI DI SETTORE
CONNOTAZIONE GIURIDICA DELL’ACCERTAMENTO La norma di cui all’articolo 62 sexies decreto legge 331/1993 connota l’accertamento sulla base degli studi di settore fra quelli analitici induttivi di cui all’articolo 39 comma 1 lettera d) del D.P.R. 600/1973. Tale accertamento è quindi condotto sulla base di presunzioni semplici (lo studio di settore) che necessita di ulteriori prove da parte dell’amministrazione finanziaria e che dovrà essere grave precisa e concordante. No presunzione legale

35 ACCERTAMENTO DA STUDI DI SETTORE
CONSEGUENZE DOVUTE ALLA CONNOTAZIONE GIURIDICA DELL’ACCERTAMENTO Onere della prova a carico dell’ufficio preliminare verifica delle scritture contabili e della loro complessiva attendibilità secondo quanto prescritto dall’articolo 39 comma 1 lett. d) “prima frase”; preliminare verifica della fondatezza dello studio di settore, ossia all’effettiva coincidenza della situazione del singolo contribuente rispetto al concetto di “normalità economica” assunto dallo studio di settore che si intende applicare; superata la prima fase, possibile utilizzo degli studi di settore quale presunzione contenente i necessari requisiti di gravità, precisione e concordanza richiesti dall’articolo 39 comma 1 lett. d) “seconda frase”.

36 ACCERTAMENTO DA STUDI DI SETTORE
NATURA DELLA PRESUNZIONI DA STUDI DI SETTORE l’Amministrazione finanziaria deve strutturare l’accertamento non solo sul mero utilizzo degli studi di settore, ma fondare la propria pretesa tributaria sulla base della situazione reale del contribuente verificato; Per espressa previsione della stessa Amministrazione finanziaria gli studi di settore non sono una catastizzazione del reddito Il contribuente dovrà tuttavia fornire prova contraria in ordine alla sua situazione reale rispetto a quella del “contribuente medio” evidenziata dagli studi di settore

37 ACCERTAMENTO DA STUDI DI SETTORE
REQUISITI PER L’ACCERTAMENTO L’articolo 62 sexies decreto legge 331/1993 richiede affinché l’avviso di accertamento fondato sugli studi di settore sia adeguatamente esperito la contestuale presenza di: uno scostamento fra ricavi congrui e quelli dichiarati; gravi incongruenze fra ricavi dichiarati e quelli desumibili dall’applicazione degli studi di settore.

38 ACCERTAMENTO DA STUDI DI SETTORE
GRAVI INCONGRUENZE Non è sufficiente il risultato degli studi di settore come fatto noto per poter determinare l’accertamento in capo al contribuente, è necessario che sia riscontrata una grave incongruenza fra quanto dichiarato e il responso di GE.RI.CO. Il concetto di grave incongruenza, il cui obbligo di motivazione sorge in capo all’Amministrazione finanziaria non può tuttavia essere quantificato aprioristicamente. Tale determinazione va effettuata considerato la realtà concreta del contribuente oggetto di verifica.

39 ACCERTAMENTO DA STUDI DI SETTORE
MOTIVAZIONE DELL’ACCERTAMENTO Ai fini di una corretta applicazione degli studi di settore occorrerà che l’avviso di accertamento contenga: lo studio di settore allegato; menzione delle risultanze istruttorie dell’analisi delle scritture contabili e della loro complessiva attendibilità, al fine di contestare la completezza l’esattezza e la veridicità dei dati indicati in dichiarazione; analisi della fondatezza dello studio di settore con riferimento alla situazione specifica del contribuente in relazione al concetto di “normalità economica” assunto dallo studio di settore che si vuole applicare; le motivazioni in ordine alle gravi incongruenze di cui all’articolo 62 sexies del D.L. 331/1993, con espresso riferimento alla realtà specifica del contribuente oggetto di accertamento, rimanendo quindi preclusa la possibilità di motivare l’accertamento per relationem rinviando alle risultanze del singolo studio di settore; l’indicazione di eventuali altri elementi capaci di supportare lo scostamento fra quanto dichiarato dal contribuente e quanto rilevato dall’applicazione degli studi di settore.

40 ACCERTAMENTO DA STUDI DI SETTORE
In conclusione secondo l’impostazione qui sostenuta l’accertamento fondato sugli settore implica che: AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA Deve motivare in ordine alla corrispondenza fra la situazione reale riferibile al contribuente e quella rinvenibile sulla base degli studi di settore (fondatezza dello studio di settore);Deve motivare in ordine alla gravità dello scostamento tra i ricavi dichiarati e quelli desumibili dall’applicazione degli studi di settore (gravi incongruenze); CONTRIBUENTE Deve fornire in contraddittorio prova contraria adducendo argomentazioni tali da dimostrare la non attendibilità del risultato dell’applicazione dello studio in relazione alla specifica situazione oggetto di controllo. Sia prove documentali che anche presunzioni.

41 CONTRADDITTORIO Una volta ricevuto l’invito a comparire per il contribuente inizia l’iter con il quale parte l’accertamento fondato sugli studi settore. Tale invito prelude l’avvio del contraddittorio. A ribadire la centralità del contraddittorio quale elemento fondamentale attraverso il quale l’Amministrazione finanziaria costruisce l’accertamento è intervenuta di recente anche la circolare numero 5/E del 23/01/2008 evidenziando che “la valutazione di affidabilità dello studio nel caso concreto deve essere effettuata nell’ambito del contraddittorio instaurato con il, contribuente dopo l’avvio della procedura di accertamento con adesione sulla base degli elementi forniti, idonei a incidere sulla fondatezza della presunzione”.

42 CONTRADDITTORIO In sede di accertamento con adesione il contribuente dovrà come detto fornire prova che la fondatezza della stima dello studio di settore riguardo alla fattispecie specifica della sua attività non sussiste. Tale probatio si intenderà integrata nel momento in cui il contribuente riuscirà in sede contraddittoria a convincere l’Amministrazione finanziaria. Il contribuente dovrà presentarsi all’appuntamento con il contraddittorio con le idee chiare, provando attraverso documentazione scritta ogni circostanza esimente al fine di controbattere la presunzione rilevante dall’applicazione degli studi di settore.

43 CONTRADDITTORIO Più specificatamente il contribuente dovrà riuscire a dimostrare ATTIVITA’ la sua attività non è riconducibile a quella descritta nella nota metodologica e a cui il software applicativo associa il cluster di riferimento; OPERATIVITA’ la propria azienda non opera in condizioni, o meglio nelle condizioni di normalità economica individuati dal software; GE.RI.CO. il procedimento inferenziale che partendo dai dati contabili e strutturali dichiarati dal contribuente porta alla definizione della funzione ricavo così come definito da GE.RI.CO. non è idoneo a descrivere l’andamento dei ricavi percepiti dall’impresa nel periodo di riferimento e oggetto di valutazione.

44 RISULTANZE DI GE.RI.CO. ANNOTAZIONI
Elemento di “dialogo” con l’amministrazione finanziaria nella compilazione del modello Tali ragioni possono essere riportate fin già in sede di compilazione del Modello relativo agli studi di settore, nel campo relativo alle annotazioni al fine di anticipare fin da subito la linea difensiva del contribuente.

45 NUOVE REGOLE PER ADEGUAMENTO
PUNTUALE BASE E’ IL VECCHIO RISULTATO DI GERICO PUNTUALE CON INDICI E’ IL VECCHIO RISULTATO DI GERICO MAGGIORATO DELL’IMPATTO INDICI MINIMO CON INDICI E’ IL VECCHIO MINIMO DI GERICO MAGGIORATO DELL’IMPATTO INDICI

46 ADEGUAMENTO IN DICHIARAZIONE
Se dal confronto fra i ricavi o compensi dichiarati dal contribuente e quelli presunti stimati da GE.RI.CO. risulta che il valore dichiarato è uguale o superiore al ricavo puntuale allora il contribuente può considerarsi congruo e pertanto non accertabile tramite lo strumento degli studi di settore. Il contribuente può comunque in sede di dichiarazione dei redditi adeguare i propri ricavi o compensi in modo da raggiungere l’ideale punto di riferimento indicato dall’Amministrazione finanziaria. L’adeguamento al ricavo o al compenso puntuale regolarizza la posizione del contribuente. Non è possibile adeguarsi al valore minimo. Due diversi livelli di adeguamento a seconda dell’avvenuta revisione o meno degli studi di settore Maggiorazione del 3% se scostamento dovuto superiore al 10% dei ricavi dichiarati.

47 STUDI E INVITI AL CONTRADDITTORIO
Decreto legge 185/2008.Adesione agli inviti al contraddittorio. In pratica il contribuente rinunciando al contraddittorio beneficia di una sanzione ulteriormente ridotta pari al 12,5% Pertanto le alternative sono queste: Adeguamento spontaneo in dichiarazione (costo 3% se sup. 10% ricavi oppure zero se inferiore o se studio nuovo). Adesione all’invito (costo 12,50%). Accertamento con adesione (perfezionamento previa riduzione dei maggior ricavi con sanzione al 25%). Avviso di accertamento: acquiescenza (maggiori imposte + sanzione 25%). Ricorso in commissione tributaria (esito??) Esempio: Maggiori ricavi € 2.000, maggior imposte € 1.000

48 ALTERNATIVE IN CASO DI NON CONGRUITA’
Adeguamento spontaneo in dichiarazione Definizione dell’invito pre -contraddittorio Definizione in contraddittorio con riduzione dell’imposta del 10% Definizione in contraddittorio con riduzione dell’imposta del 30% Acquiescenza da avviso di accertamento € 1.060,00 € 1.125,00 € 875,00 € 1.250,00 NO obbligo di garanzia fidejussoria SI obbligo di garanzia fidejussoria NO possibilità di pagamento rateale SI possibilità di pagamento rateale

49 STUDI E INVITI AL CONTRADDITTORIO
La definizione in pre – contraddittorio si perfeziona con la specifica comunicazione e con il pagamento dell’unica o prima rata. Modello Utilizzato: vedi Pvc, con opportuni adattamenti. Attenzione differenza con adesione al Pvc (D.L. 112/2008) il tutto si perfeziona con la semplice comunicazione da parte del contribuente.

50 STUDI E INVITI AL CONTRADDITTORIO
Ulteriore copertura da accertamento su presunzioni semplici. Contribuente congruo in dichiarazione anche per effetto di adeguamento. Non possono essere effettuati altri accertamenti della stessa natura (analitico induttiva) fino al 40% dei ricavi o dei compensi dichiarati con il limite massimo di € ,00.

51 STUDI E INVITI AL CONTRADDITTORIO
Per l’adesione agli inviti invece la norma parla di copertura fino al 40% dei ricavi definiti . Pertanto il riferimento all’ombrello da ulteriori accertamenti da presunzioni semplici opera in riferimento ai ricavi o compensi indicati nell’invito al contraddittorio. Esempio: Ricavi dichiarati 100 Ricavi attesi da Ge.ri.co: 120 “Copertura” pari a 8 (40% dei maggiori ricavi pari a 20)


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