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I Disturbi Specifici dellApprendimento Aosta 14 Marzo 2007 Enrico Profumo Unita Operativa di Neuropsichiatria Infantile e dellAdolescenza Azienda Ospedale.

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Presentazione sul tema: "I Disturbi Specifici dellApprendimento Aosta 14 Marzo 2007 Enrico Profumo Unita Operativa di Neuropsichiatria Infantile e dellAdolescenza Azienda Ospedale."— Transcript della presentazione:

1 I Disturbi Specifici dellApprendimento Aosta 14 Marzo 2007 Enrico Profumo Unita Operativa di Neuropsichiatria Infantile e dellAdolescenza Azienda Ospedale San Paolo - Milano

2 La frequenza di comparsa della parola nella lingua scritta attiva diversificati sistemi di accesso che coinvolgono ben differenziati percorsi neurali

3 ACCESSI FONOLOGICI Lapido munato bacuto miotra notole ecchiu lapiro quodre amizio gamapi falaso tigomo nivaba barloma giagna dagumi buglia strova defito fromopu irrole scorpi pilcone tifola beniro enchea vostia fucido avelli vicepo chiore digato

4 ACCESSI LESSICALI Socdno una riccrea dlelUnvrsetiià di Carbmdgie loidrne dlele lertete alliternno diuna praloa non ha imprtzaona a ptatp che la pimra e lulimta saino nllea gusita psoizoine. Anhce se le ltteere snoo msese a csao una peonrsa può leggere linetra fasre sneza poblremi. Ciò è dovuto al ftato che il nstoro celverlo non lgege ongi sigonla leterta ma tiene in cosinaderzione la prolaa nel suo inesime. Icnrebidile he?

5 Possibili problemi della decodifica casa c a s a termico bagno lampo dernigo bango lompa

6 Differenza tra il processo di lettura e quello di scrittura

7 Quali errori????? Fonologicamente compatibili: CUOTA/QUOTA Distanza fonologica minima: FINO/VINO; CLINA/CLIMA; PESTA/FESTA; doppie Conversione sillabica: ADAGO/ADAGIO; GIRO/GHIRO; CIESA/CHIESA Altri: fusioni/segmentazioni illegali; ALTRO

8 Il modello neuropsicologico di riferimento determina la batteria neuropsicologica da utilizzare Misura di rapidità e correttezza di lettura di : -Liste di parole (alta/bassa freqeunza) -Liste di non parole

9 Integrazione tra processi ALTI e BASSI Processi di economizzazione NELLA FORESTA LA TIGRE Pare che un estroso pittore……..sia divertito a tracciare sul……..fulvo mantello larghe, scure pennellate……….. La tigre è un animale …….corpo snello, agilissimo nel salto…….assai scattante. E molto feroce: …….con facilità animali anche più……..di lei, azzannandoli alla gola …….abbattendoli con forza e rapidità ……. Intelligenza e competenza linguistica (soprattutto lessicale) sono i fattori che maggiormente contribuiscono al processo di compensazione

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11 Criteri per la definizione di DSA (Consensus Conference 2007) Carattere neurobiologico delle anomalie processuali dei DSA.Carattere neurobiologico delle anomalie processuali dei DSA. Carattere evolutivo del disturbo Diversa espressività nelle diverse fasi evolutive Possibile associazione ad altri disturbi (comorbilità): quindi marcata eterogeneità dei profili funzionali e dellespressività dei DSA; ciò comporta significative ricadute sul versante dellindagine diagnostica

12 Quali disturbi rientrano tra i DSA Dislessia evolutiva Disortografia evolutiva Disgrafia evolutiva Discalculia evolutiva

13 LA DISLESSIA EVOLUTIVA NON PUO ESSERE CURATA Ad ogni modo interventi riabilitativi e strumenti protesici possono diminuire lintensità del disturbo o consentire di compensarlo

14 CRITERI PER FARE DIAGNOSI DI DISLESSIA EVOLUTIVA A quali condizioni una difficoltà di lettura può essere diagnosticata come DISLESSIA Intelligenza nella norma Assenza di disturbi neurologici Assenza di disturbi sensoriali Assenza di disturbi psichiatrici importanti

15 SI TRATTA DI PROCESSI AUTOMATIZZABILI eseguibili senza impegno attentivo

16 NERO ROSSO VERDE BLU ROSA Le tabelline

17 Elena anni 16 III° liceo classico Sill/sec. 4,39 Legge un brano

18 Elena Legge lista n° 5 Batteria Tressoldi Sill/sec. 2,05 - 2,05

19 Caratteristiche dellatto di lettura delladulto – dislessico-compensato Accesso lessicale (parole alta frequenza) approssimato e accesso fonologico (parole bassa frequenza) scorretto e lento. Quindi costante necessità di precisazione dellinformazione; necessiterebbero numerosissime riletture attraverso controlli fonologici. Non rilegge; processo troppo oneroso e lento.

20 La realizzazione ortografica nelle prime fasi dellalfabetizzazione carota Analisi metafonologica: c a r o t a Applicazione regola fono/grafica e conversione fonema/grafema Scelta dellallografo: A, a, Programmazione della routine motoria

21 QUALI SEGNI ??? Elementi di rischio evidenziabili alla scuola materna: Difficoltà significative nel dire correttamente le parole. Il 80% dei disturbi della prorgrammazione fonologica esita in ritardi di automatizzazione della letto-scrittura. Criterio generale di individuazione dalle elementari in poi: Discrepanza tra comportamento cognitivo generale e velocità e correttezza della lettura e correttezza della scrittura Primo ciclo (fine I° elementare): - chiare difficoltà nellapplicazione della regola fonografica, - insistenti sostituzioni/elisioni/inserzioni (tobo, de()te, scarapa), - lettura lettera per lettera,

22 Dislessia e sistemi ortografici British Dyslexia Assotiation (1994) Inglesi: 4% della popolazione scolastica grave De Renzi et al. (1985) Studio transculturale: studenti modenesi/americani di V° elementare. Dislessici modenesi 4,5%, americani. 7% La lingua scritta italiana (slovena, finlandese) è ad ortografia regolare La lingua scritta inglese/francese contiene molte parole irregolari, ha una regola fonografica molto complessa (sono stressati sia gli accessi lessicali che quelli fonologici).

23 CHE FARE? Seconda infanzia Riabilitare il disturbo specifico del linguaggio Scuola elementare Interventi specifici intensivi e mirati Misure compensative e dispensative Protesi: libri parlati e sintesi vocali computerizzate, computer, calcolatrice Scuola media e superiori Misure compensative e dispensative Protesi: libri parlati e sintesi vocali computerizzate, computer, calcolatrici

24 Misure dispensative e compensative

25 DISTURBI ASSOCIATI Disgrafia evolutiva Discalculia evolutiva

26 LA DISGRAFIA EVOLUTIVA E un disturbo legato a difficoltà nella motricità fine, che impedisce di automatizzare la routine motoria necessaria per la realizzazione del segno scritto. Il segno più evidente è una significativa difficoltà ad automatizzare un corsivo fluente e morfologicamente comprensibile. Precursori del disturbo: uscire fuori dai margini nella colorazione, far fatica con le forbici, le posate ecc. far fatica ad allacciare i bottoni

27 Paziente A. N. III° elementare

28 I° Disfluenza morfologia III° elem. Va molto adagio

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