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Piano Strutturale di Cesena (1998) PIANO OPERATIVO La sua formazione ed approvazione è affidata per intero al Comune, sulla base del principio.

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5 Piano Strutturale di Cesena (1998)

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7 PIANO OPERATIVO La sua formazione ed approvazione è affidata per intero al Comune, sulla base del principio di autonomia. Si prevede solo la sua trasmissione alla Provincia, dopo lapprovazione, per la verifica di coerenza con il Piano Strutturale. Eventuale potere di richiesta di riesame e di annullamento

8 PIANO OPERATIVO Si configura come linsieme programmatico delle decisioni che può assumere il Comune per sviluppare le possibilità ed attuare gli obiettivi stabiliti dal Piano Strutturale. Contenuti: Relativamente alle aree di trasformazione: Assetti urbanistici Destinazioni duso ammissibili Indici edilizi Modalità costruttive Modalità di attuazione Le aree soggette a vincolo espropriativo

9 PIANO OPERATIVO Contenuti: Tra tutte le aree che il Piano Strutturale individua per: La riqualificazione urbana La nuova urbanizzazione Il Piano operativo deve, in rapporto alle esigenze ed opportunità, decidere quali siano quelle da attuarsi nellarco temporale di riferimento, precisando, per ogni intervento: I contenuti fisico-morfologici, funzionali ed economici La definizione delle modalità di intervento, in relazione a valutazioni di sostenibilità e fattibilità Le eventuali azioni di mitigazione ambientale da porre in essere

10 PIANO OPERATIVO Nella redazione del piano potranno essere accolte eventuali proposte e offerte di intervento di soggetti privati, purché: Siano coerenti con le scelte e le indicazioni del Piano Strutturale Siano avanzate e valutate, anche in modo concorrenziale, con procedure di evidenza pubblica Vengano definite le modalità di tipo contrattuale tra privato e Comune in riferimento allintervento Si definisce una disciplina urbanistica non più concepita in opposizione col mercato ma per coinvolgerlo nella realizzazione di obiettivi di interesse generale

11 PIANO OPERATIVO OBIETTIVO PRIMARIO: Assicurare lattuazione contestuale sia degli insediamenti (residenziali, terziari, produttivi, ecc.) sia dei servizi (infrastrutture, attrezzature, verde, ecc.) Le scelte e la programmazione degli interventi da realizzare dovranno essere fatte in rapporto alla durata del Piano Operativo

12 PIANO OPERATIVO Assorbe e sostituisce diversi Piani dellattuale pratica amministrativa: il Programma Pluriennale di Attuazione (P.P.A.) il Piano dei Servizi (P.d.S.) il Piano triennale delle opere pubbliche il Piano per ledilizia economica e popolare (P.E.E.P.) il Piano per gli insediamenti produttivi (P.I.P.) Il Piano Operativo dovrà avere quindi una forte correlazione con il Bilancio Pluriennale del Comune, che a sua volta dovrà contenere specifiche previsioni finanziarie per la gestione urbanistica

13 L.R. 47/1978L.R. 20/2000 PRG sostanzialmente indipendente dalle complessive politiche dellAmministrazione. Strumento che di fatto si affiancava agli altri strumenti di programmazione ma con poca o scarsa integrazione. PSC + POC sono i contenitori ed i catalizzatori di tutta la programmazione comunale. CARTA UNICA del territorio in cui confluiscono TUTTE le scelte di programmazione e pianificazione comunale.

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20 PIANO OPERATIVO Assolve ad una funzione di semplificazione, indirizzandosi al contenimento della proliferazione degli strumenti di pianificazione, superando leccessiva settorializzazione dei piani che incidono contemporaneamente sul medesimo territorio. Accorpa vari e diversi strumenti di pianificazione urbanistica previsti dalla legislazione: 1. Programma Pluriennale di Attuazione; 2. Programma Triennale delle Opere Pubbliche; 3. Programmi di Valorizzazione Commerciale; 4. Piani Pluriennali per la Mobilità Cicilistica; Possibilità di attribuire al POC il valore e gli effetti del PUA; in quanto il POC non attiene allintero territorio comunale ma solo a quelle parti di esso da trasformare nellarco del breve periodo.

21 PIANO OPERATIVO Deve assicurare il coordinamento con gli altri strumenti comunali settoriali di natura programmatico-operativa di breve periodo: Piano Urbano del Traffico (P.U.T.) Piano delle Attività Estrattive (P.A.E.) Piano di regolazione degli orari (P.R.O.) Piano di risanamento acustico (P.R.A.)

22 PIANO OPERATIVO ATTUAZIONE Affidata a 2 sole forme di intervento CONCESSIONE EDILIZIA PROGETTO URBANISTICO ATTUATIVO Generalità dei casi Solo per gli interventi particolarmente complessi e di rilevante entità e solo se previsto dal piano operativo

23 PIANO OPERATIVO ATTUAZIONE La pianificazione operativa permette di dare risposte alle esigenze che richiedono tempi e soluzioni di breve periodo. Il POC (o Piano del Sindaco ), realizza una pianificazione basata su una chiara predisposizione di obiettivi a cui consegue una attenta verifica dei risultati. E un Piano legato temporalmente alla durata dei mandati amministrativi. Deve essere improntato alla verifica preventiva della sostenibilità e realizzabilità delle scelte che effettua. A differenza del PSC, non riguarda lintero territorio comunale, ma solo quegli ambiti da attuare nel periodo di validità.

24 PIANO STRUTTURALE + PIANO OPERATIVO Esercizio da parte del Comune dellazione pianificatrice in modo più ordinario ed organico Diminuisce la necessità di adozione di successive varianti parziali o specifiche AUTOAPPROVAZIONE DEI PIANI: E la soluzione più consona alle esigenze di maggiore autonomia degli enti locali e risponde pienamente ai criteri di responsabilità e identificazione dellente che pone in essere le politiche di governo del territorio.

25 Uno degli obiettivi del Piano strutturale è quello di offrire il quadro di riferimento per produrre i Piani operativi, con limitata e verificabile validità temporale, per poter organizzare e misurare le trasformazioni urbane nella loro effettiva consistenza. Il punto di vista adottato ha considerato come centrale il problema della riqualificazione e della trasformazione urbana, interpretandolo non come unastratta aspirazione, ma come necessità di identificare contestualmente obiettivi e operatori in grado di realizzarli, siano essi pubblici che privati.

26 PIANO REGOLATORE GENERALE PIANO STRUTTURALE COMUNALE (PSC) (durata indeterminata – intero territorio comunale) + PIANO OPERATIVO COMUNALE (POC) (durata 5 anni – solo gli ambiti interessati dagli interventi previsti dal PSC)

27 La disarticolazione in due strumenti di pianificazione comunale è nata da un duplice obiettivo: 1.Superare le difficoltà di utilizzazione del PRG attuale, che contiene sia previsioni strategiche sia attuative con effetti diversificati sui diritti dei cittadini 2.Garantire ai Comuni percorsi di pianificazione più flessibili per accrescere lefficacia e la realizzazione delle scelte di pianificazione

28 CONCESSIONE EDILIZIA Il rilascio deve essere conformato al modello dello SPORTELLO UNICO secondo i principi del D.Lgs 112/98 per gli insediamenti produttivi Unificare nella procedura tutte le autorizzazioni previste e necessarie per lintervento

29 PROGETTO URBANISTICO ESECUTIVO Può essere sia di iniziativa pubblica sia privata. Lapprovazione comunale ha anche valore di concessione edilizia.

30 REGOLAMENTO URBANISTICO-EDILIZIO Regolamento Edilizio (L.R. 33/90) Norme Tecniche di Attuazione del PRG Regolamento Urbanistico-Edilizio

31 REGOLAMENTO URBANISTICO-EDILIZIO UNICO strumento regolamentare del Comune in campo urbanistico-edilizio, contiene: Le norme urbanistiche di tipo generale (regole di qualità ecologica, di inserimento nel contesto, tutela degli immobili di interesse storico-testimoniale) Tutte le norme relative agli interventi edilizi, articolate secondo le tipologie insediative Le norme di igiene edilizia

32 REGOLAMENTO URBANISTICO-EDILIZIO E costantemente aggiornato. E periodicamente rivisto in concomitanza con ladozione del piano operativo.

33 P.S.C.P.O.C.R.U.E. Sito WEB comunale reti tecnologiche dati demografici protezione civile cartografie (bai topografiche) dati catastali dati strutturali del territorio concessioni edilizie sportello unico


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