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Napoli, 23 giugno 2012 A new framework for banking crisis management. The international debate Giuseppe Boccuzzi.

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Presentazione sul tema: "Napoli, 23 giugno 2012 A new framework for banking crisis management. The international debate Giuseppe Boccuzzi."— Transcript della presentazione:

1 Napoli, 23 giugno 2012 A new framework for banking crisis management. The international debate Giuseppe Boccuzzi

2 La crisi economico-finanziaria. Le fasi 2007-2008: crisi del mercato immobiliare e dei mutui subprime negli USA. Fallimento di Lehman Brothers e insolvenze bancarie a catena negli USA e in Europa. Gli interventi pubblici di salvataggio 2009: crisi economica a livello globale 2011: allargamento della crisi ai debiti sovrani e alle finanze pubbliche di molti paesi, soprattutto delleurozona (Portogallo, Irlanda, Grecia e Italia).

3 Gli errori di previsione e di interpretazione dei fenomeni che hanno preceduto la crisi La sottovalutazione degli eventi Le distorsioni insite nel modello OTD delle banche Le carenze nella regolamentazione finanziaria La crisi finanziaria 2007-2008 Come è potuto accadere? La molteplicità delle cause (macro e micro)

4 LE CARENZE DELLA REGOLAMENTAZIONE FINANZIARIA La crisi finanziaria capitale di scarsa qualità, inadeguato ad assorbire tutte le perdite; eccesso di leva finanziaria; distorti incentivi presenti nei meccanismi di remunerazione dei managers basati su risultati di breve periodo (insufficiente gestione del rischio); eccessiva trasformazione delle scadenze e sottovalutazione del rischio di liquidità; crescita del peso dei mercati non regolamentati (CDS, shadow banking system); potenziale prociclicità della regolamentazione prudenziale e contabile

5 La crisi finanziaria LE CARENZE DELLA REGOLAMENTAZIONE FINANZIARIA …before the crisis, governments, regulators and the financial services industry had for years been affected, in more than one dimension, by a sort of collective and pervasive blindness. … though it was widely recognized that risk was being priced and traded globally, this did not lead to greater international cooperation in financial regulation.... we failed to recognise the extent to which savings-investment imbalances, the growth of complex securitised credit intermediation, changing patterns of maturity transformations, rising embedded leverage, a burgeoning shadow banking sector, and rapid credit- fuelled growth, had created large systemic vulnerabilities. M. Draghi

6 La crisi finanziaria ha determinato crisi di banche di grandissime dimensioni, soprattutto negli Stati Uniti. Anche molti Paesi europei sono stati investiti da crisi bancarie di grandi proporzioni (Gran Bretagna, Germania, Irlanda, Belgio, Islanda, Svizzera) crisi sistemica Le crisi bancarie In alcuni Paesi le banche in crisi erano di dimensioni tali da superare le stesse dimensioni dei bilanci statali (Irlanda, Islanda, Svizzera) too big to be saved?

7 Le banche in crisi sono state oggetto di interventi di salvataggio da parte degli Stati perché ritenute too big, too interconnected, too complex to fail mancanza di infrastrutture finanziarie prontamente disponibili per i servizi offerti da tali banche Preoccupazione per gli effetti di eventuali insolvenze sul sistema finanziario e sulleconomia gravi esternalità negative Sono stati attivati strumenti eccezionali di intervento da parte dei Governi, banche centrali, autorità di vigilanza, sistemi di assicurazione dei depositi (ricapitalizzazioni, garanzie, rilievi di asset tossici dai bilanci delle banche) Le crisi bancarie

8 Alcuni Paesi (tra cui lItalia) non hanno registrato crisi bancarie La crisi non ha colpito tutti i paesi nella stessa misura modello di banca commerciale: originate to hold clientela retail regolamentazione più severa assenza di titoli tossici Le crisi bancarie

9 Come evitare il ripetersi per il futuro di crisi sistemiche di tale portata? Come evitare che le banche possano essere consideratetoo big to fail? Come evitare che i contribuenti possano essere chiamati a pagare il costo della crisi? Gli interventi pubblici e il problema del moral hazard Le crisi bancarie

10 È stata posta in discussione larchitettura istituzionale della supervisione bancaria in molti Paesi, in particolare in Europa Il processo di riforma Le nuove autorità europee Riforme sostanziali sono state realizzate in molti Paesi e il processo è ancora in corso (USA, Germania, Gran Bretagna, Francia, Belgio, Irlanda) ESRB ESAs

11 Le diverse opzioni sul tappeto nelle sedi internazionali La riforma della regolamentazione finanziaria Misure strutturali Separazione banca commerciale – banca dinvestimento Le banche non solo sono troppo grandi per fallire, ma sono anche troppo grandi per essere gestite e controllate (dallinterno e dagli organi esterni) Misure prudenziali Basilea 3 ha prevalso la seconda ma … il dibattito è ancora aperto

12 rafforzare le regole prudenziali per prevenire le crisi bancarie formulare regole più efficaci per la gestione delle crisi bancarie, allo scopo di ridurre i costi e limpatto di eventuali crisi sui diversi stakeholders La riforma della regolamentazione finanziaria evitare che il costo delle insolvenze bancarie ricada sui contribuenti privatizzazione dei profitti – socializzazione delle perdite Due linee direttrici:

13 la preservazione della stabilità finanziaria; il mantenimento della fiducia; la protezione dei depositanti; la continuità dei servizi bancari essenziali; la disciplina di mercato; la mitigazione del moral hazard La gestione delle crisi: un nuovo framework Quali regole e principi?

14 La gestione delle crisi: un nuovo framework piccole e medie banche domestiche grandi banche nazionali banche internazionali (Systemically Important Financial Institutions – SIFIs) Quali regole per banche di differenti dimensioni?

15 La gestione delle crisi bancarie: un approccio integrato Il rafforzamento della prevenzione La liquidazione Lintervento precoce (early intervention) La gestione e la risoluzione 1. 2. 3. 4.

16 1.La vigilanza macro-prudenziale 2.La vigilanza micro-prudenziale (Basilea 3 e per le SIFIs un requisito più elevato di capitale) 3.Lampiamento del perimetro della regolamentazione (hedge funds e private equity, derivati OTC, società di rating) 4.Contingency plans (living wills) 1. Il rafforzamento della prevenzione

17 Contingency plans (living wills) le banche, soprattutto quelle di rilevanza sistemica, sono chiamate a predisporre, quando in vita, piani di emergenza al fine di essere preparate a fronteggiare condizioni avverse Recovery plans volti al recupero delle situazioni di debolezza che connotano i profili tecnici della banca Resolution plans volti a realizzare unordinata risoluzione della banca in caso di insolvenza Poteri di intervento delle Autorità

18 la banca presenta debolezze in particolari aree aziendali che, se non affrontate in modo tempestivo ed efficace, potrebbero estendersi nel tempo allintera situazione finanziaria della banca Quali strumenti? aumenti di capitale; restrizioni di rami di attività, incluso il disinvestimento di attività più rischiose; restrizioni alla distribuzione di dividendi; richiesta di supporto finanziario intra-gruppo; revisione delle strutture di gestione dei rischi e dei presidi di controllo; sostituzione degli amministratori 2. Learly intervention

19 3. Crisis management and resolution La banca sta fallendo o è probabile che fallisca. Non è in grado di risolvere da sola i propri problemi e si rende necessaria lattivazione di strumenti di risoluzione e di poteri di intervento delle Autorità Quali presupposti (triggers)? giusto equilibrio tra autonomia privata e intervento pubblico nella delicata fase della pre-insolvenza

20 Going concern solutions ristrutturazione della banca che rimane come entità giuridica. aumento di capitale fusione trasferimento di alcune attività a unaltra banca la necessità di un piano di risanamento Super SRR 3. Crisis management and resolution

21 La partecipazione dei creditori alle perdite Lhaircut dei creditori non garantiti e non assicurati e/o la conversione dei crediti in capitale Super special resolution regime (super-SRR) due differenti modalità: lapproccio contrattualelapproccio regolamentare lemissione di contingent convertible bond la decisione di haircut e di conversione è presa dalle Autorità PUO UNAUTORITA AMMINISTRATIVA AVERE TALE POTERE? 3. Crisis management and resolution

22 Gone concern solutions non sono realizzabili operazioni di ristrutturazione quindi risoluzione o liquidazione tre strumenti per unordinata risoluzione la costituzione di una bridge bank una soluzione temporanea la separazione tra bad bank e good bank la vendita di tutto o parte del business della banca (attivi, passivi, diritti) 3. Crisis management and resolution

23 4. la liquidazione quando le altre misure di risoluzione della crisi non sono perseguibili La banca cessa di esistere come entità giuridica Le attività sono liquidate e i realizzi sono distribuiti ai creditori secondo le regole concorsuali I depositanti sono tutelati dai sistemi di garanzia dei depositi

24 La gestione delle crisi di banche operanti cross-border Un problema complesso Le banche sono internazionali quando sono in vita, diventano nazionali quando falliscono le regole dellinsolvenza (approccio universale o territoriale); le modalità di trasferimento degli attivi tra le varie società dei gruppi; le modalità di interazione tra le Autorità del Paese di origine della capogruppo e le Autorità dei Paesi in cui sono insediate le controllate; il ruolo di Autorità transnazionali. Quale modello?

25 Un singolo rule-book (come per la vigilanza prudenziale)? Quali implicazioni sugli assetti giuridici e istituzionali dei vari Paesi, in termini di diritto societario, fallimentare, e finanziario? Non esiste un modello ideale di riferimento e, pertanto, le soluzioni ipotizzate dovranno essere coerentemente innestate nei sistemi giuridici dei singoli paesi Lincidenza delle soluzioni sui diritti degli azionisti e dei creditori La gestione delle crisi di banche operanti cross-border

26 Quali regole per il burden sharing per gli intermediari di rilevanza sistemica? Gli strumenti allo studio mirano a far si che le perdite siano a carico dei soggetti privati (polluters pay principle) COME E IN CHE MODO? Chi paga il costo della crisi? I sistemi di garanzia dei depositi Bank resolution Funds a sostegno di operazioni di resolution Tassa sulle transazioni finanziarie (Tobin tax)

27 La strada intrapresa è quella giusta? (misure prudenziali vs misure strutturali) Vickers Commission in UK - Volcker rule in US Le soluzioni individuate saranno efficaci (soprattutto per le banche a rilevanza sistemica)? Il problema del too big to fail viene risolto? Quale modello di gestione della crisi sta emergendo? –La disciplina speciale –Il superamento delle procedure fallimentari –Il ruolo centrale delle autorità amministrative Quale sistema finanziario dopo la crisi? Quale sistema di valori? Chi deve gestire il cambiamento? In quale direzione stiamo andando?

28 ciascun attore (industria finanziaria, Stati, regolatori) devono svolgere in modo risoluto la propria parte Il principio di responsabilità il cambiamento deve essere gestito da persone (e linee di pensiero) diverse da quelle che hanno portato alla crisi finanziaria (T)he problems that exist in the world today cannot be solved by the level of thinking that created them. Albert Einstein Un segnale chiaro di discontinuità e di cambiamento è importante per indurre i cittadini ad accettare costi e sacrifici imposti dalla crisi

29 We cant legislate wisdom or passion. We cant legislate competency. All we can do is create the structures and hope that good people will be appointed who will attract other good people. Chris Dodd


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