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Schema generale Interazione farmacodinamica

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Presentazione sul tema: "Schema generale Interazione farmacodinamica"— Transcript della presentazione:

1 Schema generale Interazione farmacodinamica
PE e interazioni con la contestuale assunzione di farmaci (sintetici e naturali) Alcuni esempi: Legame con il farmaco in vivo e perdita dell'effetto Mutuo antagonismo o agonismo livello dello stesso sito d'azione o sullo stesso sistema fisiologico (Competizione) Interferenze con l'assorbimento a. pH gastrointestinale b. svuotamento e motilità gastrointestinale c. legame e chelazione del farmaco d. effetti tossici sul tratto gastrointestinale e. competizione con siti di assorbimento attivo Modificazione del metabolismo del farmaco a. induzione b. inibizione c. cambiamenti del flusso sanguigno epatico Interferenza con l'escrezione biliare e la circolazione enteroepatica Modificazioni dell'escrezione renale a. interferenza con l'escrezione renale b. competizione per i meccanismi di secrezione tubulare attiva c. cambiamenti del pH urinario Interazioni il cui meccanismo è sconosciuto Interazione farmacodinamica Interazione farmacocinetica Assorbimento, distribuzione, metabolismo, eliminazione Azione sullo stesso sistema recettoriale Schema generale Da: Garattini e Nobili. Interazioni tra farmaci, Selecta Medica, Pavia. 2001

2 Considerazioni generali
Interazioni specifiche PE (droga) – farmaco convenzionale Considerazioni generali Le interazioni più evidenti e le più semplici da determinare sono quelle tra PE (in genere) e farmaci sistemici più utilizzati (es. Warfarin; salicilati; FANS, antinfiammatori steroidei) Le interazioni vengono divulgate dalla pubblicazione di case reports (aspetti critici: es. ridotto numero di pazienti campione): 68.5% delle interazioni tra PE e farmaco ‘non è valutabile’ 18.5% interazione ‘possibile’ (interazioni segnalate che possono essere attribuite anche ad altri elementi) 13% interazione ‘ben documentata’ Br. J. Clin. Pharmacol., 2001 .La pubblicazione di un solo case reports non è una prova ma la dimostrazione della possibilità di intetrazione

3 Interazione farmacocinetica: PE (farmaco naturale)-farmaco convenzionale
Fase di assorbimento (tratto gastrointestinale) -Formazione di complessi insolubili o adsorbimento del farmaco su sostanze vegetali non assorbibili (es. crusca, ispagula e riduzione di livelli plasmatici di digossina e lovastatina) . Alcaloidi e tannini: precipitazione alcaloidi . Alcaloidi e salicilati o citrati: insolubilità di alcaloidi . Flavonoidi (es. biancospino) e tannini: precipitazione flavonoidi (no case reports) -Modificazione pH gastrico: no case reports. . in linea teorica: droghe ad amari (aumento secrezione gastrica)=aumento assorbimento di un farmaco acido nella forma non ionizzata. -Modificazione motilità gastrointestinale .Gomma guar riduce lo svuotamento gastrico=ridotta concentrazione plasmatica di digossina . Aumento della velocità di transito (droghe lassative) = picchi ematici e precoci per farmaci assorbiti nel primo tratto intestinale. Variazione dell’assorbimento per aumentata velocità di transito Fase del metabolismo (fegato come organo prevalentemente interessato) . Reazioni di Fase I: ossidazione, riduzione, idrolisi . Reazioni di Fase II: reazioni di coniugazione Induzione enzimatica: sintesi ex novo di enzimi microsomiali = riduzione progressiva dell’efficacia del farmaco. Tempo: 2-3 settimane . Esempi: Iperforina, Aglio (DAD, DAS): aumento sintesi di citocromo P450 (CYP3A4) Inibizione enzimatica: persistenza delleffetto farmacologico, accumulo . Succo di pompelmo (semi in particolare): furocumarine (bergamotina) e prodotti di dimerizzazione . Olio essenziale di menta . Mirtillo rosso americano (foglie e frutti)

4 (da: Zhou et al., 2003. Drug. Met. Rev. 35:35-98)
Effetto di alcuni principi attivi vegetali su alcune isoforme del CYP450 (da: Zhou et al., Drug. Met. Rev. 35:35-98) Principio attivo Isoforma In vitro/in vivo Effetto α-ederina CYP1A1/2 in vitro inibizione CYP2B1/2 acido oleanoico in vivo CYP2A CYP2E1 aglio induzione CYP1B1/2 CYP3A4 emodina flavanoni, flavoni quercetina, apigenina glicirrizina iperforina CYP2B6 piperina rutacarpina

5 Fase di eliminazione (organo di maggiore interazione: rene)
Principi attivi che incrementano la diuresi (mannitolo, droghe caffeiche)=aumento eliminazione farmaco (in linea teorica) Salvia cinese (Salvia miltiorrhiza) diminuzione eliminazione warfarina - coinvolgimento della glicoproteina P Interazioni farmacodinamiche: PE (farmaco naturale)-farmaco convenzionale Dirette (competitive): farmaco e PE agiscono sullo stesso recettore o sistema enzimatico . Effetto sinergico (agonista o antagonista) Additivo: Iperico (inibizione della ricaptazione della serotonina) e antidepressivi serotoninergici >>> accumulo di serotonina in alcune zone cerebrali Antagonista: Kawa kawa (Piper methysticum, kawapironi ad azione anti-dopaminergica) e levodopa (az. Dopaminergica, anti-Parkinson); vitamina K (es. tè) riduce l’effetto del warfarin. Es. farmaci dopaminergici derivati dell’ergot: Bromocriptina (Parlodel), Cabergolina (Cabaser), Diidroergocriptina (Daverium), ecc. Kawapirone Indirette (non competitive): farmaco e PE influenzano lo stesso sistema fisiologico . Anticoagulanti con PE antiaggreganti piastrinici (aglio, ginkgo, zenzero con aspirina, warfarina) Droghe che contengono cumarine: 4-idrossicumarina può essere convertita in dicumarolo Trifoglio (Melilotus officinalis provoca sanguinamento nel bestiame erbivoro; attenzione verso boldo, fieno greco e salvia cinese (Salvia miltiorrhiza)

6 Ruolo della glicoproteina P nell’interazione tra PE e farmaco convenzionale
Glicoproteina di membrana coinvolta con un meccanismo di pompa della distribuzione sistemica dei farmaci, tossine e sostanze cancerogene nei vari organi Funzione protettiva influenzando il trasporto tran-sepiteliale di sostanze esogene ed endogene Responsabile di fenomeni di resistenza in caso di chemioterapia Prevalentemente studi in vitro tranne che per iperico e pompelmo: studi clinici su volontari sani (vedi file Pharm_plant_interaction.pdf e tabella di seguito) frequente associazione tra PE che interferiscono con CYP e anche con glicoproteina P

7 Droga/derivato vegetale
Effetto di alcuni composti vegetali (principi attivi e droghe) sulla glicoproteina P Droga/derivato vegetale Attività su GpP Effetto aglio inibizione riduzione concentrazione plasmarica saquinavir (antiretrovirale) bergamotina probabilmente uno dei composti responsabili delle interazioni del succo di pompelmo biancospino lieve diminuzione (cmq non significativa) della concentrazione plasmatica della digossina tè verde (catechine) non noto Curcumina diidrossibergamotina ginsenosidi iperforina induzione uno dei composti responsabli delle interazioni dell'iperico iperico* riduzione della concentrazione plasmatica di ciclosporina, digossina, fexofenadina (antistaminico non sedativo), indinavir (antiretrovirale), irinotecano (antitumorale), metadone (oppioide sintetico) piperina (alcaloide del pepe nero) aumento concentrazione plasmatica di fenitoina (antiepilettico), rifampicina (antibiotico semisintetico derivato dalla Amycolaptosis rifamycinica) pummelo (Citrus maxima) quercetina rosmarino silimarina lieve diminuzione (cmq non significativa) della concentrazione plasmatica dell'indinavir succo d'arancia succo di pompelmo* aumento della concentrazione plasmatica di ciclosporina, diltiazem (antiipertensivo calcio antagonista), fexofenadina, nicardipina (antiipertensivo calcio antagonista), terfenadina (profarmaco antistaminico non sedativo trasformato in fexofenadina da CYP3A4), saquinavir, verapamile (antipertensivo calcio antagonista) *studi clinici da: Zhou et al., Drug Met Rev, 36: 1-48)

8 Interazioni tra alimenti e farmaci
Interazione farmacocinetica: . a livello dellassorbimento: il volume di cibo può essere tale da ridurre/impedire lassorbimento dei PE o dei farmaci . Fe e Ca si legano a PA vegetali e farmaci riducendone lassorbimento (latte e tetracicline o metotrexato) . Verdure (broccoli, cavolfiori, cavoli) provocano diminuzione plasmatica di fenacetina (analgesico); aumento della sintesi di citocromo P450 Interazione farmacodinamica: .bevande caffeiche possono potenziare effetti anoressizzanti, farmaci contro l’obesità; antagonizzare farmaci ansiolitici e sedativi . Cibi ricchi di potassio (banane, ananas, pomodori) se assunti contestualmente a diuretici risparmiatori di potassio o ACE-inibitori possono provocare iperpotassiemia . Cibi ricchi di vit. K (cavolfiori, spinaci, fagioli, rape, lattuga, pesce) possono ridurre gli effetti della warfarina . Bevande alcoliche aumentano gli effetti sedativi di psicofarmaci (benzodiazepine, triciclici antidepressivi, barbiturici, oppioidi)

9 Farmaci anticoagulanti, antiaggreganti piastrinici
Alcune erbe hanno un effetto simile a quello dei farmaci anticoagulanti e ne potenziano l’effetto, possono quindi procurare emorragie se assunti contemporaneamente. Alcuni esempi: la curcuma (Curcuma longa), specie officinale con proprietà digestive e carminative; il ginkgo (Ginkgo biloba) le cui foglie sono usate per prevenire la trombosi, l’arteriosclerosi e le microangiopatie; l’olmaria (Spiraea ulmaria) le cui sommità fiorite ed il rizoma sono diuretiche e antinfiammatorie; l’aglio (Allium sativum) con proprietà antimicrobiche e fluidificanti del sangue.
 
Farmaci antidiabetici, ipoglicemizzanti
Se si sta seguendo una terapia medicinale per abbassare il tasso di glicemia è necessario correggere il dosaggio del farmaco, se contemporaneamente si assumono piante ad azione ipoglicemizzante, come ad esempio, la bardana (Arctium lappa), in genere impiegata per le sue proprietà depurative, ma in grado anche di ridurre il tasso glicemico; il ginseng (Panax ginseng), che migliora il rendimento fisico e mentale, rinforza le difese immunitarie, e riduce leggermente il tasso di glucosio nel sangue; il leleuterococco (Eleutherococcus senticosus), pianta che aiuta a sopportare meglio le fatiche psico-fisiche, ma riduce anche la glicemia.
 


10 Farmaci sedativi del sistema nervoso
Se si associa una terapia di farmaci sedativi con estratti di valeriana (Valeriana officinalis), si potrebbe creare un sinergismo ed avere un eccessivo effetto calmante.
 Farmaci immunosoppressori
Dopo un trapianto, quando si è costretti a sopprimere le difese immunitarie con farmaci immunosoppressori, per evitare il rigetto, non assumere ginseng e eleuterococco e nessuna delle tre specie di Echinacea in commercio (E. purpurea, E. angustifolia e E. pallida), tutte specie con proprietà immunostimolanti aspecifiche, perché l’uso contemporaneo ridurrebbe l’efficacia dei farmaci ed aumenterebbe le probabilità di rigetto.
 

11 Farmaci contro l’acidità gastrica
Se si assumono farmaci per curare l’eccesso di acidità gastrica, evitare il consumo di achillea (Achillea millefolium) le cui sommità fiorite in tisane vengono usate contro la dismenorrea e la colite spastica; e l’assunzione dell’artiglio del diavolo (Harpagophytum procumbens), antinfiammatorio e antidolorifico nelle malattie reumatiche.

12 Farmaci antiaritmici, glucosidi digitatici
Per chi ha problemi cardiaci e fa uso di farmaci antiaritmici a base di glucosidi digitatici, dovrebbe evitare il consumo di alcune erbe che modificano l’equilibrio acido-base e idrosalino nell’organismo, tra cui la liquirizia (Glycyrrhiza glabra), la verga d’oro (Solidago virgaurea), ed alcune piante ad azione lassativa come la senna (Cassia angustifolia) e la frangula (Rhamnus frangula). Mentre l’uso del biancospino (Crataegus monogyna) è sconsigliato in quanto ne potenzierebbe l’effetto.
 
Per qualsiasi farmaco
Alcune piante possono ridurre o alterare l’assorbimento dei medicinali e modificandone l’efficacia: il pompelmo (Citrus maxima) contiene flavonoidi in grado di inibire gli enzimi intestinali che metabolizzano i farmaci; l’altea (Althaea officinalis) contiene nelle radice mucillagini che formano una certa viscosità che rende i medicinali meno assimilabili; l’iperico (Hypericum perforatum) contiene nelle sommità fiorite alcuni principi attivi come l’ipericina, l’iperforina ed i flavonoidi, utili per il trattamento degli stati ansiosi e delle lievi depressioni, ma interagisce anche con degli enzimi che metabolizzano i farmaci, compresi i contraccettivi orali, riducendone l’effetto terapeutico.


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