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“ Il nostro Orto Botanico”

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Presentazione sul tema: "“ Il nostro Orto Botanico”"— Transcript della presentazione:

1 “ Il nostro Orto Botanico”
ISTITUTO COMPRENSIVO DI GALLICANO A.S. 2012/ Scuola Primaria di Molazzana Presenta: “ Il nostro Orto Botanico”

2 Progetto Orto Botanico
Primo incontro: 8 Novembre 2012 In questo progetto ci aiuterà il maestro Giordano ed oggi abbiamo avuto il primo incontro con lui. In classe abbiamo discusso sulle cose da fare per poter iniziare. Il maestro ha portato alcune piante ed insieme le abbiamo osservate. Alcune le conoscevamo già. Altre ci ha detto lui come si chiamano e a quale specie appartengono.

3 PIANIFICARE UN PROGETTO SIGNIFICA:
-Ispezionare le piante. -Organizzare lo spazio in funzione delle piante che vogliamo mettere a dimora. -Mettere a dimora le piante. -Osservarle periodicamente. -Documentare.

4 Detto questo, siamo usciti e il maestro ha zappato lo spazio verde accanto al cancello della scuola per preparare la dimora delle prime tre piante che abbiamo deciso di piantare. Queste sono: il timo, la salvia e il rosmarino. Nel prossimo incontro pianteremo la lavanda. Successivamente la melissa, la mentuccia e alcuni bulbi.

5 I bambini della scuola dell’infanzia hanno condiviso la nostra bellissima esperienza!

6 Prendiamo appunti..dai Bla..bla..bla…. Ho già pensato cosa fare….

7 Scheda botanica di ogni pianta messa a dimora

8 LA MENTUCCIA CARATTERI BOTANICI COLTIVAZIONE RACCOLTA E CONSERVAZIONE
Pianta perenne molto aromatica, munita di rizoma strisciante e di stoloni. I fusti, quadrangolari e pelosi sugli angoli,sono prima sdraiati poi eretti, ramosi in alto, e possono raggiungere i 70 cm di altezza. Le foglie sono opposte, ovate, pelose con apice subacuto e margine debolmente dentato. I fiori sono riuniti a 3-9 su un peduncolo alla ascella delle foglie superiori e formano nel loro insieme un’ infiorescenza composta. Il calice è tubuloso, peloso alla fauce, con cinque denti apicali, la corolla è rosea o violacea. Il frutto è un tetrachenio,racchiuso del calice persistente. COLTIVAZIONE Seminare in Primavera in terriccio leggero. Quando le piantine sono sufficientemente sviluppate trapiantarli in vasi o in terra piena, in un luogo soleggiato. Le piante adulte possono essere moltiplicate per talea di punta o per divisione di cespi in Autunno. RACCOLTA E CONSERVAZIONE Raccogliere le foglie giovani prima della fioritura. Consumarle fresche o farle essiccare in luogo ombroso. Conservare al riparo dalla luce e all’asciutto. USO IN CUCINA E PROPRIETÀ TERAPEUTICHE Le foglie tritate,dall’aroma simile a quello della menta,vengono impiegate per insaporire i piatti di carne, pesce, verdura e funghi. PROPRIETÀ TERAPEUTICHE Ha proprietà digestive ed espettoranti.

9 IL ROSMARINO Caratteri botanici Coltivazione Raccolta e conservazione
Il rosmarino è un cespuglio sempreverde mediterraneo, ricco di rami, con foglie lanceolate simili ad aghi e fiori raccolti in grappoli dai quali si ricava l’olio essenziale. Coltivazione Richiede posizione soleggiata al riparo di muri e di venti gelidi, terreno leggero sabbioso-torboso ben drenato,poco resistente ai climi rigidi e prolungati Si moltiplica facilmente per talea apicale dei nuovi getti in Primavera prelevate dai germogli basali e dalle piante più vigorose piantate per almeno 2\3 della loro lunghezza in un miscuglio di torba e sabbia. Raccolta e conservazione Si raccolgono le foglie fresche. Le foglie possono anche essere essiccate. Dalle foglie fresche si può ottenere l’ olio essenziale. Uso in cucina e proprietà terapeutiche Il rosmarino viene utilizzato in cucina o nell’industria degli insaccati come pianta aromatica. Possiede notevoli virtù toniche e disintossicanti al punto che per gli antichi Egizi il rosmarino era addirittura un simbolo di immortalità. Migliora la circolazione del sangue, riequilibra e disintossica il fegato.

10 LA SALVIA Caratteri botanici Coltivazione Raccolta e conservazione
La salvia è una pianta a portamento cespuglioso, con fusto molto ramificato e foglie spicciolate di colore grigio-verde, ricche di oli essenziali che le conferiscono il caratteristico aroma. I fiori sono ermafroditi, di colore violetto e sbocciano in Primavera. Coltivazione Si trova generalmente nelle zone mediterranee e negli orti coltivati mentre è molto difficile riconoscerla allo stato selvatico. Il suo ciclo dura circa 5 anni, trascorsi i quali va piantata di nuovo. Raccolta e conservazione La salvia è una pianta aromatica e il suo principio attivo si ricava dalle foglie, le quali vengono raccolte nei mesi primaverili ed estivi, visto che questa pianta predilige i climi caldi mentre si lascia riposare in Inverno

11 IL TIMO Caratteri botanici: Coltivazione: Raccolta e conservazione :
Il timo e' un arbusto perenne sempreverde, originario delle zone che si affacciano sul Mediterraneo. E’un piccolo arbusto molto ramificato, legnoso nella parte inferiore, che puo' arrivare fino ai quaranta centimetri di altezza, con numerose piccole foglie di colore grigio – verdi, fortemente aromatiche a fiori biancastri, rosei o lilla . Coltivazione: Il timo e' presente in quasi tutte le regioni italiane, dove cresce in parte allo stato spontaneo, ma viene anche coltivato negli orti. Lo troviamo sino a 900 metri di altezza in terreni aridi, ghiaiosi e ben esposti al sole Raccolta e conservazione : Si raccoglie da maggio a luglio, recidendo i fusti fioriti 5-10 centimetri al di sotto dei fiori, dopodiché si fa essiccare all'ombra. Uso in cucina e proprietà terapeutiche: Il timo in cucina e' un'erba aromatica molto apprezzata e viene adoperata per numerose preparazioni. Il timo viene usato anche per preparare liquori. Oltre alle sue proprietà antisettiche, ha proprietà digestive e depurative. Il timo e' un potente rimedio contro le malattie delle vie respiratorie e delle infezioni intestinali.

12 LA LAVANDA Caratteri botanici: Coltivazione: Raccolta e conservazione:
La lavanda cresce bene in collina e in montagna. E' di piccole dimensioni ed ha un solo fiore per ogni stelo, il suo profumo e' molto forte leggermente canforato ed erbaceo, comunque fresco e piacevole . Coltivazione: La lavanda vera cresce tuttora spontanea sulle Alpi e sugli Appennini dai 300 a 1000 metri di altezza. Predilige i luoghi aridi e sassosi, preferibilmente calcarei, esposti al sole e ben drenati e cresce in arbusti alti dai 30 ai 60 centimetri. Fiorisce in estate colorando la montagna di azzurro / viola. Raccolta e conservazione: La raccolta viene fatta generalmente nel mese di luglio e si procede fino ad agosto. Un altro prodotto del lavandeto e‘ il miele di lavanda. I fiori attirano molto le api che producono un ottimo miele aromatico, raro, pregiato e molto richiesto. Uso in cucina e proprietà terapeutiche: Il fiore essiccato della lavanda viene utilizzato in cucina per aromatizzare il cibo, per preparare infusi rilassanti, o bevande alcoliche o bibite. Le sue proprietà sono: antisettiche, analgesiche, diuretiche e sedative. Il settore in cui eccelle è la profumeria. Il suo caratteristico aroma entra nella composizione di sofisticati profumi ed è utilizzata in saponeria e cosmesi. Alcuni studi hanno evidenziato che se nebulizzata negli studi dentistici serve a calmare l'ansia dei pazienti. Viene impiegata persino negli asili in quanto adatta ai bambini perché aiuta la concentrazione e purifica l'aria .

13 Novembre 2012 E’ arrivato il giorno della semina dei bulbi!

14 Questa scheda ci è stata di aiuto per mettere a dimora i nostri bulbi.

15 Muscari Narciso Giunchiglia Muscari Tulipano

16 L’inverno è stato lungo. Ci ha regalato bellissime nevicate che
però hanno ricoperto il nostro piccolo orto impedendoci di controllare le piante messe a dimora temevamo per i nostri bulbi.

17 Quando la neve si è sciolta, piano piano qualche bulbo è spuntato… è stato proprio forte a superare il freddo inverno Allora, ce li siamo goduti e con il maestro Giordano abbiamo pensato di mettere a dimora nuove piante che il prossimo anno abbelliranno il “Nostro orto botanico”.

18 9 Maggio Messa a dimora di nuovi bulbi che il maestro Giordano ci ha portato e anche i bulbi sfioriti di giacinto che erano nati nell’acqua. IL Giaggiolo Il Giglio di San Giovanni Il Giaggiolo Puzzolente

19 L’avventura si è conclusa.
30 maggio 2013 L’avventura si è conclusa. Il nostro orto, nel piccolo spazio accanto alla scuola, è stato arricchito di bulbi e piante che purtroppo non hanno avuto una stagione favorevole per il loro sviluppo. Siamo certi però che dal prossimo anno riusciremo a vedere il frutto della nostra bella esperienza e lo arricchiremo ancora con nuove piante !


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