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Emersione e qualificazione del lavoro di cura a domicilio Emersione e qualificazione del lavoro di cura a domicilio Roma, 10 maggio 2004 Assessorato politiche.

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1 Emersione e qualificazione del lavoro di cura a domicilio Emersione e qualificazione del lavoro di cura a domicilio Roma, 10 maggio 2004 Assessorato politiche sociali Roma, 10 maggio 2004 Dott. Raffaele Fabrizio Direzione Sanità e politiche sociali Roma, 10 maggio 2004 Dott. Raffaele Fabrizio Direzione Sanità e politiche sociali

2 La regolarizzazione della presenza in Italia di assistenti familiari attuata tramite la L. 189/2002 non rappresenta una soluzione esaustiva e stabile. Dai risultati della regolarizzazione, colf e badanti rappresentano in Emilia Romagna circa la metà dei lavoratori stranieri regolarizzati a livello regionale in base alla legge n. 189 /2002 (pari a circa il 5,5 % degli anziani =>75 anni residenti).

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4 Necessità di comprendere caratteristiche qualitative ed evoluzione dei processi e le diverse relazioni con le reti territoriali dei servizi. Ricerche in diverse aree della Regione, alcune promosse all’interno di programmi EU (es.Progetto Madreperla o altri progetti InterregIII)

5 - indagine in tre aeree ( Piacenza, Ravenna, Cesena) - il 21,5 % degli anziani con + di 75 anni residenti fruisce di una qualche forma di assistenza privata - Spesa media mensile € 570; per assistenza 24h € 900-1.000 - Principale motivazione: Difficoltà dei figli a conciliare tempi di cura propria famiglia (41,4%) e i tempi di lavoro (24,4%) Barbara Da Roit Claudio Castegnaro CHI CURA GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI ? Famiglia, assistenza privata e rete dei servizi per anziani in Emilia-Romagna Ricerca: “Famiglia, assistenza privata e rete dei servizi per anziani in Emilia-Romagna Ricerca: “Famiglia, assistenza privata e rete dei servizi per anziani in Emilia-Romagna” a cura dell’IRS di Milano -

6 Ricerca: “Famiglia, assistenza privata e rete dei servizi per anziani in Emilia-romagna Ricerca: “Famiglia, assistenza privata e rete dei servizi per anziani in Emilia-romagna” a cura dell’IRS di Milano Nel 73,2 % dei casi l’assistente è individuata attraverso canali informali (amici e conoscenti) Il lavoro delle assistenti famigliari è apprezzato e 3 datori di lavoro su 4 le hanno regolarizzate nell’ultima sanatoria Sono soprattutto donne, in media di 41 anni, provenienti dall’Est. Nei territori considerati, cioè Piacenza, Ravenna e Cesena, il principale paese di provenienza è la Polonia, seguita da Ucraina, Moldavia, Romania e Bielorussia Diversi profili con progetti migratori, aspettative, disponibilità, propensione all’integrazione variegate

7 COLORO CHE RICEVONO LE CURE COLORO CHE RICEVONO LE CURE LE FAMIGLIE LE ASSISTENTI FAMILIARI LA RETE DEI SERVIZISOCIO-SANITARI

8 INTEGRAZIONE DELLE POLITICHE: immigrazione, lavoro, formazione professionale, scuola, casa, servizi sociali e sanitari SOSTEGNO DELLE FAMIGLIE, DELLE ASSISTENTI FAMILIARI E QUALIFICAZIONE DEL LAVORO DI CURA A DOMICILIO PERCORSI FORMATIVI INTERVENTI REGOLAZIONE MERCATO DEL LAVORO Condivisione con attori sociali significativi La strategia di azione della Regione E-R

9 Accordo coi sindacati CGIL-CISL-UIL (28 aprile 2003) Iniziative a livello nazionale: –Corsia preferenziale per 2000 assistenti famigliari (Proposta al Governo) –ripristino figura dello sponsor –Deduzione totale oneri contributivi e retribuzioni pagati per assistenti fam. –Programmi di cooperazione internazionale per formazione professionale nei paesi di origine Iniziative informative e di comunicazione: [ Numero verde URP; portale www.emiliaromagnasociale.it ; numero verde Sanità (800.033.033)] Supportare la famiglia e garantire, tra le altre, anche opportunità pubbliche per favorire incontro domanda-offerta –Sperimentazioni Sportello Sociale; –Nuove competenze ai Centri Territoriali per l’Impiego Esperienza “Centro Risorse - Servizi di assistenza famigliare” di Parma; Nuove forme contrattuali

10 Percorso formativo a sostegno della qualificazione dell’assistenza familiare privata a domicilio –Livelli disomogenei d’istruzione, conoscenze professionali e padronanza lingua italiana dei destinatari –Diversi progetti migratori –Scarsa disponibilità di tempo x attività formative (flessibilità organizzative) Formazione breve (120 ore) Flessibilità di orario Possibilità svolgere 30% percorso in tutoraggio individuale e apprendimento a domicilio Dichiarazione di competenze con riconoscimento dei crediti formativi ai fini della qualifica di OSS (Operatore socio- sanitario) (Delibera GR n. 924/2003)

11 Programma regionale per la qualificazione del lavoro di cura a domicilio Assegnazione di risorse vincolate del Fondo sociale regionale [ Del. CR 394/02 e del GR 2395/02] per la realizzazione di progetti attuativi locali Raggiunto l'obiettivo di "promuovere una iniziativa diffusa su tutto il territorio regionale di sostegno alle famiglie e di qualificazione delle attività prestata dalle assistenti familiari, in particolare straniere.

12 38 Comuni Sede di Distretto su 41, infatti, hanno avviato progetti attuativi e in particolare: -29 ambiti distrettuali hanno scelto di organizzare -corsi di formazione di base (italiano, orientamento nel contesto sociale e della rete dei servizi, ecc) propedeutici al modulo delle 120 ore -23 ambiti distrettuali hanno programmato l'istituzione di un punto d'informazione/ orientamento/ consulenza per le assistenti famigliari e le famiglie -26 ambiti distrettuali hanno previsto l'individuazione di tutor -16 ambiti distrettuali stanno realizzando tutte e 3 le iniziative

13 1) Iniziative di formazione breve: formazione linguistica (idonee capacità comunicative)formazione linguistica (idonee capacità comunicative) orientamento ( rete dei servizi territoriali-contesto soc)orientamento ( rete dei servizi territoriali-contesto soc) qualificazione dell’attività (competenze per la cura e l’assistenza alla persona)qualificazione dell’attività (competenze per la cura e l’assistenza alla persona) 2) Identificazione di un PUNTO DI Raccolta/Informazione/Orientamento PUNTO DI Raccolta/Informazione/Orientamento per le famiglie che assistono un anziano o un disabile a domicilio e per le assistenti famigliari in modo da: garantire una competente consulenza sui principali problemi assistenzialigarantire una competente consulenza sui principali problemi assistenziali valorizzare le professionalità esistenti nei servizi territorialivalorizzare le professionalità esistenti nei servizi territoriali raggiungere i destinatari del servizio tramite una capillare divulgazione dell’iniziativaraggiungere i destinatari del servizio tramite una capillare divulgazione dell’iniziativa

14 3) Avvio di esperienze di sostegno individuale e di piccoli gruppi di lavoratori a domicilio tramite l’individuazione di TUTOR operatori sociali dei servizi territoriali per anziani che forniscano consulenza e sostegno in caso di bisognoche forniscano consulenza e sostegno in caso di bisogno che svolgano funzione di guida/orientamento di piccoli gruppi di assistenti famigliariche svolgano funzione di guida/orientamento di piccoli gruppi di assistenti famigliari che organizzino brevi incontri di approfondimento di problemi comuniche organizzino brevi incontri di approfondimento di problemi comuni

15 Opuscoli informativi in lingua per assistenti famigliari straniere 8 lingue parlate nei principali paesi di origine delle collaboratrici domestiche che hanno presentato domanda di regolarizzazione: –Russo ( compreso anche da Moldave e Ucraine ) –Polacco –Rumeno –Arabo –Inglese –Francese –Spagnolo –Albanese

16 6 Tematiche

17 E’ importante prendere atto che NON esiste una soluzione unica. Occorre una logica di governance, che richiede l’integrazione delle politiche e dei livello di responsabilità con un forte radicamento territoriale degli interventi, una costante valutazione dei loro effetti concreti e delle modificazioni rapide dei bisogni sociali e delle forme di organizzazione delle famiglie.

18 I materiali disponibili sul sito regionale: http://www.emiliaromagnasociale.it/wcm/emiliar omagnasociale/home/anziani/emersione.htm


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