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Coltiva il tuo Futuro SOSTENERE ECONOMICAMENTE L’ATTIVITÀ AGRICOLA. MERCATO, STANDARD DI QUALITÀ, CERTIFICAZIONI/E, MARCHI, DIRITTI DI PROPRIETÀ INTELLETTUALE:

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Presentazione sul tema: "Coltiva il tuo Futuro SOSTENERE ECONOMICAMENTE L’ATTIVITÀ AGRICOLA. MERCATO, STANDARD DI QUALITÀ, CERTIFICAZIONI/E, MARCHI, DIRITTI DI PROPRIETÀ INTELLETTUALE:"— Transcript della presentazione:

1 Coltiva il tuo Futuro SOSTENERE ECONOMICAMENTE L’ATTIVITÀ AGRICOLA. MERCATO, STANDARD DI QUALITÀ, CERTIFICAZIONI/E, MARCHI, DIRITTI DI PROPRIETÀ INTELLETTUALE: BUONO QUANTO? ANTONIO ONORATI – 25.03.2015 CENTRO INTERNAZIONALE CROCEVIA - 2015

2 E’ buono perché è contadino? E’ genuino? E’ tradizionale? E’ locale? E’ a km zero allora è buono, sano e giusto? E’ buono perché costa caro? E’ buono perché è certificato? E’ buono perché è a marchio coop ? E’ buono perché è a marchio Slow Food? Quale è la differenza tra «legale» e «legittimo»? CENTRO INTERNAZIONALE CROCEVIA - 2015

3 Da dove vengono le «certificazioni»?  dall’UE?  dal Ministero della Sanità nazionale?  - dal MIPAF?  --dal Codex Alimentarius?  - dall’OMC?  -- dall’autocertifcazione? CENTRO INTERNAZIONALE CROCEVIA - 2015

4 ….salute, igiene, veterinaria, sicurezza…  Salute umana,  Igiene,  Salute veterinaria,  Sicurezza alimentare (food safety) CENTRO INTERNAZIONALE CROCEVIA - 2015

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6 SPS, Sanitary and phytosanitary measures Accordo sulle misure sanitarie e fitosanitarie sottoscritto nell'ambito dell'Uruguay round volto a regolare gli strumenti per la difesa della vita e della salute dell'uomo delle piante e degli animali. In base all'Accordo sulle misure sanitarie e fitosanitarie tali misure debbono essere definite sulla base di standard riconosciuti a livello internazionale quali il Codex alimentarius per i prodotti alimentari o l'Ufficio internazionale di epizootica per i prodotti zootecnici.Accordo sulle misure sanitarie e fitosanitarieUruguay roundAccordo sulle misure sanitarie e fitosanitarieCodex alimentarius Sono ammessi standard più restrittivi solo se giustificati da un'adeguata base scientifica per limitare la possibilità che venga utilizzata una definizione strumentale deglistandard per proteggere i produttori nazionali. CENTRO INTERNAZIONALE CROCEVIA - 2015

7 Codex Alimentarius The primary mission of the Codex Alimentarius is to ensure safe, good food for everyone, everywhere The C O D E X A L I M E N T A R I U S international food standards, guidelines and codes of practice contribute to the safety, quality and fairness of this international food trade. Biotechnology, pesticides, food additives and contaminants are some of the issues discussed in Codex meetings. Codex standards are based on the best available science assisted by independent international risk assessment bodies or ad-hoc consultations organized by FAO and WHO. http://www.codexalimentarius.org/about-codex/en/ http://www.codexalimentarius.org/about-codex/codex-e-learning-course/en/ CENTRO INTERNAZIONALE CROCEVIA - 2015

8 Ministero della Salute Dipartimento della sanità pubblica veterinaria, della sicurezza alimentare e degli organi collegiali per la tutela della salute http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_178_allegato.pdf ◦Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione ◦http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_3_alimenti.htmlhttp://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_3_alimenti.html CENTRO INTERNAZIONALE CROCEVIA - 2015

9 ITALIA - L’organizzazione dei controlli ufficiali in materia di alimenti, mangimi, salute e benessere degli animali Il regolamento (CE) 882/2004 rappresenta la norma quadro per l’organizzazione dei controlli ufficiali in materia di alimenti, mangimi, salute e benessere degli animali La rintracciabilità è la possibilità di ricostruire e seguire il percorso di un alimento, di un mangime, di un animale destinato alla produzione alimentare o di una sostanza destinata o atta ad entrare a far parte di un alimento o di un mangime attraverso tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione L’etichettatura: chi acquista un prodotto alimentare deve poter ricevere una serie d’informazioni utili a identificare la tipologia del cibo, la quantità e la qualità del prodotto in vendita CENTRO INTERNAZIONALE CROCEVIA - 2015

10 Regolamento (CE) 882/2004 Gli Stati membri garantiscono che i controlli ufficiali siano eseguiti periodicamente, in base ad una valutazione dei rischi e con frequenza appropriata, per raggiungere gli obiettivi del presente regolamento, tenendo conto:  dei rischi identificati associati con gli animali, con i mangimi o con gli alimenti, con le aziende del settore dei mangimi e degli alimenti, con l'uso dei mangimi o degli alimenti o con qualsiasi trasformazione, materiale, sostanza, attività o operazione che possano influire nella sicurezza dei mangimi o degli alimenti, sulla salute o sul benessere degli animali  dei dati precedenti relativi agli operatori del settore dei mangimi e degli alimenti per quanto riguarda la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali  l'affidabilità dei propri controlli già eseguiti  qualsiasi informazione che possa indicare un'eventuale non conformità. CENTRO INTERNAZIONALE CROCEVIA - 2015

11 La «qualità» e la «territorialità» Se non fa male allora è buono. Buono quanto? Se un prodotto è buono ed un altro è «sostanzialmente equivalente» allora anche il secondo è «buono»? CENTRO INTERNAZIONALE CROCEVIA - 2015

12 ACTA and Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP) The Anti-Counterfeiting Trade Agreement (ACTA), is a multinational treaty for the purpose of establishing international standards for intellectual property rights enforcement. The agreement aims to establish an international legal framework for targeting counterfeit goods, generic medicines and copyright infringement on the Internet, and would create a new governing body outside existing forums, such as the World Trade Organization, the World Intellectual Property Organization, or the United Nations. In the Final Report t of the High Level Working Group on Jobs and Growth (HLWG), (11 February 2013), both the EU and the US expressed their commitment to keep and advocate a high level of intellectual property protection (IPR) CENTRO INTERNAZIONALE CROCEVIA - 2015

13 ACTA European Parliament resolution of 23 May 2013 on EU trade and investment negotiations with the United States of America (2013/2558(RSP)) “… 12. Stresses that intellectual property is one of the driving forces of innovation and creation and a pillar of the knowledge-based economy, and that the agreement should include strong protection of precisely and clearly defined areas of intellectual property rights (IPRs), including geographical indications, and should be consistent with existing international agreements; believes that other areas of divergence relating to IPRs should be resolved in line with international standards of protection;..” Industrial groups with interests in copyright, trademarks and other types of intellectual property, said that ACTA was a response to "the increase in global trade of counterfeit goods and pirated copyright protected works". CENTRO INTERNAZIONALE CROCEVIA - 2015

14 ACTA Acta is supported by major copyright holders including pharmaceutical companies, movies studios and record labels. Lobbying organisations include GlaxoSmithKline, Pfizer, Sanofi-Aventis, Monsanto Company, Time Warner, Sony, Verizon, The Walt Disney Company, the Motion Picture Association of America, News Corporation, and Viacom. Fonte: citato in CROCEVIA CENTRO INTERNAZIONALE CROCEVIA - 2015

15 EU: marchi e indicazioni geografiche Protection and enforcement of intellectual property are crucial for the EU's ability to stimulate innovation and to compete in the global economy. Intellectual property rights (IPRs) (such as patents, trademarks, designs, copyrights or geographical indications) enable European inventors, creators and businesses to prevent unauthorized exploitation of their creations, and in return to get compensation for their investment. IPRs also offer guarantees to users (e.g., trademarks and geographical indications identify the origin of the goods concerned). The EU is firmly protecting geographical indications - distinctive signs used to identify a product as originating in a particular geographical area, where its quality, characteristics or reputation are essentially determined by its geographical origin. CENTRO INTERNAZIONALE CROCEVIA - 2015

16 EU – le regole di riferimento Reg. CE n° 510/2006 Denominazione di Origine Protetta (DOP) ed Indicazioni Geografiche Protette (IGP); Reg. CE n° 509/2006 Specialità Tradizionali Garantite (STG). CENTRO INTERNAZIONALE CROCEVIA - 2015

17 Quale significato Per "denominazione d'origine" si intende pertanto il nome di un'area geografica delimitata che serve a designare un prodotto agricolo o alimentare originario di quel luogo e la cui qualità o le cui caratteristiche siano dovute essenzialmente o esclusivamente all'ambiente geografico (comprensivo dei fattori naturali ed umani). Il processo produttivo deve essere conforme ad un disciplinare di produzione. Per "indicazione geografica protetta" si intende il nome di un'area geografica determinata che serve a designare un prodotto agricolo o alimentare originario di tale zona e di cui una determinata qualità, la reputazione o un'altra caratteristica possa essere attribuita all'origine geografica. Elemento imprescindibile è che almeno una di queste fasi : produzione o trasformazione o elaborazione avvengano nell'area stessa. Il processo produttivo deve essere conforme ad un Disciplinare di produzione Per Specialità Tradizionali Garantite, identifichiamo quei prodotti agroalimentari, non legati nello specifico ad un territorio, ma tali che si caratterizzano per il metodo di produzione tipico tradizionale. CENTRO INTERNAZIONALE CROCEVIA - 2015

18 IL MARCHIO Il marchio è una sorta di nome e cognome del prodotto sul mercato, consente a tutti i soggetti che devono entrare in contatto con quel bene o produttore, di farsene un’idea. Il marchio diventa caratteristica del bene; due prodotti potrebbero essere identici, in tutto e per tutto, e differenziarsi solo per il marchio Il marchio aiuta a far stringere un rapporto più costante nel tempo, tra chi vende e chi compra, e permette all’impresa di ottenere un vantaggio, sia in termini di costanza dei suoi sbocchi, che un premio di qualità sul prezzo. Il marchio, quindi, segno di qualità, è un elemento che le imprese utilizzano per costruirsi la reputazione. CENTRO INTERNAZIONALE CROCEVIA - 2015

19 I sistemi di garanzia partecipativa (Spg)Spg “Sistemi di Garanzia Partecipativa come in grado di assicurare la qualità a livello locale. Tali sistemi certificano i produttori attraverso la partecipazione attiva degli stakeholders e sono basati sulla fiducia, le reti sociali e lo scambio di conoscenze.” (Pgs TaskForce – Ifoam Owc 2008).stakeholdersIfoam Questo sistema di certificazione, viene definito di parte “seconda” in contrapposizione al sistema classico di parte “terza” dove il tecnico controllore deve garantire l’assenza di conflitto di interesse con il produttore che certifica, nel senso che non deve avere rapporti di consulenza tecnica, ne tanto meno rapporti commerciali. Nell’approccio Spg, invece, sono i colleghi produttori e gli stessi consumatori che operano la certificazione…Spg Fonte: Alessandro Triantafyllidis, Livia Ortolani Alessandro TriantafyllidisLivia Ortolani CENTRO INTERNAZIONALE CROCEVIA - 2015

20 Certificazioni di qualità. La porta di entrata al mercato per l’agricoltura contadina? «…Nei mercati mondiali – spiega Fabio Sordi, direttore acquisti e mercati di Auchan- si afferma sempre più la domanda di prodotti agroalimentari di qualità e in questo ambito l’Italia agroalimentare è universalmente riconosciuta come simbolo di eccellenza. Per questo abbiamo creato una piattaforma export che si sta impegnando a sostenere le Pmi in questo processo. I numeri dimostrano che il nostro lavoro in qualità di partner per progetti di sviluppo internazionale ha ottime potenzialità: dopo aver avviato il programma nel 2010, nel 2011 i volumi di export hanno già raggiunto i 3 milioni di euro e prevediamo un significativo sviluppo nel 2012…..» Fonte: CROCEVIA, 2011 CENTRO INTERNAZIONALE CROCEVIA - 2015

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22 Il «mercato» “…It is evident that the main agricultural and food markets have a tendency to destroy positive externalities, are unable to address poverty and major inequalities, and are not capable of reproducing farming as an activity that provides employment opportunities and reasonable incomes to large parts of the population..” J. D. Van Der Ploeg Rebuilding Local food System in an Era of Empire and Globalization: Lessons from the EU and Beyond, http://canada-europe-dialogue.ca/events/2011-03-03-05- LocalFoodSystems/summaries/2011-03-04-summary-vander-ploeg.pdf CENTRO INTERNAZIONALE CROCEVIA - 2015

23 Rapporto al PE sulla catena del valore Ces propositions (de la UE) ne tiennent pas compte: - de la diversité élevée de la structure territoriale, de la taille, du degré de spécialisation, des capacités d’emploi et de l’accès au soutien public des différentes petites, moyennes et grandes entreprises participant à la chaîne alimentaire; - de la puissance de négociation extrêmement inégale des agriculteurs par rapport aux transformateurs, aux grossistes et aux détaillants, qui a conduit à des pratiques déloyales de la part des acheteurs et à un comportement anticoncurrentiel; Fonte: PE – On.le Josè Bovè, citato in CROCEVIA CENTRO INTERNAZIONALE CROCEVIA - 2015

24 Potere di mercato e certificazioni Il 26 maggio 2011, in un documento del Comité permanent des indications géographiques et des appellations d’origine protégées des produits agricolés et desdenrées alimentaires – point 5 agri.h.2/aop-igp/002/2011en sulla situazione dei piccoli produttori a livello europeo veniva evidenziato «un» problema di tipo legislativo e burocratico: - da un lato sono gli stati medesimi a richiedere ai piccoli produttori il rispetto di alcuni requisiti di legge (salute, igiene, veterinaria, sicurezza) derivanti dalla trasformazione dei prodotti alimentari, confezionamento e commercializzazione, - dall’altra i piccoli produttori non hanno le competenze e le risorse finanziarie per farvi fronte. D'altra parte, veniva fatto notare che i sistemi di qualità vigenti sono spesso fuori dalla portata dei piccoli produttori, a «…causa della grande quantità di burocrazia…». L'attuale legislazione è, infatti, più adatta ai grandi produttori, anziché ai piccoli: il peso della burocrazia e dei costi elevati dei sistemi di certificazione come DOP e IGP non consentono ai piccoli produttori di accedere al -e di essere competitivi sul- mercato. CENTRO INTERNAZIONALE CROCEVIA - 2015

25 Supercentrali e GDO- Finisce l'era di Intermedia … e quella delle Supercentrali «…Nel 2007 le Supercentrali, nate dall’artificiosa unione di Centrali Nazionali, al fine di condividere quasi ed esclusivamente vantaggi a livello di acquisti (sconti) e poco più, occupavano quasi tutto il mercato. Per descrivere la galassia della GDO italiana, si doveva, in primis creare una piramide dove il tetto era congiunto da poche entità derivanti da aggregazioni tra le più diversificate (come non ricordare Mecades con Despar, Metro e Crai). Dal 2010 non sarà più così, infatti mentre le Supercentrali occupavano il 97% del mercato circa (C3 e altre piccole entità sono sempre state, talvolta volutamente, fuori dai giochi), adesso le Supercentrali saranno una parte minoritaria del mercato, e sono destinate a sparire….. Intermedia era un unione importante, associava sotto un unico cappello tre importanti Gruppi GD (Auchan, Pam e Lombardini) più altre centrali minori (Orvea). …» Fonte: gdonews.it CENTRO INTERNAZIONALE CROCEVIA - 2015

26 Accesso al mercato La questione, dunque, NON è accedere al mercato, ma COME si accede al mercato: - Chi controlla la catena del valore - chi controlla i costi di produzione in agricoltura - chi e che cosa determina il potere di mercato nel modello dominante. CENTRO INTERNAZIONALE CROCEVIA - 2015

27 Un esempio : la soccida, il contract farming all’italiana Soccida Contratto diretto a costituire un’impresa agricola a natura associativa, nella quale si attua una collaborazione economica tra colui che dispone del bestiame (soccidante, concedente) e chi debba allevarlo (soccidario, allevatore). La nozione generale di soccida si trae dall’art. 2170, co. 1, c.c., secondo il quale nella soccida il soccidante e il soccidario si associano per l’allevamento e lo sfruttamento di una certa quantità di bestiame e per l’esercizio delle attività connesse, al fine di ripartire l’accrescimento del bestiame e gli altri prodotti che ne derivano. La soccida è in genere considerata un contratto associativo e il codice la colloca, con la colonia parziaria e la mezzadria, nell’ambito dell’impresa agricola…. La soccida regola di fatto la quasi totalità della produzione industriale di carne di pollo. Nei contratti una parte delle clausole relative agli standard di qualità ed ai prezzi NON sono pubbliche CENTRO INTERNAZIONALE CROCEVIA - 2015

28 Un esempio: il liberismo reinterpretato Genuino Clandestino nasce nel 2010 come una campagna di comunicazione per denunciare un insieme di norme ingiuste che, equiparando i cibi contadini trasformati a quelli delle grandi industrie alimentari, li ha resi fuorilegge. Per questo rivendica fin dalle sue origini la libera trasformazione dei cibi contadini, restituendo un diritto espropriato dal sistema neoliberista…. Praticare, all’interno dei circuiti di economia locale, la trasparenza nella realizzazione e nella distribuzione del cibo attraverso l’autocontrollo partecipato, che svincoli i contadini dall’agribusiness e dai sistemi ufficiali di certificazione, e che renda localmente visibili le loro responsabilità ambientali e di costruzione del prezzo; … Fonte: http://genuinoclandestino.noblogs.org/il-manifesto/http://genuinoclandestino.noblogs.org/il-manifesto/ CENTRO INTERNAZIONALE CROCEVIA - 2015

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31 GREEN PAPER on agricultural product quality: product standards, farming requirements and quality schemes http://ec.europa.eu/agriculture/quality/policy/consultation/greenpaper_en.pdf  “….setting EU marketing standards in many sectors to define specific product qualities, (such as ‘extra-virgin’ for olive oil, ‘Class I’ for fruit and vegetables and ‘free-range’ for eggs);  encouraging certification schemes set up by public and private bodies to better inform consumers across the EU about farming methods and product characteristics CENTRO INTERNAZIONALE CROCEVIA - 2015

32 Macellazione a domicilio.. come previsto dall'art.17 del R.D. n. 3298/1928. Come sopra detto il privato che voglia macellare presso il proprio domicilio animali delle specie suine, ovine e caprine dovrà munirsi di autorizzazione sanitaria ex art.13 R.D. 3298/1928. Per gli agricoltori che effettuano la vendita diretta, è richiesta l'autorizzazione sanitaria alla macellazione (ex art. 2, Legge n. 283/62), come disposto dall'art.4, DPR n. 559/92 (conigli) e dall'art. 4, DPR n. 495/97 (volatili da cortile). Nel caso dei suini, se questi non sono stati allevati direttamente dall'agricoltore e dunque sono stati acquistati presso allevamenti industriali (spesso annessi a caseifici), evento che si verifica frequentemente in Emilia e Lombardia, è necessario che gli stessi, quando inviati al macello,siano scortati da mod.4 integrato (come previsto dal DPR n. 317/96 e dal D.Lgs. 336/99). Si ritiene che tale dichiarazione sia necessaria anche nei casi di macellazione a domicilio, e questo in base alla ratio della norma, che mira ad escludere la presenza di residui in quantità pericolose nelle carni destinate al consumo umano. Per quanto riguarda gli adempimenti del veterinario ufficiale, anche per la macellazione a domicilio questi deve compilare il registro così come previsto dall'art.17 del R.D. n. 3298/1928. CENTRO INTERNAZIONALE CROCEVIA - 2015

33 Standard privati: «oste è buono il vino?» La GDO, oltre alle innumerevoli certificazioni, sigle e marchi di riferimento ha introdotto propri standard qualitativi:  Protocollo G.a.p., (Good Agricolture Practice definito dall’Euro Retailer Produce Working Group (EUREP), l’associazione dei maggiori distributori europei)  Standard B.R.C.,  Standard I.F.S. Gli Standard B.R.C. e I.F.S.. sono stati elaborati dalle principali associazioni di distributori inglesi (B.R.C. British retail Consortium) e tedesche (I.F.S. International Food Standard); Le aziende agricole o di trasformazione possono aderire, sottoponendosi a stretti quanto rigorosi controlli. CENTRO INTERNAZIONALE CROCEVIA - 2015

34 In conclusione Certificazione, marchi e standard di qualità hanno scarso riferimento al valore d’uso della produzione agricola ma sono strettamente legati al valore di scambio, sono definiti secondo schemi, quadri normativi e conoscenze che assumono come riferimento la produzione agricola di modello industriale e sono finalizzati a definire livelli di «sicurezza alimentare» propri dell’industria di trasformazione agroalimentare e della modalità con cui gli alimenti e, più in generale, la produzione agricola viene immessa nel mercato. Sono uno strumento della penetrazione nei mercati. Pur nell’’evidente e giusta esigenza di offrire il massimo delle garanzie ai consumatori (questo vale per gli alimenti, ma anche per le sementi o le macchine agricole), le modalità per «certificare» tali garanzie si stanno trasformando via via in strumenti di concorrenza sleale, di politiche che rafforzano il potere di mercato di alcuni comparti, alcuni tipi di imprese ed una modalità di condurre la produzione del cibo: quella propria dell’industria. In strumenti che distruggono o rendono difficile la sopravvivenza di aziende agricole di piccola o media dimensione. CENTRO INTERNAZIONALE CROCEVIA - 2015

35 Regole, norme, discipline e quadri normativi Non è una questione del peso della burocrazia sulle aziende agricole ma, in modo più complesso, riguarda le modalità con cui la produzione agricola viene realizzata e fatta circolare fino al consumatore: servono discipline diverse per i differenti modelli agricoli dove il riferimento sia il consumatore ed il produttore agricolo e non l’industria di trasformazione o l’impresa della distribuzione CENTRO INTERNAZIONALE CROCEVIA - 2015

36 Campagna popolare per l'agricoltura contadina «…Il nostro percorso si muove nell'ambito della sovranità alimentare dei popoli, del diritto alla produzione, controllo e gestione del proprio cibo da parte dei contadini e dei cittadini… Produzione, trasformazione e vendita dei prodotti - Norme nazionali di indirizzo finalizzate anche all'adozione, da parte degli Enti Regionali, di normative di semplificazione riguardanti la lavorazione, trasformazione e vendita di limitati quantitativi di prodotti agricoli nell'ambito della filiera corta e della produzione locale, i cui destinatari sono le aziende diretto coltivatrici e le società e cooperative composte unicamente da soci lavoratori, che trasformano per la vendita esclusivamente i propri prodotti, senza l'utilizzo di personale esterno. Prendiamo come riferimento le norme in materia già in vigore nella Regione Abruzzo e nella provincia autonoma di Bolzano coerenti con quanto emerso nell'ambito della Conferenza della Commissione europea su agricoltura locale e filiere corte (aprile 2012)…» CENTRO INTERNAZIONALE CROCEVIA - 2015

37 Future farming in Europe: not only what form it will take and what purposes it will serve, but who will do it. Future farmers’ in Europe CENTRO INTERNAZIONALE CROCEVIA - 2015

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