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“ABITARE LA VITA” INDAGINE PRELIMINARE Alessandro Lenzi, C. Di Vanni, S. Belli, A. Lombardi Dip. di Medicina Clinica e Sperimentale PIsa 21 febbraio 2013.

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1 “ABITARE LA VITA” INDAGINE PRELIMINARE Alessandro Lenzi, C. Di Vanni, S. Belli, A. Lombardi Dip. di Medicina Clinica e Sperimentale PIsa 21 febbraio 2013

2 Abitazioni (SH) dove homeless, tossicodipendenti, persone affette da malattia mentale possono vivere in maniera autonoma ed indipendente con la guida e il supporto di operatori. SUPPORTED HOUSING DEFINIZIONE

3 Rappresenta la fase dell’inserimento. La ricerca era finalizzata a dimostrare la fattibilità del progetto: gli SH sono stati valutati come strumenti clinici, riabilitativi, assistenziali in rapporto all’impatto economico RICERCA “ABITARE LA VITA” I PRIMI DUE ANNI

4 Nessuno dei 31 pazienti inseriti era stato ricovertato o aveva presentato ricadute. Gli ospiti hanno vissuto in un ambiente con stress gestibili, assumendo regolarmente I farmaci in autonomia, con il supporto esterno degli operatori. RICERCA “ABITARE LA VITA” I PRIMI DUE ANNI – CLINICA-

5 Rispetto all’ingresso nel SH i pazienti sono stati più capaci di gestire “il denaro”, “la casa”, “l’igiene personale” e seguire “le regole sociali”. Rispetto al gruppo di controllo sono stati più capaci di “Gestire il denaro”,” e “Seguire le regole sociali”, “Fare attenzione alla propria salute”. RICERCA “ABITARE LA VITA” - RIABILITAZIONE -

6 Sulla base dei risultati ottenuti, molto favorevoli, l’esperienza è continuata, I soggetti inseriti sono raddoppiati, è aumentato il numero degli appartamenti gestiti. RICERCA “ABITARE LA VITA”

7 “ABITARE LA VITA” CINQUE ANNI DI ESPERIENZA *Alessandro Lenzi, °Simone Costanzo, °Diego Chuhan, °Paola Petriglieri Navacchio 11 dicembre 2015 *Dip. di Medicina Clinica e Sperimentale ° Associazione L’ALBA, Pisa

8 Abitazioni (SH) dove homeless, tossicodipendenti, persone affette da malattia mentale possono riprendere le capacità per svolgere al meglio il proprio ruolo sociale e continuare la propria vita in maniera autonoma ed indipendente. SUPPORTED HOUSING NELLA NOSTRA INDAGINE

9 Riunione settimanale per riconoscere e superare eventuaIi problematiche insorte nell’appartamento. Supporto nelle attività quotidiane (da 0 a 3 volte ogni settimana, calendarizzato). Gestione degli imprevisti (malattie fisiche, eventi di vita, interventi di artigiani e manutentori esterni). ATTIVITA’ DEGLI OPERATORI

10 Partecipare al progeamma riabilitativo stabilito insieme all’equipe del DSM Collaborare nella gestione della casa e nell’igiene personale Buona adesione al programma farmacologico Partecipare alle spese per l’affitto e le altre spese fisse della casa. RESPONSABILITA’ DEGLI UTENTI

11 Rappresentano la fase della uscita. Gli SH come strumento in grado di dare all’individuo le capacità di vivere, mantenere il proprio ruolo, superare le avversità in piena autonomia senza rinunciare alla propria identità. RICERCA “ABITARE LA VITA” I SECONDI TRE ANNI

12 Inserimenti negli SH61 Abbandoni durante il primo mese5 (8 %) inserimenti x motivi sociofamiliari3 (5%) Le analisi sono state condotte su 53 soggetti che sono stati negli SH più di un anno con obiettivi riabilitativi PARTECIPANTI

13 Numero 53 Donne21 (40 %) Uomini32 (60 %) EtàMeno di 406 (11%) Tra 40 e 4924 (46 %) Tra 50 e 5916 (30 %) Piu di 597 (13 %) DATI DEMOGRAFICI

14 TOTALE53 Spettro Bipolare21 (40%) Spettro schizofrenico11 (21 %) Doppia diagnosi15 (28 %) Ritardo Mentale6 (11%) DIAGNOSI

15 TOTALE53 Uscite negative12 (22%) Uscite positive20 (38%) Residenziali21 (40 %) RISULTATI

16 Deceduti3 (5%) Tumore2 Overdose1 OPG (atti osceni)1 (2%) Homeless (tossicodipendenti) 4 (7%) Altre strutture abitative4 (7%) USCITE NEGATIVE

17 USCITE POSITIVE

18 Vivono da soli12 (23 %) Vivono in famiglia, sia di origine che coniugale. 8 (15 %). 20 soggetti (38 %) hanno completato il processo riabilitativo e sono usciti dal circuito socio-sanitario assistenziale USCITE POSITIVE (UP)

19 Totale20 (36%) Uomini12 (37%) Donne8 (38%) >40 anni3 (50%) 40-49 anni11 (40 %) 50-59 anni4 (25 %) <60 anni2 (29 %) DEMOGRAFICA U.P.

20 Ritardo Mentale4 (66%) Spettro Bipolare 13 (62%) Spettro schizofrenico1 (9%) Doppia diagnosi2 (13%) CLINICA U.P.

21 RESIDENTI

22 Totale21 (36%) Uomini14 (44%) Donne7 (33 %) <403 (50%) 40-499 (37%) 50-597 (43%) >602 (29%) DEMOGRAFICA RESIDENTI

23 Ritardo Mentale2 (33%) Spettro Bipolare 4 (19%) Spettro schizofrenico9 (75%) Doppia diagnosi6 (40%) CLINICA RESIDENTI

24 Molte persone hanno mostrato una buona resilienza e sono tornati ai livelli precedenti la patologia. Altri hanno trovato il loro equilibrio vivendo in SH, ma non riescono, o non vogliono, tornare ad essere autonomi. La diagnosi si è dimostrata un valido predittore dei vantaggi che si possono ottenere dagli SH SPUNTI DI RIFLESSIONE

25 Dubbi? Suggerimenti? Grazie


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