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Venerdì 9 novembre 2007 Rimini

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Presentazione sul tema: "Venerdì 9 novembre 2007 Rimini"— Transcript della presentazione:

1 Venerdì 9 novembre 2007 Rimini
I° FORUM NAZIONALE SUL BIOGAS “BIOGAS E RICERCA IN ITALIA” Venerdì 9 novembre 2007 Rimini Normativa e Biogas: criticità e prospettive per lo sviluppo del settore. Enrico Calcaterra - Antonio Panvini - Comitato Termotecnico Italiano CTI Energia e Ambiente –

2 Il CTI e l’attività normativa Cosa è una norma tecnica
Di cosa parliamo….. Il CTI e l’attività normativa Cosa è una norma tecnica La norma tecnica del CTI sugli impianti a biogas Spunti di discussione Presentazione Circuito di Normazione internazionale e attività CTI

3 Comitato Termotecnico Italiano
Ente di normazione federato all’UNI che produce norme nel settore termotecnico congruenti con lo stato della tecnica e delle conoscenze Attività pre-legislativa in collaborazione con i Ministeri e mediatore di interessi tra industria e enti pubblici Attività prenormativa di ricerca nel settore delle biomasse, dei biocombustibili e della programmazione energetica sostenibile e di consulenza per enti locali Sito Internet – - con più di documenti di lavoro e pubblicazioni scientifiche Presentazione Circuito di Normazione internazionale e attività CTI

4 Comitato Termotecnico Italiano CTI Energia e Ambiente www.cti2000.it
CIG CUNA UNICHIM Comitato Termotecnico Italiano CTI Energia e Ambiente Ente di normazione Italiano Presentazione Circuito di Normazione internazionale e attività CTI Il circuito mondiale di normazione

5 Attività normativa del CTI
Apparecchi e impianti civili per il riscaldamento Bruciatori e Caldaie; Micro Cogenerazione; Camini; Corpi scaldanti (Radiatori, pannelli radianti, ecc); Dispositivi di regolazione, valvole e raccordi; Impianti di riscaldamento - Esercizio e produzione; Stufe, caminetti, barbecue Certificazione energetica degli edifici Riepilogo attività relative al mandato M343 Dir. 02/91 - Decreti Attuativi DLvo 19 agosto 2005 n. 192 Apparecchi e impianti industriali Compressori, utensili e macchine pneumatiche; Sicurezza degli impianti a rischio di incidente rilevante; Progettazione centrali elettriche; Forni chimici e petrolchimici; Turbine a gas e turbine termiche per uso industriale; Tecnologia dei processi termici e forni industriali Climatizzazione e refrigerazione e Isolamento termico Filtri e filtrazione; Pompe di calore, condizionatori, scambiatori, compressori; Ventilazione e condizionamento; Impianti frigoriferi: sicurezza e protezione dell'ambiente; Refrigerazione domestica e commerciale Fonti e vettori di energia e impianti di distribuzione Oli e grassi vegetali, derivati e sottoprodotti; Biocombustibili solidi; Combustibili liquidi; Biogas; Energia dai rifiuti; Energia solare; Idrogeno; Distributori di carburante e serbatoi Generatori e impianti in pressione - Direttiva PED 97/23 Gestione dell'energia e uso razionale Misure e strumentazione CONSENSUALITÀ: deve essere approvata con il consenso di coloro che hanno partecipato ai lavori; DEMOCRATICITÀ: tutte le parti economico/sociali interessate possono partecipare ai lavori e, soprattutto, chiunque è messo in grado di formulare osservazioni nell'iter che precede l'approvazione finale; TRASPARENZA: UNI segnala le tappe fondamentali dell'iter di approvazione di un progetto di norma, tenendo il progetto stesso a disposizione degli interessati; VOLONTARIETÀ: le norme sono un riferimento che le parti interessate si impongono spontaneamente.

6 Il problema “Biogas” Il mercato ha necessità di chiarezza e di regole certe che lo aiutino a crescere La legislazione è spesso di difficile interpretazione e a volte contraddittoria Le norme tecniche aiutano il mercato …

7 Normativa tecnica e giuridica ruoli e integrazione
Il Legislatore deve redigere leggi e regolamenti mentre gli aspetti tecnici di dettaglio sono demandati agli enti normatori preposti Legislatore Fissare obiettivi e requisiti di qualità e sicurezza di prodotti e servizi Regole tecniche (obbligatorie) Enti di normazione Preparare norme tecniche di dettaglio (volontarie ma possono divenire obbligatorie) per consentire l’attuazione degli obiettivi stabiliti per legge Norme giuridiche e norme tecniche sono complementari Norme tecniche divengono strumento tecnico a supporto della legislazione nazionale e europea per fornire riferimenti di dettaglio per applicare la legislazione vigente e sviluppare la legislazione futura

8 Norme Tecniche Cosa è una NORMA TECNICA?
E’ un documento approvato da un organismo riconosciuto a svolgere attività normativa e che appartiene ad una delle seguenti categorie: ISO, EN, UNI Le norme definiscono le caratteristiche (dimensionali, prestazionali, ambientali, di sicurezza, di organizzazione ecc.) di un prodotto, processo o di servizio, secondo lo stato dell'arte. Prodotto: biocombustibili solidi e liquidi, impianti termici, impianti solari Processo/installazione/progettazione: impianti termici e impianti solari Servizio/gestione: sistemi di gestione ambientale, qualità

9 La normazione Una norma tecnica viene elaborata secondo 4 principi
CONSENSUALITÀ – DEMOCRATICITÀ TRASPARENZA – VOLONTARIETÀ Se l’argomento trattato dalle norme ha una rilevanza determinante sulla sicurezza del lavoratore, del cittadino o dell’ambiente, le Pubbliche Amministrazioni fanno riferimento ad esse richiamandole nei documenti legislativi e trasformandole, quindi, in documenti cogenti. UNA NORMA TECNICA E’ REDATTA DAGLI OPERATORI DEL MERCATO CHE SI RIUNISCONO SOTTO IL COORDINAMENTO DEL CTI ED ELABORANO IL DOCUMENTO IN BASE ALLO STATO DELL’ARTE CONSENSUALITÀ: deve essere approvata con il consenso di coloro che hanno partecipato ai lavori; DEMOCRATICITÀ: tutte le parti economico/sociali interessate possono partecipare ai lavori e, soprattutto, chiunque è messo in grado di formulare osservazioni nell'iter che precede l'approvazione finale; TRASPARENZA: UNI segnala le tappe fondamentali dell'iter di approvazione di un progetto di norma, tenendo il progetto stesso a disposizione degli interessati; VOLONTARIETÀ: le norme sono un riferimento che le parti interessate si impongono spontaneamente.

10 La norma esistente UNI 10458:1995
Impianti per la produzione di gas biologico - (biogas). Classificazione, requisiti, regole per la costruzione, l'offerta, l'ordinazione e il collaudo Inadeguata all’attuale mercato Sottoposta a revisione con l’attivazione di un gruppo specifico “GC Biogas da fermentazione anaerobica” composto da enti di ricerca, aziende del settore, università.

11 La futura norma UNI-CTI
Progetto CTI : E0209A420 Impianti per la produzione e l’impiego di gas biologico (biogas) da fermentazione anaerobica. Classificazione, requisiti essenziali, regole per la costruzione, l'offerta, l'ordinazione e il collaudo

12 La futura norma UNI-CTI
Progetto CTI : E0209A420 Scopo e campo di applicazione La presente norma definisce le modalità di classificazione, i requisiti costruttivi essenziali, le regole per la costruzione, l'offerta, l'ordinazione e il collaudo degli impianti per la produzione e l’utilizzo di gas biologico (biogas) da fermentazione anaerobica. Stabilisce inoltre le prescrizioni tecniche per le prove. La presente norma si applica a tutti gli impianti basati sul processo di digestione anaerobica e finalizzati alla trasformazione della sostanza organica contenuta in biomasse, fanghi e rifiuti di varia provenienza con contemporanea produzione di biogas. Sono esclusi dal campo di applicazione della presente norma gli impianti di captazione di biogas delle discariche.

13 I principali punti della futura norma

14 Modalità di classificazione
Alcuni esempi: Impianti a caricamento ciclico Impianti a volume variabile Impianti a carico continuo a volume costante

15 Alcuni esempi Influente Effluente Gas Tempo di ritenzione …..
Requisiti essenziali Alcuni esempi Influente Effluente Gas Tempo di ritenzione ….. Consumi energetici Impianti elettrici Locali tecnici

16 Dati per la richiesta d’offerta, l’offerta e il collaudo
Aspetti fondamentali per la preparazione delle offerte economiche degli impianti e le modalità di collaudo dei medesimi ai fini della verifica del buon funzionamento e della rispondenza al progetto iniziale. Si tratta di aspetti utili anche per bandi pubblici di finanziamento. Alcuni esempi Caratteristiche del sito di installazione Caratteristiche dell’influente e dell’effluente Caratteristiche del biogas prodotto Prestazioni fondamentali dell’impianto Caratteristiche costruttive dell’impianto

17 SPUNTI PER LA DISCUSSIONE

18 Il contesto normativo nazionale
Biomassa Combustibile Rifiuto Impianti civili < 3 MW a biogas < 1 MW solidi e biodiesel Altri impianti Civili e industriali Impianti soggetti a procedure semplificate Impianti soggetti ad autorizzazione DLvo 152/06 DM 5/2/98 DLvo 133/05 DM 7/4/06 n. 209 – Utilizzazione agronomica degli allevamenti Direttiva 91/676/CEE “Nitrati” DIGESTATO

19 L’approccio regionale Un esempio dalla Regione Lombardia
DGR 2 agosto 2007 – 8/5215 Integrazione con modifica al programma d’azione per la tutela e il risanamento delle acque dall’inquinamento causato da nitrati di origine agricola in zona vulnerabile DGR 7 novembre 2006 – 8/3439 Adeguamento del programma d’azione della Regione Lombardia per la tutela e risanamento delle acque dall’inquinamento causato da nitrati di origine agricola in zona vulnerabile DGR 1 agosto 1996 – 6/17149 che recepisce la Direttiva Nitrati individuando le zone vulnerabili

20 E’ necessario fare chiarezza a livello nazionale …… ma come?

21 con azioni concrete ….. ….già avviate Normazione tecnica
Ricerca scientifica a supporto Università di Milano: digestato CTI: strippaggio di azoto

22 … in fase di avviamento Tavolo regionale/interregionale, supportato dagli operatori del settore mirato alla definizione di caratteristiche importanti della filiera e in particolare dei requisiti tecnici che esulano dal campo di applicazione delle norme specifiche (p.e. digestato e biomasse in ingresso)

23 Grazie per l’attenzione!
Enrico Calcaterra - Antonio Panvini - Comitato Termotecnico Italiano


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