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Forum per i diritti dei bambini di Chernobyl (ONLUS) 2° edizione - Ottobre 2004 Associazione della Valle d’Aosta ( onlus )

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Presentazione sul tema: "Forum per i diritti dei bambini di Chernobyl (ONLUS) 2° edizione - Ottobre 2004 Associazione della Valle d’Aosta ( onlus )"— Transcript della presentazione:

1 Forum per i diritti dei bambini di Chernobyl (ONLUS) 2° edizione - Ottobre 2004
Associazione della Valle d’Aosta ( onlus )

2 INNANZI TUTTO, CI PRESENTIAMO
Il Forum per i diritti dei bambini di CHERNOBYL, è un’associazione di volontariato nata come risposta alle esigenze di solidarietà verso i bambini che sono una delle fasce più deboli, indifese e bisognose di attenzione della società. L’Associazione della Valle d’Aosta si é costituita nel settembre dell’anno 2000, per promuovere l’accoglienza di bambini bielorussi presso le famiglie, affiancando il FORUM PER I DIRITTI DEI BAMBINI DI CHERNOBYL di Terni. Sin dalla sua costituzione l’associazione é ONLUS e si è data un’organizzazione e uno statuto tali da garantire il massimo della trasparenza nella gestione interna e, in particolare, nei confronti dei propri finanziatori. L’associazione dispone al suo interno di una struttura operativa con il compito di promuovere e sensibilizzare le famiglie verso i problemi dell’accoglienza, di seguire le fasi legate all’arrivo e alla partenza dei bambini bielorussi e di assistere le famiglie che ospitano i bambini.

3 FORUM PER I DIRITTI DEI BAMBINI DI CHERNOBYL ( ONLUS )
E’ un’associazione costituita da comitati o associazioni presenti in varie regioni e avente la caratteristica di Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale (ONLUS). La sede legale dell’associazione é a Terni. FORUM PER I DIRITTI DEI BAMBINI DI CHERNOBYL – onlus Via Alterocca 12 – Terni Tel e fax 0744/ Il Forum non ha fine di lucro. Esso si propone di offrire ai cittadini ed alle famiglie che lo desiderano l’opportunità di ospitare bambini da 7 a 18 anni provenienti dalle zone contaminate da radiazioni a seguito dell’incidente nella centrale nucleare di Chernobyl e da altre zone della Bielorussia. L’ospitalità potrà essere data, una o più volte l’anno, per i periodi conformi alle vigenti disposizioni del Comitato per i minori stranieri. Aderente a:

4 IL FORUM PER I DIRITTI DEI BAMBINI DI CHERNOBYL (onlus)
Inviare direttamente con propri mezzi o tramite terzi aiuti umanitari ad istituti bielorussi ospitanti bambini provenienti dalle zone contaminate Offrire assistenza sanitaria mirata ai bambini colpiti dalle radiazioni di Chernobyl che presentano gravi problemi non sufficientemente curati nei luoghi di origine. Partecipare agli scambi culturali e scientifici, al fine di migliorare la conoscenza delle condizioni di vita nelle zone contaminate e favorire una presa di coscienza più ampia sull’urgenza di perseguire la decontaminazione ed il miglioramento delle qualità sociale ed ambientali della vita. Offrire, avvalendosi delle competenze, delle collaborazioni opportune e delle disponibilità all’accoglienza delle famiglie, un’occasione per la formazione umana, morale e professionale dei bambini e dei ragazzi, in particolare di quelli con maggiori problemi. Fornire assistenza alle famiglie che intendono attivare un iter per adozioni o affidamenti internazionali e affidi a distanza nell’ambito delle vigenti leggi in materia.

5 IL FORUM PER I DIRITTI DEI BAMBINI DI CHERNOBYL (onlus)
Il Forum individua, quali interlocutori in Italia ed all’estero, tutte le istituzioni sociali e culturali, pubbliche o private, che si prefiggono analoghi obiettivi e si propone l’attivazione delle stesse al fine di creare le migliori condizioni per un quadro integrato di accoglienza. Il Forum, partendo dall’esperienza dei bambini colpiti dalle radiazioni della centrale nucleare di Chernobyl, vuole perseguire la difesa dei diritti dei minori in ogni parte del mondo ove questi vengono negati in modo violento o in altre forme occulte ma altrettanto condizionanti.

6 26 APRILE 1986 CHERNOBYL: UNA TRAGEDIA DA NON DIMENTICARE
Il 26 aprile 1986 a causa dell’esplosione di un reattore della centrale di Chernobyl, in Ucraina, si sprigionò una nube radioattiva che, a causa della direzione dei venti, investì parte della Bielorussia e, successivamente, in forma più lieve i paesi scandinavi sino a giungere anche in Italia. Sulla Bielorussia cadde il 70% della nube radioattiva. Vanno ricordati i 2000 morti, i 6500 malati o invalidi che cercarono di porre rimedio al disastro. Non dimentichiamo che la mortalità infantile in Bielorussia supera il tasso di natalità del 60% e 800mila bambini bielorussi ed ucraini rischiano di ammalarsi di una vasta gamma di malattie correlate agli effetti della radioattività: dalla leucemia ad ogni tipo di insorgenza tumorale, fino a quelle causate da un generale abbassamento delle naturali difese immunitarie. Quasi l’11% dei bambini compresi fra 10 e 14 anni sono affetti da forme tumorali maligne, una percentuale che purtroppo tende a crescere fra 5 e 9 anni (14%) e che supera il 15% nei bambini da 0 a 4 anni. Di questa catastrofica esplosione il mondo sembra essersi dimenticato perché ha preferito pensare che il problema, con il trascorrere del tempo, sia “risolto”. Invece nell’area di contaminazione, comprendente parte dell’Ucraina, della Russia e della Bielorussia, dove vivono 7 milioni di abitanti di cui tre milioni sono bambini, gli effetti della radioattività sono destinati a continuare per decenni e forse per generazioni.

7 26 APRILE 1986 CHERNOBYL: UNA TRAGEDIA DA NON DIMENTICARE
Non si deve dimenticare avverte Donato Kiniger Passigli, portavoce dell’Ocha, l’ufficio ONU di Ginevra per gli interventi umanitari, che le radiazioni sprigionate dall’esplosione del reattore n° 4 di Chernobyl sono state pari a più di 200 volte il livello delle due atomiche di Hiroshima e Nagasaki. Se si pensa che gli effetti sulla salute umana hanno appena incominciato a manifestarsi con l’aumento del numero di casi di cancro alla tiroide provocati dall’emissione di iodio radioattivo, si capisce immediatamente perché l’emergenza vera a Chernobyl é quella che deve ancora venire. Pertanto a noi spetta il compito di richiamare alla memoria quel tragico evento e di sollecitare l’opinione pubblica affinché i bambini abbandonati al loro destino dai governi locali trovino la solidarietà di quanti sono disposti ad accoglierli nelle proprie case per una vacanza terapeutica. Grazie ad una dieta più ricca e ad un soggiorno in luoghi “puliti”, questi piccoli saranno così meno esposti al rischio di malattie.

8 CARTINE BIELORUSSIA Cartina EUROPA
Mappa della contaminazione radioattiva

9 LE INIZIATIVE DI ACCOGLIENZA
Ogni anno decine di migliaia di famiglie italiane ospitano i bambini della zona di Chernobyl. La maggior parte di loro torna negli anni successivi presso la stessa famiglia dove sono stati ospitati negli anni precedenti e con la quale si é instaurato un bellissimo rapporto di amicizia e solidarietà. Nelle zone contaminate di Bielorussia, Ucraina e Russia vivono ancora centinaia di migliaia di bambini che hanno la necessità di uscire dalle loro zone per il periodo estivo con la speranza che una famiglia italiana possa ospitarli almeno per un mese. Non chiedono aiuti economici ma soltanto la nostra ospitalità, il nostro affetto e soprattutto non vogliono sentirsi “soli”. A distanza di diciassette anni dal disastro, nonostante l’evacuazione di una piccola parte della popolazione, sono ancora moltissimi i bambini e le famiglie costrette a vivere nelle zone colpite dal fallout. Più di 200mila bambini nella sola regione di Gomel, al sud della Bielorussia, abitano in aree definite “altamente contaminate”.

10 LE INIZIATIVE DI ACCOGLIENZA
L’unico rimedio sino ad ora conosciuto é quello di allontanare periodicamente questi bambini dalle loro zone di residenza consentendo loro di smaltire, seppur parzialmente, una certa quantità di radio contaminazione incamerata nell’organismo. Offrire ai bimbi la possibilità di respirare aria pulita, mangiare cibi sani, anche solo per brevi periodi, li aiuta a recuperare parte delle difese immunitarie venute meno a causa della loro condizione di vita e riduce i rischi di ammalarsi. Dati scientifici e oggettivi confermano il reale beneficio di queste accoglienze a scopo terapeutico. Il risvolto umano consente l’instaurazione di rapporti di intensa amicizia e collaborazione a sostegno terapeutico e psicologico di questi nostri piccoli e sfortunati amici. La disastrosa economia di questi stati dell’ex Unione Sovietica non consente di importare dall’estero alimenti “puliti”. Pertanto la popolazione di queste zone è costretta a nutrirsi di cibi da loro prodotti e coltivati in terreni con Una contaminazione radioattiva anche 8000 volte superiore alla soglia di rischio. I bambini in fase di sviluppo continuano giorno per giorno ad incamerare nel proprio organismo sostanza radioattive che possono portare a sviluppare terribili malattie come tumori, leucemie, ecc...

11 PER OSPITARE UN BIMBO DI CHERNOBYL
NON SERVE Avere una casa grande. Avere grandi disponibilità finanziarie. Avere necessariamente dei figli piccoli. Conoscere la lingua russa. E’ NECESSARIO Garantirgli vitto e alloggio. Avere un po’ di tempo da dedicargli. Renderlo partecipe della quotidianità familiare NON BISOGNA Pensare che i bimbi siano portatori di malattie che possono nuocerci. Il problema purtroppo é solo loro. SI PUO’ RICHIEDERE Di ospitare un maschietto o una bimba. L’età consentita va dai 6 anni in poi Non esistono vincoli particolari per l’ospitalità temporanea. I bambini possono essere ospitati da famiglie con figli di qualsiasi età o senza, da famiglia di qualsiasi religione, singoli (di sesso femminile) o coppie di fatto purché residenti in Italia

12 FORUM PER I DIRITTI DEI BAMBINI DI CHERNOBYL
Nel caso si volesse intraprendere questa bellissima esperienza di ospitalità temporanea é possibile contattare FORUM PER I DIRITTI DEI BAMBINI DI CHERNOBYL Associazione della Valle d’Aosta (Onlus) sede fraz. Bret, n Saint Christophe (AO) TEL. 0165/ / / FAX 0165/542027 Le richieste devono pervenire entro: -      15 Settembre per progetto invernale -       28 Febbraio per progetti estivi Centinaia sono le associazioni in Italia che dedicano la loro attività prevalente per consentire di ospitare questi bambini. L’iter per ospitare in casa propria questi bambini è abbastanza complesso e richiede un’organizzazione logistica nei paesi di origine per consentire la preparazione dei documenti di espatrio, la prenotazione dei voli charter. La maggior parte delle ASSOCIAZIONI italiane si appoggiano ad altrettante associazioni referenti in Bielorussia. Ogni anno, a tale scopo, vengono ospitati in Italia più di 30mila bambini per i periodi che vanno in media da uno a tre mesi, soprattutto in estate.

13 Le nostre attività

14 Grafico 1

15 Grafico 3 Grafico 2 Il costo per fare arrivare un bambino è di circa 650 euro Alle famiglie viene richiesto un contributo di circa 370 euro ( 57%) Il resto ( 43%) è a carico dell’associazione.(*) * Compatibilmente con i fondi disponibili

16 Grafico 3

17 Grafico 4

18 Grafico 5

19 Grafico 6

20 Grafico 7

21 Comuni presso cui sono stati ospitati i bambini Bielorussi nel 2003

22 VACANZE TERAPEUTICHE L’Associazione promuove, organizza, coordina, e
parzialmente finanzia, l’accoglienza di minori bielorussi presso famiglie valdostane per periodi di uno - due mesi estivi e di un mese in coincidenza delle vacanze natalizie: nell’estate 2004 abbiamo accolto 38 minori per vacanze estive. per Natale prevediamo di ospitare da 24 a 27 minori.

23 Giugno 2003 Arrivo dei bambini all’aereoporto di Torino

24 Luglio 2004 Incontro con il presidente della Regione Carlo Perrin.
Aosta 23 Luglio 2004

25 Ricevimento del Presidente della Giunta
Luglio 2004 Ricevimento del Presidente della Giunta

26 Ricevimento del Presidente della Giunta
Luglio 2004 Ricevimento del Presidente della Giunta

27 Ricevimento del Presidente della Giunta
Luglio 2004

28 Courmayeur 2000 Gita in montagna

29 Giochi al computer

30 Coccole al gatto Meraviglia

31 Natale 2002

32 Il progetto da noi promosso prevede:
PROGETTO RISTRUTTURAZIONE SCUOLA ISTITUTO No 5 DELLA CITTA’ DI OSIPOVICI IN BIELORUSSIA Il progetto da noi promosso prevede: Costruzione ex novo di una lavanderia (edificio + attrezzature) Allo stato attuale è completato l’edificio della lavanderia Rimangono da installare le attrezzature. Il progetto, Euro, é cofinanziato da: Regione Autonoma Valle d’Aosta Comitato regionale coordinamento P.V.S. Fondazione CRT (Cassa di Risparmio di Torino) Sede Nazionale “Forum per i Diritti dei Bambini di Chernobyl” grazie al ricavato di uno spettacolo tenuto a Terni dal comico Tullio SOLENGHI. CHIARO Adriano (imprenditore di Pont St. Martin) Dalla nostra Associazione grazie al contributo di tutta la Comunità Valdostana. Fine del progetto prevista per giugno 2004.

33 Progetto ristrutturazione scuola
PROGETTO RISTRUTTURAZIONE SCUOLA N° 5 DELLA CITTA’ DI OSIPOVICI 1 2 3 4 LAVANDERIA costruzione nuovo edificio completo di impianti e attrezzature SAUNA Pulizia Intonacatura Muri esterni Pozzo artesiano Docce e servizi camerate Costruzione allacciamento alla rete fognaria comunale Parte del progetto iniziale che non verrà realizzata causa cambiamenti di destinazione della struttura e problemi burocratici

34 Finalità del progetto Locale sauna Lavanderia
L’attuale lavanderia, edificio ed attrezzature, è in uno stato di degrado tale da rendere praticamente Impossibile il lavaggio e vi si deve operare in condizioni di sicurezza inaccettabili. Dopo aver esaminato varie soluzioni, come la ristrutturazione dell’edificio preesistente, si è convenuto che la soluzione più economica e funzionale, fosse quella della costruzione di un nuovo edificio, dotato di attrezzature nuove da acquistare in Bielorussia. Questa struttura, adibita a sauna per i bambini, è adiacente alla nuova lavanderia. La parte interna è stata ristrutturata alcuni anni fa, con un contributo proveniente dagli Stati Uniti, mentre l’esterno giace in condizioni penose. Data la vicinanza con la nuova lavanderia, anche per motivi estetici, abbiamo ritenuto fosse necessario procedere al rifacimento dell’intonaco e della tinteggiatura per gli esterni.

35 Progetto della nuova lavanderia

36 Progetto della nuova lavanderia
Pianta edificio con disposizione attrezzatura

37 Città di Osipovici

38 Esterno dell’istituto

39 Esterno della vecchia lavanderia

40 Interno della vecchia lavanderia

41 Interno della vecchia lavanderia

42 Nuova lavanderia in costruzione inizio lavori 14 aprile 2002
Stato dei lavori al 22 maggio 2002

43 Interno nuova lavanderia in costruzione
22 maggio 2002

44 nuova lavanderia in costruzione
22 Maggio 2002

45 Esterno nuova lavanderia
Novembre 2002

46 Esterno nuova lavanderia
Novembre 2002

47 Interni nuova lavanderia
Agosto 2003

48 Interno nuova lavanderia
Agosto 2003

49 Progetto Sartoria Scuola Istituto (Orfanotrofio) della citta’ di Kosticovici in Bielorussia
E’ stato allestito un laboratorio artigianale di sartoria per soddisfare le seguenti esigenze: Addestramento ragazze al lavoro di sartoria Produzione e riparazione di biancheria, ecc, per le esigenze dell’Istituto. Autofinanziamento dell’Istituto attraverso la produzione e la vendita di articoli di biancheria per la casa e da lavoro. Costo del progetto circa Euro totalmente finanziato dalla Presidenza del Consiglio Comunale di Aosta Al quale va il nostro sentito ringraziamento. Un particolare ringraziamento alla ditta per il regalo di n° 10 macchine per cucire

50 VOCE DI SPESA COSTO ( Euro )
COSTO PROGETTO VOCE DI SPESA COSTO ( Euro ) Acquisto attrezzature A 4.000 Acquisto stoffa per produzione iniziale B 1.000 Addestramento ad Aosta per personale bielorusso C (viaggio + soggiorno) TOTALE 6.000 Il progetto è terminato nel dicembre 2003 Attrezzature fornite: n° 17 macchine per cucire n° 1 banco da stiro riscaldato – aspirante – soffiante n° 1 ferro da stiro con caldaia a vapore n° 1 mangano

51 Vecchio laboratorio di sartoria

52 Maggio 2003 Sarta in addestramento ad Aosta

53 Gressan - Maggio 2003 Macchine allestite per addestramento della
Ringraziamo il comune di Gressan per averci concesso l’uso gratuito dei locali Macchine allestite per addestramento della sarta Bielorussa

54 Istituto di Kostikovici
Dicembre 2003 Ragazza al lavoro sulle nuove macchine

55 Ragazze al lavoro sulle nuove macchine

56 Alcuni oggetti realizzati con l’impiego delle nuove macchine

57 Laboratorio polifunzionale scuola professionale commerciale di Babriusk
Il progetto da noi promosso prevede la realizzazione di un laboratorio attrezzato finalizzato all’insegnamento dei mestieri di: Barista Cuoco Pasticcere panettiere Il progetto, costo € e confinanziato da: Regione Autonoma Valle d’Aosta Comitato regionale coordinamento P.V.S. Fondazione CRT Acciaierie Valbruna Nostra associazione La fine del progetto è prevista per giugno 2005

58 Laboratorio polifunzionale
Pianta locali con disposizione attrezzature

59 INVIO CARICO UMANITARIO
9 agosto 2003 Materiale inviato: Coperte, lenzuola, copriletto, vestiario Cancelleria, computer, macchine per cucire ( progetto sartoria) Cucina industriale ( per orfanotrofio n°3 Gomel acquistata dal Forum nazionale ) Trasporto effettuato con il contributo della ditta Cappio trasporti

60 Operazione di carico Tir

61 operazioni di carico del TIR
Agosto 2003

62 PROGETTO SANITARIO “OLGA MUSIKANTOVA”
Inizio progetto luglio 2001 – Fine progetto dicembre 2003) Si è trattato di porre rimedio, per quanto possibile, alle conseguenze di ustioni al volto causate da acido, su di una ragazza bielorussa. Il 18 gennaio 2003 la ragazza é rientrata in Bielorussia dopo una permanenza in Valle di 19 mesi e dopo aver subito 7 interventi chirurgici. La ragazza è ritornata in Valle l’11 luglio per essere sottoposta ad ulteriori 2 interventi. Durante la sua permanenza in Valle Olga é stata ospitata ed assistita dalla famiglia TESIO Aldo di PONT St. MARTIN. Un ringraziamento particolare va all’Ing. Ernesto Amenduni delle ACCIAIERIE VALBRUNA di Vicenza che, finanziando tutti gli interventi chirurgici, ha permesso la realizzazione del progetto. Al Dr. Michele Cannatà va la nostra riconoscenza per la disponibilità ed il lavoro svolto in questi due anni. * Nel mese di Ottobre 2004 Olga ritornerà, a Torino, per essere sottoposta ad alcuni ritocchi chirurgici

63 Olga Anno 2000 situazione prima degli interventi chirurgici

64 Olga Luglio 2003 – prima degli interventi previsti tra luglio e novembre Dopo ulteriori tre interventi la ragazza è rientrata in Bielorussia il 20/12/2003. Il risultato, sotto l’aspetto estetico, è ritenuto soddisfacente. Il primo Ottobre 2004 la ragazza è rientrata in Italia per essere sottoposta ad alcuni ritocchi chirurgici

65 Progetto Sanitario Yuri
Inizio progetto 6 marzo 2003 – Fine progetto 20 dicembre 2003) Yuri é un bambino bielorusso di 10 anni che soffriva di gravi disfunzioni renali ed urologiche. Questo bambino, grazie alla disponibilità della USL Valdostana, è stato sottoposto a tutti gli esami necessari e il 6 marzo 2003 é stato operato presso l’ospedale GASLINI di GENOVA. Il bimbo è rimasto in Valle d’Aosta fino al 11 settembre per analisi periodiche. E’ ritornato in Valle d’Aosta, il 20 dicembre 2003, per le vacanze natalizie, durante le quali è stato sottoposto ad una serie di esami che ne hanno confermato la perfetta guarigione.

66 Yuri telefona alla nonna in Bielorussia

67 Yuri nella casa della mamma di Aosta

68 Newsl trimestrale di informazione dell’unità sanitaria locale valle d'Aosta

69 Progetto Sanitario Anastasia
Il progetto si è concluso il 20 dicembre 2003 Anastasia é una bambina bielorussa, di 7 anni, nata con una grave forma di angioma Presentava ancora delle gravi alterazioni al volto. Grazie all’interessamento del Dott. CANNATA’ Michele, che ha eseguito gli interventi su Olga MUSIKANTOVA, l’ospedale EVANGELICO VALDESE di TORINO ha dato la disponibilità ad effettuare gratuitamente gli interventi chirurgici per ovviare, per quanto possibile, alla situazione in atto. Il progetto é nato su proposta del nostro comitato di MIRANO (VE). La nostra Associazione ha curato l’organizzazione e l’ospitalità della bambina e della mamma per tutto il tempo necessario. Da parte del comitato di MIRANO c’è stata la partecipazione alle spese vive del progetto. Il primo intervento é stato effettuato il 21 luglio 2003. Il progetto si è concluso il 20 dicembre 2003, con il rientro in patria della bimba e della mamma. Il risultato estetico degli interventi è stato soddisfacente. Tra qualche anno potrebbero essere necessari alcuni “ritocchi” chirurgici. E’ stato necessario operare anche la mamma per la presenza di polipi al naso. L’intervento è stato effettuato, presso l’Ospedale Regionale, a totale carico dell’USL alla quale va il nostro ringraziamento.

70 Anastasia all’età di 6 mesi

71 Anastasia all’età di 6 anni

72 Anastasia all’età di 6 anni

73 Anastasia Anastasia festeggiata a Mirano prima del rientro in
15 dicembre 2003 Anastasia festeggiata a Mirano prima del rientro in Bielorussia

74 Anastasia 15 dicembre 2003

75 Progetto sanitario “Mikalay”
Mikalay è un bimbo bielorusso, di 8 anni, orfano, affetto di gravi esiti di ustioni che interessano il volto, gli arti superiori ed inferiori, l’addome, i glutei e l’orecchio sinistro il bimbo necessita di un trattamento chirurgico di correzione e degli esiti cicatrizzali che, sul viso e sugli arti superiori, causano una ritrazione deformante dei tessuti molli con conseguenti implicazioni funzionali oltre che morfologiche – estetiche. La nostra associazione si sta attivando, con la collaborazione del Dott. Cannata Michele, per valutare la fattibilità e relativi costi, di un ITER CHIRURGICO atto a minimizzare, il più possibile, sia l’aspetto estetico che funzionale. Questa valutazione verrà fatta, in prima istanza, avvalendosi di foto disponibili. Mikalay verrà ospitato, nel periodo natalizio 2004, da una famiglia di Verrès che si è resa disponibile. In tale occasione il bimbo verrà sottoposto ad accurata visita per definire con precisione ciò che si potrà fare. L’eventuale realizzazione del progetto avverrà in collaborazione con altre associazioni aderenti al FORUM PER I DIRITTI DEI BAMBINI DI CHENOBYL

76 Mikalay Mikalay allo stato attuale

77 FORUM PER I DIRITTI DEI BAMBINI DI CHERNOBYL ( ONLUS )
Associazione della Valle d’Aosta (Onlus) Fraz. Bret, n Saint Christophe (AO) TEL. 0165/ / FAX 0165/542027 Sito: Eventuali contributi liberali possono essere effettuati tramite: c/c postale n° c/c bancario 04/3050, Banca di Credito Cooperativo Valdostana, ABI CAB intestati a “Forum per i diritti dei bambini di Chernobyl” associazione della Valle d’Aosta (O.N.L.U.S.) causale: donazione liberale per operazione Chernobyl O.N.L.U.S.: (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale). Ogni donazione gode dei benefici fiscali previsti dall’art. 13 del D.lgs. 460/97.

78 “ RINGRAZIAMO TUTTI COLORO CHE, CON IL LORO CONCRETO SOSTEGNO CI HANNO PERMESSO DI REALIZZARE IMPORTANTI OBIETTIVI” Un ringraziamento particolare è dovuto alle famiglie valdostane che, con amore, ospitano i nostri piccoli amici Bielorussi.

79 Questo Cd è stato realizzato grazie al contributo del :


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