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LE FIGURE DEL CIELO BOREALE

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Presentazione sul tema: "LE FIGURE DEL CIELO BOREALE"— Transcript della presentazione:

1 LE FIGURE DEL CIELO BOREALE
Unitre Saronno – anno Corso di Astronomia – 13 novembre 2013 LE FIGURE DEL CIELO BOREALE Da Cicerone : De natura deorum: Dio ha sollevato l’uomo da terra e lo ha collocato in posizione eretta, dritto, in modo che, contemplando il cielo, potesse avere nozione degli dèi. Gli uomini non sono abitanti della terra, ma in un certo senso, spettatori dalla terra, delle realtà superiori e celesti, la cui contemplazione attiene a nessuna altra specie di esseri viventi. Tutto è cominciato circa 15 anni fa, una notte, quando durante una chiacchierata di qualche ora con una mia amica rimasi incuriosita per una costellazione dalla forma un po’ particolare. Il giorno seguente mi riproposi di cercarla e andai ad aprire un atlante:proprio nelle prime pagine c’era una mappa celeste con tutte le stelle dei due emisferi e ritrovai la costellazione: era CASSIOPEA. Così da questa curiosità cominciai ad approcciare la mappa celeste e, a poco a poco a riconoscerne qualcuna. Con l’aiuto di un libretto, mi fissavo nella mente la forma delle costellazioni e iniziai la ricerca, per fortuna le stelle si lasciano osservare tranquillamente, si spostano piano piano e.... sono silenziose!! Silenziose? Forse non tanto, le stelle hanno raccolto le fantasie che gli uomini durante i vari millenni hanno affidato loro e, se le osserviamo bene, ci riportano questi pensieri. La mitologia che avevamo studiato da ragazzi ce la ritroviamo osservando le stelle, ed è bello rispolverare questi ricordi stando col naso all’in su. Io ho la fortuna di abitare un po’ in periferia e quindi riesco a vedere una buona porzione di cielo. Nelle sere d’estate mi stendo sul muretto e osservo il cielo, perché, stando sdraiati, si ha una sensazione diversa dello spazio-tempo, tutto viene dilatato. C’è una sensazione di magico e il pensiero corre in questa immensità. Sembra di sentire la meraviglia di una voce: “ho fatto tutto questo per te”, per te che stai prestando attenzione, “ricordati sei luce”, tutto è partito da una prima scintilla, le stelle e noi tutti siamo fatti della stessa materia, noi siamo polvere di stelle. Restare quindi a guardare le stelle è un momento di intimità con il nostro profondo “essere”, con il nostro tempio sacro, quello compreso fra le nostre tempie. Sale allora un desiderio (de-sidera) di fondersi ancora in un grande “tutto” dove non c’è solitudine, separazione e paura, ma solo una grande luce, la stessa di cui siamo fatti. Gli antichi contemplavano le stelle e queste risollevavano il loro spirito. Noi oggi purtroppo, con i media e la rete siamo strappati da questi pensieri e rischiamo di perdere l’orientamento …e come Dante, dopo aver attraversato l’inferno... quindi uscimmo a riveder le stelle.

2 LE FIGURE DEL CIELO BOREALE
La Terra è divisa in due emisferi (cioè semisfere): Boreale quello nord, Australe quello sud, divisi da una linea immaginaria detta Equatore. Così anche in cielo possiamo tracciare linee immaginarie che ci permettono di riconoscere le parti in cui identificare le varie costellazioni. Troveremo quindi l’Equatore, i Meridiani e paralleli, i poli terrestri e celesti. La retta immaginaria che congiunge il Polo Sud col Polo Nord si chiama Asse Terrestre. Prolungando l’asse terrestre verso il cielo incontriamo la Stella Polare identificata con la stella Alfa della costellazione dell’Orsa Minore (5000 anni fa coincideva con la stella Alfa della costellazione del Dragone). La terra gira intorno al Sole disegnando un’orbita che, immaginiamo, sia su un piano detto Piano dell’Eclittica. Se l’asse terrestre fosse perpendicolare a detto piano non avremmo le stagioni. Fortunatamente, invece, l’asse della Terra è inclinato di 23,5° e ciò genera le stagioni con gli equinozi (Marzo-Settembre) e solstizi (Giugno-Dicembre). Come esempio: -A Milano l’altezza del Sole a mezzogiorno varia da 21° il 22 Dicembre a 68° il 21 Giugno (negli equinozi è circa 42°). All’equatore, nei giorni degli equinozi, non c’è ombra se non sotto i piedi. - Ai poli c’è il sole a mezzanotte per sei mesi, e negli altri 6 mesi è notte.

3 COME CERCARE LE COSTELLAZIONI NEL CIELO
Per prima cosa cerchiamo la Stella Polare, che non è luminosissima, ma è quella che nel cielo occupa sempre la stessa posizione per tutto l’anno, quindi è un buon punto di riferimento. COSTELLAZIONI CIRCUMPOLARI( visibili tutto l’anno ): Orsa Maggiore, Orsa Minore, Dragone, Cassiopea, Cefeo, Perseo, Cani Venatici (cani da caccia o levrieri). COSTELLAZIONI visibili in ESTATE : Boote, Corona Boreale, Lira, Ercole, Ofiuco + Serpente, Sagittario, Cigno, Aquila, Freccia, Delfino, Capricorno, Scorpione. COSTELLAZIONI visibili in AUTUNNO : Acquario, Pesci, Ariete, Andromeda, Balena, Pegaso. COSTELLAZIONI visibili in INVERNO : Toro, Gemelli, Cancro, Cane Maggiore, Cane Minore, Auriga, Orione, Lepre, Unicorno, Idra, Eridano. COSTELLAZIONI visibili in PRIMAVERA : Chioma di Berenice, Leone, Vergine, Bilancia. Partiamo dalla costellazione più facilmente identificabile: l’ORSA MAGGIORE (la più conosciuta), sempre visibile perché gira intorno alla Stella Polare.

4 La costellazione dell’ORSA MAGGIORE si presenta con le sue sette stelle più luminose che formano il GRANDE CARRO; se prolunghiamo di 5 volte la distanza tra le ultime due ruote del carro in direzione nord, si incontra la Stella Polare, che si identifica con la stella del timone del PICCOLO CARRO, posizionato in direzione inversa rispetto al Grande Carro. I cinesi lo chiamavano “carro” già 6000 anni fa (doveva trasportare in cielo l’anima dell’Imperatore alla sua morte. Giobbe, dopo le sue tante sofferenze, lo chiamò “carro funebre” preceduto da tre piagnoni che accompagnavano il defunto. Gli Arabi lo conoscevano bene, e anche a loro ispirava l’immagine di un funerale. I Greci associavano tali stelle al profilo dell’orso, in greco arctos = artico. I Romani le vedevano come sette buoi nel cielo: Septem Triones, da qui il termine Settentrione, la parte più a nord. Nell’America settentrionale gli indigeni lo associavano alla figura di un mestolo o di un pentolino. Nella mitologia si narra che Giove si unì a una delle cacciatrici di Diana (dea della caccia) di nome Callisto (la bellissima). Da questa unione nacque Arcade. Diana e Giunone si vendicarono trasformando Callisto in una goffa orsa irsuta. Giove intervenne e tramutò tutti in stelle. Nacque così l’Orsa Maggiore. Nelle notti limpide si vede bene tutta la costellazione dell’Orsa: dalla coda e dal dorso si vedono altre stelle che portano dritto al muso, nella parte inferiore altre stelle disegnano il corpo e le zampe con le unghie ben visibili. E’ una costellazione molto grande che è visibile tutto l’anno. Sotto la coda dell’Orsa c’è un gruppo di stelle chiamate CANI VENATICI (cani da caccia o levrieri)

5 ORSA MINORE ( Piccolo Carro).
L’Orsa Minore è diventata importante perché indica il Polo Nord con la punta della coda. Nel medioevo era detta il “Mulino di Amleto” perché ruota come la macina di un mulino intorno al suo asse. In Egitto l’Orsa Minore era conosciuta come Cane di Seti il cui simbolo era lo sciacallo come si vede nello zodiaco circolare di Denderah. Orsa minore

6 COSTELLAZIONE DELLA BOOTE (Bovaro) – CORONA BOREALE (Coroncina)
Nella costellazione della BOOTE o del BOVARO dei sette buoi del Grande Carro, la stella più luminosa è Arturo. E’ una stella rossa e “sta dietro alla coda dell’Orsa” (Arctos=Orsa e Urà=coda). In estate Arturo è ben visibile perché è la stella più luminosa del cielo boreale. La CORONA BOREALE è una costellazione piccola e luminosa, si trova tra Arturo ed Ercole. Ha la forma di una corona con il diadema nella sua stella principale Gemma. Molte leggende sono legate a questa costellazione. Dioniso regalò ad Arianna una corona fabbricata da Efesto (Vulcano) con oro e rubini, che trasformò poi in stelle alla morte di Arianna.

7 CHIOMA DI BERENICE La CHIOMA DI BERENICE è una costellazione che si trova tra la Boote e il Leone, proprio sopra la Vergine. E’ un ammasso di stelline di luce debole a rappresentare la chioma di capelli biondo/ambra. Berenice era la figlia del re di Cirene e sposò un Faraone. Questa costellazione era controversa ma fu riconosciuta da Tycho Brahe nel 16° secolo. CHIOMA DI BERENICE CHIOMA DI BERENICE

8 COSTELLAZIONI di CASSIOPEA – CEFEO – ANDROMEDA – PERSEO – PEGASO
Diametralmente opposta all’Orsa Maggiore c’è CASSIOPEA. La sua forma assomiglia ad una doppia V o ad una M rovesciata. Per gli antichi era il trono della regina di Etiopia di nome CASSIOPEA.

9 CEFEO Vicino a Cassiopea c’è un altro gruppo di stelle più deboli denominate CEFEO, il re suo marito.

10 ANDROMEDA Secondo la leggenda Cassiopea era molto bella e vanitosa sia per la sua bellezza che per quella di sua figlia ANDROMEDA, tanto da sfidare in bellezza le ninfe del mare. Nettuno si vendicò e fece rapire Andromeda legandola a uno scoglio.

11 PERSEO PERSEO corse in suo aiuto e, cavalcando PEGASO (il cavallo alato), riuscì a pietrificare il mostro che la teneva prigioniera usando la testa tagliata della Medusa il cui sguardo poteva tramutare qualsiasi cosa in pietra. Dalla costellazione del Perseo, nei giorni agosto possiamo vedere lo sciame di meteoriti chiamate perseidi (sono i resti di una cometa). E chi non ricorda la lirica del Pascoli: 10 Agosto, dove egli invoca un pianto di stelle su questo atomo opaco del male?

12 PEGASO PEGASO è una delle costellazione più facilmente individuabili nel cielo fra Luglio e Gennaio. Si trova sopra i pesci. E’ un cavallo visibile solo a metà, il corpo è un grande quadrato con poche stelle visibili al suo interno, si vedono anche le zampe anteriori e la testa. Nella mitologia Pegaso era una creatura alata fuoriuscita dal collo della Medusa. A Pegaso è appoggiata Andromeda nell’atto di essere da lui liberata.

13 COSTELLAZIONE del DRAGONE
Tra le Orse si trova la bella costellazione del DRAGONE. E’ una lunga fila di stelle che parte tra le Orse, circonda l’Orsa Minore, poi cambia direzione e con la testa punta verso la costellazione della Lira, mostrando due occhi di fuoco, splendidi e magnetici, ad una distanza tra loro tale da guardarlo occhio nell’occhio. Nella mitologia greca era il guardiano delle mele d’oro nel giardino delle Esperidi (figlie di Atlante) e fu vinto soltanto da Ercole (costellazione vicina).

14 COSTELLAZIONE DI ERCOLE
Ercole (Eracle) è una costellazione che si trova tra la Lira e la Corona Boreale e sopra il Dragone. Si pone come quinta per dimensione, non è particolarmente appariscente. La sua stella più luminosa si chiama Rutilicus (rosso acceso) Si presenta come inginocchiato, con il piede destro sulla testa del Dragone e sembra volerlo schiacciare, nel contempo sta lottando con le tre teste di Cerbero, la cui cattura fu l’ultima (12°) fatica. E’ ben visibile insieme alla Lira e alla Corona Boreale per tutta l’estate.

15 COSTELLAZIONE DELLA LIRA
La LIRA è una bella costellazione, e la sua stella più luminosa è Vega che si trova all’apice del cielo dell’estate. E’ contornata dal Dragone, Ercole, l’Aquila e il Cigno. Il nome Vega proviene dall’arabo e significa “Aquila in picchiata”.

16 COSTELLAZIONE DEL CIGNO
La costellazione del CIGNO (vicino alla Lira) è rappresentato proprio come nella realtà: che vola ad ali aperte e testa bassa. I Cigni trainavano il carro del Sole guidato da Apollo. Talvolta è anche chiamato “Croce del Nord”. La sua stella più luminosa è sulla coda e si chiama Deneb.

17 COSTELLAZIONE dell’AQUILA e della FRECCIA
L’AQUILA è il re degli uccelli, sacra agli dei e la sola che, secondo la leggenda, può fissare il sole. Nella costellazione dell’Aquila c’è una stella di nome Altair (in arabo: Aquila in volo) oltre che essere particolarmente luminosa, ha un’alta velocità di rotazione su se stessa di 6,5 ore (il nostro sole impiega 26 giorni). Altair, insieme alle stelle Vega e Deneb formano il TRIANGOLO ESTIVO La Costellazione della FRECCIA si trova tra il Cigno, l’Aquila e il Delfino ed è molto piccola. La Freccia è quella scoccata da Ercole per uccidere l’Aquila che divorava il fegato di Prometeo.

18 COSTELLAZIONE DEL DELFINO
Il DELFINO è una piccola e graziosa costellazione che si trova vicino all’Aquila, raffigura fedelmente il salto del delfino che esce dall’acqua. Erano figure famigliari nel Mediterraneo ed erano oggetto di tante leggende.

19 COSTELLAZIONE dell’OFIUCO (il Serpentario) e del SERPENTE
OFIUCO e il SERPENTE sono due figure che rappresentano un’ unica costellazione. Si trova sopra lo Scorpione e sembra che lo stia schiacciando. Ofiuco era identificato come Asclepio per i greci ( Esculapio per i romani) e considerato come risanatore dei morbi. E’ considerato ancora oggi il leggendario padre della medicina. In realtà i rettili erano stati impiegati fin dalle epoche più arcaiche grazie alle proprietà terapeutiche del loro veleno che, in dosi minime, serviva come oggi per guarire molte malattie. La stella più luminosa di Ofiuco coincide con la testa e si chiama Ras Alhague ( in arabo: l’incantatore di serpenti). Ofiuco cerca di dominare con le mani il Serpente che si erge verso la Coroncina.

20 COSTELLAZIONE DELL’AURIGA
L’AURIGA è una costellazione circumpolare/invernale e si trova tra la costellazione del Toro e dei Gemelli. Rappresenta il re Auriga che, con la sua abilità di cocchiere, aveva salvato il piccolo Giove dall’ira di Saturno (dio del tempo che divorava i suoi figli). Giove, da adulto non dimenticò anche dei pastori che lo avevano allevato e pose la capretta che lo ha allattato e i suoi caprettini tra le braccia del re Auriga. La stella più luminosa è Capella (piccola capra), conosciuta dagli antichi egizi. Il tempio di Karnak a Tebe era orientato verso la stella Capella.

21 E ora si presenta a noi la più grande scena di caccia: c’è ORIONE che affronta il TORO, sotto ai suoi piedi fugge una LEPRE, dietro di lui si alza il CANE MAGGIORE, e poco distante il CANE MINORE, con sopra il GEMELLI seguiti dal CANCRO e da un maestoso LEONE. Un UNICORNO, tra i cani, osserva la scena. Il tutto in una serata d’inverno, è vero, ma ne vale davvero la pena prendere un po’ di freddo per assistere a questo spettacolo ! E’ gratuito !

22 COSTELLAZIONE DI ORIONE
ORIONE è la più imponente costellazione del cielo invernale. Si trova tra le costellazioni del Toro e dei Gemelli. Raffigura un guerriero in ginocchio che con il braccio destro brandisce una spada e con il sinistro sorregge una pelle di leone o uno scudo o un arco. Sembra stia per colpire il toro che si trova di fronte. Ha stelle molto luminose: Betelgeuse (supergigante rossa) sulla spalla destra, Bellatrix (in arabo:la guerriera) sulla spalla sinistra, Rigel (supergigante bianca) e Saiph sulle ginocchia, e altre tre stelle ravvicinate che formano la cintura che regge il fodero della spada: all’estremità di questa c’è la nebulosa di Orione M42. Questa costellazione era molto conosciuta dagli antichi egizi, infatti la geometria lineare delle piramidi di Giza rispecchia quella della cintura di Orione, e verso di essa erano rivolte le fessure della camera del faraone nella grande piramide di Keope.

23 M42 La caratteristica luminosità della nebulosa M42 è data dall'intensa radiazione ultravioletta emessa delle stelle più giovani, racchiuse in un ammasso chiamato trapezio che si trova nelle zone più interne del corpo celeste. Gli astronomi hanno infatti potuto scoprire grandi masse di gas, oltre 3000 stelle ancora in formazione e 150 dischi di polvere che si trasformeranno in nuovi pianeti.

24 COSTELLAZIONE DEL CANE MAGGIORE
Il CANE MAGGIORE è una costellazione che si trova a sinistra di Orione e contiene la stella più brillante di tutto il firmamento: Sirio, coincidente con la testa del cane. Sirio è una stella leggermente più grande del Sole ma 23 volte più brillante. Appare di un colore bianco-bluastro ed è distante da noi 8,7 anni/luce. La sua luce è così intensa che nelle notti straordinariamente buie delle Ande subequatoriali proietta delle lievissime ombre sulla Terra. Era chiamata Seirios (brucio) dai greci. Gli antichi egizi tra il 4400 e 2200 A.C. celebravano l’anno nuovo alla sua levata eliaca prima del solstizio estivo e poco dopo iniziava il benefico straripamento del Nilo che rendeva le terre coltivabili. Per questo Sirio era paragonato a un cane da guardia che segnalava l’inizio dell’inondazione. A causa della precessione degli equinozi verso il 500 A.C. si levava con sole verso il 24 luglio, segnando l’inizio del periodo più caldo dell’anno: da qui il termine “Canicola”. Ora le date sono ulteriormente cambiate. Sirio si leva col Sole in Settembre, e appare in Ottobre a Sud/Est dopo la mezzanotte, e scompare verso Sud/Ovest nelle ultime sere di Aprile.

25 OSTELLAZIONE DEL CANE MINORE
Il CANE MINORE è una costellazione piccola situata tra i Gemelli e l’Unicorno. Ha una stella molto luminosa chiamata Procione sul corpo dell’animale. E’ l’ottava stella del firmamento per luminosità. Alcuni miti lo identificavano come uno dei cani di Atteone, il quale sorprese involontariamente Artemide mentre si bagnava nel fiume. La dea, offesa per essere stata vista nuda da un mortale, lo trasformò in un cervo che fu divorato dai suoi stessi cani (vedi Fontana della reggia di Caserta). COSTELLAZIONE DELL’ UNICORNO (MONOKEROS) L’UNICORNO è una grossa costellazione situata tra il Cane Maggiore e il Cane Minore. Non ha stelle di particolare luminosità. Si caratterizza, più che altro, per le sue proprietà fantastiche descritte nella mitologia.

26 COSTELLAZIONE della LEPRE e di ERIDANO
La LEPRE (lepus) è una piccola costellazione di stelle poco luminose. Si trova ai piedi di Orione, il Cane Maggiore sembra inseguirla da vicino, mentre il Cane Minore la punta dall’alto un poco distanziato (così descriveva la sua posizione Arato). Questa costellazione sorge quasi contemporaneamente al Cane Minore e poco prima del Cane Maggiore. La stella più luminosa è Arnab (dall’arabo arnab=lepre). Gli antichi egizi chiamavano questo gruppo di stelle” la barca di Osiride”, immaginando l’Eridano celeste come simbolo del Nilo. Secondo Eratostene sarebbe stato Hermes (Mercurio) a porre in cielo la lepre per premiarla della sua velocità. L’ERIDANO è una costellazione molto estesa che contiene più di 300 stelle visibili a occhio nudo ma di debole luminosità e si snoda dal Toro a Nord fino all’Idra australe a Sud. E’ il mitico fiume in cui precipitò Fetonte fulminato da Zeus.

27 COSTELLAZIONE DELL’IDRA
L’IDRA è la costellazione più lunga e si estende sia nell’emisfero boreale e, soprattutto in quello australe. La sua testa a Nord è sotto il Cancro mentre la coda si estende fino alla Bilancia (quindi passa sotto il Cancro, il Leone, la Vergine e la Bilancia). Questa costellazione è visibile solo parzialmente in inverno, ed essendo molto bassa si possono notare le prime stelle della testa e la più luminosa coincidente col cuore dell’Idra di nome Alphard. Secondo la mitologia l’Idra partiene alla seconda fatica di Ercole che riuscì ad ucciderla.

28 FIGURE DEL CIELO BOREALE
FINE FIGURE DEL CIELO BOREALE LE COSTELLAZIONI DELLO ZODIACO VERRANNO PRESENTATE IN UN ALTRO INCONTRO Grazie per la vostra attenzione Maria Rosa CAMPI Bibliografia: PLANETARIO di Alfredo Cattabiani – Ed. Oscar Mondadori PICCOLA GUIDA DEL CIELO di Bernard Pellequer – Walter Ferreri – Ed. Piemme


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