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Arthur Schopenhauer Vita e opere Influenze Kant e Schopenhauer

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Presentazione sul tema: "Arthur Schopenhauer Vita e opere Influenze Kant e Schopenhauer"— Transcript della presentazione:

1 Arthur Schopenhauer Vita e opere Influenze Kant e Schopenhauer
Forme a priori Velo di Maya Volontà Manifestazioni della volontà di vivere Pessimismo Critica varie forme di ottimismo Le vie della liberazione dal dolore

2 1. VITA E OPERE Viaggi: Date: Francia, Inghilterra, Germania, Italia.
( Polonia 1788 – Francoforte1860 ) Viaggi: Francia, Inghilterra, Germania, Italia. Date:  Università di Gottinga 1813Laurea 1814/18Prime opere (nel 1818 pubblica la sua opera principale: “Il mondo come volontà e rappresentazione”) 1820Libera docenza nell’Università di Berlino fino al1832  nessun successo 1831 Lascia Berlino a causa del colera e va a Francoforte 1836”Sulla volontà nella naturalezza” 1841”I due problemi fondamentali dell’etica” 1851”Parerga e Paralipomena”

3 “Il dilemma del porcospino”
(Parabola nell’opera “Parerga e Paralipomena”) "Una compagnia di porcospini, in una fredda giornata d’inverno, si strinsero vicini, per proteggersi, col calore reciproco, dal rimanere assiderati. Ben presto, però, sentirono le spine reciproche; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo l’uno dall’altro. Quando poi il bisogno di scaldarsi li portò di nuovo a stare insieme, si ripeté quell’altro malanno; di modo che venivano sballottati avanti e indietro tra due mali, finché non ebbero trovato una moderata distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione. " Questo è in analogia con le relazioni tra due esseri umani: tanto più due esseri si avvicinano tra loro, molto più probabilmente si feriranno uno con l’altro.

4 2. LE INFLUENZE Platone  Dottrina delle idee = Forme eterne sottratte
alla caducità del mondo Kant  (che considera il più grande)  Impostazione (Schopenhauer riscrive “Critica soggettivistica della Ragion Pura”) della gnoseologia Illuminismo  Filone materialista e l’ideologia Analisi della vita psichica come filosofia del sistema nervoso

5 Romanticismo  - Irrazionalismo - Arte e musica - Infinito - Dolore
Romanticismo Schopenhauer Visione ottimistica Visione pessimistica della realtà della realtà Pensiero idealistico  = “Bestia nera” “Filosofia delle università”

6 Pensiero orientale  La loro sapienza Pensieri estremo oriente
Schopenhauer recupera: Primo filosofo occidentale Repertorio immagini ed espressioni Abbondante uso nei suoi scritti

7 3. Kant e Schopenhauer Kant Schopenhauer FENOMENO
«cosa così come appare» NOUMENO «cosa in sé» FENOMENO «illusione e sogno» NOUMENO «realtà che si nasconde dietro il fenomeno» Oggetto della conoscenza Esistente fuori dalla conoscenza Appreso tramite forme a priori Significato vicino alla filosofia orientale Rappresentazione Esiste solo dentro la conoscenza 12

8 secondo schopenhauer la rappresentazione è formata da
Soggetto rappresentante Oggetto rappresentato ELEMENTI IMPRESCINDIBILI DIPENDENTI L’UNO DALL’ALTRO MATERIALISMO nega il soggetto riducendolo all’oggetto o alla materia IDEALISMO nega l’oggetto riducendolo al soggetto FALSE

9 4. FORME A PRIORI CAUSALITà KANT: 12 forme a priori SCHOPENHAUER:
SPAZIO – TEMPO CAUSALITà assume forme diverse a seconda degli ambiti in cui opera principio di ragion sufficiente DIVENIRE necessità fisica CONOSCERE necessità logica ESSERE necessità matematica AGIRE necessità morale

10 FORME A PRIORI DEFORMANO LA RAPPRESENTAZIONE Tessuto di apparenze
«vetri sfaccettati» Tessuto di apparenze Un «incantesimo» «LA VITA è SOGNO» Al di là del sogno c’è la realtà riguardo alla quale l’uomo non può fare a meno di interrogarsi UOMO «animale metafisico»: si stupisce della propria esistenza e si interroga sull’essenza ultima della vita.

11 5. Il Velo di Maya «VOLONTà DI VIVERE» :
Velo che copre la verità, crea illusione UOMO : CORPO + RAPPRESENTAZIONE Rottura del Velo di Maya Afferrare la cosa in sé: l’essenza profonda del nostro io e dell’universo «VOLONTà DI VIVERE» : impulso che spinge l’uomo ad esistere e ad agire essenza segreta di tutte le cose

12 IO SCHOPENHAUERIANO UOMO : VITA E VOLONTà DI VIVERE
CORPO : MANIFESTAZIONE ESTERIORE DELLE VOLONTà INTERIORI IO SCHOPENHAUERIANO COINCIDENZA TRA COSCIENZA CORPO VOLONTà SCHOPENHAUER ATTUA UNA RIVALUTAZIONE DELL’INDIVIDUO NELLA SUA INTEREZZA

13 Energia, impulso inconsapevole
6. La Volontà Presenta caratteri contrapposti a quelli del mondo della rappresentazione, in quanto si sottrae alle forme a priori di quest’ultimo INCONSCIA UNICA ETERNA INCAUSATA Energia, impulso inconsapevole Esistendo fuori dallo spazio e dal tempo si sottrae al principio di individuazione Principio senza inizio e senza fine Essendo al di fuori del principio di causalità è una forza libera e cieca, un’energia incausata senza scopo che non ha alcuna meta oltre se stessa Oltre il tempo Principio per cui si determina l’esistenza di un qualcosa: la quantità, l’inizio, la fine..

14 SCHOPENHAUER CRUDELE VERITà DEL MONDO:
Miliardi di esseri vivono solo per vivere e continuare a vivere Mascherano questa situazione postulando un Dio al quale finalizzare la loro vita e in cui trovare un senso per le loro azioni

15 7. Manifestazioni della volontà di vivere
due fasi REALTà NATURALI (spazio-temporali): sono la moltiplicazione delle idee. Tra gli individui e le idee esiste un rapporto di copia-modello, per cui i singoli esseri risultano riproduzioni dell’unico prototipo originario, l’idea. IDEE: Sistema di forme immutabili, a-spaziali e a-temporali STRUTTURATE IN GRADI POSTI IN ORDINE ASCENDENTALE “PIRAMIDE COSMICA”

16 “PIRAMIDE COSMICA” + COSCIENZA - SICUREZZA - COSCIENZA + SICUREZZA
UOMO - COSCIENZA + SICUREZZA PIANTE E ANIMALI FORZE GENERALI DELLA NATURA UOMO RAPPRESENTA LA VOLONTà PIENAMENTE CONSAPEVOLE È UN “ANIMALE MALATICCIO” perché COME GUIDA DELLA VITA LA RAGIONE è MENO EFFICACE DELL’ISTINTO

17 8. IL PESSIMISMO “La vita umana è come un pendolo che oscilla incessantemente fra il dolore e la noia, passando attraverso l’intervallo fugace, e per di più illusorio, del piacere” (“Il mondo come volontà e rappresentazione”) DOLORE = Legge profonda della vita

18 Dolore, piacere e noia. Secondo Schopenhauer:  VITA = DOLORE
 VOLERE = DESIDERARE  DESIDERARE = TENSIONE (per mancanza di qualcosa che si vorrebbe) Quindi… DESIDERIO = ASSENZA = DOLORE Uomo  Volontà più cosciente rispetto agli altri esseri Più bisognoso e mancante

19 Godimento fisico + Gioia psichica = CESSAZIONE DEL DOLORE
Anche secondo Giacomo Leopardi Pietro Verri Infatti Schopenhauer sostiene che… Per IL PIACERE bisogna per forza che ci sia uno stato precedente di TENSIONE/DOLORE. Es. Il godimento del bere presuppone la sofferenza della sete.

20 Problema: Il dolore non può essere ridotto Il piacere nasce dopo la cessazione di una tensione fisica o psichica “Non v’è rosa senza spine, ma vi sono parecchie spine senza rose” (“Parerga e Paralipomena” ) Dolore = Desiderio Piacere = Funzione derivata del dolore Piacere vince dolore solo a patto di annullare se stesso 3° Posizione dell’esistenza umana: La noia Subentra quando viene meno l’aculeo del desiderio

21 La sofferenza universale
Volontà di vivere = Tensione perennemente insoddisfatta Si manifesta sotto forma di una Sehnsucht cosmica (desiderio inappagato) Dolore  Coinvolge ogni creatura  L’uomo soffre di più: - “Più intelligenza avrai, più soffrirai” - “Chi aumenta il sapere, moltiplica il dolore” PESSIMISMO COSMICO  Il male non è solo nel mondo, ma nel principio stesso da cui esso dipende.

22 Dolore universale Volontà Lotta crudele tra tutte le cose
Esempio di autolacerazione dell’unica volontà in una Gli esseri esistono solo per molteplicità conflittuale di parti divorarsi l’un l’altro e individui reciprocamente ostili: La formica d’Australia: “ […] quando la si taglia comincia una lotta fra la parte del corpo e quella della coda; quella ghermisce questa col morso,questa si difende validamente col pungere quella. La battaglia dura di solito una mezz’ora, finché le due parti muoiono, o vengono trascinate via da altre formiche.” (“Il mondo come volontà e rappresentazione”)

23 L’illusione dell’amore
Ruolo importante per la natura  Sopravvivenza della specie  A M O R E ( = basilare per ogni individuo ) MAGGIORE STIMOLO ESISTENZIALE “Perché s’impadronisce della metà delle forze e dei pensieri dell’umanità più giovane” Fine ultimo dell’amore = Accoppiamento  NO amore = NO sessualità PERO’… “Ogni innamoramento affonda nell’istinto sessuale” QUINDI… L’amore procreativo viene inconsapevolmente avvertito come “peccato” e “vergogna”.

24 9. CRITICA A VARIE FORME DI OTTIMISMO
Schopenhauer = “Maestro del sospetto” + Nietzsche, Marx e Freud Critica gli uomini che cercano di celare a se stessi le cose negative della realtà  Tecnica dello “smascheramento” Ideologia maggiormente bersagliata = OTTIMISMO COSMICO Mondo = Organismo perfetto governato da Dio (Pensiero di Hegel) Secondo Schopenhauer: Vita = Esplosione di forze irrazionali Mondo = Teatro dell’illogicità e della sopraffazione Verificabile anche nella natura con: la “legge della giungla”

25 Critica un’altra “menzogna”: Tesi della bontà e della socievolezza
(OTTIMISMO SOCIALE) Pensiero di Schopenhauer: Rapporti umani basati su  conflitto Quindi… Gli uomini vivono insieme solo per bisogno PESSIMISMO ANTROPOLOGICO E SOCIALE Rifiuta: OTTIMISMO STORICO Polemica contro lo storicismo, contrapponendosi a: - Contemporanei - Romantici - Cultura dell’800

26 Ridimensiona la portata conoscitiva della storia
Non è una scienza in quanto, anziché procedere per concetti e leggi generali, è costretta a limitarsi alla catalogazione dell’individuale. Storici  a furia di studiare gli uomini finiscono per vedere che di epoca in epoca mutano In realtà “non vi è nulla di nuovo sotto il sole” e che il destino dell’uomo presenta dei tratti immutabili Solo modo di occuparsi di storia è: evidenziare , attraverso lo studio degli avvenimenti del passato, la costante uniformità e ripetitività della storia Cambia solo la “facciata superficiale” , non l’essenza delle cose Esorta al passaggio dalla storia  alla filosofia

27 Storia = fatale ripetersi di un medesimo dramma
Bisogna prendere coscienza del fatto che l’umanità si trova nel medesimo e perpetuo stato di dolore e spera di metterlo a tacere inseguendo un mutamento e un progresso illusori Compito: offrire all’uomo la coscienza di sé e del proprio destino

28 10. LE VIE DELLA LIBERAZIONE DAL DOLORE
Secondo Schopenhauer la vita è dolore. Egli ritiene inoltre che l’esistenza si impara a non volerla poco per volta. Ciò può presupporre un invito al suicidio, invece il filosofo propone il RIFIUTO DEL SUICIDIO “ il suicidio, lungi dall’essere negazione della volontà, è invece un atto di forte affermazione della volontà stessa.” Il suicidio sopprime soltanto una manifestazione fenomenica della volontà di vivere, lasciando intatta la cosa in sé, la quale, morendo in un individuo, rinasce in mille altri.

29 VERA RISPOSTA AL DOLORE DEL MONDO
LIBERAZIONE DALLA STESSA VOLONTà DI VIVERE (attraverso la presa di coscienza del dolore) VERA RISPOSTA AL DOLORE DEL MONDO “voluntas” “noluntas” Schopenhauer articola l’ ITER SALVIFICO dell’uomo in tre momenti principali ARTE ETICA ASCESI

30 Permette la cessazione temporale del dolore
L’ARTE Conoscenza libera e disinteressata degli aspetti universali e immutabili della realtà IDEE Permette la cessazione temporale del dolore Funzione catartica: l’uomo contempla la vita elevandosi al di sopra del dolore, delle volontà e del tempo. INDIVIDUO: si stacca dalle catene della volontà annulla i suoi desideri si trasforma in puro occhio del mondo Si immerge nell’oggetto dimenticando il dolore FORME D’ARTE Più IMPORTANTI: MUSICA: è l’arte più ricca e spirituale, ha un linguaggio più universale. Allontana l’uomo dal mondo fenomenico. TRAGEDIA: è l’autorappresentazione del dramma della vita

31 ETICA Implica un impegno nel mondo a favore del prossimo
Si concretizza in due virtù cardinali: GIUSTIZIA: ha un carattere negativo perché consiste nel non fare il male e nell’essere disposti a riconoscere agli altri ciò che siamo pronti a riconoscere a noi stessi CARITà: volontà positiva e attiva di fare del bene al prossimo Deriva da un’esperienza vissuta sentimento di Scopo: far terminare la lotta fra uomini, la quale rappresenta una delle principali fonti di dolore dell’uomo PIETà COM-PASSIONE attraverso cui l’uomo si identifica con il tormento degli altri

32 ASCESI Nasce dall’ “orrore” dell’uomo per la volontà di vivere
È la tecnica che permette di raggiungere la liberazione totale dall’egoismo, dall’ingiustizia e dalla stessa volontà di vivere Soppressione della volontà di vivere: unico vero atto di libertà possibile per l’uomo DIVERSE FORME DI ASCESI “castità perfetta”: costituisce il primo gradino dell’ascesi libera dall’impulso alla generazione La rinuncia ai piaceri, l’umiltà, il digiuno, la povertà e il sacrificio : sono le altre manifestazioni tipiche dell’ascetismo, hanno tutte lo scopo di liberare la volontà di vivere dalle proprie catene


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