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Le relazioni con i media

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Presentazione sul tema: "Le relazioni con i media"— Transcript della presentazione:

1 Le relazioni con i media

2 Le Relazioni con i Media
Tutto sembra cambiare ancora non è chiaro : che cosa sopravviverà del passato e del presente; come sopravviverà e soprattutto quali saranno i modelli dominanti 1

3 Il futuro dei media non poggerà le sue basi sulla loro capacità di veicolare la notizia, ma piuttosto su quella di stimolare e creare il dialogo Le fonti tradizionali di informazione stanno lasciando il passo ai cinguettii di twitter 1

4 PR 2.0 Oggi le aziende non possono fare a meno di ascoltare le “persone influenti” che parlano della propria personale storia

5 Gli individui basano sempre più le loro opinioni e le loro scelte sulle informazioni che si generano all’interno delle comunità di riferimento. Da The Media Center dell’American Press Institute, già nel 2021 il 50% delle notizie sarà prodotto direttamente dai cittadini 1

6 le notizie sono su twitter la passione e l’engagement.
L’audiance non è su twitter ma le notizie sono su twitter e non conta più il numero dei followers ma la passione e l’engagement. «If searching for news was the most important development of the past decade, sharing news may be the mosto important of the next» (Pew Research Centres’s Project for Excellence in Journalism) 1

7 In una società sempre più eterogenea, multiculturale, fluida e modificabile
la comunicazione non è più un processo lineare ma piuttosto un processo interpretativo in cui si devono ascoltare ed interpretare le aspettative dei vari soggetti 1

8 a produttori di contenuti
Da Audience a produttori di contenuti 1

9 Relazioni con i media: definizioni, obiettivi, ruoli
Le relazioni con i media creano e gestiscono la veicolazione consapevole di informazioni finalizzate a obiettivi specifici ed a pubblici mirati. 1

10 Creazione di reputazione
Obiettivi e ruoli delle Relazioni con i Media: Svolgere una azione efficace nei confronti dei mezzi di comunicazione Garantire una comunicazione coerente con gli obiettivi aziendali Costruire una relazione con i giornalisti Veicolare messaggi mirati attraverso fonti esterne all’organizzazione ritenute autonome, credibili ed autorevoli Promuovere la pubblicazione spontanea di articoli favorevoli e evitare/influenzare la pubblicazione di articoli critici Creazione di reputazione 1

11 Nel mutato contesto digitale questo ruolo fondamentale non si è ridotto, ma anzi, si è accresciuto ed ha trovato nuovi spazi di rifermento. 1

12 è divenuto il luogo di dialogo per eccellenza
Internet, nato come luogo della controinformazione, oggi è divenuto un media a tutti gli effetti è divenuto il luogo di dialogo per eccellenza 1

13 La disintermediazione della informazione impone oggi alle Relazioni con i Media una attenzione sempre più alta verso canali e fonti di informazione I nuovi media hanno modificato il modo di produrre e definire i contenuti della informazione 1

14 Off line media relation e On line media relation oggi convivono in una simbiosi sempre più stretta che potrà privilegiare ora un canale ora l’altro ma che certamente non può prescindere da entrambi. In Line Media Relation 1

15 Da Story Telling a Story hearing
Quali sono gli effetti della nostra storia sui vari pubblici 1

16 Costruire una notizia Qualunque sia la tipologia del media di riferimento, off e on line, qualunque sia il contesto operativo, obiettivo primario delle relazioni con i media è quello di «costruire una notizia» 1

17 Quale notizia? Per il committente qualunque informazione che lo riguarda è sempre una notizia («dovete fare un bel comunicato stampa») Per il giornalista non la è quasi mai («ne abbiamo già parlato», «ho bisogno di altre informazioni» «non va bene per la mia pagina»..) E per il comunicatore? Far comprendere al committente se una notizia è veramente tale o come trasformare una semplice informazione in una vera notizia e offrire al giornalista una visione dei fatti, un racconto che possa ai suoi occhi giustificarne la pubblicazione. 1

18 Due parametri per definire una notizia:
Una notizia è una informazione che ha un contenuto di novità Una notizia è sempre una interpretazione per quanto fedele possa essere 1

19 Caratteristiche di una notizia : Originalità Emozionalità
Priorità e rilevanza Interesse publico Autorevolezza della fonte e prestigio del protagonista Vicinanza alla comunità di riferimento Chiarezza ed intellegibilità 1

20 Chi gestisce le Relazioni con i Media
L’ufficio relazioni con i media è un «polo emittente» che comunica con i giornalisti (pubblico/strumento) per raggiungere lettori, consumatori, influenti destinatari ultimi del messaggio che si vuole trasmettere. Per parlare con quest’ultimi bisogna dunque sapere farsi ascoltare dai primi 1

21 L’ufficio relazioni con i media: il ruolo
Ricercare all’interno dell’organizzazione gli elementi di notiziabilità Strutturare i messaggi chiave dell’azienda funzionali agli obiettivi di posizionamento Garantire un flusso di comunicazione continuativo verso l’esterno coerente con gli obiettivi dell’azienda Raccogliere le informazioni presenti sul mercato che possono contribuire a indirizzare le scelte del management

22 Teorie di riferimento e relazioni con i media
Le teorie più significative sono le seguenti : Information subsidies theory Agenda setting/building theory Framing Theory Third party endorsement

23 Information subsidy Attività volta a fornire ai giornalisti tutte quelle risorse informative che agevolano il loro lavoro. L’information subsidy è stato studiato da Gandy (1982) e da Turk (1986) come lo strumento attraverso il quale i professionisti di relazioni pubbliche facilitano la agenda building dei giornalisti con lo scopo di influenzare l’opinione pubblica, aiutando i media nella scelta di quello che deve essere pubblicato e nel come deve essere percepito. 1

24 L’ufficio relazioni con i media: i principi base
Per costruire un rapporto proficuo con i giornalisti è necessario basare il rapporto sulla reciproca fiducia, per questo bisogna agire con: serietà professionalità correttezza rispetto della verità rispetto dei ruoli puntualità completezza delle informazioni

25 L’ufficio relazioni con i media: i principi etico-professionali
Dare informazioni veritiere Fornire le prove oggettive delle notizie che si propongono Essere sempre disponibile a soddisfare le richieste di informazioni Non criticare il lavoro dei giornalisti Non supplicare per la pubblicazione di un articolo Non chiedere la soppressione di una notizia

26 Operatività URM L’accesso ad una serie di fonti informative
Analisi, studio della industry di riferimento Creazione di una mailing list ragionata e che includa una sorta di anamnesi dettagliata dei giornalisti di riferimento Un archivio dotato anche di tutto il materiale tecnico e fotografico necessario Una documentazione di base già predisposta per qualunque necessità anche la più improvvisa Un servizio di monitoraggio che coinvolga tutti i mezzi di riferimento, inclusi quelli on line Rassegna stampa 1

27 Gli strumenti delle Relazioni con i Media
Il comunicato stampa è lo strumento “primordiale”, il “primo comunicato stampa” rimarrà sempre impresso nella mente del professionista come il primo amore o forse anche di più. 1

28 Le 5 W: Who What When Where Why 1

29 Regole per un buon comunicato stampa
La struttura del testo deve essere modulare e logica. Il comunicato stampa è un servizio. I periodi devono essere brevi, la prosa lineare e la punteggiatura precisa. L’uso di aggettivi ed avverbi deve essere ridotto al più possibile ed in ogni caso “parsimonioso”. Evitare frase fatte, uso di lingue straniere, belle parole e tecnicismi laddove possibile. La grafica deve essere chiara e la spaziatura sufficiente per permettere eventuali integrazioni. 1

30 La conferenza stampa una icona, un mito, un incubo
La “famosa conferenza stampa”: una icona, un mito, un incubo 1

31 Il Press Briefing E’, per così dire, una forma più leggera di conferenza stampa che si utilizza quando non vi siano esigenze di comunicazioni generali e temporali 1

32 L’Intervista E’ il desiderio recondito di quasi tutti i manager (meglio se con la foto). La maggior parte di loro lo negheranno ma una bella intervista fa sempre piacere Gratifica non solo l’intervistato ma anche il giornalista È una negoziazione e non deve avere spazi di ambiguità 1

33 L’Intervista : tipologie
Interviste di presentazione di una novità Interviste di approfondimento / commento Interviste esclusive Incontri di relazione

34 L’Intervista : regole di efficacia
Conoscere la testata, il giornalista e le sue aree di interesse Immaginare le domande di base e quelle più difficili Esercitarsi sulle risposte e sui messaggi chiave Essere chiari e coincisi Ripetere più volte i messaggi chiave nel corso dell’intervista Essere trasparenti Guidare l’intervista: non aspettare sempre e solo le domande del giornalista

35 Altri strumenti delle relazioni con i Media
La smentita: è una forma di comunicazione scritta inviata solitamente al Direttore finalizzata a correggere o modificare una notizia pubblicata in modo erroneo o parzialmente erroneo. La smentita deve essere mirata e circostanziata ed il suo obiettivo è la pubblicazione. 1

36 Le agenzie di stampa Svolgono una funzione di raccolta e di selezione delle notizie più interessanti provenienti da enti e imprese. Dopo aver sintetizzato le notizie, le mettono a disposizione delle redazioni giornalistiche 1

37 La misurazione dei risultati
Individuazione dei parametri di misurazione Misurazione economica Analisi qualitativa Analisi quantitativa Analisi dei competitor

38 Criteri quantitativi:
Volume copertura generata nel periodo, intesa come valori assoluti, percentuali e margini di crescita rispetto allo starting point Trend di copertura finalizzato ad analizzare la progressione sui singoli mesi Numero degli argomenti/ scenari di dibattito in cui l’impresa è presente Media mix/tipologia dei media ( agenzie, stampa quotidiana o periodica, TV, radio, media on line…) Benchmark con i main competitors sui principali indicatori quantitativi Profilo della testata o spazio web Controvalore economico generato a fronte di un investimento in pubblicità classica della stessa tipologia dell’articolo 1

39 Criteri qualitativi: Origine della copertura: generata o spontanea
Tono generale dell’articolo ( positivo, negativo o neutrale) Tipologia dell’articolo ( totalmente dedicato, presenza con menzione, virgolettato….) Ricorrenza dei messaggi chiave predefiniti con il cliente Presenza di features intese come nome dell’impresa nei titoli, sottotitoli o occhielli, presenza di foto… 1


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