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0ttobre 2005MilanoCentro di formazione politica Comunicare la politica Mario Rodriguez.

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Presentazione sul tema: "0ttobre 2005MilanoCentro di formazione politica Comunicare la politica Mario Rodriguez."— Transcript della presentazione:

1 0ttobre 2005MilanoCentro di formazione politica Comunicare la politica Mario Rodriguez

2 Ÿ Non è politica ma comunicazione. Il programma di Blair è pura comunicazione. Di questa noi italiani siamo molto esperti. Abbiamo già dato. Grazie. Eugenio Scalfari - Repubblica - 26 giugno 2005

3 Ÿ Le domande di oggi Che rapporto c è tra politica e comunicazione? Perch é ci occupiamo tanto di comunicazione? È la comunicazione ad essere diventata pi ù importante o siamo noi che ce ne siamo accorti. E perch é solo o proprio adesso? Come dobbiamo modificare il nostro comportamento alla luce della importanza che abbiamo capito che la comunicazione ha? Ma cosa rende la comunicazione efficace, come e perch è le persone si formano o cambiano opinione? Che significa comunicare la politica? Si può comunicare solo in campagna elettorale, cosa è la campagna permanente?

4 Ÿ Comunicazione vs politica Sembrerebbe che la comunicazione sia diventata una categoria a sé, non il modo attraverso lazione umana costruisce più o meno consapevolmente i significati e quindi la realtà sociale. Come se la comunicazione, di un concetto di un prodotto o di una proposta politica, potesse essere scollegata dalla sua esperienza. Come se le persone potessero davvero essere persuase indipendentemente dalla loro esperienza del messaggio.

5 Ÿ Ma cosa si intende per comunicazione? La comunicazione è spesso sinonimo di retorica nella accezione popolare negativa non in quella colta: la volontà di apparire diversi da quello che si è davvero, make up più che image. La comunicazione non è solo spin, forzatura, volontà di apparire ciò che non si è, è costruzione di significato, negoziazione di significato, messa in comune di significato attraverso la costruzione di una relazione, un legame.

6 Ÿ Unattività strategica La comunicazione è unattività essenziale degli individui e delle organizzazioni di ogni tipo per raggiungere i propri scopi. lattività consapevolmente svolta a sostegno del raggiungimento di obiettivi strategici. un comportamento dal quale non possiamo sottrarci e che alcuni sviluppano con maggiore consapevolezza perché ne hanno riconosciuto limportanza, la centralità, lessenzialità. Le definizioni di comunicazione politica di Mazzoleni, Mancini, e altri autori anglo sassoni (McBlair) e la mia: attività consapevolmente svolta nel campo politico (Bourdieu) per accrescere linfluenza sulle decisioni politiche e il proprio consenso elettorale.

7 Ÿ Più importanza o più consapevolezza? Non è solo o tanto la comunicazione ad essere diventata più importante. Ma è cresciuta è la consapevolezza dellimportanza che la comunicazione ha nelle vicende umane e quindi anche in quella particolarissima vicenda che è la politica.

8 Ÿ La comunicazione veicolo di trasmissione del potere simbolico. Sviati dalla comunicazione come fatto tecnologico e come fatto mediatico, fenomeni che indubbiamente hanno registrato un impressionante sviluppo quantitativo non diamo sufficiente peso al fatto che la comunicazione è un fenomeno squisitamente sociale, umano. Ed è limportanza di questo fenomeno ad essere cresciuta nella consapevolezza della cultura del nostro tempo. Sempre meno i poteri tradizionali dellinterpretazione otto novecentesca della storia (economico, coercitivo, politico) riescono a spiegarla. La guerra sul terreno simbolico (11 settembre) testimonia lirrompere del potere simbolico.

9 Ÿ le organizzazioni come culture e la politica come azione simbolica. Liberata quindi dalle sudditanze tecnologiche e mediatiche la comunicazione appare il cemento delle organizzazioni sociali. La mano invisibile che regge il mercato lascia spazio alla stretta di mano invisibile che fa comportare gli uomini secondo regole non scritte ma condivise. Superata la razionalità ottocentesca. Le emozioni rientrano a pieno titolo nella razionalità umana. Negli ultimi venti anni del secolo scorso è avvenuta unaltra rivoluzione silenziosa quella della tv che ha preso il sopravvento nel campo mediatico.

10 Ÿ La comunicazione efficace Tutti i soggetti sociali (organizzazioni, istituzioni e individui) devono viversi e ripensarsi alla luce della nuova importanza che abbiamo capito avere la comunicazione nelle vicende umane. Saper comunicare significa in primo luogo riportare a consapevolezza i comportamenti che comunicano e strutturare lascolto, dato che i comportamenti comunicano più delle affermazioni e la comunicazione efficace nasce dalla capacità di essere in sintonia, creare significati comuni, con la persona alla quale ci si relaziona.

11 Ÿ Un po di tassonomia Se lobiettivo è dunque quello di analizzare le conseguenze in termini pratici dei comportamenti politici (organizzazioni e individui) nel nuovo contesto comunicativo è opportuno fare un po di chiarezza sui termini per creare un linguaggio comune. Personalità, identità, immagine. Immagine e reputazione. Legittimità, credibilità, affettività di una fonte di comunicazione autorevole. Ascolto e feedback, comunicazione e propaganda. Mettere in comune significati (comunicare) e dare forma a opinioni e modi di pensare (informare). Comunicazione e informazione. Ma anche comunicazione e persuasione.

12 Ÿ Le domande di fondo Perché le persone pensano come pensano, perché votano come votano? Quando hanno deciso e soprattutto quando cambiano opinione. I processi cognitivi come esperienza e la vita quotidiana come filtro dei messaggi che si ricevono. Il tributo da pagare alla psicologia cognitiva: come, quando e perché le persone credono in quello che credono, votano quello che votano. Ma soprattutto come e quando cambiano opinione se lo fanno. Politologi e sondaggisti, leader politici e fenomeni storici. Lelettore che ragiona (Popkin) e lelettore pigro (Campus). Le teorie degli effetti (limitati) dei media (Norris) e le chiacchiere alla macchinetta del caffè (Tonello).

13 Ÿ Comunicare la politica La cultura politica deve vivere la sua fase di adeguamento alla nuova importanza e consapevolezza della comunicazione. Come adeguare i comportamenti dei soggetti / attori politici (la prassi) al nuovo contesto. Come ripensare lagire politico alla luce della nuova consapevolezza dellimportanza della comunicazione nella società mediatizzata. Il marketing politico quindi è un falso problema. Tutti gli agire sono agire comunicativo e simbolico.

14 Ÿ Comunicare la politica Nella società contemporanea gli attori sociali devono ampliare la capacità di governare consapevolmente la leva comunicazione, il sistema di relazioni nel quale si è inseriti. La comunicazione dei soggetti / attori politici se vuole essere allaltezza del proprio tempo, essere quindi efficace cioè sostenere il raggiungimento di obiettivi perseguiti consapevolmente, è obbligata a fare proprie le acquisizioni maturate nel campo economico, nel campo commerciale, nel mercato dei beni e servizi. Senza presunzioni. Una nuova consapevole ibridazione. Ma libridazione non è una novità, sempre la politica ha comunicato con larmamentario culturale del proprio tempo.

15 Ÿ Il problema però è traslare non trasferire pedissequamente. La prassi politica deve ibridarsi, innestare nel proprio corpo di credenze e culture le acquisizioni maturate in altri campi e dare vita a qualcosa di originale. Una professionalità nuova. Come far vivere esperienze conoscitive alle persone a cui si ci rivolge. Prodotti e reti di vendita, abiti della domenica e modi di vestire di tutti i giorni: ascoltare per capire cosa chiedono le persone alla politica e organizzare la propria presenza sul territorio nellepoca del dominio della tv.

16 Ÿ Il linguaggio Non si tratta solo di un riposizionamento linguistico per avere nuovo appeal a livello mediatico: riconcettualizzare le politiche non è un superficiale lavoro di creazione di messaggi. Riconcettualizzare le politiche significa prendere degli obiettivi politici attualmente inseriti in un certo modo di vedere le cose e ridefinirli in un altro contesto completamente diverso con implicazioni del tutto differenti. Non è solo una questione di linguaggio specialistico da delegare ai comunicatori ma è una questione politica, la ridefinizione dei concetti non è solo linvolucro. È necessario inventare nuove metafore che incarnino i valori condivisi.

17 Ÿ levoluzione della comunicazione politica in Italia Adottando lo schema di Pippa Norris si analizzeranno tre periodi quello della comunicazione politica pre moderna (senza la tv) moderna (avvento della tv e della vicenda specifica di Berlusconi) post moderna (il post berlusconi, la fine del decennio dellimmagine e del lookismo).

18 Ÿ Governare consapevolmente i comportamenti che comunicano Come devono essere rivisti gli strumenti messi a punto dalle organizzazioni di mercato (le più esposte e quindi le più sensibili) per renderli adatti alla politica? relazioni media, tecniche di marketing, la pubblicità. Fare i conti con la tv. Leadership e personalizzazione la candidate centered politics: regole del gioco e forme della comunicazione politica. Il potere dei media, attenzione e esperienza: notiziabilità vs coinvolgimento. Le nuove possibilità offerte dalle nuove tecnologie.

19 Ÿ Le nuove abilità della politica: rispondere al potere di agenda setting e al winnowing effect sia per i leader che per le tematiche. La campagna permanente e la costruzione dello spettacolo politico (Edelmann). Sondaggismo malattia senile della democrazia. Succubi o interpreti. Capire quello che la gente pensa per avere il consenso o per trovare la strada per affermare valori. Radicamento sociale, rete di vendita, relazione vs comunicazione.


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