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Focus Bacino Pilota LURA

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Presentazione sul tema: "Focus Bacino Pilota LURA"— Transcript della presentazione:

1 Focus Bacino Pilota LURA
mercoledì 29 marzo 2017 PROGETTO FIUMI Indagine sui carichi inquinanti, relativi impatti sulle acque e valutazione degli scenari d’intervento nei bacini dei fiumi Olona, Seveso, Lambro e Mella Focus Bacino Pilota LURA Torrente Lura a Lomazzo (luglio 2009) Caslino al Piano – lunedì 22 marzo 2010 Valeria Marchesi

2 Brescia, Como, Lecco, Lodi, Milano, Monza e Brianza, Pavia, Varese
mercoledì 29 marzo 2017 Lura 46 km Olona, Lura, Bozzente 166 km Seveso Lambro Settentrionale 150 km Lambro Meridionale 52 km Mella, Gobbia 120 km PROGETTO FIUMI Province Brescia, Como, Lecco, Lodi, Milano, Monza e Brianza, Pavia, Varese

3 Attività del Progetto FIUMI
mercoledì 29 marzo 2017 FASE 1 Censimento scarichi FASE 5 Indagine scarichi industriali di sostanze pericolose FASE 3 Valutazione funzionalità sfioratori di piena FASE 4 Caratterizzazione scarichi di depuratori di acque reflue urbane FASE 2 Caratterizzazione scarichi FASE 8 Valutazione carichi inquinanti FASE 6 Integrazione attività di monitoraggio qualitativo acque superficiali FASE 7 Integrazione attività di monitoraggio quantitativo acque superficiali Quantificazione dei carichi inquinanti Fase 9 Modellizzazione di qualità delle acque – simulazione scenari di riduzione inquinamento FASE 10 Analisi Costi-Efficacia Quantificazione della riduzione dell’ inquinamento Tipologia di interventi rilevanti 3

4 mercoledì 29 marzo 2017 Cronoprogramma

5 Bacino del Torrente LURA
mercoledì 29 marzo 2017 Bacino del Torrente LURA STAZ. PROGETTO FIUMI STAZ. VECCHIA RETE STAZ. RETE 2009 5 5 5

6 Censimento scarichi in CIS
mercoledì 29 marzo 2017 Censimento scarichi in CIS OBIETTIVI Coordinamento delle attività di censimento svolte dalle Province Inserimento nel Sistema Informativo RIAL dei dati rilevati tramite il censimento, relativamente agli scarichi autorizzati Elaborazione di cartografia digitale riportante i dati raccolti ATTIVITA’ Incontri di coordinamento per la pianificazione e programmazione dell’indagine territoriale (organizzazione dell’attività di campo e raccolta dati); Acquisto strumentazione GPS, predisposizione scheda di campo per raccolta dati; Verifica ed integrazione del Database oggetto del censimento.

7 Scheda di campo Strumentazione Censimento scarichi in CIS
mercoledì 29 marzo 2017 Censimento scarichi in CIS Dati da acquisire sul campo Operatore, data del rilievo, Condizioni meteorologiche all’atto del rilievo riportando la data dell’ultimo evento meteorico antecedente il rilievo medesimo ubicazione scarico (Comune, Via, località, zona, ecc.), codice attribuito allo scarico qualora noto Descrizione dell’area urbana nell’intorno della condotta censita (ovvero area residenziale con presenza di nuclei abitativi importante, area industriale, area verde, ecc.) Natura della rete (mista, separata, in parte mista in parte separata, industriale, domestica, assimilate, ecc.) indicandone l’anagrafica (es. rete fognaria Comune di XXXX, azienda XXX, residenza sig. XXX) Posizione dello scarico ovvero sponda dx / sx, sommerso, rialzato, parzialmente sommerso Lo stato di attività (es. attivo, inattivo al momento del rilievo, dismesso) Tipologia costruttiva del tratto terminale (es. in cls, grès, PVC) Le dimensioni (diametro interno), le sezioni (es., circolare ovoidale), se ispezionabile nel tratto immediatamente a monte del terminale, la presenza di sedimenti, materiale e/o liquami / reflui all’interno della bocca di scarico Ecc. Scheda di campo Strumentazione 7

8 Scarichi industriali, impianti depurazione, terminali e sfioratori
mercoledì 29 marzo 2017 Scarichi industriali, impianti depurazione, terminali e sfioratori FASE 2 Scarichi industriali e terminali di fognatura FASE 3 Sfioratori di piena FASE 4 Scarichi depuratori di acque reflue urbane OBIETTIVI Caratterizzazione degli scarichi industriali in CIS e dei terminali di fognatura senza trattamento Informazioni relative alle sostanze pericolose Definizione metodo di indagine per la valutazione della funzionalità degli sfioratori di piena e degli scaricatori di emergenza e sua applicazione al fine di verificarne il dimensionamento, nei bacini di raccolta afferenti ai torrenti Guisa e Lura Verifica del contributo inquinante degli scarichi dei depuratori d’acque reflue urbane e dell’efficienza di rimozione (con particolare riferimento alla presenza di sostanze pericolose) ATTIVITA’ Per le reti fognarie nere o miste con scarichi diretti in C.I.S. si stanno acquisendo i dati delle utenze allacciate alle fognature (documentazione fornita da Province /A.ATO). Raccolta di informazioni (agglomerato di riferimento, previsioni di adeguamento Piano d’Ambito..) su scarichi industriali e terminali di fognatura. Elenco degli scarichi delle reti non collettate da integrare in seguito alle attività della fase 1 di censimento scarichi. Ai fini della caratterizzazione analitica, gli scarichi delle reti non collettate noti saranno da integrare successivamente all’esito del censimento (fase 1) nel programma di controllo scarichi (terminali significativi). Incontro con la Provincia di Como finalizzato alla richiesta dati, elaborati grafici, progetti di adeguamento. E’ stato definito l’elenco dei manufatti idraulici che insistono sul Lura e sui suoi affluenti. Pianificazione e programmazione di sopralluoghi ed ispezioni sugli sfioratori ubicati sul bacino del Lura. Ai fini dello sviluppo della metodologia sono in corso valutazioni sul dimensionamento dei manufatti. Le attività di controllo sono pianificate e programmate sugli scarichi dei depuratori. Ai Gestori si chiederà la caratterizzazione dei reflui in ingresso impianto e di rendere disponibili i dati del PMC e quelli di controllo degli scarichi in fognatura, collettati all’impianto di depurazione. Solo per il bacino pilota, al Gestore Alto Lura (Bulgarograsso) e a Lura Ambiente (Caronno Pertusella) è stato chiesto di procedere alla caratterizzazione analitica dei liquami in uscita dagli sfioratori a monte impianto, in tempo di pioggia (integrazione fase 3). I dati raccolti derivanti dalle misure in ingresso ed in uscita dall’impianto ed in fasi intermedie del processo di depurazione, sono utilizzate per alimentare un software (SWATER) previsionale di calcolo dell’efficienza di trattamento.

9 Scarichi industriali, impianti depurazione, terminali e sfioratori
mercoledì 29 marzo 2017 Scarichi industriali, impianti depurazione, terminali e sfioratori FASE 2 Scarichi industriali e terminali di fognatura FASE 3 Sfioratori di piena FASE 4 Scarichi depuratori di acque reflue urbane CRITICITA’ Difficoltà a reperire documentazione tecnica utile alla valutazione dei cicli produttivi per le aziende non classificate come IPPC; Insufficienti informazioni relativamente ai carichi idraulici immessi nei corpi idrici; Database incompleti e non omogenei dei dati infrastrutturali e dei terminali di fognatura. Reti caratterizzate da consistenti infiltrazioni; I collettori presentano carichi idraulici elevati probabilmente dovute ad acque parassite; Difficoltosa accessibilità ai manufatti oggetto di indagine (scolmatori in proprietà private); Alcuni scolmatori sono attivi in tempo di asciutta. Alcuni scolmatori coincidono con gli scaricatori di emergenza e potrebbero addurre anche in tempo asciutto i reflui nel corpo ricettore, quando si crea un rigurgito sino alla condotta di derivazione. Difficoltà nel reperimento dei dati carichi effettivi e di regolazione/conduzione dell’impianto PROPOSTE Raccolta e normalizzazione di informazioni per l’aggiornamento dei sistemi informativi regionali. Ad integrazione delle soluzioni progettuali derivanti dagli adeguamenti alle disposizioni del RR 3/2006 (in particolare valutazione incidenza acque parassite), si stanno definendo i criteri della metodologia che si vuole sperimentare nel bacino del Lura. Per la definizione dei criteri della metodologia diventa vincolante l’acquisizione dei dati costruttivi dei vari manufatti e progettuali delle reti e dei relativi impianti ubicati sulle reti. Eliminazione acque parassite dalle infrastrutture, con interventi sostanziali sull’impianto

10 Funzionalità degli sfioratori di piena
mercoledì 29 marzo 2017 Funzionalità degli sfioratori di piena Elenco sfioratori censiti nel 2005 Codifica Comune Denominazione torrente AR013010NU0017 APPIANO GENTILE Torrente Antiga AR013010NU0018 AR013010NU0027 AR013024NU0001 BIZZARONE affluente Torrente Lura AR013034NU0026 BULGAROGRASSO Torrente Lura AR013034NU0018 AR013034NU0019 AR013034NU0025 AR013034NU0020 AR013036NU0014 CADORAGO AR013036NU0012 AR013036NU0007 AR013045NU0001 CARBONATE Torrente Gradaluso AR013055NU0009 CASSINA RIZZARDI Roggia Livescia AR013102NU0011 FINO MORNASCO AR013102NU0012 AR013102NU0014 AR013102NU0015 AR013102NU0016 AR013102NU0017 AR013109NU0001 GIRONICO AR013114NU0002 GUANZATE AR013131NU0002 LOCATE VARESINO AR013131NU0001 AR013131NU0011 AR013131NU0012 AR013133NU0006 LOMAZZO Scaricatori Alto Lura Bulgarograsso 2 Olgiate Comasco Villa Guardia Lurate Caccivio Solbiate 1 Beregazzo con Figliaro Gironico

11 Funzionalità degli sfioratori di piena
mercoledì 29 marzo 2017 Funzionalità degli sfioratori di piena Sono state prodotte delle cartografie (1:50.000; 1:5.000) per il bacino sotteso dall’Alto Lura. Sono state redatte delle carte tematiche per visualizzare la posizione di pozzi e attingimenti nei cis e le relative stazioni di monitoraggio del corso d’acqua, rispetto a quella di scarichi diretti in ambiente ed in particolare degli sfioratori

12 Funzionalità degli sfioratori di piena
mercoledì 29 marzo 2017 Funzionalità degli sfioratori di piena Carichi inquinanti eccessivi rispetto alla qualità attesa e al basso potere diluente del torrente Secche complete e prolungate Perdita d’acqua dall’alveo Attivazione degli scolmatori

13 Attività monitoraggio qualitativo
mercoledì 29 marzo 2017 Attività monitoraggio qualitativo OBIETTIVO: Integrazione della rete di monitoraggio al fine di simulare correttamente l’asta fluviale. ATTIVITA’: Sopralluoghi per identificare i punti idonei a diventare stazioni integrative di campionamento; Definizione del Profilo analitico per ogni bacino: - Individuazione della frequenza di campionamento in funzione della tipologia della stazione (rete 2009/2010; stazioni ad hoc per il progetto, stazione vecchia rete) 3. Pianificazione spazio-temporale delle attività di monitoraggio - 1° settimana: SEVESO; - 2° settimana: OLONA –BOZZENTE – LURA - 3° settimana: LAMBRO - MELLA Campionamento in condizioni meteo stazionarie da almeno 7 gg.

14 CLASSE 5 4 Torrente Lura: LIM CLASSE 5 4

15 Andamento dei parametri di base anni 2007-2009
Torrente Lura: Andamento dei parametri di base anni 0.1 mg/l 1,5 mg/l 1000 u.f.c./100ml 0,15 mg/l 4 mg/l

16 Andamento di alcuni metalli anni 2007-2009
Torrente Lura: Andamento di alcuni metalli anni 7 µg/l 20 µg/l

17 Integrazione Attività Monitoraggio Qualitativo
mercoledì 29 marzo 2017 Integrazione Attività Monitoraggio Qualitativo 17

18 Attività monitoraggio quantitativo
mercoledì 29 marzo 2017 Attività monitoraggio quantitativo OBIETTIVO Raccolta dei dati di portata misurati in concomitanza delle misure qualitative per l’utilizzo in input alla modellistica di qualità. ATTIVITÀ Individuazione dei punti significativi per il campionamento quali-quantitativo delle acque ad integrazione della rete ordinaria di monitoraggio quantitativo, cercando di verificare, in situ, la possibilità d’inserire la strumentazione, per la lettura del livello e la stima della portata delle stazioni integrative, ove sono già previste delle misure di qualità; Supporto ai dipartimenti nell’acquisto e utilizzo della strumentazione per le misure quantitative; effettuazione di alcune misure quantitative, ad integrazione di quelle eseguite dai Dipartimenti al fine di condividere ed uniformare le metodologie e le tecniche delle misure di portata (misure quantitative) e la relativa reportistica; Supporto ai Dipartimenti provinciali nell’elaborazione delle scale di deflusso alle stazioni integrative.

19 Attività monitoraggio quantitativo
mercoledì 29 marzo 2017 Attività monitoraggio quantitativo MISURA DELLE PORTATE Per ogni misura è prodotto un report che indica luogo, ora, modalità esecuzione e valori

20 ELABORAZIONE SCALE DI DEFLUSSO
mercoledì 29 marzo 2017 Integrazione Attività Monitoraggio Quantitativo ELABORAZIONE SCALE DI DEFLUSSO Per il range coperto dalle misure, le scale permettono di stimare la portata leggendo il livello BACINO Installaz. Asta da valutare Olona, Lura, Bozzente, Groane 11 4 Seveso 2 Lambro Settentr. 5 Lambro Merid. Mella 1 Asta Idrometrica Rho Q=7.893 x h < h (m) < 0.40 Dove le scale di deflusso non sono applicabili per motivi idraulici, le misure sono effettuate di volta in volta con gli strumenti appropriati 20

21 MODELLO DEL TERRITORIO
mercoledì 29 marzo 2017 Valutazione dei Carichi Fase 8: Valutazione dei Carichi Fase 9: Modellistica MODELLO DEL TERRITORIO Modello di Qualità delle Acque Fluviali Derminanti Popolazione Attività Produttive Pressioni Stima dei carichi inquinanti potenziali Stato Stima della qualità chimico-fisica delle acque Stima della Popolazione Fluttuante 21

22 Aziende con emissioni potenziali di Cadmio, Cromo, Nichel
mercoledì 29 marzo 2017 Valutazione dei Carichi Aziende con emissioni potenziali di Cadmio, Cromo, Nichel N° aziende nel bacino del Lura Totale Regione Cd 37 1530 Cr 44 1811 Ni 98 4380

23 Dettaglio area di Saronno – Caronno
mercoledì 29 marzo 2017 Valutazione dei Carichi Dettaglio area di Saronno – Caronno (Sovrapposto il reticolo fognario e in trasparenza gli agglomerati)

24 Dettaglio area di Saronno – Caronno
mercoledì 29 marzo 2017 Valutazione dei Carichi Dettaglio area di Saronno – Caronno Nichel – quantitativi potenziali stimati (g/anno) Numero addetti Classe ATECO

25 Esempi di criticità rilevate
mercoledì 29 marzo 2017 Valutazione dei Carichi Veicolazione dei Carichi Civili e Industriali Esempi di criticità rilevate Rami di fognatura indipendenti sono attribuiti ad uno stesso agglomerato E’ presente la fognatura ma manca l’agglomerato Situazione corretta 25

26 INTERVENTI ISTANZIATI collocati geograficamente sul territorio……
martedì 22 settembre 2009 Modellazione qualità acque e scenari d’intervento Identificazione degli scenari di simulazione METODOLOGIA AMBITI DI INTERVENTO QUALITA’ DELL’ACQUA SISTEMAZIONE IDRAULICA RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE e BIODIVERSITA’ INTERVENTI ISTANZIATI collocati geograficamente sul territorio…… ELENCO DEI POSSIBILI INTERVENTI Sulla base delle MISURE previste da: - Piano di Gestione del Distretto Idrografico del Po; - Accordo di Programma per la salvaguardia idraulica area metropolitana milanese; - Contratti di Fiume … PARAMETRIZZAZIONE DELL’INTERVENTO NEL MODELLO Qual2K BENEFICI ATTESI 26

27 Scenari di simulazione: Torrente LURA SCENARI DI INTERVENTO
martedì 22 settembre 2009 martedì 22 settembre 2009 Scenari di simulazione: Torrente LURA SCENARI DI INTERVENTO DESCRIZIONE A Misure strutturali obbligatorie o programmate A0 Misure di base obbligatorie per l’adeguamento alla normativa A1 Interventi programmati e/o finanziati (bandi CARIPLO, Contratti di Fiume, AdP per la salvaguardia idraulica di Milano, …) B Misure supplementari non programmate B1 Riqualificazione morfologica, spondale e del corridoio fluviale: tratto Cadorago-Rovellasca B2 Affinamento dell’effluente dell’impianto di depurazione Alto Lura B3 Riqualificazione idraulica del bacino imbrifero, dell’alveo, delle sorgenti e del reticolo idrografico minore, con restituzione di portata di base al torrente B4 Riuso irriguo dell’effluente dell’impianto di depurazione di Caronno Pertusella C Raggiungimento degli obiettivi di qualità (approccio inverso) Valutazione di vie alternative per il raggiungimento dell’obiettivo 27 27 27

28 martedì 22 settembre 2009 Modellazione qualità acque e scenari d’intervento - Scenario di taratura SCENARIO di TARATURA Dati di Input - Ripartizione carichi inquinanti gravanti sul corso d’acqua 28

29 Scenario A – Misure obbligatorie e/o programmate
mercoledì 29 marzo 2017 Scenario A – Misure obbligatorie e/o programmate 60 µg/L 100 µg/L

30 Scenario B1 – Interventi Riqualificazione Fluviale
mercoledì 29 marzo 2017 Scenario B1 – Interventi Riqualificazione Fluviale Inserimento da Cadorago a Rovellasca di un tratto piuttosto esteso (5 km) soggetto a interventi di: risagomatura torrente con sviluppo meandriforme, riprofilatura sponde, inserimento lanche laterali e altri habitat artificiali e realizzazione sistema aree umide 60 µg/L 1200 µg/L

31 CLASSE LIM PER I VARI SCENARI DI SIMULAZIONE
mercoledì 29 marzo 2017 CLASSE LIM PER I VARI SCENARI DI SIMULAZIONE BASE AO+A1 B1 B2 B3 B4 B1+B2+B3+B4 LOMAZZO V IV III II RHO Misure obbligatorie e/o programmate A0+A1 Riuso irriguo dell’effluente dell’impianto Lura Ambiente A0+A1 affinamento effluente impianto di depurazione Alto Lura A0+A1 riqualificazione morfologica, spondale A0+A1 Riqualificazione idraulica del bacino e recupero portate di base 31

32 Scenario C – Raggiungimento obiettivi di qualità
mercoledì 29 marzo 2017 Scenario C – Raggiungimento obiettivi di qualità Metodologia per valutazione diverse opzioni relative a raggiungimento obiettivo qualità per uno specifico parametro Contributo predominante Nichel: da impianto Alto Lura Opzioni complementari utili a raggiungimento obiettivo qualità: diminuzione carico dall’impianto (limiti allo scarico VS tecnologie specifiche impianto) riequilibrio regime idraulico del torrente Elaborazione 4 scenari variando carico e portata diluente (mantenendo costante concentrazione Nichel attesa a Lomazzo) Concentrazione a Lomazzo < a obiettivo qualità Supporto a processi decisionali: Possibile trovare punto di equilibrio maggiormente efficace Concentrazione a Lomazzo > a obiettivo qualità

33 Analisi Costi – Efficacia (ACE)
mercoledì 29 marzo 2017 Analisi Costi – Efficacia (ACE) Decisori Portatori di Interessi Esperti

34 Criticità metodologiche
mercoledì 29 marzo 2017 Criticità e proposte Criticità metodologiche Proposte Ambito di azione limitato alla qualità dell'acqua Nella fase di supporto alle decisioni, uso degli output del modello di concerto con altre informazioni Redazione di SCHEDE QUALITATIVE per l'identificazione degli effetti di ciascun intervento (di supporto al processo decisionale e all’analisi costi/efficacia) Ambito di azione limitato a condizioni statiche Uso del modello per definire gli scenari più robusti Uso del modello per definire "istantanee" in condizioni non statiche (es. tempo di pioggia), sulla base dei dati disponibili Uso del modello per definire "istantanee" negli scenari "peggior caso possibile", sulla base dei dati disponibili Ambito di azione limitato ad alcuni parametri (assenza parametri di qualità biologica: macrofite, macroinvertebrati, diatomee) Definizione delle cinetiche degli altri parametri di interesse sulla base di campagne di monitoraggio specifiche Campagne monitoraggio biologico ARPA Indagini di natura bibliografica sui parametri biologici

35 Criticità e proposte mercoledì 29 marzo 2017
Acquisizione dei dati idromorfologici Proposte Il quadro conoscitivo dei corsi d’acqua non è sempre adeguato dal punto di vista idromorfologico Effettuazione di campagne di monitoraggio specifiche per la raccolta dei dati mancanti, per la stima dei contributi idraulici e dei dati di qualità di sorgenti, affluenti e falda Acquisizione dei dati degli apporti diffusi e puntuali Proposte Corretta modellazione del carico inquinante di origine diffusa Individuazione di una metodologia per la stima dei carichi diffusi sulla base della superficie scolante gravante sui diversi tratti fluviali e sulle caratteristiche territoriali (out-put Attività “Valutazione carichi”) Carenza di dati su terminali di fognatura e scolmatori di piena Effettuazione di campagne di monitoraggio specifiche e valutazioni di funzionalità (out-put Attività “Terminali e Sfioratori” I dati di portata associati ad ogni singolo scarico non sempre soddisfacenti Effettuazione di campagne di monitoraggio specifiche per la raccolta dei dati mancanti (già previsto nel Progetto)

36 Definizione degli obiettivi di qualità Formulazione degli scenari
mercoledì 29 marzo 2017 Criticità e proposte Definizione degli obiettivi di qualità Proposte Scelta della metodologia per determinare il raggiungimento degli obiettivi di qualità Scelta di un obiettivo di qualità specifico per singolo parametro o raggruppamento degli obiettivi in indici aggregati Formulazione degli scenari Proposte Incertezza nella quantificazione degli input e di conseguenza del beneficio atteso con l’applicazione dei vari interventi (es. misure che coinvolgono interventi diffusi riguardanti l’assetto territoriale possono essere di difficile valutazione e quantificazione) Coinvolgimento Enti Locali Studi su Aree Pilota

37 Criticità conoscitive
mercoledì 29 marzo 2017 Criticità conoscitive Quadro AMBIENTALE Necessità di ricorso a “Giudizio Esperto” per interventi non valutabili con la modellistica o relativi a scenari idrologici non modellizzabili in modo soddisfacente (scenari in tempo di pioggia) Scarsità di informazioni relative agli scarichi industriali in fognatura Valutazione carichi: fattori di emissione non sempre soddisfacenti per le attività industriali Quadro PROGRAMMATICO Pianificazione Servizi Idrici: Piani d’Ambito Varese e Como solo in bozza Interventi infrastrutturali previsti nel PTUA: da verificare per sovrastime di fabbisogno, nuovi orientamenti della pianificazione d’ambito in via di definizione, necessità di ulteriori interventi non previsti Quadro INFRASTRUTTURALE Reti fognarie: incompletezza dei grafi disponibili; esistenza di grafi provenienti da fonti diverse e a diverso livello di aggiornamento

38 GRAZIE PER L’ATTENZIONE
mercoledì 29 marzo 2017 GRAZIE PER L’ATTENZIONE 38


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