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Innovation Desk Presentazione dei risultati Ascoli Piceno, 5 Marzo 2013.

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Presentazione sul tema: "Innovation Desk Presentazione dei risultati Ascoli Piceno, 5 Marzo 2013."— Transcript della presentazione:

1 Innovation Desk Presentazione dei risultati Ascoli Piceno, 5 Marzo 2013

2 Agenda dei lavori 1 La metodologia di lavoro 2 Gli obiettivi 3 I risultati ottenuti 4 Lo start up

3 La metodologia Il lavoro dellInnovation Desk si è sviluppato lungo un percorso che ha visto fino ad oggi 3 riunioni plenarie: lancio del Desk (SBT - 13.9.2012) costituzione del Desk e dei gruppi di lavoro Ambiti ed Organizzazione (AP - 16.10.2012) aggiornamento dei lavori (AN – 14.11.2012) e 2 sessioni dei gruppi di lavoro: avvio dei lavori (AP – 9.11.2012) aggiornamento (AP – 12.12.2012) con circa 230 presenze complessive! 3

4 Alle riunioni plenarie e dei Gruppi di Lavoro si sono affiancati oltre 30 incontri e contatti individuali di approfondimento tesi a verificare il livello di interesse e di adesione al progetto ed a valutare le possibili modalità di coinvolgimento. Il lavoro sul campo è stato integrato e completato da unanalisi documentale e da ricerche di tipo desk, al fine di disporre di un set di informazioni di tipo qualitativo e quantitativo da consegnare quale dote per la successiva progettazione del Polo. 4 La metodologia

5 La riunione odierna ed il presente report rappresentano pertanto il momento di passaggio tra la fase di ricerca, di analisi ed elaborazione preliminare e la fase di progettazione e start up del Polo. 5 La metodologia

6 Agenda dei lavori 1 La metodologia di lavoro 2 Gli obiettivi 3 I risultati ottenuti 4 Lo start up

7 Gli obiettivi a monte Se gli obiettivi dellInnovation Desk, al momento del suo insediamento erano quelli di: 1.avviare una fase di sensibilizzazione, animazione e condivisione da parte del territorio dellidea guida di Polo 2.raccogliere contributi in termini di idee, proposte, riflessioni ed esperienze 3.tracciare un percorso sostenibile per la costruzione del Polo Scientifico, Tecnologico e Culturale oggi possiamo affermare che sono stati tutti conseguiti, come vedremo tra poco..… 7

8 Agenda dei lavori 1 La metodologia di lavoro 2 Gli obiettivi 3 I risultati ottenuti 4 Lo start up

9 I risultati Gli elementi di innovazione insiti nel progetto Hub21, rispetto ad iniziative similari, sono diversi e tutti di grande rilievo : a)lapproccio: iniziativa bottom up, promossa dallimprenditoria locale; b)il modello di business: lampiezza della gamma dei servizi, la pluralità delle formule di partnership e la centralità dei ricavi da progetti; c)lorganizzazione: il modello a rete in uno scenario nazionale ed internazionale, la valorizzazione degli asset del territorio di riferimento (Marche-Abruzzo) d)la focalizzazione: 3 ambiti di intervento prioritario. 9

10 I risultati Tutti gli incontri hanno visto una partecipazione ampia, qualificata ed attiva da parte dei soggetti aderenti, riscontrando una generale condivisione ed un notevole apprezzamento, sia per il metodo, che per il merito, pur rilevandosi visioni, esigenze, aspettative differenziate tra le varie categorie di stakeholder. I contributi forniti, sia nelle sessioni collegiali, che nelle riunioni dei gruppi di lavoro e negli incontri di approfondimento sono stati improntati al contributo, anche critico, ma sempre costruttivo. 10

11 Il percorso che scaturisce dal lavoro del Desk presenta un elevato livello di sostenibilità e concretezza, perché frutto di unimpostazione che è sempre stata improntata: A.alla concretezza B.alla consapevolezza dei vincoli e dei gradi di libertà presenti C.alla ricerca della massima efficienza nellimpiego delle risorse D.alla valorizzazione delle conoscenze e delle esperienze E.ad un approccio partecipativo e bottom up. 11 I risultati

12 Perché focalizzarsi? 1.per avere sufficiente massa critica e poter esercitare forza attrattiva (investimenti, talenti, risorse) 2.per poter essere più facilmente percepiti e riconosciuti allesterno 3.per potersi specializzare ed essere efficaci 4.per conseguire adeguati livelli di efficienza, evitando dispersione di risorse ed energie. 12 I risultati

13 Il focus Le macro-aree tematiche di intervento del Polo - 1 13 AmbitoMotivazioni Automazione dei processi1.Trasversalità dellambito 2.Esistenza domanda esplicita (segnali forti) 3.Competenze rilevate nel sistema scolastico, formativo ed universitario, nei Centri Servizi 4.Coerenza con linee di sviluppo della ricerca (cluster fabbrica intelligente)

14 Le macro-aree tematiche di intervento del Polo - 2 14 AmbitoMotivazioni Creatività & design1.Trasversalità dellambito 2.Esistenza domanda esplicita (segnali forti) e vocazione dei territori (segnali deboli) 3.Competenze rilevate nel sistema scolastico, formativo ed universitario, nei Centri Servizi 4.Coerenza con linee di sviluppo regionali (Distretto Culturale Evoluto), nazionali ed UE (imprese creative, imprese culturali) Il focus

15 Le macro-aree tematiche di intervento del Polo - 3 15 AmbitoMotivazioni Tecnologie per lambiente1.Esistenza mercato crescente in ambito nazionale (4 miliardi investiti ogni anno in operazioni di bonifica) 2.Possibilità di capitalizzare il know how che si andrà ad acquisire nelloperazione di bonifica di Ascoli21 3.Progressi della ricerca e dinamismo a livello di tecnologie adottabili Il focus

16 Lorganizzazione Il disegno organizzativo alla base di Hub21 è coerente con le premesse e con quanto emerso nei lavori preparatori dellInnovation Desk, con particolare riferimento ai caveat iniziali (flessibilità, efficienza, valorizzazione dellesistente, tutela della segretezza, necessità di coniugare finalità collettive quali lincremento del valore del territorio, lattrazione di investimenti e la crescita occupazionale con una gestione manageriale- imprenditoriale, ecc.). In particolare nella definizione della governance, nel management e nelle partnership Hub21 dovrà ispirarsi a criteri di competenza, reputation, adesione e condivisione del progetto. 16

17 Lorganizzazione 17 Si prevede una struttura organizzativa in cui la gestione sarà in capo a un consiglio di amministrazione coadiuvato da un comitato scientifico che supporterà le scelte strategiche della struttura. Il Polo, coordinato da una Direzione Generale, svilupperà diverse aree di business rivolte principalmente ad aziende esistenti e start up. Il modello organizzativo dovrà garantire al contempo un forte radicamento sul territorio (Centri di ricerca, Centri Servizi, Università, aziende e giovani imprenditori) e una grande apertura verso lesterno, su scenari globali: CDA Comitato Scientifico DG Amministrazione Finanza e Controllo Marketing, Business Development Incubatore Relazioni est. & Comunicazione Collegio Sindacale Formazione, Servizi e Progetti

18 Il modello di business Mission: creare un ecosistema favorevole allinnovazione. Target: innovatori, ricercatori, talenti imprese esistenti e start up. Aree di business: Il Polo ha lobiettivo di favorire linsediamento e la crescita di start up e di supportare lo sviluppo di aziende consolidate tramite un offerta strutturata su tre aree: formazione, servizi e incubatore. Un asset immateriale che il Polo offrirà sarà una rete di relazioni nazionali e internazionali per favorire il percorso di crescita di startup e aziende. 18

19 19 Formazione Servizi Incubatore Gestione strategica e operativa di percorsi di formazione Avvio e gestione di dottorati di ricerca in collaborazione con le Università e le aziende del territorio interessate Eventi annuali di approfondimento con esperti di settore (es. Summer School) Programmi formativi ad hoc a supporto dei progetti del Polo e delle sue attività Project Management e gestione di progetti di ricerca, sviluppo, innovazione e valorizzazione della conoscenza di tipo collaborativo con Imprese, Università e istituzioni di ricerca mediante servizi e personale qualificato Sviluppo di reti e collaborazioni a livello regionale, nazionale e internazionale Marketing strategico, fund raising a livello regionale, nazionale e comunitario Offerta estesa di laboratori di ricerca in loco e/o attraverso una rete di centri convenzionati Gestione area di incubazione e mentorship per nuove imprese Programma di accelerazione per giovani imprenditori Servizi logistici e amministrativi di base Sviluppo di reti con acceleratori internazionali e mentor Il modello di business Di seguito una schematizzazione delle attività che Hub21 offrirà, suddivise per macro aree.

20 La forma giuridica 20 La forma giuridica dellente gestore proposta fa riferimento a una società di capitali. Tale soluzione permette di garantire una gestione accurata che segue principi di sostenibilità economico/finanziaria e soprattutto di business. Inoltre, una società di capitali permette di avere un maggiore coinvolgimento dei soci, in relazione alle quote sottoscritte, a beneficio della gestione della struttura e di rispondere ai requisiti necessari per diventare «incubatore certificato», previsto dal Decreto Sviluppo bis.

21 La forma giuridica 21 Forma giuridica dellente gestore: Società per Azioni Capitale minimo di partenza: Euro 500.000,00 suddiviso in Azioni A e Azioni B Euro 400.000,00 di Azioni A riservate a soggetti privati e aziende: Sottoscrizione minima Euro 20.000,00 Euro 100.000,00 di Azioni B riservate a Istituzioni: Sottoscrizione minima Euro 5.000,00 Consiglio di Amministrazione: 7 membri (5 nominati dalle quote A e 2 dalle quote B) Collegio Sindacale: 3 membri (2 nominati dalle quote A e 1 dalle quote B) Comitato Scientifico: dai 15 ai 20 membri (nominati dal Consiglio di Amministrazione) Alcune coordinate come ipotesi di lavoro:

22 I livelli di coinvolgimento Hub21 prevede, come anticipato nelle riunioni intermedie, più livelli di coinvolgimento degli stakeholder: a)partecipazione diretta alla società di gestione del Polo ed apporto/conferimento di capitali (vista in precedenza) b)rapporti di partenariato: sostenitori: cofinanziamento di borse di studio, dottorati, sponsorizzazioni, ecc. clienti/fruitori: partecipazione a progetti e contratti di ricerca, progetti di innovazione, spin off e start up, ecc. partner tecnico-scientifici: messa a disposizione di laboratori e dotazioni, reti, know how, accreditamenti e competenze, servizi, ecc. partner logistici: messa a disposizione di strutture, sedi e servizi annessi. 22

23 Agenda dei lavori 1 La metodologia di lavoro 2 Gli obiettivi 3 I risultati ottenuti 4 Lo start up

24 Il progetto Hub21 è in grado di essere avviato in pochi mesi, in virtù di una serie di opportunità e soluzioni, già esplorate. La cantierabilità del progetto poggia in particolare su: a)disponibilità di spazi ed immobili fruibili allinterno dellarea b)fruibilità di immobili, strutture e laboratori allesterno dellarea c)iniziative e strumenti di supporto di prossima operatività (acceleratore dimpresa, fondo rotativo, altre opportunità). 24

25 La sistemazione logistica 25 Le strutture dovranno essere adeguate ad ospitare start-up innovative, laboratori, eventi e attività formative ed a fornire i servizi di supporto, in un ambiente confortevole, dinamico e stimolante. Il modello operativo a rete consentirà di fruire anche di strutture non collocate in prossimità dellarea Ascoli21, attraverso rapporti di collaborazione e convenzioni. Questo consentirà al Polo di allargare la propria offerta di strumentazione a disposizione delle società clienti. Come base operativa di Hub21, oltre a Villa Tofani, di proprietà della Provincia di Ascoli Piceno, quale possibile sede del centro per l'insediamento e l'incubazione di imprese (PIT Fesr 2007-2013), sono stati individuati alcuni spazi allinterno dellarea Carbon.

26 La sistemazione logistica 26 In particolare, la ex mensa risponde potenzialmente ai requisiti di Hub21.

27 La prima attività di scouting sul territorio di riferimento ha consentito di verificare la fruibilità di asset materiali (capannoni, laboratori, aule didattiche, ecc.), oltre che immateriali (know how, accreditamenti e certificazioni, reti di relazioni, ecc.) che possono essere messi a disposizione del progetto Hub21 su entrambi i livelli di partecipazione previsti: soci partner di progetto sulla base di accordi, convenzioni, ecc. 27 La sistemazione logistica

28 28 Con la DGR 1200/2012 la Regione Marche ha approvato il protocollo d'intesa con la Provincia di Ascoli Piceno per la realizzazione di un progetto-pilota biennale (2013/2014 e 2014/2015) di acceleratore dimpresa a supporto del progetto Ascoli21, mettendo a disposizione risorse finanziare. Il progetto pilota – di prossimo avvio - è finalizzato alla creazione di start up innovative. Lacceleratore di imprese

29 29 Team completi con skills tecniche e di business Global networks di investitori e imprenditori Sound startups, con un business plan sostenibile Innovators: ricercatori, tecnici, designer, startupper, ecc… Managers: MBAs durante la summer internship, mid- managers in transizione Cosa offre innovators Costruzione del team Finalizzare il business plan e attrarre investitori 1 st modulo3 rd modulo managers 2 nd modulo Pitch Day (part-time) (full-time) Basi di General Management Start Up Accelerator

30 Il fondo rotativo – 3/5 M 30 La struttura legale di questo veicolo è quella della holding di investimento, lasciando la possibilità di re-investire i proventi finanziari, sviluppando di fatto un fondo rotativo. Il fondo rotativo dovrà in una prima fase offrire borse di studio a giovani imprenditori per la partecipazione al percorso di accelerazione, questo consentirà di approfondire le analisi e valutazioni delle iniziative in modo da selezionare quelle più promettenti in cui poter effettuare un investimento seed. Il fondo rotativo investirà fino ad un massimo di 200 kEu per ciascuna impresa (accelerazione + investimento seed). A tal riguardo, sono già stati avviati colloqui con istituzioni locali per definire la fattibilità del progetto.

31 31 opportunità locali nuovi insediamenti opportunità locali nuovi insediamenti Deal Flow first screening su check list predefinite incontri con imprese first screening su check list predefinite incontri con imprese solo newco (no costi DD) fino a 200k (40%) solo newco (no costi DD) fino a 200k (40%) put & call a tre anni reinvestimento altra uscita put & call a tre anni reinvestimento altra uscita Exit Investimento Selezione Tempistiche standard Processo trasparente di review Contratti standard e costi di gestione contentuti I proventi sono usati per nuovi investimenti Piattaforma web based per gestione deal flow Partner Locali Il fondo rotativo – 3/5 M

32 Altre opportunità La normativa a livello regionale (Marche/Abruzzo), nazionale e comunitaria mette a disposizione degli strumenti che possono facilitare lo start up di Hub21, abbassandone il break even point e/o potenziandone la capacità attrattiva. Tali strumenti rappresentano pertanto importanti opportunità da monitorare e sfruttare. Riportiamo di seguito delle schede di sintesi relative ad alcuni di essi. 32

33 33 Altre opportunità OpportunitàIncubatori Certificati e start up innovative Livello di operativitàLa Legge istitutiva, la n.221/2012, art. da 25 a 32, è in vigore. Manca unapposito decreto del MiSE che stabilisca e chiarisca le modalità applicative. Impatto atteso per Hub21Diretto: Sgravi fiscali e facilitazioni per la società, una volta in possesso dei requisiti di incubatore certificato Indiretto: Benefici per le start up ospitate Stato dellarteNecessitano almeno 12-24 mesi di attività per poter dimostrare il possesso dei requisiti di incubatore certificabile.

34 34 Altre opportunità OpportunitàIl Distretto Culturale Evoluto (DCE) Livello di operativitàLa Regione Marche con L.R. 4/10 – DGR 1753/12 ha istituito il DCE, mentre un recentissimo Decreto (11 febbraio 2013) ha pubblicato lavviso per la presentazione dei progetti (di importo non superiore a 750 k), scadente a maggio p.v. Impatto atteso per Hub21Hub21 può rappresentare la piattaforma scientifica e tecnologica di supporto al DCE che vede nella filiera della conoscenza una fondamentale leva strategica Stato dellarteSono già in fase avanzata rapporti con i promotori di un progetto per il Piceno.

35 35 Altre opportunità OpportunitàI Poli di Innovazione abruzzesi Livello di operativitàLa Regione Abruzzo ha già riconosciuto e finanziato una prima tornata di Poli, assegnando risorse per lo start up, nonché – per le imprese ricadenti nei Poli - per servizi innovativi e progetti di ricerca e sviluppo. In approvazione una seconda tornata di Poli Impatto atteso per Hub21Hub21 può rappresentare per i poli, che rappresentano aggregazioni tra attori diversi (imprese produttrici, di servizi, Università, Centri di Ricerca, ecc.), un partner strategico per la realizzazione di progetti di portata interregionale, nazionale, comunitaria Stato dellarteSono in essere contatti con due Poli molto importanti (ICT, Farmaceutico) interessati ad una partnership

36 36 Altre opportunità OpportunitàIniziative diverse a supporto dello start up di imprese innovative (StartUp StartHope, Prestito dOnore Piceno, Yes Start Up) Livello di operativitàPubblicato il 15.2 il bando StartUp StartHope, fondo rotativo gestito dalla Finanziaria Regionale abruzzese, che, attraverso una dotazione finanziaria di 9 milioni di euro, parteciperà al capitale sociale delle imprese. Di prossima pubblicazione lAvviso per il Prestito dOnore Piceno e quello della Regione Marche. Operativo il progetto Yes Start Up promosso dai Giovani Imprenditori di Confindustria Ascoli Piceno. Impatto atteso per Hub21Incremento delle capacità attrattiva rispetto alle Start Up Tecnologiche ed innovative Stato dellarteSono in essere rapporti per valutare possibili percorsi in collaborazione

37 Il fabbisogno finanziario 37 Di seguito viene presentato schematicamente il fabbisogno di Hub21 nella sua fase di avvio. In particolare la società di gestione dovrà sostenere investimenti per ristrutturare e allestire limmobile già individuato, e per un primo allestimento dei laboratori sulle aree tematiche individuate. La disponibilità accertata di strutture e laboratori consentirà di ottimizzare linvestimento iniziale. Pur in una logica di efficienza, flessibilità e di contenimento dei costi, per assicurare lo start up ed i servizi previsti la società sosterrà sin dallinizio costi fissi per stipendi e spese generali/amministrative stimabili in circa Euro 300k/anno. Pertanto si stima un fabbisogno finanziario per lo start up di circa Euro 1-1,5M.

38 Il fabbisogno finanziario 38 VolumiCostiNote Investimento immobiliare 600 mqEuro 300k Il costo tiene conto della ristrutturazione per un costo unitario di Euro 500/mq Allestimento struttura600 mqEuro 180k Il costo tiene conto dellallestimento in termini di arredamento primario di uffici e sale Primo allestimento laboratori Design = Euro 120k Automazione = Euro 70k Tiene conto delle strumentazioni per le attività di ricerca. Totale Investimenti600 mqEuro 670K Tra i costi non sono considerati, oneri di progettazione e direzione lavori

39 39 Il fabbisogno finanziario La sostenibilità del piano finanziario poggia sulle seguenti basi: ImpieghiFonti Investimenti inizialiCapitale sociale Capitale di debito Apporti/conferimenti di soci/partner Costi fissi di gestioneRicavi dai servizi (a progetto, success fee, quote annuali, ecc.) Finanziamento pubblico su progetti Costi variabili di gestione (progetti)Ricavi dai servizi (idem c.s.) Finanziamento pubblico su progetti


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