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COLLAUDO FINALE PRODOTTO FINITO. COLLAUDO FINALE PRODOTTO FINITO.

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Presentazione sul tema: "COLLAUDO FINALE PRODOTTO FINITO. COLLAUDO FINALE PRODOTTO FINITO."— Transcript della presentazione:

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2 COLLAUDO FINALE PRODOTTO FINITO

3 CARATTERISTICHE (GENERALI) DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE DI MASSA
Grandi volumi di produzione (l’obiettivo è la massima produttività) Organizzazione meccanica del lavoro (operazioni da svolgere in modo meccanico e veloce “senza pensare” Par slide 10 Processo diviso in operazioni elementari (meccanicità delle operazioni)

4 Semplicità d’assemblaggio (rapidità di produzione)
Unificazione e standardizzazione di processi e controlli (linea di produzione progettata per pochi prodotti, se non per uno solo, dotata di macchinari “pesanti” e costosi, che devono produrre a ritmo continuo e veloce) Massima intercambiabilità dei pezzi (alimentazione regolare della catena produttiva)

5 LE CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE DI MASSA
Integrazione verticale Difficile coordinamento tra direzione ed enti aziendali Mano d’opera non qualificata Macchine costose e dedicate Specializzazione e sviluppo delle macchine e delle tecnologie Concentrazione di molte persone nello stesso luogo Par slide 10

6 Il controllo della qualità
La qualità si identificava con il concetto di ispezione Obiettivi separare i prodotti non conformi da quelli conformi 1 controllare il processo produttivo per mezzo dell'esame degli errori ripetitivi 2

7 CQ DI PRODOTTO PRODUZIONE

8 CONTROLLO QUALITÀ DI PRODOTTO
ISO 8402 LE TECNICHE E LE ATTIVITÀ A CARATTERE OPERATIVO MESSE IN ATTO PER SODDISFARE I REQUISITI DI QUALITÀ

9 CONTROLLO QUALITÀ DI PRODOTTO
ISO 9000:2000 PARTE DELLA GESTIONE DELLA QUALITÀ MIRATA A SODDISFARE I REQUISITI PER LA QUALITÀ

10 SCOPO DEL CQ DI PRODOTTO
GARANTIRE CONFORMITA’ INTERVENENDO SULLA PRODUZIONE CON VERIFICHE NEI PUNTI CRITICI Par slide 29

11 Controllo Qualita’ (“di prodotto")
ATTIVITA’ DI RILEVAZIONE E MISURA delle caratteristiche di un prodotto, un componente, un materiale o un procedimento verificate a fronte di valori preventivamente fissati (specificati) Par slide 12

12 EVOLUZIONE DEL CQ: METODI STATISTICI STRUMENTAZIONE Par slide 18

13 CARATTERISTICHE DEL CQ DI PRODOTTO
SEPARAZIONE DEL MATERIALE CONFORME/NON CONFORME DALL'INGRESSO IN MAGAZZINO AL PRODOTTO FINITO Par slide 15 LA PERSONA CHE CONTROLLA E’ DIVERSA DA QUELLA CHE ESEGUE L'ATTIVITA’ PRODUTTIVA

14 COMPLESSIVO DELLA QUALITÀ
L’OPERATORE “VEDE, HA COSCIENZA ” SOLO DELLA SUA OPERAZIONE E PERDE IL CONTROLLO COMPLESSIVO DELLA QUALITÀ L'ATTIVITA’ DI CONTROLLO (DETTA SPESSO ISPEZIONE) PUÒ CONSISTERE IN OSSERVAZIONI, MISURE, PROVE OD ALTRO

15 QUALITA' Del SISTEMA Del PRODOTTO
La progettazione del prodotto e dell’organizzazione di produzione LA TECNOLOGIA Processo di produzione diviso in operazioni elementari Verifica di conformita’ nei punti critici CQ di prodotto Par slide 21

16 I PUNTI DI FORZA IL CONCETTO DI “SPECIFICA” ASSOCIATO AL CRITERIO DEI LIMITI DI ACCETTAZIONE LA MISURA LA STANDARDIZZAZIONE LO SVILUPPO DEI METODI STATISTICI NELLA PRODUZIONE LA TECNOLOGIA (e la produttività) Par slide 23

17 I PUNTI DI DEBOLEZZA OTTICA PASSA NON PASSA
DERESPONSABILIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE MANCATA CORREZIONE DEI DIFETTI ALL'ORIGINE INTASAMENTO DEL FILTRO (O ALLARGAMENTO PER EVITARE L'INTASAMENTO) TEMPO LUNGO PER IL CONTROLLO (MANCANZA DI PIANIFICAZIONE) Par slide 24

18 -Intrinseca pericolosità di alcune tecnologie
IL SUPERAMENTO DEL CQ DI PRODOTTO -Intrinseca pericolosità di alcune tecnologie -Difficoltà di estensione del CQ alla progettazione -Scarsa applicabilità del CQ ai servizi imponevano il superamento del puro controllo DAL CONTROLLO DI QUALITA’ ALLA GARANZIA DI QUALITA

19 CLIENTI SEMPRE PIÙ ESIGENTI MOVIMENTO CONSUMATORI
PUBBLICA OPINIONE CLIENTI SEMPRE PIÙ ESIGENTI MOVIMENTO CONSUMATORI RIFLESSI SUL MERCATO

20 CONTROLLO QUALITÀ EVOLUTO
ESAME PREVENTIVO DEI FORNITORI VINCOLI IMPOSTI ALL’ORGANIZZAZIONE QUALIFICAZIONE DEL PERSONALE ADDETTO AI CONTROLLI QUALIFICAZIONE MATERIALI QUALIFICAZIONE DI ALCUNI PROCESSI ( SPECIALI) PRODUTTIVI

21 CONTROLLO QUALITÀ EVOLUTO
GESTIONE DOCUMENTAZIONE DI PROGETTO CALCOLI PREVENTIVI DI AFFIDABILITA’ OMOLOGAZIONE DEI PROTOTIPI CONTROLLO NON CONFORMITA’ E MODIFICHE CONSERVAZIONE DOCUMENTI DI PROGETTO

22 Il controllo della qualità
la qualità si estende dalla produzione alla progettazione Anni ’50 l'attenzione si focalizza sulla affidabilità

23 IL CONCETTO DI AFFIDABILITÀ
sua nascita dovuta alla complessità delle moderne tecnologie, al rapido progresso della microelettronica. I problemi di manutenzione, riparazione e guasti negli equipaggiamenti militari usati nella Seconda Guerra Mondiale.

24 studio effettuato dalla Marina Americana
gli equipaggiamenti elettronici erano operativi solo per il 30% del tempo;

25 IL MODELLO DELLA QUALITY ASSURANCE O ASSICURAZIONE/GARANZIA DELLA QUALITÀ
Par.1.3-slide 1

26 ASSICURAZIONE QUALITÀ SISTEMA PRODUZIONE

27 IL SIGNIFICATO DI ASSURANCE
ASSURANCE = CONFIDENZA, FIDUCIA DARE CONFIDENZA, FIDUCIA AD UN ACQUIRENTE CHE L’OGGETTO /PRODOTTO/SERVIZIO RISPONDA EFETTIVAMENTE A QUANTO RICHIESTO/SPECIFICATO Par slide 4 IN ITALIANO ASSICURAZIONE/GARANZIA DELLA QUALITA’

28 QUALITY ASSURANCE METODOLOGIA CHE, MEDIANTE ATTIVITÀ PIANIFICATE E SISTEMATICHE, È ATTA A FORNIRE UN ADEGUATO GRADO DI CONFIDENZA CHE UNA STRUTTURA, UN SISTEMA O UNA SUA PARTE DIANO LE PRESTAZIONI RICHIESTE NELLE VARIE CONDIZIONI OPERATIVE PER ESSI PREVISTE (QA include il CQ di Prodotto)

29 L’esordio dell’applicazione del modello della QA
INTRODOTTA IN QUEI CASI (SITUAZIONI/OGGETTI/ATTIVITA’) PER I QUALI NON SAREBBE MAI STATO POSSIBILE CONFIDARE SOLTANTO IN UN CQ DI PRODOTTO REGOLAMENTARE E SUPERARE I PROBLEMI LEGATI ALLA QUALITÀ, SOPRATTUTTO IN SETTORI AD ALTO RISCHIO Par slide 6 militare Aerospaziale nucleare Sicurezza e Affidabilità del prodotto

30 Anno 1959: Ia Norma 8450 del Dipartimento di Difesa U.S.A.
Regolamentare e superare i problemi legati alla Qualità, soprattutto in settori ad alto rischio come il Nucleare e Aerospaziale Sicurezza e Affidabilità del prodotto

31 Military Standard, MIL-Q-9858 A (Quality Program Requirements)
(prescrizioni del Ministero della Difesa USA per i propri fornitori) Par slide 27

32 IL PROGETTO APOLLO Un’impresa nella quale gli Stati Uniti giocavano tutto il loro prestigio e che rese indispensabile l’uso della QUALITY ASSURANCE …. Par slide 8 A

33 QUALITY ASSURANCE PROGRAM DESIGN CONTROL PROCUREMENT DOCUMENT CONTROL
I 18 Criteri di riferimento obbligatori per gli impianti nucleari USA (primi anni ‘70) ORGANIZZATION QUALITY ASSURANCE PROGRAM DESIGN CONTROL PROCUREMENT DOCUMENT CONTROL INSTRUTIONS, PROCEDURES AND DRAWINGS DOCUMENTS CONTROL Par slide 12

34 CONTROL OF PURCHASED MATERIAL, EQUIPEMENT, AND SERVICES
IDENTIFICATION AND CONTROL OF MATERIALS, PARTS, AND COMPONENTS CONTROL OF SPECIAL PROCESSES INSPECTION TEST CONTROL CONTROL OF MEASURING AND TEST EQUIPEMENT

35 HANDLING, STORAGE, AND SHIPPING INSPECTION, TEST, AND OPERATING STATUS
NONCONFORMING MATERIALS, PARTS OR COMPONENTS CORRECTIVE ACTION QUALITY ASSURANCE RECORDS AUDITS

36 in un mercato non competitivo
predominante in un mercato non competitivo QUANTITA’ ==> PRODUZIONE QUALITA’====>CONTROLLO QUALITA’ Par slide 16 quando richiesta (settore militare) o indispensabile (produzione/sicurezza/prestazioni)

37 ISO ha pubblicato le norme 9000 per armonizzare
I 18 CRITERI Riferimento per tutte le normative di settore nazionali e/o internazionali sviluppate in tutto il mondo dal ‘70 AFNOR (F) AQAP (NATO) ANSI (USA) BSI (UK) DIN (D) UNI (I) Par slide 17 ISO ha pubblicato le norme 9000 per armonizzare le normative locali e facilitare gli scambi

38

39 ASSICURAZIONE DELLA QUALITÀ
ISO 8402 Tutte le attività pianificate e sistematiche, attuate nell’ambito del SQ (e di cui, per quanto occorre, viene data dimostrazione), messe in atto per dare adeguata confidenza che un’entità soddisferà i requisiti per la qualità

40 ASSICURAZIONE DELLA QUALITÀ
ISO 9000:2000 Parte della gestione per la qualità mirata a dare fiducia che i requisiti per la qualità saranno soddisfati

41 PRINCIPI ISPIRATORI DELLA AQ/GQ DEGLI ANNI '60/70
LA DIREZIONE riconosce (e’ "costretta“ a riconoscere dall'azione esterna) la necessita’ di una politica di aq/gq NECESSITA’ DI DEFINIRE UNA STRUTTURA ORGANIZZATIVA: autorita’, responsabilita’, compiti, linee di comunicazione interne/esterne, funzione aq/gq

42 RESPONSABILITA’ DI TUTTO IL SISTEMA E IN PARTICOLARE DELLA DIREZIONE
Segue…. RESPONSABILITA’ DI TUTTO IL SISTEMA E IN PARTICOLARE DELLA DIREZIONE LA PIANIFICAZIONE E LA REGOLAMENTAZIONE ATTRAVERSO PROCEDURE SCRITTE DI TUTTE LE ATTIVITÀ Par slide 32

43 ESECUZIONE E DOCUMENTAZIONE
Segue…. ESECUZIONE E DOCUMENTAZIONE DELLE ATTIVITA’ RILEVANTI PER LA QUALITA’ SECONDO PROCEDURE ED ISTRUZIONI L'ESTENSIONE DEI CONCETTI DI PIANIFICAZIONE E VERIFICA ALLA PROGETTAZIONE E L'APPLICABILITA’ AI SERVIZI Par slide 32

44 ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE
Segue…. SENSIBILIZZAZIONE ED ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE GESTIONE DEL FATTORE QUALITA’ (RISPONDENZA ALLE SPECIFICHE E ALLE NORME) COME RISULTATO DI UN "SISTEMA" E QUINDI FORTE ACCENTUAZIONE DEGLI ASPETTI DI PREVENZIONE, PIANIFICAZIONE, INTEGRAZIONE, SISTEMATICITA’ Par slide 33

45 LA VALUTAZIONE PREVENTIVA E CONSEGUENTE RIDUZIONE
DEI FORNITORI E CONSEGUENTE RIDUZIONE (NON SEMPRE) DELL'AZIONE DI SORVEGLIANZA VERIFICA DEL "SISTEMA" (AUDIT) PER LA VALUTAZIONE DELLA SUA EFFICACIA ED ATTUAZIONE DI EVENTUALI AZIONI CORRETTIVE Par slide 34

46 DI ASSICURARNE/GARANTIRNE I CONTENUTI)
Segue…. IL PESO ASSEGNATO ALLA DIMOSTRAZIONE DELL'EVIDENZA DELLA QUALITÀ RAGGIUNTA CERTIFICAZIONE (UN CERTIFICATO NON È DI PER SÉ SUFFICIENTE SE NON ESISTE A MONTE UN SISTEMA CAPACE DI ASSICURARNE/GARANTIRNE I CONTENUTI) E L'OTTENIMENTO AUTOMATICO DI QUESTA DIMOSTRAZIONE COME PRODOTTO DEL SISTEMA

47 I PUNTI DI FORZA AZIONE RIVOLTA AL SISTEMA
controllo esteso a prog.,prod., approv. CONTROLLO ED INTEGRAZIONE Tutte le attività concorrono alla Qualita del Prodotto PIANIFICAZIONE E SISTEMATICITA’ Procedure e addestramento Par slide 37 USO DELLA DOCUMENTAZIONE Istruzioni e Records

48 POSSIBILITA’ DI APPLICAZIONE
...segue POSSIBILITA’ DI APPLICAZIONE AI SERVIZI QUALIFICAZIONE DEI FORNITORI Par slide 38 QUALIFICAZIONE E ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE

49 ASSENZA DELLA VALUTAZIONE DEI FATTORI ECONOMICI
I PUNTI DI DEBOLEZZA ASSENZA DELLA VALUTAZIONE DEI FATTORI ECONOMICI ASSENZA DEGLI ELEMENTI CHE SI RIFERISCONO AL MIGLIORAMENTO (STATICITA’) Par slide 39

50 caratteristiche dei prodotti o dei servizi
NORMA documento che fissa le caratteristiche dei prodotti o dei servizi assicurare livello soddisfacente di prestazioni, sostituzioni facili concorrenza tra prodotti o servizi che soddisfano le medesime esigenze

51 La Dir. 98/34/CE definisce NORMA
la specifica tecnica approvata da un organismo riconosciuto a svolgere attività normativa per applicazione ripetuta o continua, la cui osservanza non sia obbligatoria e che appartenga ad una delle seguenti categorie: norma internazionale (ISO) norma europea (EN) norma nazionale (per es. UNI)

52 Esempio di codifica

53 La normazione ha origini antichissime
linguaggio scrittura Razionalizzazione delle costruzioni verso il 1600 a.C., in Egitto fissate le dimensioni dei mattoni

54 i monumenti venivano realizzati impiegando due tipi di mattoni
nell’antica Roma i monumenti venivano realizzati impiegando due tipi di mattoni bipedalis (59,2 cm. x 59,2 cm. x 4 cm.) sesquipedalis (44,4 cm x 44,4 cm x 4 cm) le strade dell'impero romano avevano una larghezza fissa per tutte (6,2 cubiti corrispondenti a 275 cm) il passo delle ruote dei carri era stato normalizzato.

55 la normazione ampie applicazioni nel XVIII secolo
il diffondersi della produzione di macchine impose l’intercambiabilità dei pezzi, elementi normalizzati.

56 L'esigenza di "unificare" sempre crescente.
il filetto delle viti, lo scartamento dei binari ferroviari: unica di distanza tra i binari (1428 mm).

57 l'incendio conseguente al terremoto di San Francisco del 1906
Con l'entrata in funzione del telegrafo creata la prima associazione mondiale di normazione FONDATI GLI ENTI DI NORMAZIONE nazionali dei paesi industrializzati ogni Stato aveva le proprie, generalmente diverse da quelle degli altri paesi

58 Nel 1901 viene fondato in G.B primo Ente di normazione
che nel 1919 diventa British Standards Institution (BSI). ne seguirono altri, tra cui Nel CEI nel 1921 UNI.

59 allargamento dei mercati rese necessaria la presenza di un ente internazionalmente riconosciuto per svolgere attività di unificazione delle norme nazionali nel 1947, l’ISO (International Organization for Standardisation). per 25 anni solo "Raccomandazioni".

60 negli anni '70 l'ISO pubblica gli "International Standards"
non più e non solo armonizzazione di preesistenti normative nazionali, ma anticipazione delle stesse, in settori nuovi: il mercato globale impone una normazione di livello mondiale

61 vasta partecipazione di Paesi,
le sue norme (volontarie) assumono notevole importanza sui mercati mondiali. dopo la nascita di CE Enti di Normazione Europei (CEN, CENELEC ed ETSI) membri del CEN sono obbligati a recepire le norme europee e a ritirare le proprie, se contrastanti.

62 In tale contesto è evidente che
l’attività normativa nazionale si sta via via limitando a temi più specificatamente locali sta sempre più organizzando le proprie risorse per contribuire alle attività europee ed internazionali.

63 Oggi la nostra vita “normata”
“norma” - sinonimo di libertà. Libertà di scegliere: tra oggetti diversi tra loro ma resi confrontabili da una norma prestazionale tra pezzi di ricambio di diversa provenienza, ma accomunati da una norma di intercambiabilità

64 UNIFICARE = RISPARMIARE:
il produttore può immettere nel mercato quantità maggiori ed ottenere quindi notevoli economie. il consumatore può usufruire di prodotti a costo più contenuto;

65 Oggi chi rispetta le normative, è certo di poter immettere nel mercato il suo prodotto senza limitazioni locali o nazionali. Una vite Ferro TS 3*4 MA è perfettamente identificata, come un pneumatico 165/70/15, come la vestibilità di una taglia 46.

66 Le norme possono riguardare
prodotto o servizio sistema aziendale il personale, figure professionali che svolgono rilevanti attività socio-economiche a livello individuale

67 o può stabilire come debba essere effettuata una determinata prova
Le norme prevedono tipicamente una serie di requisiti e/o caratteristiche che debbono essere rispettati. Sulla caratteristica di un dato prodotto (dimensione, composizione chimica, resistenza, colore ecc.), o può stabilire come debba essere effettuata una determinata prova o, semplicemente, quali simboli debbano essere utilizzati su un etichetta

68 sui processi realizzativi veri e
NORME DI “SISTEMA” fissano requisiti sui processi realizzativi veri e propri (progettazione, produzione, vendita, approvvigionamento …) sui cosiddetti processi di supporto (selezione e formazione del personale, gestione delle non conformità, rintracciabilità, direzione aziendale

69 NORMA CONSENSUALITÀ (consenso
di tutti coloro che hanno partecipato ai lavori) DEMOCRATICITÀ (tutte le parti economico/sociali interessate possono partecipare ai lavori)

70 TRASPARENZA (l'ente di normazione segnala le tappe fondamentali dell'iter di approvazione di un progetto di norma, tenendo il progetto stesso a disposizione degli interessati)

71 le norme sono un puro riferimento,
ATTUALITÀ (deve essere rappresentativa dello "stato dell'arte” tecnico/tecnologico del momento) VOLONTARIETÀ le norme sono un puro riferimento, nessuno è obbligato a seguirle, a meno che non vengano indicate in un dispositivo di legge

72 FARE NORMAZIONE SIGNIFICA
RECEPIRE le esigenze dei produttori e degli utilizzatori di un determinato prodotto o servizio; RICERCARE E METTERE IN CONTATTO gli esperti che rappresentano i diversi interessi in causa;

73 GESTIRE GRUPPI DI LAVORO
in cui si riuniscono gli esperti per studiare ed elaborare norme che rispondano alle specifiche esigenze.

74 ad ogni livello tre organizzazioni
ENTI NORMAZIONE ad ogni livello tre organizzazioni una per il settore elettrico ed elettrotecnico, una per informatica e telecomunicazioni ed una per tutti gli altri settori

75 A LIVELLO NAZIONALE (ITALIANO):
UNI - Ente Nazionale Italiano di Unificazione, competente per tutti i settori escluso l'elettrico e le telecomunicazioni, CEI - Comitato Elettrotecnico Italiano CONCIT- Comitato Nazionale di Coordinamento per l'Informatica e le Telecomunicazioni

76 A LIVELLO EUROPEO CEN - Comité européen de normalisation (tutti i settori, esclusi elettrico e telecomunicazioni), CENELEC - Comité européen de normalisation électrotechnique (settore elettrico) ETSI - Institut européen des normes de télécommunication (settore telecomunicazioni),

77 CEN ELOT (Grecia) FSF (Finlandia) UNI (Italia) DIN (Germania) BSI
(Gran Bretagna) UNE (Spagna) AFNOR (Francia) NSAI (Irlanda)

78 A LIVELLO MONDIALE ISO - International organization for standardization ( tutti i settori, esclusi elettrico e telecomunicazioni), IEC - International electrotechnical commission (settore elettrico) ITU – international telecomunication union (settore telecomunicazioni)

79 ISO DIN (Germania) ASTM (Usa) UNI (Italia) ELOT (Grecia) SCC (Canada
UNE (Spagna) SIRIM (Malesia) S.A.S.O (Arabia Sauita)

80 SISTEMA QUALITA’ ITALIA
GLI ENTI NORMATORI: UNI, CEI e CONCIT GLI ENTI DI ACCREDITAMENTO SINAL, SIT e SINCERT SOGGETTI ACCREDITATI: Laboratori, li Organismi di certificazione /ispezione, Centri di taratura, IL MERCATO

81 la "scintilla" parte dal mercato
ITER NORMA TECNICA la "scintilla" parte dal mercato La messa allo studio La stesura del documento L'inchiesta pubblica La pubblicazione

82 LA MESSA ALLO STUDIO motivazioni contesto normativo italiano normativa europea/internazionale componenti industriali, scientifiche, pubbliche e sociali interessate alla partecipazione ai lavori previsione dei tempi necessari valutazione delle risorse necessarie

83 LA STESURA DEL DOCUMENTO
UNI svolge funzione di coordinamento dei lavori i contenuti delle norme vengono definiti dagli esperti esterni gruppi di lavoro costituiti da esperti che rappresentano le parti economiche e sociali interessate (produttori, utilizzatori, commercianti, centri di ricerca, consumatori, pubblica amministrazione...

84 La partecipazione per influire sulla definizione dei contenuti delle norme e non subire requisiti stabiliti dai concorrenti; per essere informati sui futuri sviluppi normativi, con tempi e costi di adattamento ridotti e, quindi, con vantaggi competitivi sulla concorrenza; per essere aggiornati sullo "stato dell'arte" dei prodotti/servizi/processi relativi alla propria attività; per ridurre i costi della ricerca, confrontando con gli altri partecipanti il proprio know-how.

85 l progetto elaborato dall'organo tecnico competente,
L'INCHIESTA PUBBLICA l progetto elaborato dall'organo tecnico competente, viene messo a disposizione del mercato al fine di raccogliere i commenti e ottenere un consenso il più allargato possibile,

86 LA PUBBLICAZIONE ll progetto può essere approvato oppure rinviato alla commissione tecnica In caso di approvazione viene ratificato dal Presidente dell'UNI per essere pubblicato come norma UNI

87 CERTIFICAZIONE Dl CONFORMITA‘ (Definizione UNI CEI EN 45020)
Atto mediante il quale una terza parte indipendente dichiara che, con ragionevole attendibilità, un determinato prodotto o servizio, sistema o persona è conforme ad una specifica norma o regola tecnica.

88 Certificazione di Prodotto
operazione intesa ad assicurare la conformità di prodotti (e servizi) ai requisiti stabiliti da Regole Tecniche o Norme Tecniche o documenti equivalenti tramite procedimenti tecnici che consistono in opportune combinazioni di operazioni elementari (elementi), selezionate in funzione delle caratteristiche dell’“oggetto” della certificazione, in termini tali da fornire un adeguato grado di confidenza.

89 Certificazione obbligatoria
È intesa ad assicurare la conformità dei prodotti a determinate Regole Tecniche, aventi valore giuridico cogente, che stabiliscono i requisiti essenziali a tutela di interessi pubblici collettivi, quali la sicurezza e la salute nella vita sociale e nelle attività economiche.

90 La libera circolazione
Negli anni ’80 affrontato il problema della libera circolazione delle merci in Europa con il superamento dei vincoli nazionali

91 Le nazioni non possono rifiutare
IL PRINCIPIO DI BASE Le nazioni non possono rifiutare prodotti provenienti da altre nazioni UE per motivi di differenti legislazioni nazionali LA DIRETTIVA 83/189/CEE gli stati non possono emanare norme tecniche nazionali in modo autonomo, poiché ciò costituisce un ostacolo alla libera circolazione

92 Che sono tenuti a recepirle entro un termine fissato
LE DIRETTIVE COMUNITARIE Documenti legislativi che non sono direttamente applicabili dai singoli ma hanno come destinatari gli stati membri Che sono tenuti a recepirle entro un termine fissato (solitamente 18 mesi)

93 Regolamento Questo tipo di strumento legale è di immediata attuazione
in ogni Stato membro in quanto non necessita di leggi nazionali di recepimento

94 nel 1985, alleanza tra legislazione comunitaria e normazione
NUOVO APPROCCIO nel 1985, alleanza tra legislazione comunitaria e normazione istituzioni comunitarie si limitano ad armonizzare i requisiti essenziali istituti di normazione europei spetta invece il compito di stabilire le specifiche tecniche (norme armonizzate)",

95 NUOVO APPROCCIO

96 “coperti” da una specifica direttiva di NUOVO APPROCCIO
LE DIRETTIVE “DI PRODOTTO” Alcuni prodotti sono “coperti” da una specifica direttiva di NUOVO APPROCCIO che stabilisce le modalità di immissione in commercio di tali prodotti nella UE.

97 LE DIRETTIVE RIGUARDANO
Sia i prodotti realizzati all’interno dell’UE sia quelli importati da paesi extra UE sono sottoposti alla direttiva all’atto della loro immissione nel mercato comunitario

98 I prodotti coperti da direttiva non possono essere immessi sul mercato comunitario privi
della marcatura CE E’ vietato apporre la marcatura CE a prodotti non soggetti a tale obbligo

99 da non confondere col marchio
China Export Conformità Europea Differenza: distanza tra le lettere

100 deve essere apposta in modo visibile e indelebile su un
MARCATURA CE deve essere apposta in modo visibile e indelebile su un prodotto per attestare che esso possiede i requisiti essenziali fissati da una o più direttive comunitarie.

101 oppure sulla sua targhetta segnaletica sull'eventuale imballaggio
APPOSTA sul prodotto oppure sulla sua targhetta segnaletica sull'eventuale imballaggio o sui documenti che accompagnano il prodotto.

102 Esempi di direttive di prodotto
Compatibilità elettromagnetica (89/336/CEE) Macchine (98/37/CE) Dispositivi medici (93/42/CEE) Dispositivi di protezione individuale (89/686/CEE) Sicurezza dei giocattoli (88/378/CEE) Recipienti in pressione (97/23/CE) Dispositivi medico-diagnostici in vitro (98/79/CE)

103 In base alla classe di rischio il fabbricante può seguire
differenti percorsi per l’apposizione della marcatura CE Per la maggior parte dei casi è necessario l’intervento di un Organismo Notificato

104 all’apposizione della marcatura CE segue schema “modulare”, in
Approccio ”modulare” L’iter che porta all’apposizione della marcatura CE segue schema “modulare”, in base alla fascia di rischio

105 Previsti otto moduli, (A-B-C-D-E-F-G-H).
Ogni direttiva indica quali moduli debbono essere utilizzati dal produttore. In base alla direttiva applicabile può o meno essere previsto un intervento “esterno

106 ORGANISMI NOTIFICATI l'incarico di verificare la conformità è affidato agli "organismi notificati". Gli Stati membri devono notificare alla Commissione e agli altri Stati membri gli organismi (laboratori, istituti di certificazione) che essi considerano competenti ad assumere le responsabilità di "organismi notificati"

107 La Commissione CE gestisce ed aggiorna l'elenco degli organismi
notificati (G.U. CE) A ciascun organismo notificato viene assegnato un numero di identificazione, che potrà figurare a fianco della marcatura CE apposta sui prodotti

108 ORGANISMI NOTIFICATI L'attività si limita solo alla fase che precede l'immissione di un prodotto sul mercato non riguarda pertanto il controllo nella fase di distribuzione e commercializzazione.

109 TOTALE UE 15 997 UE 15 Paese N° di enti Austria 37 Belgio 31 Danimarca
22 Finlandia 15 Francia 81 Germania 185 Grecia 14 Irlanda 4 ITALIA 227 Lussemburgo 5 Paesi Bassi 29 Portogallo Spagna 54 Svezia 47 Regno Unito 224 TOTALE UE 15 997

110 La dichiarazione di conformità
in taluni casi è sufficiente la dichiarazione di conformità dello stesso produttore. La dichiarazione di conformità è l'atto con cui il fabbricante dichiara, sotto la propria personale responsabilità, che il prodotto è conforme ai requisiti essenziali della direttiva

111 La marcatura CE non attesta una maggiore qualità di un prodotto
La marcatura CE ha lo scopo di garantire la sicurezza dei prodotti

112 destinazione d’uso prevista
La marcatura CE ha lo scopo di permettere la libera circolazione dei prodotti nella UE Un prodotto marcato CE è da considerarsi “sicuro” se utilizzato secondo la destinazione d’uso prevista Se utilizzato seguendo le istruzioni d’uso stabilite dal fabbricante

113 CERTIFICAZIONE VOLONTARIA
La conformità alle Norme Tecniche è indice di rispondenza dell'oggetto della normazione ai più avanzati requisiti costruttivi, prestazionali e funzionali, e fornisce, pertanto, ampie garanzie in ordine alla capacità di soddisfacimento dei bisogni associati.

114 l'operazione di qualificazione è un obbligo giuridico.
Nel settore cogente, l'operazione di qualificazione è un obbligo giuridico. Come tale, essa viene eseguita dalle Autorità competenti Nel settore volontario l'operazione di qualificazione è, generalmente, una scelta volontaria eseguita da appositi Enti di parte terza

115 ACCREDITAMENTO procedimento con cui un organismo riconosciuto attesta formalmente la competenza di un organismo, laboratorio o persona a svolgere funzioni specifiche, secondo parametri oggettivi, definiti nelle norme applicabili (norme della serie EN 45000).

116 IL SISTEMA ITALIANO Nel 1979, nasce, per primo in Italia l’accreditamento dei Laboratori di taratura (SIT). Nel 1989, viene costituito l’accreditamento dei Laboratori di prova, (SINAL) Nel 1991, nasce l’accreditamento degli Organismi di certificazione e ispezione (SINCERT)

117

118 Concorrono a ridurre i costi:
Perché usare le Norme Concorrono a ridurre i costi: unificando i servizi; razionalizzando le attività di impresa; ampliando il parco fornitori; armonizzando componenti/processi/sistemi.

119 Processo di certificazione di sistema

120

121 Processo di certificazione di sistema


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