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Workshop Supporto territoriale Catania, 12 febbraio 2010

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Presentazione sul tema: "Workshop Supporto territoriale Catania, 12 febbraio 2010"— Transcript della presentazione:

1 Workshop Supporto territoriale Catania, 12 febbraio 2010
PON Sicurezza per lo Sviluppo Obiettivo Convergenza Workshop Supporto territoriale Catania, 12 febbraio 2010

2 Indice La procedura di presentazione ed approvazione dei progetti La compilazione del modello per la presentazione dei progetti Elementi di attenzione – principali criticità riscontrate nella presentazione delle proposte progettuali

3 Le procedure di presentazione e selezione dei progetti territoriali
Antonella Gallucci Ministero dell’Interno - Segreteria Tecnica PON

4 Funzioni principali Tavolo Territoriale
La procedura di presentazione ed approvazione dei progetti 1/3 Soggetto proponente/ Potenziale Beneficiario Prefetto Territoriale Prefetto Coordinatore Seg. Tecnica PON Sicurezza Responsabile Obiettivo Operativo Resp. Attuazione – Task Force Tecnologie Comitato per l'innovazione e standardizzazione sistemi DPS Comitato per la valutazione DPS - Uff Relazioni Esterne –Resp. Comunicazione PON Progetto Parere Funzioni principali Tavolo Territoriale Raccordo ed integrazione sinergica con le azioni finanziate dai POR Individuazione e verifica delle priorità in materia di sicurezza e legalità a livello locale Supporto e orientamento ai soggetti proponenti/potenziali beneficiari Assistenza Tecnica Parere Istruttoria Scheda istruttoria Esito positivo Si Ricezione esito Ricezione esito Ricezione esito No Valutazione preliminare Verifica coerenza tecnologica

5 La procedura di presentazione ed approvazione dei progetti 2/3
Soggetto proponente/ Potenziale Beneficiario Prefetto Territoriale Prefetto Coordinatore Seg. Tecnica PON Sicurezza Responsabile Obiettivo Operativo Resp. Attuazione – Task Force Tecnologie Comitato per l'innovazione e standardizzazione sistemi DPS Comitato per la valutazione DPS - Uff Relazioni Esterne –Resp. Comunicazione PON Parere Verifica compatibilità con progetti esistenti Parere Trasmissione pareri Scheda preliminare No Esito positivo Ricezione esito Ricezione esito Ricezione esito Ricezione esito Convocazione Comitato valutazione Si Valutazione definitiva

6 La procedura di presentazione ed approvazione dei progetti 3/3
Soggetto proponente/ Potenziale Beneficiario Prefetto Coordinatore Prefetto Territoriale Seg. Tecnica PON Sicurezza Responsabile Obiettivo Operativo Comitato per la valutazione DPS - Uff Relazioni Esterne –Resp. Comunicazione PON Autorità di Gestione Esito positivo Comunicazione esito No Ricezione esito Ricezione esito Ricezione esito Si Scheda di valutazione definitiva Elenco progetti ammessi Trasmissione elenco Atto formale di ammissione Pubblicazione sul sito web Comunicazione esito Avvio attività di competenza Ricezione esito Ricezione esito

7 La scheda istruttoria Criterio Descrizione Si No
Ammissibilità soggetto proponente Verifica la rispondenza del soggetto proponente rispetto alle categorie di soggetti proponenti individuati dal PON Sicurezza. Ammissibilità soggetti destinatari Verifica la rispondenza dei soggetti destinatari individuati nel progetto rispetto alle categorie individuate nel PON Sicurezza per ciascun Obiettivo Operativo. Ammissibilità localizzazione Verifica che la localizzazione dell’intervento sia coerente con l’ambito di intervento del PON Sicurezza. Coerenza con l’Obiettivo Globale del PO, Obiettivo Specifico dell’Asse ed Operativo. Valuta la coerenza delle proposte progettuali rispetto all’Obiettivo Globale del PO, all’Obiettivo specifico dell’Asse ed all’Obiettivo Operativo di riferimento. Ammissibilità delle tipologie di spese Valuta l’ammissibilità delle tipologie di spese.

8 La scheda di valutazione preliminare

9 La scheda di valutazione preliminare (estratto)
A. Capacità gestionale (Modello: sezione 5) Max Punti 9 1 2 3 Peso Tot Analiticità della descrizione delle funzioni assegnate alle unità organizzative coinvolte Analiticità e coerenza nella definizione delle professionalità e delle funzioni con riferimento alla loro specifica utilizzazione nelle varie fasi del progetto Adeguatezza del numero di risorse dedicate alla gestione e controllo del progetto 0,5 Adeguatezza delle procedure di gestione e controllo eventualmente previste

10 La compilazione del modello di presentazione dei progetti
Caterina Sensenhauser Assistenza Tecnica

11 Obiettivo Convergenza Mai con scadenza superiore al 2013
Il modello per la presentazione dei progetti: l’anagrafica del soggetto proponente e del progetto Amministrazioni ed Enti pubblici Obiettivo Convergenza Indicare un solo Ob. Op. 2. Mai con scadenza superiore al 2013

12 Il modello per la presentazione dei progetti: i destinatari 1/3
I destinatari degli Ob.Op. di “riqualificazione territoriale” Obiettivo Operativo 2.4 “Contrastare il racket delle estorsioni e dell’usura” operatori commerciali 2. Obiettivo Operativo 2.5 “Migliorare la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata” associazioni di promozione sociale e cooperative, categorie deboli (donne vittime di tratta, minori, detenuti, ex detenuti ecc..) Obiettivo Operativo 2.8 “Diffondere la cultura della legalità” giovani, cittadinanza in generale

13 Il modello per la presentazione dei progetti: i destinatari 2/3
I destinatari degli Ob.Op. “tecnologici” Obiettivo Operativo 1.3 “Tutelare il contesto ambientale” Comuni, Province, ARPA, Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato, Capitanerie di Porto Obiettivo Operativo 2.2 “Tutela lavoro regolare” Ministero del Lavoro, Direzione Provinciale del Lavoro, Centri per l’impiego e altri soggetti istituzionali Obiettivo Operativo 2.7 “Potenziare la dotazione tecnologica della PA ai fini di migliorare l’efficienza e la trasparenza dei processi gestionali” Pubblica Amministrazione

14 Il modello per la presentazione dei progetti: i destinatari 3/3
I destinatari degli Ob.Op. in “flessibilità” Obiettivo Operativo 1.5 “Formazione integrata fra operatori di sicurezza” operatori delle FFPP Obiettivo Operativo 2.1 “iniziative in materia di impatto migratorio” Immigrati extra comunitari Obiettivo Operativo 2.4 “Contrastare il racket delle estorsioni e l’usura” operatori commerciali Obiettivo Operativo 2.6 “Contenere gli effetti delle manifestazioni di devianza” Rom, soggetti esposti al rischio di coinvolgimento in attività criminali, fasce deboli della popolazione ecc.. Obiettivo Operativo 2.9 “Formazione integrata fra operatori di sicurezza e altri soggetti” Soggetti che operano per la diffusione della legalità

15 Il modello per la presentazione dei progetti: le attività 1/4
Le attività finanziabili nell’ambito degli Ob. Op. di “riqualificazione territoriale” Obiettivo Operativo 2.4 “Contrastare il racket delle estorsioni e dell’usura” Progetti di risanamento e recupero urbano Obiettivo Operativo 2.5 “Migliorare la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata” Progetti di ristrutturazione e di riconversione dei beni confiscati Obiettivo Operativo 2.8 “Diffondere la cultura della legalità” Progetti di recupero di aree urbane e di beni pubblici per la creazione di centri di aggregazione

16 Il modello per la presentazione dei progetti: le attività 2/4
Le attività finanziabili nell’ambito degli Ob.Op. “Tecnologici” Obiettivo Operativo 1.3 “Tutelare il contesto ambientale” sistemi di monitoraggio e controllo a tutela del patrimonio ambientale Obiettivo Operativo 2.2 “Tutela lavoro regolare” Realizzazione di banche dati tra diversi soggetti istituzionali Sistemi tecnologici di monitoraggio e controllo a supporto delle attività ispettive Obiettivo Operativo 2.7 “Potenziare la dotazione tecnologica della PA ai fini di migliorare l’efficienza e la trasparenza dei processi gestionali” Realizzazione e sviluppo di avanzati sistemi informativi per il miglioramento dell’efficienza e della trasparenza della PA soprattutto in tema di giustizia penale e civile

17 Il modello per la presentazione dei progetti: le attività 3/4
Le attività finanziabili nell’ambito degli Ob. Op. di “flessibilità” Obiettivo Operativo 1.5 “Formazione integrata tra operatori di sicurezza” Formazione sui temi dell’Asse 1 Obiettivo Operativo 2.1 “iniziative in materia di impatto migratorio” Sportelli, azioni di formazione e informazione, sistemi informativi, banche dati, portali internet Obiettivo Operativo 2.4 “Contrastare il racket delle estorsioni e dell’usura” Sportelli e reti tra operatori per il contrasto al racket e all’usura (al momento solo di sistema) Obiettivo Operativo 2.6 “Contenere gli effetti delle manifestazioni di devianza” Percorsi di integrazione a completamento dei progetti di riconversione realizzati con l’Ob.Op., 2.5, banche dati, infrastrutture sociali Obiettivo Operativo 2.9 “Formazione integrata fra operatori di sicurezza ” Formazione in materia di promozione della legalità

18 Il modello per la presentazione dei progetti: le attività 4/4
La sezione 3.2 deve riportare la descrizione chiara e dettagliata delle attività previste Per una organizzazione logica e coerente è consigliabile che ci sia una suddivisione in attività e sotto - attività A tale fine è opportuno che nelle attività si riportino: Breve descrizione introduttiva sulle finalità Obiettivi Descrizione delle Attività (organizzandole per macro-attività) Output/servizi/prodotti attesi (quantificati e collocati nel tempo) Destinatari attesi (quantificati per tipologia di output/prodotto/servizio e collocati geograficamente) Tempistiche di riferimento

19 Il modello per la presentazione dei progetti: la tempistica
Devono essere rappresentati graficamente: i tempi di realizzazione relativi alle attività propedeutiche i tempi di realizzazione delle macro-azioni così come riportate nella sezione 3.2

20 Il modello per la presentazione dei progetti: l’iter amministrativo
Indicare il numero e la tipologia delle procedure di affidamento con i relativi riferimenti normativi Devono essere indicati il numero e la tipologia delle procedure di affidamento con i relativi riferimenti normativi Laddove pertinente devono essere indicati i tempi e la tipologia di autorizzazioni/pareri necessari all’avvio delle attività progettuali proposte

21 Il modello per la presentazione dei progetti: gli indicatori
Inserire almeno uno degli indicatori di realizzazione fisica e di risultato inseriti nel PON (Asse 2 da pag ) Ob. Op. 2.4 Ob. Op. 2.5 Ob. Op. 2.8 Ob. Op. 2.4 Ob. Op. 2.5 Ob. Op. 2.8

22 Il modello per la presentazione dei progetti: il budget delle attività
Nel Budget bisogna riportare le voci di costo relative ai lavori di ristrutturazione che devono essere riportate in dettaglio

23 Il modello per la presentazione dei progetti: il budget delle attività
Le spese relative agli arredi ed alle attrezzature sono considerate ammissibili solo se strettamente funzionali alle attività cui verrà destinato il bene oggetto di intervento Le spese relative a rilievi e accertamenti tecnici possono essere considerati ammissibili se debitamente giustificati nell’ambito della sezione 3.2 “descrizione delle attività” Non sono considerate ammissibili, e pertanto non devono essere riportate nel budget, le spese inerenti la gestione delle attività da svolgere all’interno del bene immobile recuperato

24 Il modello per la presentazione dei progetti: la sostenibilità futura degli interventi e le modalità di individuazione del gruppo di lavoro Nella sezione “Sostenibilità” devono essere esplicitate le modalità attraverso cui il soggetto proponente garantirà il mantenimento delle attività poste in essere nel bene immobile recuperato almeno per i cinque anni successivi alla realizzazione dell’intervento Nel caso in cui la gestione del bene immobile venga affidata all’esterno nella sezione “composizione gruppo di lavoro” bisogna specificare che l’affidamento di incarichi a soggetti esterni sarà effettuato nel rispetto della normativa comunitaria, nazionale o regionale vigente”.

25 Elementi di attenzione nella presentazione dei progetti
Antonio Lombardo Assistenza Tecnica

26 Evoluzione ottimale di una proposta progettuale 1/4
Progetto presentato Progetto rivisto Presentato da associazione o società privata/presentato da un ente pubblico che persegue finalità diverse dal mantenimento e la diffusione della legalità Presentato da un ente pubblico che opera per il mantenimento e la diffusione della legalità nelle Regioni CONV Presentato su più obiettivi operativi o su un obiettivo operativo non attinente alle attività proposte Presentato su un solo obiettivo operativo a cui direttamente ed esplicitamente si riferiscono le attività proposte Localizzato fuori dalle Regioni CONV Localizzato in una o più Regioni CONV Comprendente attività ricadenti nel campo di azione del FSE e del FESR Comprendente attività ricadenti nel campo di azione di un solo fondo. Si possono invece prevedere progetti paralleli collegati a valere su uno o più O.O. Rivolto a comunità o categorie di cittadini che non necessitano dell’intervento Rivolto ai destinatari del PON

27 Evoluzione ottimale di una proposta progettuale 2/4
Progetto presentato Progetto rivisto Caratterizzato da una durata eccessiva Caratterizzato da una durata commisurata alle azioni proposte (la conclusione deve essere comunque prevista entro dicembre 2013) Esposto in maniere confusa, senza coerenza fra le diverse sezioni, senza attinenza con i criteri generali e specifici di selezione approvati dal CdS. Esposto in maniera logica e coerente: ogni azione o attività è debitamente motivata e descritta nel dettaglio. Questa esposizione consente all’istruttore e al Comitato di Valutazione di comprendere il progetto con facilità e al controllore di verificare agevolmente la rispondenza con la realtà. Comprendente attività non previste dal PON per l’O.O. prescelto Indicante esplicitamente le attività previste dal PON a cui è riconducibile l’intervento (cap. 4 PON) Indicante procedure di scelta del soggetto attuatore non legittime o non motivate Dettagliato nella descrizione dell’iter di scelta del soggetto attuatore e dei relativi riferimenti normativi (deve essere fatto esplicito riferimento alla normativa che regola la gestione della tipologia di appalto pubblico che verrà adottata. Le procedure senza bando costituiscono un’eccezione che va motivata dettagliatamente secondo quanto previsto dalla norma)

28 Evoluzione ottimale di una proposta progettuale – 3/4
Progetto presentato Progetto rivisto Caratterizzato da budget generico, non collegato con le attività proposte, caratterizzato da spese non ammissibili o non comprensibili. Caratterizzato da budget dettagliato, in cui a ciascuna attività descritta nel testo del progetto venga assegnato un costo splittato per azioni o microattività. Ciascun costo deve essere debitamente motivato e deve essere esplicitato il parametro che ha condotto alla sua determinazione. Ciascun costo deve essere riconducibile alle categorie di spesa previste dal PON. Indicante spese di gestione e manutenzione Non comprendente alcun costo di manutenzione e gestione (in nessun caso e per nessuna tipologia di intervento) Carente di indicazioni riguardanti la gestione successiva all’intervento (non finanziata dal PON) Accurato nella descrizione delle modalità e dei soggetti che si occuperanno della successiva gestione. Non sono sufficienti le dichiarazioni, bisogna motivare e dettagliare altrimenti non sarà assegnato un punteggio di valutazione sufficiente. Se possibile allegare atti formali di impegno. (Le informazioni vanno riportate nella sezione relativa alla sostenibilità).

29 Evoluzione ottimale di una proposta progettuale – 4/4
Progetto presentato Progetto rivisto Finalizzato ad obiettivi di carattere ordinario, non provvisto di adeguati indicatori coerenti con quelli previsti dal PON Finalizzato ad obiettivi di sicurezza e legalità e provvisto di indicatori adeguati e facilmente misurabili (almeno uno deve riferirsi a quelli previsti dal PON) Incompleto, non firmato, non datato, non timbrato, firmato da soggetto non autorizzato a impegnare l’Ente proponente Compilato in tutte le sezioni e completo di tutti gli allegati. Firmato da un soggetto con poteri. (Gli allegati tecnici richiesti devono essere firmati dal soggetto competente.) Per i progetti di carattere infrastrutturale si consiglia la presentazione di un progetto di massima.


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