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L'uva e... ...l'arte e il vino Quadri e artisti ...la scienza

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Presentazione sul tema: "L'uva e... ...l'arte e il vino Quadri e artisti ...la scienza"— Transcript della presentazione:

1 L'uva e... ...l'arte e il vino Quadri e artisti ...la scienza la vendemmia: esperienza all’Istituto Agrario Pastori di Brescia ...la lingua Favole e rime di nostra invenzione

2 LA VENDEMMIA Cronaca di un’esperienza visita all’Istituto Agrario “Pastori” -Brescia-

3 La scuola agraria PASTORI PRESENTAZIONE
Il 2 ottobre 2004 siamo andati a visitare l’Istituto Agrario“Pastori” di Brescia. Il signor Paolo, un insegnante della scuola che era la nostra guida, ci ha mostrato i suoi ragazzi che vendemmiavano l’uva e poi le cantine. Paolo ha spiegato come si coltivano le piante di vite, ci fatto assaggiare l’uva nera e ce l’ha fatta raccogliere; poi ha mostrato le cantine e ha spiegato come si produce il vino.

4 La scuola agraria PASTORI
LA VITE La vite è una pianta rampicante ed ha foglie caduche Parole per capire Rampicante pianta che si sviluppa “arrampicando” viticci (cirri, rami modificati) fissati a pali e sostegni. Caduche foglia destinata naturalmente a cadere

5 La scuola agraria PASTORI LE PARTI DELLA VITE RAMI O TRALCI
I rami sono lunghi, ma deboli e presentano nodi più o meno rigonfi. I tralci per crescere hanno bisogno di un tutore , cioè di una serie di appoggi. Il signor Paolo ci ha spiegato che nei vigneti moderni si usano fili di ferro tesi tra i pali di cemento. I tralci in primavera vengono legati per sostenere meglio il peso dei grappoli maturi TRONCO È legnoso, contorto, coperto da una corteccia bruna che si stacca in lamine Vai a Giugno

6 La scuola agraria PASTORI LE PARTI DELLA VITE FOGLIA O PAMPINO
Le fogli della vite, dette anche PAMPINO sono divise il lobi più o meno profondi. Il picciolo è lungo e sottile e si divide in nervature disposte come le dita di una mano aperta Pagina superiore del pampino, verde e lucida. Pagina inferiore del pampino, verde chiaro e opaca.

7 La scuola agraria PASTORI LE PARTI DELLA VITE FIORI
Sono piccoli e giallo-verdi, riuniti in piccole pannocchie; spuntano in primavera. La loro corolla è formata da cinque piccoli petali che, quando cadono, si staccano tutti insieme. FRUTTO E SEME Il frutto della vite è l’uva o meglio ogni acino d’uva. L’acino è una bacca di forma e dimensioni diverse attaccate al raspo o graspo Vai a MAGGIO

8 La scuola agraria PASTORI LE PARTI DELL’UVA

9 La scuola agraria PASTORI
Vai a OTTOBRE LA VENDEMMIA Durante la nostra visita abbiamo visto gli studenti della scuola Pastori vendemmiare, cioè raccogliere i grappoli d’uva matura. Anche noi abbiamo provato a vendemmiare, tagliando un grappolo d’uva con le cesoie, un tipo speciale di forbici. I grappoli si raccolgono a mano. Vanno tagliati quelli migliori, perfettamente maturi, scartando quelli rovinati o acerbi. I grappoli vanno sistemati all'interno di cassette non molto grandi, che possano essere trasportate in cantina senza rovinarsi. Si sta diffondendo la vendemmia meccanica, che è meno accurata di quella manuale, ma molto più economica.

10 La scuola agraria PASTORI IN CANTINA
La nostra visita all’Istituto Pastori è proseguita nelle cantine. Qui le cassette piene d’uva sono state svuotate in una macchina chiamata in tre modi diversi DIRASPATRICE SGRANATRICE GRASPATRICE che separa i raspi gettandoli fuori e macina gli acini.

11 La scuola agraria PASTORI IN CANTINA
Un grande tubo di gomma collegato alla diraspatrice porta gli acini e il succo in enormi botti di acciaio dette VASCHE DI FERMENTAZIONE

12 La scuola agraria PASTORI IN CANTINA
Nelle vasche di fermentazione il MOSTO riposo e fermenta. La nostra guida ci ha spiegato che la fermentazione dura tempi diversi a seconda che si produca vino rosso, rosato o bianco. Il mosto viene poi filtrato per separare il vino dalle vinacce Parole per capire Mosto Il mosto è costituito fondamentalmente da acqua (70-80%), glucosio, fruttosio e contiene un elevato numero di sostanze importanti Vinacce La vinaccia è il complesso delle parti solide dell'uva fresca con o senza raspi. E' la materia prima della grappa.

13 La scuola agraria PASTORI IN CANTINA
Il liquido filtrato viene messo in tini più piccoli e conservato. Il vino deve essere conservato in cantine fresche e poco illuminate e quando giungerà a maturazione verrà imbottigliato. I “nemici” del Vigneto

14 La vite richiede attenzione cure costanti perché ha numerosi nemici
I nemici dell'uva La vite richiede attenzione cure costanti perché ha numerosi nemici la peronospora fungo che si sviluppa sulle foglie e sugli acini caratterizzato dalla comparsa di macchie bianche la filossera piccolo insetto che produce gravi danni alla vite perché attacca foglie e radici per succhiare la linfa la botrite muffa grigia che fa morire il grappolo la tignola farfalla le cui larve si nutrono degli acidi d’uva L’oidio tipo di fungo La vite teme anche la grandine, gelo invernale, piogge primaverili troppo intense e la siccità. Vino in classe Vai ad Aprile

15 Vino in classe! Occorrente: bottiglia di plastica uva bianca uva nera
Dopo la visita alla scuola Agraria Pastori, abbiamo deciso di fare il vino in classe. Occorrente: bottiglia di plastica uva bianca uva nera imbuto vaschetta guanti ….forza delle mani

16 Vino in classe!

17 Vino in classe!

18 Il mosto si è trasformato in vino!!
Vino in classe! Il mosto si è trasformato in vino!!

19 La volpe e l’uva Esopo Una volpe affamata vide dei
bellissimi grappoli d'uva matura che pendevano da una vite e cercò di afferrarli. I grappoli erano però troppo alti per il nostro animale che provò e riprovò, ma in nessun modo riuscì a coglierli. Allora la volpe, guardando sdegnosa l'uva, disse: "Tanto era ancora acerba..." e riprese il suo cammino affamata come prima. Esopo Clicka sulla volpe

20 La vite in rima Anche noi abbiamo inventato delle simpatiche rime sulla vite L’uva ha il nocciolino e lo tiene come un pulcino L’acino ha la buccia che facilmente si sbuccia Il tronco dell’uva è resinoso, ed è anche molto legnoso Le foglie sono verdine e sembran manine I fior di vite son piccolini e assai carini La vite è un rampicante ma non cresce all’istante I grappoli sono succosi e molto saporosi Vendemmia fanno i miei nonni e la fanno, ovvio, senza tonni

21 La vite in rima ...ora rime e vino L’uva assorbe calore
e lo restituisce col sapore Il vino è frizzante e lo beve il celebrante L’uva è buona e assai cicciona L’uva cresce nella natura e si mangia quando è matura Non mi piace il vino perché è un po’ asprino Il vino è genuino se ne bevi poco fa benino

22 L’uva e il vino nell’arte
Caravaggio Covili Arcimboldo

23 Arcimboldo autunno le altre stagioni….
ARCIMBOLDO nasce probabilmente, a Milano, nel Comincia a lavorare come collaboratore del padre nel Duomo di Milano. Nel 1562 va a corte dell'imperatore Ferdinando I a Praga dove svolge l'incarico di pittore e di organizzatore di feste e spettacoli per rallegrare la vita della corte stessa. Nei primi due anni della sua attività a corte nasce la prima serie delle Quattro Stagioni che costituirà la base del suo modo di dipingere. Non si sa come sia nato questo bizzarro modo di dipingere, si sa invece che entusiasma regnanti e contemporanei ed è alla base del suo successo. autunno le altre stagioni….

24 estate inverno primavera

25 Covili Gino Covili è uno di quei personaggi che si è avvicinato alla pittura come bisogno di dare corpo ad un inquieto e ricco universo interiore. La sua arte è di una forza primordiale, segnata da molteplici riferimenti ad un vissuto che raccoglie in sé l'eredità di una cultura orale, tramandata di generazione in generazione, di cui Covili è uno degli ultimi e originali interpreti. Gli oggetti, le cose, gli animali e le piante possiedono un'anima ed esprimono e suscitano emozioni intensissime, racchiuse in immagini frutto di un rispetto che l'uomo e l'artista Covili sanno esprimere con rara maestria ed efficacia.

26 (Caravaggio, 1573 - Porto Ercole, 1610)
MICHELANGELO MERISI detto il CARAVAGGIO (Caravaggio, Porto Ercole, 1610) Caravaggio rappresenta uno dei cardini fondamentali della pittura italiana ed europea, la sua arte, profondamente classica, segna l'inizio della pittura successiva, sia per il naturalismo nella scelta dei soggetti, sia per il suo particolare luminismo, ottenuto da un gioco di luci che movimenta il dipinto, sintetizzando con pochi elementi tutta l'umanità della sua arte, alla quale si ispirarono i più grandi esponenti della pittura europea successiva, come Rubens e Rembrandt. Il calendario di Bacco

27 Il calendario di Bacco Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre

28 GENNAIO Nel vigneto è il tempo del riposo: sia la terra, che la pianta godono il meritato sonno dopo la dura stagione del lavoro. Nella seconda metà del mese, in fase di luna calante, comincia la nuova stagione del vigneto, con la potatura invernale: mentre la pianta riposa è l'uomo a prepararla per la nuova "annata". La tradizione popolare dice che la luna calante di Gennaio è la migliore per potare il vigneto (se non fa troppo freddo), ed ecco alcuni proverbi che lo confermerebbero: La luna di gennaio è la luna del vino Luna di grappoli a Gennaio, luna di racimoli a Febbraio Chi pota a Gennaio, pota al grappolaio Chi pota alla mancanza di Gennaio, pota a uva (cioè con la luna calante). Se il clima di Gennaio è particolarmente rigido meglio rimandare la potatura a Febbraio per non favorire l'insorgere della batteriosi. In cantina continua il periodo delle colmature periodiche, bisettimanali, delle botti cominciata verso il mese di Dicembre.

29 FEBBRAIO Le piante segnalano il loro prossimo risveglio attraverso il pianto, cioè l'emissione di una linfa trasparente, più o meno abbondante, dai rami potati. I proverbi popolari del rapporto tra Febbraio e il vigneto dicono: se per la Candelora il tempo è bello, molto più vino avremo che vinello. Se il clima di Gennaio è stato particolarmente rigido meglio potare ora, se il clima di Febbraio è troppo rigido rispetto alla norma, meglio rimandare ancora la potatura. In cantina si continua con le colmature settimanali delle botti.

30 MARZO Le piante stanno per risvegliarsi, bisogna affrettare la fine dei lavori di preparazione. Continua la potatura invernale, nelle regioni a clima molto rigido, si revisionano le impalcature di sostegno dei filari. Si procede all'aratura del terreno e si legano i tralci al filo più basso dell'impalcatura. Si eseguono gli innesti e si mettono a dimora le "barbatelle" già innestate. La tradizione popolare dice: Chi nel Marzo non pota la sua vigna, perde la vendemmia (cioè chi non lo fa ora non potrà farlo più) La ripresa dell'attività vegetativa è segnalata dal germogliamento: la schiusa delle gemme. Le gemme possono essere di tre tipi: pronte, si apriranno nella stagione corrente e daranno origine a rami generalmente sterili; ibernanti, si apriranno l'anno dopo producendo fiori e frutti; latenti, si apriranno anche dopo anni, dando origine a rami generalmente sterili. In cantina è tempo di effettuare il secondo travaso del vino conservato nelle tradizionali botti di legno. E’ tempo di imbottigliare i vini bianchi e quelli giovani. L'ideale è imbottigliare il vino durante la fase calante della luna di primavera, che di solito coincide con la settimana di Pasqua.

31 APRILE E' tempo di preparare il terreno all'attività frenetica legata alle stagioni primaverile ed estiva. Bisogna spargere il concime e cominciare l'opera di protezione contro malattie e parassiti, che attaccano foglie e frutti, meno letali di quelli che attaccano le radici, ma ugualmente nocivi per la coltura. Nella tradizione popolare Aprile è un mese molto importante per la vendemmia, ecco i proverbi: - Aprile, ogni goccia un barile (cioè, la pioggia di Aprile favorisce un buon raccolto di uva) - Quando tuona d'Aprile - buon per il barile e a proposito del fatto che ormai è troppo tardi per potare la vigna: - Vigna ad April potata - ha mai sete al vignaiol levata - Se vai a potar d'aprile, contadino, - molt'acqua beverai e poco vino Verso la fine del mese, a seconda della zona di produzione, possono cominciare a formarsi le prime foglie e i primi abbozzi di grappoli, questo processo è detto allegagione.

32 MAGGIO Nella stagione del rigoglio naturale si effettua la potatura verde che consiste nell'eliminare i germogli sterili, stando bene attenti a non eliminare quelli ibernanti che fruttificheranno l'anno successivo. Proverbi di maggio per il vigneto: Tutto Maggio si lega la vite - se Maggio non è assai lungo - se ne lega anche di Giugno La pianta apre i suoi fiori al sole e alla calda stagione.

33 GIUGNO E' tempo di sminuzzare il terreno tra le viti; si legano i tralci in modo che non travalichino il filare; si rinnovano i trattamenti contro malattie e parassiti. La pianta trasforma alcune delle sue infiorescenze in viticci, altre le fa cadere: solo il 15/20% dei fiori si trasformerà in uva. Ecco i proverbi di giugno per il vigneto: Se piove per san Barnabà - l'uva bianca se ne va - se piove mattina e sera - se ne va la bianca e la nera - Quando piove il giorno di san Vito - il raccolto dell'uva va fallito - Se piove per san Vito - il raccolto dell'uva se n'è ito In cantina è tempo di effettuare il terzo travaso del vino conservato nelle tradizionali botti di legno di legno.

34 LUGLIO Si effettuano solo lavori di controllo, eliminando ancora gli eventuali germogli sterili, e diprevenzione contro malattie e parassiti. L'attività del vigneto è al culmine, i frutti stanno per giungere, o sono già giunti, a completa maturazione, tra poco inizierà il tempo della raccolta. I proverbi di luglio ci dicono del vino: - Se non arde luglio e Agosto - troppo aspro sarà il mosto - Per santa Maddalena - se la nocciola è piena - il fico ben maturo - il gran copioso e duro e il grappolo serrato - il vino è assicurato

35 AGOSTO A seconda della zona comincia il tempo della vendemmia (in alcune zone iniziata addirittura a fine Luglio), che si estenderà da Agosto ai primi giorni di Novembre. Tra Agosto e Settembre si raccolgono le uve a maturazione precoce (ad esempio il Moscato), le uve per la produzione di spumante secco e quella per la produzione di certi vini passiti. Dicono i proverbi popolari: - Di Settembre e di Agosto - bevi vino vecchio e lascia stare il mosto - Agosto ci matura grano e mosto - D'Agosto l'uva fa il mosto - A san Lorenzo l'uva si tinge - Agosto matura, Settembre vendemmia - - Quando piove d'Agosto piove olio miele e mosto - L'acqua del 24 Agosto rovina olio e mosto

36 SETTEMBRE Tra Settembre e Ottobre si vendemmiano la maggioranza delle uve Ecco i proverbi settembrini: - A santa Eufemia comincia la vendemmia - Da Settembre prima la bianca che di pendere è già stanca (riferito all'uva) - Se fa bello per san Gorgone - la vendemmia va benone (san Gorgonio è il 6 Settembre) - La pioggia di Settembre è veleno per l'uva In cantina è tempo di imbottigliare i vini a media maturazione (che si consumano il secondo anno dopo la vendemmia), qualche giorno dopo aver effettuato il travaso, in modo che il vino risulti mondato dai residui depositatisi sul fondo.

37 Vai alla scuola Pastori
OTTOBRE Tra Settembre e Ottobre si vendemmiano la maggioranza delle uve Tra Ottobre e Novembre si raccolgono le uve a maturazione tardiva e quelle che si lasciano appassire sulla pianta per produrre certi tipi di vino passito. A proposito di ottobre dicono i proverbi popolari: - Ottobre, il vino è nelle doghe (cioè nei barili) - Ottobre: vino e cantina dalla sera alla mattina Vai alla scuola Pastori

38 NOVEMBRE E' arrivato il tempo di preparare il letto per il sonno invernale: il terreno va accuratamente e profondamente arato e concimato. Comincia il riposo invernale: le piante verranno rigenerate dall'energia della terra, la linfa vitale si rinnoverà per fornire la vitalità necessaria ad affrontare la nuova stagione che riprenderà in primavera. Dicono i proverbi di novembre: - Chi vuol far buon vino zappi e poti a san Martino - Più presto se ami il legno - più tardi se ami il frutto (è preferibile potare ora se si vuole rafforzare la pianta, potare più tardi se si vuole rafforzare il frutto) - A san Martino ogni mosto è vino - A san Martino si lascia l'acqua e si beve il vino

39 DICEMBRE Nel vigneto è il tempo del riposo. In cantina si procede alle colmature delle botti: dopo la trasformazione del mosto in vino la botte deve sempre essere piena, per evitare il contatto del vino stesso con l'aria, per questo si provvede periodicamente ad aggiungere vino dello stesso tipo: all'inizio si effettueranno due o tre colmature alla settimana, per diminuirle man mano che si approssima la primavera. E' tempo di effettuare il primo travaso del vino conservato nelle tradizionali botti di legno.

40 Circolo Didattico Botticino Brescia 2005
Ringraziamenti Studenti ed insegnanti dell’Istituto Agrario Pastori - Brescia - i colleghi Luisa Ferlinghetti e Fabio Secondi, del plesso di Botticino Sera per la collaborazione offerta nella produzione del lavoro. L’ins.te Pierangela Romani per l’aiuto “a distanza” le bambine ed i bambini delle classi III°A e V°A Silvia Pancotti Circolo Didattico Botticino Brescia 2005


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